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Stabilimenti balneari Massa: i risultati dei controlli estivi

Quest’anno l’Agenzia delle Entrate è stata molto attiva nelle attività di contrasto all’evasione fiscale sulle coste e sui litorali, scovando tra l’altro anche numerosi party estivi organizzati in maniera del tutto abusiva, ovverosia emettendo biglietti di ingresso senza alcuna validità ai fini fiscali. Ebbene, l’Amministrazione di Massa ha provveduto ad effettuare dei controlli estivi anche presso gli stabilimenti balneari della zona, provvedendo, in un caso su due, a recuperare ricavi che non sono stati dichiarati. L’attività di controllo si è appena conclusa e, in accordo con quanto rivela la Direzione regionale Toscana dell’Agenzia delle Entrate, sul litorale di Massa sono stati oggetto di controlli e di ispezioni ben 45 stabilimenti balneari su un totale di 112; ebbene, per 22 di questi 45 le ispezioni si sono concluse con l’emissione di avvisi di accertamento finalizzati al recupero di una quota parte del giro d’affari che, pur conseguita dallo stabilimento, non è stata dichiarata al fisco. Ma come ha fatto l’Amministrazione finanziaria a risalire ai ricavi non dichiarati?

Ebbene, i funzionari delle Entrate di Massa hanno ricostruito i ricavi non dichiarati in base agli indicatori di produzione tipici degli stabilimenti, ovverosia i lettini, le cabine e gli ombrelloni, con la conseguenza che un certo numero di “bagni” quest’estate non sono stati regolarizzati ai fini fiscali. I controlli degli “007” delle Entrate sul litorale di Massa si sono limitati al solo business dell’attività balneare, senza prendere quindi in considerazione gli introiti “collaterali” come quelli di bar e servizi di ristorazione.

Tra l’altro, nonostante il campo di ispezione circoscritto, l’Amministrazione finanziaria ha ricostruito in media dei redditi accertati pari a ben 2,5 volte rispetto a quelli effettivamente dichiarati; ma a seguito delle ispezioni, ora tutto e stato recuperato e soggetto a tassazione visto che, tra l’altro, tutti e ventidue gli stabilimenti balneari hanno da un lato riconosciuto come l’attività di controllo fosse fondata, e dall’altro hanno provveduto a manifestare disponibilità nel fruire di definizioni agevolate per il pagamento delle imposte sul volume d’affari non dichiarato.