Corte dei Conti: serve riforma del fisco e spostare il prelievo da Irpef a Iva

I magistrati contabili hanno tuonato contro il fisco, che sta raccoglie un ammontare di denaro eccesivo dalle tasche non solo di dipendenti, ma anche dei pensionati. Adesso, la Corte dei Conti chiede a gran voce che il prelievo venga spostato dall’Irpef all’Iva, cercando al contempo di ridurre al minimo tutti quegli aspetti burocratici e agevolazioni che tolgono la bellezza di 53 miliardi dalle casse statali. Non solo, visto che chiedono anche di modificare completamente il sistema legato alla riscossione.

Fisco, ecco tutte le cartelle che partiranno senza proroga

A partire dal primo giorno del prossimo mese di maggio, ecco che l’Agenzia delle Entrate dovrebbe nuovamente riattivare il sistema delle notifiche in riferimento al recupero non solo delle tasse, ma anche dei contributi. Proviamo a capire quale può essere lo scenario che ci troveremo di fronte a breve.

Rottamazione delle cartelle Equitalia: ecco come avverrà

Addio ad Equitalia dal 2017. Al suo posto il governo prevede una nuova partecipata dell’Agenzia delle Entrate e una grande sanatoria per i contribuenti. Secondo le prime note i cittadini che parteciperanno alla rottamazione delle cartelle dovranno pagare il dovuto ma dalla somma saranno cancellate le voci relative agli interessi e alle sanzioni, che oggi sono in grado di far lievitare la cifra fino a tre volte il suo importo.

Debiti tributari, come rateizzarli?

Vi sono importanti novità per ciò che concerne i tributi. Il Decreto Legislativo numero 159/2015 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 233/2015), concernente la riforma della riscossione, ha apportato rilevanti cambiamenti al sistema di esazione dei tributi, sia per quanto concerne le comunicazioni di irregolarità, inerenti al controllo automatizzato delle dichiarazioni, al controllo formale e ai redditi soggetti a tassazione separata.

I tributi che bloccano l’espansione delle Pmi industriali

Sono ben quaranta i tributi a cui ogni anno le Pmi devono sottostare e che, dunque, sono un freno alla crescita. Il numero si ottiene tenendo presenti tributi maggiori (ovvero Ires, Irap, e Iva) e tributi minori (ad esempio, per menzionarne alcuni dei più conosciuti, la tassa sui rifiuti, quella sull’occupazione del suolo pubblico e l’imposta di bollo).

Tributi, contenziosi in aumento nel 2014

Sono aumentati i contenziosi tributari e i ricorsi all’arbitro bancario finanziario. Questi i dati provenienti dal ministero dell’Economia e da Bankitalia, i quali hanno esaminato i due fenomeni.

Leverage buy out, gli interessi passivi sono deducibili

Gli oneri e gli interessi passivi che afferiscono a un’operazione di Leverage buy out, finalizzata a separare le attività di distribuzione e logistica da quella di produzione, sono deducibili. Lo confermano i giudici della commissione tributaria regionale di Milano, a seguito della sentenza 4539-05-2014.

Tributi, ecco il decreto semplificazioni

E’ in arrivo il decreto semplificazioni, che darà maggiori responsabilità a liquidatori e soci afferenti a società estinte. Cosa prevede il decreto, attualmente in fase di emanazione?

Cosa sono i tributi speciali

Tributi speciali: il nome sembra piuttosto semplice, ma in realtà racchiude in sé una serie di contributi e prestazioni tributarie che possono ricollegarsi e allo stesso tempo distaccarsi dalla nozione vera e propria di imposta (vedi anche Ungheria: una tassa speciale per le case farmaceutiche). Si tratta di un concorso sotto forma di denaro alle spese dell’ente, con la differenza, rispetto alla stessa imposta, di un prelievo che viene fissato a carico di ogni singolo contribuente, il tutto in base al vantaggio che questo soggetto può ottenere da una attività amministrativa che è svolta nell’interesse della collettività.

La classificazione doganale delle cartucce per fotocopiatrici

Una sentenza di quasi due mesi fa da parte della Corte di Cassazione consente di parlare di quella che è la classificazione doganale e del trattamento tributario delle cartucce usate nelle fotocopiatrici (vedi anche Dogane: le novità relative ai beni in deposito). La storia di questa vicenda giudiziaria è presto detta. In pratica, secondo la società importatrice delle merci, bisognava considerare le cartucce in questione come parti e accessori di macchine e apparecchi, il che significa la totale assenza di dazi.