L’Iva per cassa si appresta a divenire pienamente operativa

Il decreto attuativo dell’articolo 7 del decreto legge 185/2008 (il cosiddetto decreto “anti-crisi”) rappresenta un importante passo in avanti verso la piena operatività del meccanismo dell’Iva per cassa: quest’ultimo dovrebbe cominciare a funzionare realmente all’indomani della pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, ma è già certo che non sarà necessario attendere l’autorizzazione da parte dell’Unione Europea. C’è sicuramente da sottolineare come i principali benefici del meccanismo interessino soprattutto quei contribuenti che esercitano attività d’impresa, arte e professione che nel corso dell’anno solare precedente hanno realizzato o prevedono di utilizzare (nel caso l’attività sia solo agli inizi) un volume di affari non superiore a 200.000 euro.

 

Tassa sul matrimonio a Roma? Alemanno: No grazie

Desiderate sposarvi nella città più bella del mondo? Tutto ha un prezzo e dopo spese ricevimento, abiti, fedi e luna di miele, arriva anche la tassa sul matrimonio. Qualcuno ha pensato di introdurre nella città di Roma un aumento delle tariffe per gli sposi da weekend (causa straordinari dei dipendenti). La proposta era stata infatti inserita all’interno della manovra finanziaria. La tassa imponeva si anche ai romani, come già accade per i non residenti, la celebrazione delle nozze programmate nei week-end (200 euro) e nei giorni feriali fuori dagli orari previsti (150 euro). E non erano pochi i romani “costretti” a sposarsi nel week end dato che la settimana era spesso occupata.

Ecco come commentava il consigliere comunale di Roma del Pd, Athos De Luca:

L’Istat adegua gli indici di riferimento per l’assoggettamento all’Irpef

Sono stati aggiornati e modificati i valori di beni e servizi ritenuti indicativi della capacità contributiva delle persone fisiche: il cambiamento è avvenuto a seguito delle variazioni percentuali che sono state apportate dall’Istat e verranno utilizzati per determinare la capacità contributiva in maniera sintetica. L’adeguamento degli indici e dei coefficienti contributivi di reddito ai fini dell’applicazione dell’Irpef va effettuato ogni due anni sulla base della rivalutazione dei prezzi effettuato dall’Istituto nazionale di Statistica; la variazione stimata dall’istituto nel periodo che va da giugno 1992 a giugno 2008 è stata in aumento del 56,2%. I beni che ora andranno maggiormente sotto la luce dei riflettori sono soprattutto quelli considerati come “di lusso” (aeromobili, imbarcazioni, assicurazioni, roulotte e collaboratori familiari solo per fare qualche esempio).

 

Tassa sul lusso sui fuoriclasse del calcio

Volete Buffon e Ronaldo? Nessuno ostacolerà il vostro desiderio, ma se desiderate nella vostra squadra dei fuoriclasse, dovrete pagare la “tassa sul lusso“. Il calcio europeo affronta la crisi economica e rileva lo squilibrio economico che già preoccupa Michel Platini, presidente del calcio europeo. La Uefa a Copenaghen commenta il critico momento economico e le conseguenze sui club. Un’idea? Una tassa sul lusso per ridistribuire la ricchezza tra le società e una commissione di controllo per migliorare il fair play finanziario nelle competizioni Uefa per club. Una tassa sul lusso perequativa, per evitare che siano sempre le stesse squadre a contendersi il campionato.

In cosa consisterebbe la tassa? Si basa sul modello fiscale della Major League statunitense di baseball: far sì che le grandi potenze del calcio europeo, in futuro, debbano versare un’imposta sui fuoriclasse che hanno in rosa, sui trasferimenti e sugli stipendi. Il ricavato della tassa, poi, verrebbe distribuito fra i piccoli club allo scopo che questi possano effettuare nuovi investimenti ed evitare quindi quello squilibrio che negli ultimi anni ha contraddistinto diversi campionati nazionali, dominati da una o al massimo due squadre.

Il nuovo modello Iva TR: caratteristiche e soggetti destinatari

Il sito internet dell’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare il nuovo modello Iva TR, relativo alla richiesta di rimborso o per l’uso in compensazione del credito dell’Iva trimestrale. Tale modello potrà essere utilizzato a partire da date ben precise; esso infatti comincerà ad essere usato a decorrere dalle richieste di rimborso o utilizzo in compensazione del credito Iva, facendo riferimento al primo trimestre dell’anno di imposta 2009, quindi il 1° aprile. La precedente versione del modello era stata approvata solamente un anno fa (il 20 marzo 2008), sempre dall’Agenzia delle Entrate. Quali sono le principali novità e caratteristiche introdotte dalla nuova versione del modello? In sostanza, si tratta di novità riguardanti le istruzioni per poter compilare lo stesso modulo e le tecniche per la trasmissione in via telematica: il modello Iva TR risulta ora adeguato alle indicazioni fornite dall’Agenzia lo scorso anno.

