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Evasione fiscale Marche: giro di vite sui ricevimenti matrimoniali

Per gli evasori fiscali in Italia l’estate 2009 sarà difficile da dimenticare. Da parecchie settimane, infatti, l’Amministrazione finanziaria, sia con il supporto dei comuni italiani, sia grazie all’attività degli “007” del Fisco, sta portando avanti una campagna di accertamenti e di controlli su quei settori dell’economia che più di altri hanno un elevato rischio di situazioni potenzialmente elusive ed evasive. E così, dopo i “blitz” durante i “party estivi”, negli stabilimenti balneari e presso i porti turistici, l’attenzione del Fisco si sta concentrando anche sul giorno più bello della vita degli italiani, ovverosia quello del matrimonio. Non a caso, la Direzione Regionale Entrate delle Marche, da un’indagine effettuata sui matrimoni ha “scovato” livelli di evasione legati ad un giro d’affari non dichiarato pari ad oltre nove milioni di euro. Nello specifico, da circa 12 mesi è in corso nella Regione un’attività di accertamento e controllo a carico degli operatori specializzati nei matrimoni in stretta collaborazione con la SIAE, Società Italiana Degli Autori ed Editori, per quanto riguarda i ricevimenti matrimoniali ed in particolar modo le esecuzioni musicali nel giorno del fatidico “sì”.

Nello specifico, una volta in possesso dell’elenco di coloro che avevano pagato i diritti per l’esecuzione di musica nel corso dei ricevimenti, le Entrate sono risalite a tutti gli altri operatori specializzati su cui ruota il matrimonio: dai fotografi alle società di catering e passando per i fornitori di addobbi, i ristoranti e le ville. Il maggior tasso di evasione è stato riscontrato dal Fisco proprio nel settore della ristorazione, nel periodo tra il 2008 ed il 2009; in pratica, a fronte, ad esempio, dei ricavi dichiarati dal fotografo non corrispondevano emissioni di fatture o di ricevute da parte dei ristoratori; e la stessa cosa è stata riscontrata spesso anche quando il musicista ha dichiarato al Fisco la propria performance.

E così, oltre che nei Comuni, l’Agenzia delle Entrate sta trovando un valido “partner” anche nella SIAE al fine di accertare e rilevare, con controlli mirati e puntuali, quelle aree e quei settori dell’economia dove sfugge al Fisco una quota parte di ricchezza prodotta nel nostro Paese.  Non a caso, dall’avvio dell’indagine, ben settanta operatori della ristorazione sono stati “colti in fallo” nelle Marche durante l’organizzazione del matrimoni, con la conseguenza che le Entrate hanno provveduto a recuperare imposte evase per una media pari a ben 120 mila euro per ogni ristorante.