Scudo fiscale: serve l’approvazione dell’UE

In linea con quanto emerso negli ultimi giorni, il Governo ha inserito nel Decreto fiscale un emendamento che reintroduce in Italia lo “scudo fiscale“, ovverosia quello strumento che serve per far rientrare dall’estero i capitali illecitamente esportati. Quella odierna in merito è stata una giornata movimentata a livello politico, visto che da un lato l’Esecutivo ha cercato di giustificare tale scelta, mentre dall’altro l’opposizione, con in testa il Partito Democratico e l’Italia dei Valori, ha attaccato senza riserve la maggioranza di Governo sottolineando come tale strumento sia a conti fatti non solo un condono vero e proprio, ma anche un regalo ai più furbi a danno dei cittadini che invece pagano onestamente le tasse. Altrettanto accesa è stata anche la conferenza stampa tenuta da Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, il qualche ha avuto uno scambio di idee un po’ “fuori dagli schemi” con un corrispondente americano.

L’Ires è al 50% se la casa di cura è un presidio delle Usl

L’Agenzia delle Entrate ha dato il proprio assenso ad uno sconto pari al 50% per quel che riguarda l’Ires (Imposta sul Reddito delle Società) di cui beneficeranno le strutture ospedaliere private che sono state riconosciute come reali presidi delle Usl. Secondo il Fisco, infatti, non v’è differenza tra presidio ed ente e quindi le agevolazioni tributarie del secondo sono previste anche per il primo (si tratta dell’agevolazione inserita nell’articolo 6 del DPR 601 del 1973, la “disciplina delle agevolazioni tributarie”). La precisazione in merito è arrivata attraverso la pubblicazione, da parte della stessa Agenzia, della risoluzione 179/E che è intervenuta a seguito di un interpello proposto da una casa di cura che chiedeva di poter usufruire di tale riduzione d’imposta, avendo avuto il riconoscimento di presidio ospedaliero dell’Usl. Quali sono i maggiori problemi in proposito? Bisogna dire che la norma sopracitata fa sorgere alcuni dubbi, in quanto essa provvede a indicare tutti quei soggetti per cui l’Ires deve essere ridotta della metà, citando espressamente gli enti e gli istituti di assistenza sociale, le società di mutuo soccorso, gli enti ospedalieri e gli enti di assistenza e beneficienza.

 

Cartelle di pagamento: nuove opportunità per chi sceglie la rateazione

Equitalia, nella giornata di ieri, mercoledì 8 luglio 2009, ha emanato una direttiva con la quale vengono fornite ai contribuenti nuove opportunità quando richiedono la rateazione delle cartelle di pagamento. Nel dettaglio, sono state definite le regole nei confronti di quei contribuenti che sono in debito a livello fiscale e tributario e chiedono di rateizzare il pagamento dopo aver già in corso una rateazione su altre cartelle di pagamento; ebbene, su tale tipologia di contribuenti sarà concesso l’accesso al beneficio di una seconda rateazione del debito tenendo conto anche del debito complessivo residuo, e non ancora scaduto, relativo alla prima rateazione; chiaramente, la condizione necessaria per poter accedere ad un altro beneficio di rateazione di cartelle di pagamento è quello di essere in regola con la rateazione in corso. Inoltre, per la seconda rateazione, i contribuenti saranno esentati dalla presentazione della certificazione dell’indice della situazione economica equivalente (ISEE) se questa per la prima rateazione è stata presentata in una data tale che non siano già trascorsi dodici mesi

Tremonti ter: detassazione utili e paradisi fiscali

La manovra d’estate 2009, recentemente approvata dal Governo, contenuta nel decreto legge 1 luglio 2009 N. 78 consente ad alcuni contribuenti di escludere dal reddito imponibile il 50% del costo sostenuto per effettuare taluni investimenti “qualificati”.

L’agevolazione, denominata anche Tremonti ter, è rivolta esclusivamente ai contribuenti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla loro forma giuridica e dal tipo di contabilità adottata. Quindi non si rivolge alle persone fisiche (dato che le persone fisiche non possono avere un utile di impresa), ma alle imprese, sia individuali che societarie.

Qual’è l’oggetto dell’agevolazione? Le spese in macchinari e apparecchiature che intervengono meccanicamente o termicamente sui materiali o sui processi di lavorazione (compressori, macchine utensili, gru, motori, turbine, ). Gli investimenti agevolabili devono essere fatti a decorrere dalla data di entrata in vigore del DL 78/09 (1° luglio 2009) e fino al 30 giugno 2010. La detassazione vale a decorrere dal periodo d’imposta 2010.

