Agenzia delle Entrate: aumentano i servizi erogati dal Fisco

 Nei primi sei mesi di quest’anno, in materia di servizi ai contribuenti, il Fisco ha messo a segno un’altra accelerazione. In data odierna, martedì 3 agosto 2010, l’Agenzia delle Entrate ha infatti reso noto che nei primi sei mesi dell’anno sono stati erogati oltre 5 milioni di servizi con un incremento del 5,8% rispetto al 2009. A contribuire a questa crescita sono stati soprattutto i servizi legati all’assistenza ai contribuenti, a partire da quelli relativi alle comunicazioni ed alle cartelle di pagamento con quasi 940 mila interventi, con un rialzo superiore al 17% rispetto agli 800 mila circa interventi dell’anno 2009. Mettono il turbo nei primi sei mesi di quest’anno anche i servizi relativi alle partite IVA, ovverosia le operazioni di rilascio, variazione e cessazioni con quasi 475 mila interventi, ovverosia il 20% in più rispetto ai quasi 395 mila dello scorso anno; questo exploit, tra l’altro, è stato possibile anche grazie al servizio “Comunica“, la nuova comunicazione telematica che permette di aprire un’impresa in un solo giorno, e per la quale sono giunte oltre 190 mila comunicazioni.

Elenchi Intrastat: il 25 agosto è il termine ultimo per la presentazione

 Sono rimaste poco più di tre settimane agli operatori intracomunitari (i soggetti imponibili e non che pongono in essere questo tipo di operazioni) con obbligo mensile per poter presentare gli elenchi Intrastat relativi alle cessioni o agli acquisti e prestazioni di servizi all’interno della Comunità Europea: il riferimento, in particolare, va a quelle attività che sono state svolte nel corso del mese di luglio appena terminato. Inoltre, la presentazione di questi stessi elenchi potrà essere effettuata esclusivamente mediante la modalità telematica. Le nuove norme che disciplinano questo ambito tributario hanno modificato parecchie certezze, portando anzitutto alla creazione di un apposito registro degli operatori presso l’Agenzia Nazionale di Amministrazione Fiscale e istituendo, poi, la scomparsa di qualsiasi tipo di proroga per quel che concerne la tempistica.

Evasione fiscale: Comune di Montebello Jonico, alleanza con le Entrate

 Continuano ad aumentare nella Regione Calabria i Comuni che hanno stretto l’alleanza anti-evasione con l’Agenzia delle Entrate. L’ultima new entry in ordine di tempo, in accordo con quanto reso noto dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Calabria, è il Comune di Montebello Jonico che quindi collaborerà attivamente con il Fisco sulla base di principi che, nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, sono quelli dell’efficienza, dell’economicità e della collaborazione a livello amministrativo; il tutto con il vantaggio non indifferente, a favore del Comune di Montebello Jonico, di poter incassare, in ottemperanza alla norme contenute nella Legge numero 22 del 29 luglio scorso, il 33% delle maggiori somme tra imposte, sanzioni ed interessi che il Fisco recupererà a titolo definitivo dall’invio delle segnalazioni qualificate inerenti situazioni potenzialmente evasive.

Meno tasse per le famiglie numerose

 Circa un migliaio di anni fa la popolazione umana era di 50 milioni, in un altro millennio é cresciuta fino un milione e mezzo di persone; negli ultimi 100 anni ha raggiunto circa 5 miliardi. In passato l’uomo era vittima di grandi epidemie: la peste, il colera, ora queste malattie sono state eliminate e l’uomo ha continuato a riprodursi. Tuttavia con l’aumento del benessere le famiglie decidono sempre più spesso di fare meno figli. Le famiglie italiane hanno in media uno o due figli, ma ci sono le divute eccezioni: qualche nucleo familiare ha tre, quattro, cinque e anche più bambini.

Gli italiani e le tasse: il canone Rai è la più evasa

 Che fosse una delle tasse meno amate dai cittadini e dai contribuenti italiani era piuttosto noto, ma ora vi sono delle conferme inequivocabili: il canone della Rai rappresenta l’imposta più odiata in questo senso, vista la larga evasione fiscale che la coinvolge, così come è emerso da un’interessante ricerca di KRLS Network of Business Ethics, ente che ha condotto l’indagine per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani. Come si è giunti a questi risultati? L’evasione a livello famigliare ha già raggiunto quota 41%, anche se bisogna sottolineare che il fenomeno assume dei contorni preoccupanti in diverse regioni dell’Italia meridionale (in particolare la Calabria, la Campania e la Sicilia), in cui vi sono picchi dell’87% (a livello imprenditoriale si sfiora addirittura il 100% di evasori). Si tratta di stime che parlano da sole, ma che meritano comunque un approfondimento. In effetti, il fenomeno risulta essere in progressivo aumento, tanto che si è passati dal 22% di cinque anni fa fino alle dimensioni attuali (la media dell’Europa è nettamente inferiore, 8%), ma la spinta verso l’alto non sembra essersi arrestata.

