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Versamento imposte: pochi i soldi in cassa. Persone fisiche e imprese “preferiscono” le sanzioni

Tira brutta aria quest’anno per lo Stato in materia di entrate fiscali. La crisi finanziaria ed economica ha avuto già il suo impatto sui primi due mesi del 2009, con entrate fiscali per l’erario in calo di quasi il 7% su base annua, ma per i prossimi mesi è difficile che la tendenza al ribasso possa essere spezzata. Sia le persone fisiche, ovverosia liberi professionisti, ditte individuali e titolari di partita IVA in genere, sia un vero e proprio esercito di piccole e medie imprese strozzate dal calo delle commesse, dalle difficoltà di accesso al credito, e da conseguenti livelli, molto scarsi, di liquidità, si apprestano infatti, molto probabilmente, a pagare le tasse a rate con le relative sanzioni. A conti fatti, quindi, molti contribuenti con partita IVA provvederanno a predisporre il modello Unico 2009, ma si terranno ben lontani dal versare le tasse nel mese di giugno in un’unica soluzione; anzi, molti probabilmente a giugno “salteranno” il giro iniziando a pagare a rate, da luglio a novembre, in cinque mensilità e con l’applicazione delle relative sanzioni legate al pagamento in ritardo rispetto ai termini previsti.

Quindi, le PMI ed i liberi professionisti non hanno alcuna intenzione di evadere le tasse; presenteranno il modello Unico 2009 nei termini ma sfrutteranno al massimo le possibilità di rateazione in virtù del fatto che le loro casse, se non sono vuote, poco di manca. Con la dichiarazione dei redditi, tra l’altro, andrà eventualmente rateizzata anche l’IVA del quarto trimestre del 2008 se non è stata ancora versata, così come dovrà essere incluso nella rateazione, possibile da giugno a novembre, oppure da luglio a novembre 2009, l’acconto sulle imposte relative ai redditi dell’anno corrente così come prevede la Legge.

E per i contribuenti con bassi livelli di fatturato che si avvalgono del regime di versamento dell’IVA trimestrale, quello corrente è un mese caldo visto che c’è da saldare l’IVA del primo trimestre del 2009; anche in tal caso, se non si ha la possibilità di saldare l’imposta sul valore aggiunto entro il termine del 18 maggio 2009 (il 16 maggio cade di sabato!), c’è la possibilità di avvalersi, entro trenta giorni, della possibilità di saldare il conto applicando il “ravvedimento breve” che permette di pagare con sanzioni minime.

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