Niente imposta sui consumi per i beni personali a livello Ue

La direttiva comunitaria numero 55 del 2009 dello scorso 25 maggio ha disposto alcune esenzioni fiscali per quel che riguarda l’introduzione nel territorio di uno stato membro dell’Unione Europea di alcuni beni di cosiddetto “uso personale”: lo scopo di questa direttiva è soprattutto quello di aggirare il maggior numero di ostacoli alla libera circolazione di beni e, in proposito, ha specificato i requisiti che gli stessi beni devono possedere per entrare a far parte dell’esenzione. Già il primo articolo dispone l’esenzione relativamente alle imposte sui consumi per i beni personali introdotti da parte di cittadini privati: al contrario, la stessa esenzione non è invece valida per l’Iva (in proposito bisogna far riferimento alla direttiva 112 del 2006), per i diritti di accisa e per i tributi come le tasse di immatricolazione e di circolazione delle autovetture. Il successivo articolo, poi, interviene per spiegare cosa si deve intendere per “beni personali”; questi ultimi sono sostanzialmente dei beni destinati all’uso personale degli interessati e possono riguardare anche la loro professione.

 

Decreto anticrisi: detassazione utili reinvestiti

Il Consiglio dei ministri da’ l’ok al decreto legge anti-crisi, la cosiddetta «manovra d’estate» che prevede misure per circa 2 miliardi di euro tra tagli e nuovi prelievi. In primis la detassazione degli utili reinvestiti (la cosiddetta norma «Tremonti ter») e i rimborsi per i piccoli azionisti e obbligazionisti Alitalia.

Il governo non lascerà nessuno solo e senza salario – ha affermato il premier Silvio Berlusconi -. Aiuteremo con aiuti economici fino all’80% del salario e garantiremo una formazione per il reimpiego delle professionalità nei settori del lavoro.

Calcio e tasse: in Spagna è ora di fare i conti con la crisi

In Spagna la crisi economica c’è e si sente. Ma per due squadre del campionato di calcio spagnolo, il Barcellona, fresco campione d’Europa, ed il Real Madrid di Florentino Perez, non sembra ancora arrivato il momento di “adattarsi” al mutato scenario. In particolare, il Real Madrid, con l’acquisto di Kakà e di Cristiano Ronaldo ha imposto palesemente le Legge del più forte in Europa, che coincide con chi in questo momento ha più soldi da spendere. Ma nonostante il mercato sia libero, tutto ciò crea delle distorsioni sulla concorrenza che stanno generando anche effetti nefasti sul campionato italiano di calcio che in termini di qualità rischia di impoverirsi. Non mancano infatti i campioni di squadre come il Milan e l’Inter che sono palesemente attratti dalle sirene spagnole, sia con la speranza di strappare ingaggi più elevati, sia con l’obiettivo di andare a giocare la Champions League con il Barcellona o con il Real Madrid, ovverosia con quanto di meglio al momento il calcio internazionale possa offrire.

Genova: maggiorazione sgravi fiscali per studenti meritevoli

Università o mondo del lavoro? questo é il problema che si porranno i giovani diplomati tra qualche settimana appena avranno terminato gli esami di maturità. Manca ormai una settimana al via degli Esami di Stato e per qualcuno quest’anno sfuma il sogno di ottenere un diploma. Secondo le cifre fornite dal Ministero dell’Istruzione è, infatti, in aumento il numero degli studenti non ammessi alla maturità 2009. Il numero in questione é aumentato dell’1,6%.

Cosa fare? Cimentarsi in (almeno) altri tre anni di di studio e per avere cosa? Un pezzo di carta da appendere al muro (e neanche dato che in molte facoltà la pergamena viene consegnata dopo anni)? La laurea da la certezza di un posto di lavoro? In questo contesto economico é tutto più difficile, ma sicuramente non dobbiamo scoraggiare chi ha questo bellissimo sogno.

Cartelle di pagamento: via libera a compensazione debiti con i crediti di imposta

Per pagare i debiti indicati nelle cartelle di pagamento arriva una nuova modalità comoda e “conveniente” per i contribuenti; trattasi, nello specifico, della possibilità di andare a compensare i debiti che sono iscritti a ruolo con i crediti di imposta che vanta lo stesso contribuente. A tal fine Equitalia ha reso noto d’aver messo a punto, proprio per la compensazione volontaria dei debiti fiscali con i crediti di imposta, i modelli e le procedure per avviarne la comunicazione. Il meccanismo funziona nella maniera seguente: nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate riceve comunicazione dell’esistenza di un credito di imposta vantato da un contribuente che, contestualmente, ha somme iscritte invece a ruolo, l’agente della riscossione, proprio riguardo ai debiti dovuti, procede con la sospensione di ogni azione di recupero e provvede all’inoltro e all’attivazione di una proposta di compensazione.

