Aumento tariffe autostradali dal 1 maggio

Dal primo maggio, chi si troverà in viaggio e deciderà di utilizzare il servizio autostradale dovrà pagare di più. La cifra stimata dell’aumento è di circa 2,40%. Precisamente gli incrementi: per il raccordo autostradale della Valle d’Aosta l’aumento è dello 0,51%, a Napoli l’aumento é del 6,63%. Napoli-Salerno +4,89%; Torino-Aosta +2,90%; Raccordo Gran S. Bernardo +2,71%; Asti-Cuneo +9,30%; Torino-Quincinetto +6,57%; Milano-Serravalle +2,48%; Piacenza-Brescia +2,61%; Brescia-Padova +1,59%; Parma-La Spezia +1,61%; Torino-Savona +0,73%; Torino-Bardonecchia +4,57%; Genova-Ventimiglia +1,83%; Sestri Levante-Livorno +4,55%; Milano-Torino +19,46%, Torino-Piacenza +12,63%; Venezia-Padova +0,66%; Autobrennero +1,57%; Livorno-Rosignano M. +5,14%.

Contrasto evasione fiscale: aumentano le adesioni nei Comuni dell’Emilia-Romagna

Sono sempre di più i Comuni italiani che hanno ufficialmente annunciato la propria collaborazione con l’Agenzia delle Entrate nell’ambito delle azioni di lotta e di contrasto all’evasione fiscale. Tempi duri, quindi, per chi non dichiara nulla o dichiara meno del dovuto e vive una vita agiata, magari con due/tre SUV intestati in famiglia; gli Enti locali, infatti, possono partecipare e compartecipare al recupero delle imposte evase in scia ad un accordo stipulato nell’ottobre scorso tra l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, e l’Agenzia delle Entrate. Nel dettaglio, le amministrazioni locali hanno facoltà di poter incrociare, attraverso uno scambio informativo con i dati dell’anagrafe tributaria, i dati relativi, ad esempio, ai contratti di affitto, utenze di gas, acqua e luce, ma anche quelli di successioni e bonifici bancari. In Emilia-Romagna, intanto, c’è stato a partire dal 2009 un boom di adesioni proprio riguardo alla collaborazione con l’Agenzia delle Entrate nelle azioni di contrasto all’evasione fiscale.

Il 2009 si apre con un lieve incremento nelle ristrutturazioni edilizie agevolate

Il 2009 si è aperto con un leggero aumento per quel che riguarda le agevolazioni nelle ristrutturazioni edilizie: il centro operativo di Pescara ha infatti comunicato un aumento dello 0,2% rispetto al bimestre precedente (per la precisione si tratta di 41.342 ristrutturazioni) con il mese di febbraio a fare la parte del leone. Un trend di crescita in linea con gli anni passati, ma che fa ben sperare per il futuro. Da cosa deriva questa sorta di “fiducia” nelle ristrutturazioni? Da quest’anno vi è un’importante novità, dato che lo sconto fiscale del 36% va a cumularsi con quello del 20% relativo all’acquisizione di mobili, elettrodomestici a basso consumo e pc, così come è stato previsto dal cosiddetto “decreto salva consumi”, il quale ha fissato questa ulteriore detrazione d’imposta, in cinque rate annuali sugli acquisti effettuati dopo il 7 febbraio 2009. C’è adesso la speranza da parte degli operatori di ampliare il numero dei cantieri, anche se, bisogna sottolinearlo, le ristrutturazioni edilizie richiedono per gran parte dei contribuenti una programmazione economica relativa all’intera famiglia.

