Tredicesima: detassazione al 100% costosa per lo Stato

Da quando la crisi finanziaria ha avuto il suo impatto devastante sull’economia reale e sui redditi delle famiglie, il Governo ha preso in considerazione varie soluzioni per il sostegno al reddito, tra cui quella della detassazione delle tredicesime; poi, anche per questioni legate alla quadratura dei conti pubblici, l’Esecutivo ha abbandonato la strada della detassazione delle tredicesime ed ha puntato sul bonus familiare e sulla social card. Ma nel nostro Paese, allo stato attuale, ci possono essere le condizioni per detassare al 100% le tredicesime dei lavoratori dipendenti? Ebbene, secondo la CGIA di Mestre, per voce del suo segretario, Giuseppe Bortolussi, quella della detassazione al 100% delle tredicesime è una strada difficilmente praticabile proprio in scia alla situazione delle finanze pubbliche.

Con la Finanziaria l’Iva agevolata sull’edilizia diventa permanente

Il regime agevolato relativo all’Imposta sul Valore Aggiunto da applicare agli interventi di manutenzione del patrimonio edilizio avrebbe dovuto concludersi nel 2010: con l’introduzione della Finanziaria 2010, tale termine è stato invece prorogato di altri tre anni. Ricordiamo, in sintesi, che si tratta di un bonus del 36% per gli interventi di recupero in ambito immobiliare. L’approvazione della legge da parte del Consiglio dei Ministri farà sì che il regime fiscale in questione si stabilizzi attorno al 10%: come era già stato anticipato a marzo, quando il programma sulle ristrutturazioni edilizie era stato annunciato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il beneficio tributario riguarda gli interventi che vengono posti in essere nei fabbricati destinati ad essere usati come abitazione privata e si applica alle prestazioni di lavoro che alla fornitura di beni e materiali. Su beni accessori come ascensori, infissi e caldaie, l’Iva agevolata viene introdotta solamente fino alla concorrenza della differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni cosiddetti “significativi”.

 

Macchina della verità contro gli evasori

Chi ruba allo Stato deve pagare! Potrebbe essere questo il pensiero di Sua Maestà Elisabetta II d’Inghilterra che non molto tempo fa ha annunciato ai cittadini l’approvazione di una legge che prevede l’uso della macchina della verità per scoprire chi froda lo Stato. Chi é sospettato dovrebbe essere sottoposto al test che riconosce gli elementi di stress presenti nella voce dei bugiardi, cogliendo in fallo i cittadini che dichiarano di avere diritto ad assegni e bonus fiscali. La prima comunità ad adottare il test é stata Harrow e pensate un pò sono sono state risparmiate oltre 300 mila sterline.

Un’incertezza, o il cuore che accelera per l’ agitazione, ecco su cosa si basa la macchina della verità. Il poligrafo (nome tecnico della macchina) é progettato per registrare le risposte fisiologiche di una persona nel momento in cui è sottoposta a interrogatorio. Lo strumento fornisce una base per valutare la veridicità delle affermazioni di una persona ed in effetti la macchina si é rivelata molto utile in vari casi.

Modello Eas: il Fisco in soccorso del no profit

Il modello Eas, volto a comunicare i dati rilevanti ai fini fiscali degli enti associativi, ha anche l’obiettivo specifico di tutelare gli stessi enti che hanno diritto a godere di queste agevolazioni e a impedirne un uso erroneo. Gli enti associativi, per l’appunto, sono tenuti a presentare tale modello entro il prossimo 30 ottobre; nel caso di difficoltà riscontrate nella compilazione, l’Agenzia delle Entrate si è comunque già impegnata a fornire tutto il supporto necessario e l’assistenza, tramite i vari uffici dislocati nel territorio nazionale. A chi si rivolge questo documento fiscale? Sostanzialmente, l’adempimento riguarda, in questo caso, gli enti associativi di natura privatistica, tra cui le società sportive dilettantistiche e le organizzazioni di volontariato, ai sensi di quanto disposto dalla legge 398 del 1991 (“Disposizioni tributarie relative alle associazioni sportive dilettantistiche”).