Pagare le tasse a rate: interessi tagliati

Pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» nella giornata di ieri il provvedimento che dispone il taglio degli interessi su pagamenti e rimborsi delle imposte. Vengono così agevolati i pagamenti rateali, in particolare i contributi che risultano dalle dichiarazioni annuali dei redditi, dell’Iva e dell’Irap, Unico compreso. Mentre prima la percentuale di interesse per il pagamento rateale era del 6% annuo, ora si abbassa al 4%.

Sono però escluse dal beneficio le persone fisiche che presentano le dichiarazioni Unico PF2009 alla posta entro il 30 giugno 2009 e scelgono di eseguire i versamenti in modo rateale.

In Umbria sospese tasse e tariffe per chi perde il lavoro

La crisi non accenna segnali evidenti di ripresa e c’è chi ancora perde il posto di lavoro, seguito da un grande numero di lavoratori in cassa integrazione. Così le regioni cercano di aiutare i cittadini che si trovano in difficoltà. L’ultima che prende provvedimenti in merito é l’Umbria: la Prima Commissione del Consiglio regionale dell’Umbria ha varato un regolamento per la concessione degli interventi di sostegno al reddito dei soggetti colpiti da crisi aziendali e occupazionali (nell’ambito della manovra di bilancio 2009).

Chi avrà i requisiti necessari potrà accedere ai benefici previsti dalla legge che nello specifico sono la sospensione del pagamento di tasse e tariffe relative ai servizi pubblici e posticipazione delle rate dei mutui. Potranno usufruire di questi benefici i lavoratori che hanno maturato almeno 30 giorni di cassa integrazione guadagni ordinaria, straordinaria o in deroga. Oltre a questo requisito il lavoratore deve avere un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), riferito al proprio nucleo familiare anagrafico, non superiore a 40 mila euro.

Ampliata l’agevolazione fiscale per l’acquisto della prima casa

Il contribuente che possiede un’abitazione e che, ai fini di un suo ampliamento, provvede all’acquisto di un immobile contiguo, ha diritto al beneficio dell’agevolazione “prima casa”, nel caso in cui i due alloggi costituiscano un’unica abitazione che non rientra nel novero degli immobili di lusso: in sintesi, è questo quanto emerge dall’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate, la risoluzione 142/E di ieri, che ha preso come testo normativo di riferimento il decreto del 2 agosto 1969 (“caratteristiche delle abitazioni di lusso”) e il Dpr 131 del 1986. L’intervento dell’Agenzia si è reso necessario per rispondere all’interpello di un notaio in merito all’applicabilità delle agevolazioni relative alla prima casa quando si ha a che fare anche con un alloggio adiacente che è stato acquistato senza usufruire di questi benefici. In cosa consistono sostanzialmente le agevolazioni che si riferiscono alla prima abitazione? In pratica, l’imposta di registro nella misura del 3% e le imposte ipotecaria e catastale (queste ultime in misura fissa) vanno ad applicarsi ai trasferimenti che concernono le abitazioni non di lusso.

 

Finanza agevolata: bonus fiscale e credito d’imposta

Per finanza agevolata si intende l’insieme degli investimenti a favore delle imprese, allo scopo di agevolare lo sviluppo di progetti. Si cerca in questo modo di mettere le imprese in condizioni di “vantaggio competitivo” in termini economici. Cosa é concretamente la finanza agevolata? Può essere per esempio una legge che prevede sgravi fiscali per l’assunzione agevolata di personale disabile o qualsiasi altro intervento di legge che finanzi attività di investimento e di sviluppo aziendale. Le agevolazioni fiscali posso quindi mirare anche all’incremento dell’occupazione e la creazione di nuove opportunità di inserimento duraturo nel mondo del lavoro. Usufruendo di tali agevolazioni l’impresa può utilizzare risorse finanziarie da destinare ad altre esigenze gestionali.

Onlus: agevolazioni fiscali

Le Onlus sono associazioni, comitati, fondazioni, società cooperative e altri enti di carattere privato che svolgono attività nei settori dell’assistenza sociale, socio-sanitaria e sanitaria, della beneficenza, dell’istruzione, della formazione e altri fini di utilità sociale. Gli enti pubblici non possono essere Onlus, che devono quindi avere carattere privato. Non possono essere Onlus le società commerciali diverse da quelle cooperative proprio perchè la finalità delle società commerciali é lucrativa. Non possono esserlo neanche le fondazioni bancarie, i partiti e i movimenti politici, le organizzazioni sindacali, le associazioni di datori di lavoro e di categoria. Alle Onlus si applica la disciplina relativa agli enti non commerciali.

Per le Onlus sono previste una serie di agevolazioni fiscali: