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Residenza paradisi fiscali: controlli sui cittadini marchigiani

E’ San Marino la residenza a fiscalità privilegiata preferita dai cittadini marchigiani. A rivelarlo è la Direzione Regionale Marche dell’Agenzia delle Entrate in scia all’avvio nei giorni scorsi di controlli su circa mille e cinquecento cittadini marchigiani che, oltre che a San Marino, hanno dichiarato di essere residenti in altri “paradisi fiscali“, tra cui l’Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Monaco ed Uruguay. I 1.500 cittadini marchigiani finiti nel mirino del Fisco sono persone che, negli anni 2006, 2007 e/o 2008 hanno dichiarato di avere la residenza nei Paesi sopra citati, ma sono emersi indizi riguardanti la centralità dei propri affari e dei propri interessi economici e familiari nel nostro Paese. Di conseguenza, sulla lista dei nominativi saranno effettuati ulteriori controlli, anche grazie alla collaborazione dei Comuni delle Marche, in modo tale da recuperare le imposte evase e applicare dal punto di vista fiscale il “rientro” di quei contribuenti che, pur dichiarando la residenza nei “paradisi fiscali“, avrebbero dovuto pagare in tutto e per tutto le tasse allo Stato italiano.

Di recente, tra l’altro, nelle Marche il Fisco ha avviato anche un’indagine nell’ambito dei ricevimenti matrimoniali, riscontrando mancate fatturazioni da parte di professionisti che hanno esercitato l’attività nel giorno del fatidico “sì”; in particolare, grazie anche alla collaborazione della SIAE, il Fisco ha rilevato come a fronte della dichiarazione dei compensi a cura di contribuenti che hanno prestato attività di intrattenimento musicale, altri contribuenti come i fotografi ed i ristoranti non avevano dichiarato al fisco i propri introiti.

Per quanto riguarda invece la lotta agli espatri fittizi, oltre che nella Regione Marche lo stesso tipo di indagine è stata avviata nelle scorse settimane anche nella Regione Toscana, dove nel mirino degli ispettori del fisco sono finiti ben 1.200 cittadini che hanno dichiarato di risiedere in Paesi come Panama, Filippine, Bermuda, Emirati Arabi, Hong Kong, Uruguay, Costa Rica, Ecuador, Monaco, San Marino e Singapore con l’unico obiettivo, da accertare, di aggirare la fiscalità italiana.

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