 

Torna la tassa depurazione (anche per chi non ne usufruisce)

Forse qualcuno potrebbe stentare a crederci, ma in Italia ormai nulla é impossibile. Dopo la tassa sui morti (da pagare ovviamente non dai diretti interessati ma dagli eredi), torna la tassa sulla fognatura anche per le abitazioni non collegate ai depuratori. Usufruite del servizio? Ok, dovete pagarla. Non ne usufruite? Pagate lo stesso. La tassa sulla fognatura torna ad essere obbligatoria anche per chi non usufruisce del servizio di depurazione. Lo ha recentemente stabilito un decreto legge dei ministeri dell’Ambiente e del Tesoro.

In passato era stata cancellata da una sentenza della Corte costituzionale: erano tenuti a versare il canone solo i cittadini con un’abitazione collegata ad un impianto di trattamento. La norma torna quindi alla ribaltaa e impone ai cittadini l’obbligo di pagare il costo della depurazione anche se non c’è il servizio.

Nel 2008 migliora la lotta all’evasione fiscale

La lotta all’evasione fiscale ha fatto registrare dati davvero importanti nel 2008; nello scorso anno, infatti, la riscossione relativa alla complessiva attività di contrasto degli inadempimenti dei contribuenti ha raggiunto la cifra di 6,9 miliardi di euro, ovvero otto punti percentuali in più rispetto al 2007. Chi ha beneficiato di questa attività di accertamento sono state soprattutto le casse dell’Erario, le quali hanno visto entrare ben 3,7 miliardi di euro. Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha commentato in maniera entusiastica i risultati:

Si tratta di un vero e proprio risultato record, mai conseguito in precedenza. Abbiamo deciso di far parlare i numeri, per mettere tutto ben in chiaro.

 

Ritorna l’Ici sui loculi cimiteriali

L’anno scorso é stata finalmente abolita la tassa sulla prima casa, e c’è qualcuno che, non potendola più imporre, ha deciso di tassare l’ultima dimora. Per la serie “La crisi economica non risparmia nemmeno i morti”. Questo avviene a Torre del Greco, cittadina in provincia di Napoli, dove il sindaco Ciro Borriello decide di tassare i cittadini ospitati nel camposanto cittadino. La delibera è stata approvata approvata solo poche settimane fa e arriva al termine di una serie di rincari per rinvigorire le casse del Comune: il pienone di strisce blu per la sosta a pagamento (provvedimento poi sospeso), poi l’aumento del 90% in più rispetto al 2008 della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

E la “tassa sui morti“?

In realtà – spiega l’assessore al cimitero, Raffaele La Pietra – il regolamento cimiteriale in vigore a Torre del Greco già prevedeva una serie di diritti e costi da riconoscere al Comune. Considerati i tagli agli enti locali stabiliti dal Governo, l’amministrazione comunale ha semplicemente deciso di far rispettare rigorosamente le normative vigenti.

La Cassazione conferma l’esenzione Iva per le aree demaniali

Secondo la Cassazione la concessione demaniale non è soggetta all’imposizione dell’Iva; la recentissima sentenza della corte ha stabilito infatti che questo tipo di concessione, effettuata attraverso il conferimento di un ente pubblico economico ad un soggetto terzo del diritto all’uso di un’area di demanio pubblico, rientra nella definizione di locazione di beni immobili stabilita dalla direttiva comunitaria relativa all’imposta sul valore aggiunto n. 388 del 1977. La questione su cui ha dovuto giudicare la Cassazione era sorta dal fatto che il consorzio che aveva in gestione le aree demaniali del porto di Genova non versava l’imposta riguardo alla fatturazione dei canoni percepiti per la concessione di tali aree agli operatori del porto: l’amministrazione finanziaria aveva contestato lo svolgimento di tali prestazioni, ma i giudici hanno respinto il ricorso.