 

Controlli fiscali: pronto modello comunicazione per gli enti associativi

In ottemperanza ed in accordo con quanto recita l’articolo numero 30 del Decreto Legge numero 185 dello scorso anno, è pronto e scaricabile on line, direttamente dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, il modello di comunicazione obbligatoria dei dati degli enti associativi che ai fini fiscali risultano essere rilevanti. A darne notizia è l’Amministrazione finanziaria in scia al relativo provvedimento che è stato firmato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate; trattasi, nello specifico, di un modello di comunicazione che deve essere redatto al fine di poter godere delle agevolazioni fiscali sia sull’imposta sul valore aggiunto (IVA), sia su quella relativa ai redditi. Ma quali soggetti sono obbligati a presentare il modello per evitare di perdere il beneficio delle agevolazioni fiscali? Ebbene, il modello deve essere presentato, con particolari esclusioni, dagli enti associativi che hanno natura privatistica; questi, nello specifico, includono anche le organizzazioni di volontariato e le società sportive dilettantistiche.

Il Belgio propone agevolazioni fiscali anche per i non residenti

Il Belgio sta per offrire delle nuove opportunità fiscali per i cittadini non residenti: infatti, anche coloro che non risiedono nello Stato dal punto di vista del Fisco, ma che comunque svolgono attività d’impresa potranno beneficiare della deduzione sui redditi derivanti da brevetti. L’interessante sconto fiscale si presta però a manovre artificiose, relative soprattutto alla quantificazione dei prezzi di trasferimento infragruppo. È proprio per tale motivo che le disposizioni sono state pensate anche per scongiurare questo rischio; i redditi che si riferiscono a soggetti esteri non sottoposti a tassazione in Belgio, non possono essere ammessi allo stesso modo all’agevolazione in questione. La normativa belga prevede, in effetti, una deduzione sui redditi che derivano dall’uso di brevetti, vale a dire i diritti di sfruttamento delle nuove invenzioni che possono essere applicate nel settore industriale.

 

Cooperative: gli utili sono distribuibili con riserve piene

Gli utili che una società cooperativa provvede a generare non sono distribuibili fino al momento in cui le riserve indivisibili, spese a copertura delle perdite, non vengono ricostituite; se non si rispetta questa disposizione, viene a decadere l’agevolazione fiscale che tende a escludere le somme dall’imponibile. Il chiarimento, in questo senso, è arrivato tramite la risoluzione 216/E, documento che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato nella giornata di oggi, a seguito di una richiesta di consulenza giuridica che era stata richiesta da una confederazione. La nuova disciplina civile, in proposito, prevede che questo tipo di riserve possono essere utilizzate solamente dopo l’esaurimento delle riserve divisibili; per la precisione, l’articolo di riferimento è il 2545-ter. Dunque, le Entrate e il soggetto che ha avanzato l’istanza si trovano concordi da questo punto di vista: la norma civile e quella fiscale sono autonome e non vi è stata alcuna abrogazione di quella fiscale.

 