Fisco Toscana: cambio di sede per le Entrate di Pistoia

 A partire dalla giornata di domani, lunedì 2 agosto 2010, nella Regione Toscana, ed in particolare a Pistoia, le Entrate cambiano sede con l’ufficio territoriale e con la Direzione provinciale che saranno in un’unica struttura. A darne notizia è stata la Direzione dell’Agenzia delle Entrate della Regione Toscana nel precisare come dalle ore 8,30 di domani sarà operativa la nuova sede al numero 13 di via Luigi Galvani, dove come accennato ci saranno l’ufficio territoriale, finora al numero 2 di piazza Gavinana, e la Direzione provinciale, finora al numero 2 di via Cino. Nell’ambito di tale trasferimento non c’è stato alcun disservizio o chiusura di sportelli al pubblico, e nemmeno un’operatività ridotta da parte degli uffici; in accordo con una nota emessa dalla Direzione dell’Agenzia delle Entrate della Regione Toscana, infatti, l’Ufficio territoriale di Pistoia è rimasto aperto fino alle ore 12,30 di venerdì scorso, 30 luglio 2010, e domani 2 agosto, in perfetta continuità, aprirà presso la nuova sede di via Luigi Galvani.

Piemonte: attivate due postazioni fiscali per studenti stranieri

 L’Agenzia delle Entrate e il Piemonte hanno posto in essere una collaborazione davvero interessante che riguarderà molto da vicino gli studenti universitari, in particolare quegli stranieri che giungeranno a Torino per motivi di ricerca o universitari: in effetti, l’iniziativa è rivolta proprio a coloro che fanno parte integrante del Politecnico e dell’Università di Torino, i due atenei principali della città sabauda, visto che verranno istituite delle apposite postazioni, le quali avranno comunque una durata temporanea e non permanente, per l’attribuzione del codice fiscale. Si tratta, dunque, di un’agevolazione di non poco conto e che è già stata sperimentata presso il Politecnico, fornendo dei risultati piuttosto lusinghieri: ben seicento studenti hanno avuto la possibilità di rendere più semplici e snelle le loro pratiche per entrare all’interno del territorio del nostro paese. L’attivazione vera e propria avrà luogo nelle prossime settimane, ma comunque entro la fine del mese di agosto. Non bisogna dimenticare, tra le altre cose, che il codice fiscale rappresenta uno strumento fondamentale per quel che concerne il mondo universitario, ma non solo.

Siniscalco: Meno fisco sul risparmio

 Domenico Siniscalco, ex ministro dell’Economia, attualmente vice presidente di Morgan Stanley international, country head per l’Italia, ed anche presidente di Assogestioni (l’associazione delle società italiane del risparmio), torna a parlare di crisi nella quale vengono confermate le teorie economiche e dall’oculatezza che contraddistingue gli italiani. L’oculatezza infatti se da una parte protegge dai rischi, dall’altra può frenare lo spirito di investimento e rallentare la crescita economica.

Le difficoltà stanno assottigliando i flussi di risparmio? – chiede Siniscalco – Vuol dire che sta svolgendo la sua funzione precauzionale di ammortizzatore della crisi nei bilanci delle famiglie e delle piccole imprese. Occorre aiutare le famiglie a risparmiare meglio, un impegno che deve coinvolgere l’amministrazione pubblica al pari dell’industria del risparmio.

Fisco Emilia-Romagna: quasi sei Comuni su dieci sono caccia-evasori

 Continuano ad aumentare a ritmi elevati nella Regione Emilia-Romagna i Comuni cosiddetti “caccia evasori fiscali”, ovverosia quelli che hanno aderito al protocollo d’intesa che, nell’ambito dell’alleanza anti-evasione, è stato stipulato nei mesi scorsi tra l’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e l’Agenzia delle Entrate. A darne notizia è stata la Direzione Regione dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna nel rendere noto in particolare che nell’ambito dell’alleanza anti-evasione hanno aderito al protocollo d’intesa anche i Comuni di Zola Predosa, in Provincia di Bologna, il Comune di Boretto, in Provincia di Reggio Emilia, il Comune di Santarcangelo di Romagna, in Provincia di Rimini, ed il Comune di Mercato Saraceno in Provincia di Forlì-Cesena. Con le ultimissime new entry nella Regione Emilia-Romagna il 57% dei Comuni, ovverosia ben 197, è diventato “caccia-evasore” in quanto ora collaboreranno con il Fisco per lo scambio continuo di informazioni e di dati finalizzato all’emersione di situazioni potenzialmente evasive.

