Quando si effettua un passaggio a un nuovo operatore di telefonia mobile, quello che viene sostituito ha la facoltà di determinare il credito residuo del cliente, andando a operare sull’importo corrispondente una variazione in diminuzione al fine di recuperare l’imposta, anche senza tenere conto del limite temporale di 365 giorni. In sintesi, è questo il contenuto della risoluzione 241/E che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato oggi: un documento molto interessante, in quanto illustra in maniera chiara e dettagliata cosa accade in campo Iva nel caso di un cambio di operatore e quando si ha diritto al trasferimento del credito residuo in una ricarica. La pubblicazione della risoluzione sopracitata si è resa necessaria a seguito di un quesito posto, appunto, da un operatore di telefonia mobile; nel dettaglio, tale interpello riguardava un chiarimento circa il trattamento Iva da riservare nel caso di trasferimento del credito relativo a ricariche pagate e ottenute in modo gratuito, tramite promozioni commerciali.