La Corea del Sud diventa sempre più “verde” con i nuovi incentivi fiscali

L’esecutivo della Corea del Sud si è prefisso un obiettivo alquanto ambizioso: è infatti in fase di studio la promozione di investimenti nelle industrie cosiddette “a crescita verde”, anche ricorrendo alla leva fiscale, oltre all’ampio utilizzo di fonti di finanziamento destinate alle industrie del settore. Anche altri paesi dell’economia asiatica hanno deciso di puntare i loro sforzi sul potenziamento delle misure volte a ridurre gli effetti del gas serra; un esempio molto interessante in questo senso è fornito dalla Cina, la quale ha di recente annunciato un piano di investimenti (dovrebbe concludersi entro il 2020) per 15 miliardi di dollari al fine di sviluppare le energie alternative. Ma il presidente sud coreano, Lee Myung-bak è andato oltre: la sua idea è quella di rendere maggiormente disponibili le fonti di finanziamento del settore, creando appositi fondi di investimento, e, soprattutto, concedendo incentivi fiscali alle piccole e medie imprese che si impegneranno in tali progetti. La leva fiscale verrà innalzata dai 2 trilioni di won che sono disponibili quest’anno a circa 2,8 trilioni nel 2013; a questa cifra deve poi essere aggiunto il finanziamento che verrà elargito da Korea Development Bank. L’altra direttrice operativa lungo la quale il governo coreano intende mettere a punto i suoi programmi è quella della certificazione per la convalida dell’uso di tecnologie verdi e di progetti ecocompatibili.

 

Erogazioni liberali: le detrazioni dall’IRPEF

Il Fisco italiano permette ai contribuenti che effettuano erogazioni liberali di poter ottenere dei benefici fiscali attraverso il meccanismo delle detrazioni sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Un esempio di grande attualità riguarda il sostegno e l’aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, per le quali il contribuente può effettuare delle erogazioni liberali attraverso le Onlus, ma anche Associazioni e Fondazioni con la finalità di sostenere le popolazioni colpite da eventi straordinari e/o da calamità pubbliche. Il contribuente, nella misura massima di complessivi 2.065,83 euro, può così avvalersi della detrazione IRPEF al 19% sulle erogazioni liberali in denaro, ma si possono aiutare economicamente anche tanti altri Enti aventi scopi e finalità non lucrative. Ad esempio, il Fisco offre la possibilità di avvalersi della detrazione dall’IRPEF, nella misura del 19%, per le erogazioni liberali in denaro a favore delle società di mutuo soccorso, da parte dei soci, con un massimale di 1.291,14 euro ed a patto che il versamento avvenga avvalendosi di un ufficio postale oppure di una banca.

Tributi e multe stradali: Comune di Roma scende in campo

Per le multe collegate ad infrazioni al Codice della strada fino all’anno 2004, il Parlamento ha messo a punto un mini-condono che i Comuni possono “adottare” per smaltire lo stock di contravvenzioni arretrate. Ebbene, in merito il Comune di Roma ha reso noto che adotterà il provvedimento nel prossimo mese di settembre, e contestualmente metterà a punto tutta una serie di iniziative ed agevolazioni atte a facilitare il pagamento sia delle multe stradali, sia dei tributi comunali, a partire dalla possibilità di dilazione di pagamento fino ad un massimo di trenta rate mensili con importo minimo della rata non inferiore ai 50 euro. Nel dettaglio, per i debiti derivanti da multe e tributi inferiori ai cinquemila euro, il cittadino non è tenuto a presentare documentazione aggiuntiva, mentre oltre tale soglia c’è l’obbligo di presentazione o del CUD, oppure del modello Unico.

Meno tasse per chi innova e più ammortizzatori sociali

Con la fiducia al “Decreto anticrisi“, la Camera dei Deputati ha dato il via libera a tutta una serie di proroghe e provvedimenti che, tra l’altro, riguardano il mondo del lavoro e delle imprese. Le società, in particolare, potranno far leva sulla detassazione degli utili reinvestiti se la destinazione è quella relativa all’acquisto di nuove apparecchiature e macchinari per l’esercizio dell’attività e per il miglioramento delle condizioni e della sicurezza sul luogo di lavoro. Usufruendo del bonus fiscale, pena la relativa decadenza, l’imprenditore che si avvale di tale beneficio non dovrà cedere a terzi le apparecchiature o i macchinari acquistati prima che sia scaduto il secondo periodo di imposta susseguente all’acquisto. Gli imprenditori, tra l’altro, possono investire non solo in innovazione per usufruire di agevolazioni, ma anche nel capitale d’impresa, visto che il “Decreto anticrisi” permette altresì di far leva su uno sgravio dell’imposta sui redditi delle società (IRES) pari al 3% per gli aumenti di capitale fino alla quota dei 500 mila euro.