 

Riscossione tributi: più efficienza per abbattere la pressione fiscale

In Italia la pressione fiscale è oggettivamente troppo alta. Negli ultimi anni, nonostante i proclami dei vari Governi che si sono succeduti, la situazione non è affatto cambiata, anzi è accaduto che, anche a causa del fenomeno diffuso dell’evasione fiscale, i contribuenti onesti per far quadrare le casse dello Stato debbano pagare anche per chi fa il furbo. In sostanza, quindi, i contribuenti rimangono tartassati dal fisco con la conseguenza che ad essere i più penalizzati sono tutti i lavoratori che hanno le ritenute alla fonte, ovverosia i dipendenti, mentre sul fronte dell’imprenditoria e del lavoro autonomo, complice il fatto che in tal caso si paga solo in funzione di ciò che si dichiara, non mancano i casi in cui la Guardia di Finanza, con cadenza giornaliera, scopre evasioni di imposta per svariati milioni di euro. Il tutto, tra l’altro, è frutto di un sistema di riscossione dei tributi che, a causa di pastoie burocratiche, leggi e norme che allungano i tempi, non sempre è efficiente. Basti pensare agli oltre 5,2 miliardi di euro che l’Erario avrebbe dovuto incassare dal condono ma che stanno rientrando nelle casse dello Stato col contagocce.

Dalla PlasTax all’utilizzo di sacchetti biodegradabili

In Europa si consumano ogni anno circa 100 miliardi di sacchetti di plastica importati per la maggioranza da paesi asiatici come la Cina, Tailandia e Malesia – afferma in uno studio Coldiretti – . Tali sacchetti vengono dispersi nell’ambiente dove occorrono almeno 200 anni per decomporli. Un effetto inquinante sull’ambiente che si aggiunge alla emissione di gas a effetto serra destinato a influenzare negativamente il clima e al consumo di combustibile di origine fossile contro i quali l’Unione Europea si è impegnata a combattere con la firma del protocollo di Kyoto.

Ma in Europa arriva la soluzione: entro il prossimo 31 dicembre, secondo la direttiva europea EN13432, i sacchetti in polietilene verranno infatti sostituiti dai sacchetti biodegradabili. In alcuni Paesi d’Europa i sacchetti di plastica hanno già iniziato il loro declino, alcuni hanno introdotto tasse e tributi proprio per disincentivare l’uso del polietilene. Lo scopo preciso é quello di disincentivare l’uso dei sacchetti che tanto danneggiano il nostro ambiente. Chi ha iniziato questa lotta ai sacchetti é stata l’Irlanda, che in breve tempo si è imposta come modello per molti paesi europei.

L’Agenzia delle Entrate indaga su alcune operazioni di Dresdner Bank

Dresdner Bank, una delle principali banche tedesche attive in Italia, non vive sicuramente uno dei suoi momenti più positivi per quel che riguarda i rapporti col fisco. L’Agenzia delle Entrate vuole infatti vederci chiaro su alcune operazioni intraprese dall’istituto teutonico sui titoli Eni e Enel: queste operazioni avrebbero avuto come fine principale quello di provvedere alla riduzione della cosiddetta “tax capability” della filiale italiana. Sono dunque due le operazioni che hanno maggiormente insospettito: la prima risale addirittura al 2004, anno in cui Dresdner Londra comprò 17 milioni di azioni Enel: dopo un mese di detenzione di tali azioni, queste passano alla filiale di Milano e ritornano poi nuovamente nel Regno Unito. Il risultato di questo scambio d’azioni è stato un risparmio del 15% di imposte inglesi sui dividendi. Secondo il Fisco italiano, queste operazioni si trovano proprio al margine della legalità: il confine viene varcato allorquando viene ravvisata l’utilità di elusione fiscale, dato che anche le operazioni finanziarie più complicate devono avere una giustificazione di profitto finanziario.

 

IVA per cassa: detraibile dopo dodici mesi anche senza pagamento

Le fatture emesse o da pagare avvalendosi del meccanismo dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) ad esigibilità differita, ovverosia con l'”IVA per cassa” come viene comunemente in gergo definita, sono soggette comunque, anche in assenza del regolare pagamento e incasso, alla detraibilità ed al versamento dell’imposta dopo dodici mesi. A chiarirlo con una Circolare emessa in data odierna è stata l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come il sistema dell’IVA per cassa non implichi alcun cambiamento sulle modalità di registrazione e di annotazione delle fatture. Il sistema dell’IVA per cassa, lo ricordiamo, è entrato in vigore a seguito del Decreto anticrisi dello scorso mese di novembre messo a punto dall’attuale Governo in carica per venire incontro alle piccole e medie imprese con un fatturato non superiore ai 200 mila euro annui che, in questo modo, possono versare l’IVA, fatto salvo il limite dei dodici mesi, solo quando la fattura è stata effettivamente pagata.