Il Paraguay attenderà il 2013 per introdurre l’Irp

 Dunque, il Paraguay ha deciso di rimandare in via definitiva l’applicazione delle proprie novità fiscali, in particolare quella relativa all’introduzione della legge sull’Irp, acronimo che sta indicare uno specifico tributo, l’Imposta dei Redditi Personali: che cosa ha portato a questo ennesimo rinvio, dopo che già il Senato della nazione sudamericana si era espresso in questi termini? Lo scorso mese di aprile era stato caratterizzato dalla decisione della Camara Alta (si tratta appunto del senato paraguaiano) in merito a tale imposta e dopo tre mesi abbondanti anche la Camera dei Deputati, la quale ha formalmente approvato un rinvio fino al 2013 per quel che concerne l’entrata in vigore del provvedimento normativo. C’è da dire che erano comunque in molti ad attendersi un’efficacia del tributo, sia in modo parziale che progressivo, a partire da quest’anno, magari nel corso del prossimo mese di ottobre e occorre sottolineare che ci sono molte polemiche in seno al governo di Asuncion per quel che concerne la scelta fiscale definitiva.

Moratoria fiscale per aiutare gli artigiani

 Nel nostro Paese, a causa della chiusura di ben 52 mila botteghe artigiane, sono stati persi negli ultimi tre anni in tale settore la bellezza di 108 mila posti di lavoro. A fornire questo dato è stata Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, nel sottolineare la necessità di inserire anche l’artigianato tra i settori in crisi, e di fare in modo che il Governo a loro favore adotti una moratoria fiscale che, inoltre, porti ad un’estensione degli ammortizzatori sociali e di tutte le altre misure straordinarie a favore delle professioni e del settore delle arti. D’altronde l’artigianato è un settore di spicco per il nostro made in Italy nel mondo, ragion per cui secondo Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani occorre intervenire agendo, tra l’altro, sia sulle agevolazioni per quel che riguarda l’accesso al credito, sia sulla leva fiscale.

Salari aziendali: diminuiscono le tasse

 Meno tasse sulla parte del salario che consente di aumentare la produttivita’ o gli utili della societa’ in cui lavoriamo, questi i contenuti del Piano per il lavoro del ministro Sacconi. Il piano é volto ad aumentare la platea dei lavoratori beneficiari di una riduzione contributiva e di una tassazione agevolata dei redditi correlati a produttività delle imprese, inclusi gli utili di bilanci. In questo modo, come sottolineato nel piano di Sacconi, si introduce la possibilità di una riforma generale del sistema fiscale correlata al completamento del federalismo istituzionale e a grandi cambiamenti nella produzione di reddito per il Paese.

Ise: come ottenere il calcolo corretto del parametro

 La sigla Ise dovrebbe essere sempre ricordata con una certa preferenza da parte dei contribuenti: l’Indicatore della Situazione Economica è infatti uno dei parametri principali per quel che concerne l’ambito fiscale e tributario, dato che consente di valutare in modo opportuno la situazione economica di chiunque richieda una prestazione sociale in forma agevolata. Anzitutto, occorre ricordare che i redditi coinvolti in questo caso sono quelli percepiti nel corso dell’anno e quelli patrimoniali; nel primo caso, si intendono quei redditi da lavoro o da pensione utili per il calcolo dell’Irpef, mentre i redditi di tipo patrimoniale sono formati dai redditi mobili e immobili (nell’ipotesi di possesso di terreni). L’Ise comincia ad assumere rilevanza quando si va a parlare di erogazione di servizi e di sussidi sociali, tanto che è proprio in base ad esso che poi si ottiene un altro parametro fondamentale, vale a dire l’Isee, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Gli acronimi sono piuttosto simili ed in effetti spetta all’Inps il calcolo in automatico di entrambi, dopo un opportuno riscontro delle informazioni fornite dal contribuente.

Tasse a Roma: rincari ma salvi gli asili

 Dopo che Alemanno era stato soprannominato dall’opposizione “sindaco delle tasse“, c’è stato qualche ripensamento. Rincari per i musei comunali, 100 euro per i matrimoni nelle sale di pregio, si conferma la tassa sui bagni pubblici, ma non saranno toccati gli asilio nido. La delibera 66 stabilisce rincari per alcuni servizi a domanda individuali come l’ingresso ai musei comunali, i matrimoni “di lusso” (tassa di 100 euro sui matrimoni di residenti a Roma celebrati in una delle quattro sale di pregio del Campidoglio) e l’uso dei bagni pubblici.