Commissione Europea: via libera agli incentivi fiscali per i cinema italiani

L’Unione Europa ha dunque dato il proprio assenso per quel che riguarda il pacchetto di agevolazioni fiscali relativo ai cinema del nostro paese: si tratta della seconda “tornata” di incentivi tributari in questo senso, il loro ammontare dovrebbe aggirarsi attorno agli 82 milioni di euro e saranno validi fino al 31 dicembre 2010. Il via libera da parte della Commissione è arrivato dopo che tali incentivi sono stati riconosciuti come conformi alle norme europee sugli aiuti statali. L’obiettivo che si intende perseguire è quello di offrire un valido sostegno alla distribuzione cinematografica. La notizia arriva a pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti a firma del Ministero dei Beni e Attività Culturali, per quel che concerne due strumenti fiscali, il tax shelter e il tax credit. Il tax shelter si riferisce alla detassazione degli utili che sono stati reinvestiti per produrre film italiani, mentre il tax credit è previsto anche per la produzione esecutiva di film “culturali” su commissione dall’estero.

 

Scudo fiscale: 50 miliardi di euro pronti al “rientro”

A quanto ammonteranno i capitali illegalmente esportati all’estero che “rientreranno” nel nostro Paese attraverso lo strumento dello scudo fiscale? Ebbene, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, a conclusione di un convegno tenutosi venerdì scorso a Napoli, dal titolo “Equità fiscale in Italia”, ha reso noto che i capitali pronti al “rientro” sono stimabili in ben 50 miliardi di euro. L’Associazione, tra l’altro, ricorda come con lo scudo fiscale sarà possibile non solo “sanare” l’esportazione e la detenzione illegale di capitali all’estero, ma anche gli yacht ed i beni immobili a condizione che si trovino in uno dei Paesi dell’Unione Europea. Vittorio Carlomagno, Presidente di Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, fa presente tra l’altro come per anni le famiglie e le imprese ricche e ricchissime del nostro Paese siano riuscite a sfuggire al Fisco italiano, ragion per cui, al fine di contrastare efficacemente l’evasione fiscale, è arrivato il momento di provvedere ad aggiornare il “redditometro”. Inoltre, KRLS Network of Business Ethics stima che solo negli ultimi cinque anni le prime cento imprese più importanti del nostro Paese, avvalendosi dei conti offshore, sono riuscite a pagare il 5% in meno di tasse all’erario.

Pronti i “bonus arredi” per le abitazioni da ristrutturare

La circolare 35/E pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate contiene tutte le disposizioni e informazioni relative ai cosiddetti “bonus arredi”: tale agevolazione è stata introdotta dalla stessa Agenzia per venire incontro agli acquirenti di immobili ed elettrodomestici che intendono arredare abitazioni che devono essere sottoposte ad opera di ristrutturazione. Nello specifico, il plafond di 10.000 euro spetta a questo tipo di immobili e si va a beneficiare di una detrazione dell’Irpef pari al 20% della spesa. Quali soggetti possono accedere a tale bonus? I contribuenti devono aver sostenuto spese di ristrutturazione per lavori e interventi avviati dopo il 1°luglio 2008: la detrazione arriva poi anche al 36% per quegli arredi che sono sottoposti a una manutenzione straordinaria, al restauro e al risanamento conservativo. Sono invece esclusi dall’agevolazione delle Entrate i lavori condominiali, la manutenzione ordinaria, la realizzazione di garage o di posti auto. Tra l’altro, queste spese devono essere state sostenute nel periodo compreso tra il 7 febbraio e il 31 dicembre 2009, affinché possano rientrare nel beneficio fiscale: i beni in esame sono soprattutto i mobili, gli elettrodomestici di classe A+, televisori e personal computer, da acquistare con un bonifico bancario o postale.