Categorie IVA

Meno tasse e giù i prezzi: la ricetta anticrisi per i ristoranti francesi

A Parigi anche i ristoranti mostrano i segnali della crisi: hanno perso tra il 20 e il 50 per cento degli introiti da gennaio a marzo. La performance preoccupante nonostante in molti abbiano introdotto i «menù della crisi» per tentare di invitare i francesi a non abbandonare ka buona tavola e il piacere di un pasto servito e riverito al tavolo. Ma non v’è nulla da fare, in Francia, specie i piccoli ristoranti indipendenti, sono in grande difficoltà, e si trovano costretti o a chiudere oppure a ridurre drasticamente il personale.

Così dato che il menù della crisi non ha sortito i sperati effetti, il governo ha pensato di andare in soccorso di ristoranti e bistrot. Il presidente Sarkozy ha incaricato il governo di negoziare un’intesa con le categorie interessate e a partire dal primo luglio, un’altra iniziativa a favore dei ristoratori potrebbe portare nei loro locali una boccata di ossigeno, e qualche cliente in più. Di cosa si tratta? l’intesa porterà alla riduzione dell’Iva sulla ristorazione dal 19,6 al 5,5 per cento. In cambio di questa agevolazione il presidente chiede ai ristoratori certezza di un sensibile calo dei prezzi e adozione di una politica di assunzioni nel settore interessato.

Categorie IVA

Entra nelle scuole il progetto per l’educazione alla legalità fiscale

Molti istituti scolastici stanno per ricevere il kit denominato “Insieme per la legalità fiscale”, un progetto volto ad educare i ragazzi su importanti valori, tra cui, la consapevolezza che una società equa e sicura necessita di servizi efficienti, oltre che di persone consce dell’importanza del loro contributo. L’iniziativa rientra nel piano di comunicazione intrapreso dall’Agenzia delle Entrate, il progetto “Fisco e scuola”, già attivo da alcuni anni, ha l’intenzione di incentivare i contatti tra i futuri contribuenti e l’amministrazione finanziaria. Le scuole rimangono dunque aperte per scambi di visite, giochi e dibattiti per quel che riguarda i bambini delle elementari, mentre in relazione ai ragazzi più grandi vengono attivate delle simulazioni pratiche di lavoro da affrontare insieme. Nel tempo è cresciuto l’interesse mostrato dagli alunni verso le tematiche fiscali più importanti: quindi, non si tratta solamente di un mero insegnamento su come calcolare le imposte dovute, ma una reale educazione al vivere civile, nel rispetto delle regole, anche quelle fiscali.

 

Bonus sicurezza 2009: credito di imposta per molti ma non per tutti

In Italia i pubblici esercizi hanno un gran bisogno di sicurezza nell’esercizio della propria attività. Questo almeno da quanto emerge dal boom di richieste per il “bonus sicurezza 2009“, i cui stanziamenti per quest’anno, come comunicato dall’Agenzia delle Entrate, sono già andati “esauriti”; tutti coloro che hanno richiesto il “bonus sicurezza 2009“, e si sono visti accolta la domanda rimanendo comunque a bocca asciutta, dovranno infatti aspettare il prossimo anno potendo far leva sul fatto che le domande 2010 per accedere al credito di imposta saranno accolte e “liquidate” solamente dopo aver evaso le istanze di accesso al credito di imposta presentate ed accolte per l’anno 2009. Il bonus sicurezza può essere richiesto dalle piccole e medie imprese operanti nel comparto della somministrazione di alimenti e bevande, ma anche del commercio all’ingrosso ed al dettaglio che effettuano nell’ambito della propria attività investimenti in sicurezza come ad esempio quelli legati all’installazione di sistemi di video sorveglianza.

