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Gli italiani e le tasse: il canone Rai è la più evasa

Che fosse una delle tasse meno amate dai cittadini e dai contribuenti italiani era piuttosto noto, ma ora vi sono delle conferme inequivocabili: il canone della Rai rappresenta l’imposta più odiata in questo senso, vista la larga evasione fiscale che la coinvolge, così come è emerso da un’interessante ricerca di KRLS Network of Business Ethics, ente che ha condotto l’indagine per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani. Come si è giunti a questi risultati? L’evasione a livello famigliare ha già raggiunto quota 41%, anche se bisogna sottolineare che il fenomeno assume dei contorni preoccupanti in diverse regioni dell’Italia meridionale (in particolare la Calabria, la Campania e la Sicilia), in cui vi sono picchi dell’87% (a livello imprenditoriale si sfiora addirittura il 100% di evasori). Si tratta di stime che parlano da sole, ma che meritano comunque un approfondimento. In effetti, il fenomeno risulta essere in progressivo aumento, tanto che si è passati dal 22% di cinque anni fa fino alle dimensioni attuali (la media dell’Europa è nettamente inferiore, 8%), ma la spinta verso l’alto non sembra essersi arrestata.


Le province meno virtuose sono state quelle di Caserta, Ragusa e Catanzaro, a cui hanno fatto da contraltare Aosta, Pisa e Ferrara. E come si può spiegare invece una diffusione così marcata tra le imprese del nostro paese? Il totale esatto in tal senso, secondo le rilevazioni di Contribuenti.it, ammonterebbe a 4,4 milioni.

Si tratta di aziende che devono provvedere al versamento di un canone speciale, un tributo che rasenta lo 0% di riscossione, dato che soltanto 180.000 imprese sono in regola, un problema non da poco, perché il gettito potrebbe raggiungere gli 820 milioni di euro. Le province di Roma, Torino, Milano e Venezia sono le sedi prescelte per l’evasione imprenditoriale del canone Rai. L’indagine ha anche chiarito le motivazioni di una diffusione così ampia; in particolare, sono la pubblicità, i pochi controlli fiscali e l’eccessiva politica televisiva a spingere i contributi verso una decisione così drastica.

5 commenti su “Gli italiani e le tasse: il canone Rai è la più evasa”

  1. C’è qualcuno che si stupisce? Ma la ricordate la campagna di stampa dello scorso autunno del Giornale di Berlusconi e di Libero per invitare gli italiani a non pagare il canone RAI? Ed in precedenza quelle della Lega ecc.

  2. @luigi52
    Appunto caro Luigi,
    la notizia non ha stupito nessuno, la speranza è che questi dati di fatto invitino maggiormente a riflettere: la lotta all’evasione fiscale parte proprio dai tributi “minori”, gli inviti a cui si riferisce lei sono sempre fuori luogo.
    Cordiali saluti

  3. Io invece mi chiedo; ” Come mai, se come tassa vogliamo considerarla, non si procede con i provvedimenti che si attuano per il mancato pagamento di una qualsiasi altra tassa come tale riconosciuta???? Perchè tassa non è a questo punto, ma solo un altro furto nelle tasche degli italiani…per la spazzatura che poi siamo costretti a vedere! Ma per favore!

  4. @Barbara
    Cara Barbara, di fatto il canone televisivo dovrebbe essere considerato alla stregua di un tributo, una tassa che serve a rifinanziare la radiodiffusione. Purtroppo non si riesce a prendere esempio da altri paesi (Spagna e Portogallo in primis) dove il canone viene finanziato dal governo e dalla pubblicità; oppure dalla Grecia, che lo tratta come un’imposta indiretta, da pagare insieme alla bolletta della luce. Finora in Italia non c’è stata una riflessione seria su questo argomento e i continui aumenti in pochi anni (quasi 16 euro in otto anni) non corrispondo spesso alla qualità dei servizi. Maggiori controlli, in modo che tutti i contribuenti pagano, evitando i rincari, e meno spazzatura televisiva sono una ricetta forse da seguire per trovare una soluzione. Cordiali saluti

  5. Leggo che l’evasione del Canone in Italia in alcune regione tocca l’87% della popolazione, allora se facciamo una media Nazionale sulla popolazione sicuramente supera il 51%!
    Se è vero che il Parlamento legifera in Nome del Popolo Italiano e i Giudici sentenziano in nome del Popolo Italiano, allora c’è qui qualcosa che non funzione, sia il Parlamento che la Corte Costituzionale e anche l’Europea, vanno contro la maggioranza del “POPOLO SOVRANO” che ha di fatto, con un Referendum silenzioso, bocchiato sia il Parlamento che la Corte Costituzionale nel loro operato opposto per il Canone, perchè allora persistono in tale atteggimento?
    Senza Il volere del Popolo Sovrano, sia i Parlamenti che le Corti non hanno potere, non posso avere un potere superiore al Popolo che si esprime anche con il rifiuto di pagare una tassa iniqua!!!
    Qui chè qualcosa allora che non funziona, perchè il POPOLO E’ SOVRANO però non conta nulla, e allora viviamo tutti in Dittatura relativa a secondo degli interessi che si toccano; quindi significa che chi ci rappresenta dal Capo dello Stato in giù non sono più in grado di rappresentarci!
    Bisogna quindi che qualcuno si muova e faccia rispettare i diritti del Popolo Sovrano!
    Cordiali Saluti

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