 

Donne: paghiamo più tasse ma vogliamo servizi migliori

Le donne sono le protagoniste dello scenario economico ed anche fiscale. Il profilo che emerge dall’indagine promossa dalle Acli, ‘Donne: uno sguardo diverso sull’economia?’ (presentata nei giorni scorsi a Roma in occasione di un seminario organizzato dal Dipartimento Welfare, il Coordinamento donne e i Giovani delle Acli), é quello di donne fiduciose, che hanno alte aspettative nei confronti delle politiche pubbliche. Sono oltre mille in 48 province italiane, le donne intervistate inoltre sarebbero disposte a pagare persino più tasse a fronte di più servizi (il 63% delle donne). E, tra questi, soprattutto servizi per l’infanzia (40%). Nella vita quotidiana, in particolare, le donne vorrebbero poter beneficiare di più congedi lavorativi per conciliare famiglia e lavoro (41%).

Sono comprensibilmente contrarie all’innalzamento dell’età pensionabile (63%), perchè ritengono necessario considerare tutto il percorso lavorativo femminile e non solo la sua conclusione (40%). Non mancano le femministe che invece si dicono d’accordo 811%) e ritengono che l’allineamento dell’età pensionabile femminile a quella maschile sia un segno di parità. Il 21% accetterebbe di andare in pensione più tardi solo se ciò comportasse maggiori servizi per la cura della famiglia.

Firmata la Convenzione Italia-USA sul fisco

Dopo ben dieci anni è stata finalmente ratificata la convenzione tra Italia e Stati Uniti, firmata nel 1999 con il preciso intento di evitare le doppie imposizioni nel settore delle imposte sul reddito, ma anche di prevenire le evasioni fiscali. Nel testo appena approvato (per la precisione si tratta della legge 20 del 2009) è stata anche inserita una clausola di salvaguardia per l’applicazione delle disposizioni più favorevoli delle normative precedenti, in particolare la legge 763 del 1985 che è stata proprio sostituita dalla novella. A differenza del caso italiano, negli Stati Uniti si era riusciti già nel 1999 ad approvare una risoluzione interna relativa alla convenzione. Per quanto riguarda le principali novità introdotte dalla legge, anzitutto vi è la possibilità di un credito d’imposta estero parziale per l’Irap che è stata corrisposta dalle società statunitensi che operano in Italia: l’effetto di tale innovazione dovrebbe essere quello di eliminare le distorsioni derivanti dal fatto che gli interessi passivi e il costo del lavoro non sono deducibili dalla base imponibile dell’imposta.

 

Camera approva art. 7 su federalismo fiscale

L’art. 119 della Costituzione recita:

I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio. La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante.

L’interpretazione di questo articolo ha portato a formulare l’idea del federalismo fiscale, che é in realtà un principio decentrativo secondo il quale sarà superato il sistema di finanza regionale e locale ancora improntato a meccanismi di trasferimento, in cui le risorse finanziarie di Regioni ed enti locali non sono stabilite e raccolte dagli enti stessi ma le risorse arrivano prima allo Stato e poi quest’ultimo le trasferisce alle Regioni.

Il giudice tributario precisa l’assoggettamento Irap ai professionisti

Secondo una recente sentenza della Commissione tributaria regionale di Roma, annunciata lo scorso 20 gennaio, i soggetti professionisti sono soggetti all’Irap (l’imposta regionale sulle attività produttive) nel caso in cui la loro attività venga svolta attraverso l’ausilio di collaboratori e, inoltre, quando effettuano investimenti economici e adottano strutture informatiche: la Commissione ha ritenuto infatti che tale elementi, da soli, costituiscano una capacità contributiva e un valore aggiunto da tassare. Sempre secondo le parole dei giudici romani:

Dato che per le attività dei professionisti prevale l’apporto personale, ai fini dell’assoggettamento all’Irap dev’essere assegnato un valore e un significato autonomo al concetto di organizzazione del lavoro, il quale diviene così un fattore di produzione, creando un maggior reddito.

 

Sarkozy: No aumento tasse ricchi

Dopo la proposta di Megale nel salotto di “Domenica in” che poneva al centro dell’attenzione i ricchi guadagni dei supermanager con il cui stipendio si paga l’equivalente della retribuzione annua di migliaia di persone persone tra impiegati e operai, Nicolas Sarkozy strizza il naso. Sono molti a insistere per una revisione della tassazione tale da prelevare più denaro dai contribuenti più ricchi, ma il presidente francese non pensa affatto di aderire con alcuna riforma tributaria.

L’idea è quella di aumentare il prelievo fiscale per i cittadini che guadagnano più di 300 mila euro all’anno. Una specie di Robin Hood Tax, atta a “togliere dai ricchi per dare ai poveri”. Un gesto di solidarietà nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, che sono quelle che maggiormente soffrono a causa della grave crisi economica in atto (ogni giorno migliaia di francesi perdono il proprio posto di lavoro, e il governo ha dovuto stanziare 2,6 miliardi di euro per frenare l’aumento della disoccupazione).