TARSU: a Palermo si pagherà il 30% in più

La tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, abbreviata in TARSU é applicata sulla base del costo totale del servizio di raccolta e successivo smaltimento dei rifiuti usando come parametro la superficie dei locali di abitazione e di attività. La tassa é dovuta al Comune che per la riscossione invia a domicilio del contribuente l’apposito avviso di pagamento con allegato il bollettino preposto per il versamento.

Chi di voi paga la tassa sui rifiuti? Sicuramente non molti o meglio, non tutti. I dati sono chiari: l´anno scorso la tassa sui rifiuti non è stata pagata dal quaranta per cento dei cittadini (a Palermo). Quindi per ogni cittadino che non paga ce n’è un altro che paga la sua parte ed anche quella di chi non ha pagato. Sindacati e opposizione si mobilitano infatti contro l´annunciato aumento della Tarsu. L’aumento sarà in media più 30 per cento e visti i dati sarà pagata infatti solo da metà della popolazione. I sindacati hanno invitato per le 19 in piazza Pretoria pensionati e cittadini. Lo slogan: “Basta vessare i contribuenti onesti“.

Sono 46.318 i beneficiari del 5 per mille 2009

È arrivato a 46.318 il numero di soggetti che hanno diritto a beneficiare del cinque per mille 2009: gli elenchi di questa vasta platea di beneficiari è stata pubblicata dall’Agenzia delle Entrate nel suo sito internet ed ora si potrà provvedere alla correzione di eventuali errori di iscrizione fino al 5 maggio. Il numero poc’anzi citato si compone in tale maniera: sono 31.849, quindi una buona fetta del totale, gli enti che svolgono attività di volontariato (onlus, associazioni di promozione sociale…), 421 gli enti di ricerca scientifica e universitaria, 93 le associazioni che operano nell’ambito della salute e 5.855 le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute. Non bisogna poi dimenticare gli 8.100 Comuni, i quali potranno godere del beneficio nel caso le somme ricevute siano utilizzate per fini sociali. C’è però da sottolineare che questa platea, la quale può sembrare molto ampia, è comunque nettamente inferiore rispetto a un anno fa; nel 2008, infatti vi erano oltre 30.000 associazioni in più rispetto alla situazione attuale, quindi si assiste a un calo di quasi la metà dei contribuenti.

 

Foggia: tassa sul grano in deposito

L’accordo del 22 aprile alla presenza del prefetto Nunziante – afferma Coldiretti – il quale potrà testimoniarne il carattere volontaristico, riguarda una storica consuetudine di “conto deposito a parola” che regola i rapporti fra commercianti e produttori nel 90% dei casi. Ci chiediamo se non sia colpevole il comportamento di chi preferisce lasciare le cose così, oppure non sia opportuno stabilire delle regole chiare che evitino agli agricoltori di subire ricatti come accade ormai da mesi.

Forte l’asserzione di Coldiretti ma che molto probabilmente ottiene il plauso e l’appoggio di non pochi contadini. Ma l’associazione non si ferma e continua in una lettera aperta:

Ristrutturazioni agevolate: le detrazioni fiscali piacciono ai contribuenti piemontesi

Nel 2008 in Italia c’è stato un vero e proprio boom per le richieste di avvio dei lavori di ristrutturazione, potendo usufruire della detrazione fiscale del 36% con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio edilizio del nostro Paese. A livello regionale, il boom ha interessato anche la Regione Piemonte, dove ben 34.500 contribuenti hanno provveduto ad inoltrare la comunicazione di avvio dei lavori per ristrutturazioni agevolate al fine di poter fruire dei forti benefici fiscali. In Piemonte, in linea con quanto messo in risalto dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, viene così battuto nel 2008 il record del 2007, quando le domande di comunicazione di avvio dei lavori per ristrutturazioni agevolate si erano fermate a quota 34.315; in totale, nella Regione gli interventi balzano sopra la quota dei 330.000 a partire dal 1998, quando nel nostro Paese sono state introdotte su scala nazionale le agevolazioni al 36% sulle ristrutturazioni.  Ma quali sono le province piemontesi più virtuose in materia di ristrutturazioni agevolate?