Gli italiani dichiarano al Fisco il 20% in meno di consumi

 I consumi delle famiglie italiane hanno superato di gran lunga i valori che sono stati dichiarati tramite il modello Unico o il 730: la differenza è di ben 20 punti percentuali e si riferisce al livello delle spese relativo al 2007, l’ultimo anno confrontabile in questo senso. Il picco è stato registrato in Calabria, dove la differenza tra consumi reali e quelli effettuati sfiora addirittura il 50%, mentre vi sono percentuali più basse soprattutto al centro-nord (in Lombardia, per esempio, si spende solo il 6% in più di ciò che è stato dichiarato). La media nazionale è comunque del 19-20%. Nelle regioni autonome del Trentino e della Valle d’Aosta, poi, questa discrepanza di valori può essere spiegata anche col fatto che ai contribuenti vengono offerti incentivi per l’acquisto di beni di valore importante.

 

Enpals: previdenza per attrici, calciatori e non solo

 Attori, dj, cantanti, registi, musicisti, gruppi di vario genere, sportivi professionisti? Dovete iscrivervi all’Enpals, il vostro ente previdenziale. Si tratta dell’Ente Nazionale di previdenza ed assistenza per i lavoratori dello spettacolo che gestisce l’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti in favore di questi soggetti, in sostituzione di quella generale gestita dall’Inps. Se per gli altri lavoratori esiste L’INPS, per quelli dello spettacolo fa le sue veci l’Enpals, attraverso le sue strutture sparse sul territorio italiano. Devono iscriversi obbligatoriamente i lavoratori dipendenti, ma anche i lavoratori autonomi.

Artisti cosa dovete fare? Innanzitutto é da chiarire che non siete voi a dovervi iscrivere all’ENPALS: il vostro primo datore di lavoro, nel versare i contributi che vi deve, comunicherà all’ente il vostro numero di collocamento e vi verrà assegnato un codice. Voi potrete riconoscere questo codice recandovi presso una sede dell’ENPALS in qualsiasi parte d’Italia.

Federalismo fiscale: i pensionati chiedono servizi e sanità efficiente

 In Italia i pensionati sono preoccupati sulle ricadute a livello economico e sociale che avrà su di loro il federalismo fiscale; in scia ai processi di riorganizzazione dello Stato, che comunque non saranno brevi, i pensionati sono infatti molto interessati a come verrà strutturata l’offerta dei servizi sociali e di quelli sanitari. In merito se ne parlerà dall’11 al 13 settembre prossimi durante l’undicesima Festa nazionale dei pensionati della Confederazione Italiana Agricoltori; la manifestazione, organizzata dall’Anp, l’Associazione nazionale pensionati, sarà proprio l’occasione per fare il punto su come il federalismo fiscale sarà in grado di generare ricadute, auspicabili positive, sul sistema delle autonomie.

La Corte Costituzionale inquadra la Tia come tributo

 La sentenza 238 del 2009 pubblicata dalla Corte Costituzionale si è rivelata molto importante per chiarire alcune fondamentali questioni dal punto di vista tributario. In effetti, si è anzitutto venuti a capo della complicata vicenda legata all’inquadramento giuridico della Tia, la Tariffa di igiene ambientale introdotta dodici anni fa dal cosiddetto “Decreto Ronchi” (per la precisione si tratta del D.lgs 22/1997); sostanzialmente, dalla sentenza della Consulta emerge come la tariffa in questione abbia una vera e propria natura tributaria. Ci troviamo di fronte a una conclusione essenziale per quel che concerne questa tassa, la quale, progettata per sostituire la vecchia Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu), ha invece avuto un cammino travagliato, tanto che al giorno d’oggi solamente 1.200 comuni in Italia hanno effettuato il passaggio. Cosa c’era che non andava con la Tia? Pur presentando elementi di continuità con la Tarsu, la Tariffa di igiene ambientale aveva anche novità che spingevano ad optare per la sua natura privatistica.

 

Dichiarazioni: Unico, 730, CAAF

 Il modello di dichiarazione “Modello Unico” è riservato alle persone fisiche che posseggono redditi di terreni, di fabbricati, di partecipazione, di lavoro autonomo occasionale o continuativo, d’impresa, di lavoro dipendente e di pensione ed altri redditi (ognuno dei quali ha un proprio quadro di riferimento). Anche gli oneri sostenuti (sia detraibili che deducibili), andranno indicati nelle relative sezioni del quadro degli oneri.

Il modello 730 può essere presentato dai lavoratori dipendenti, dai pensionati, e dai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, sacerdoti, titolari di cariche pubbliche elettive (parlamentari, consiglieri regionali…), giudici costituzionali, soggetti impegnati in lavori socialmente utili, soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca.

Imposte, tasse e tributi: gli italiani pagano in media 7.800 euro annui

 Nel nostro Paese gli italiani versano più tasse rispetto a quanto poi si vedono restituire in termini di spesa pro-capite per i servizi sociali, la sicurezza, la scuola e la sanità. A rilevarlo è uno studio della CGIA di Mestre, da cui in particolare è emerso come tra imposte, tasse e contributi ogni italiano versi in media allo stato ben 7.777 euro. Il dato è superiore a quello della Germania dove il peso fiscale pro-capite è pari a 7.052 euro, ma dove, pur tuttavia, i cittadini ricevono di più dallo Stato; allo stesso modo, se in termini di peso tributario su ogni cittadino transalpino gravano ben 8.972 euro di tasse annue, lo Stato poi però ritorna ben 10.494 euro in spesa sociale. Ma come mai in Italia il saldo tra tasse versate e spesa sociale è negativo rispetto a Paesi “cugini” come la Germania e la Francia? E’ tutta colpa dell’evasione fiscale?

Il governo delle Maldive introduce una nuova tassa ambientale

 Si può parlare a ragione di “svolta verde” per le Maldive: l’arcipelago dell’Oceano Indiano ha infatti deciso di istituire una vera e propria tassa ambientale, che consiste nel pagamento di 3 dollari al giorno da parte dei circa 700.000 turisti che ogni anno puntualmente vi fanno visita. Il progetto rientra nell’ambizioso programma messo a punto dal presidente Mohammed Nasheed, il quale già da tempo ha promesso di far diventare le Maldive il primo paese al mondo con emissioni zero per quel che riguarda l’anidride carbonica. La legge su questa nuova normativa verde dovrà ora passare al vaglio del Parlamento, ma le intenzioni sono comunque ben chiare: il governo mira infatti ad ottenere circa 6,3 miliardi di dollari ogni anno dalle riscossioni del tributo in questione, una misura ritenuta fondamentale per fronteggiare adeguatamente la crisi economica. La tassa delle Maldive verrà sostanzialmente applicata su tutti quei turisti che vanno a utilizzare i villaggi, anche perché la minaccia dell’innalzamento del livello del mare è sempre più incombente. Bisogna ricordare, tra l’altro, che l’economia maldiviana ha un valore di circa 850 milioni di dollari.

 

Il modello Intrastat e il commercio estero

 Il modello Intrastat, denominato anche Elenco Intrastat, fu introdotto dall’art. 50 del D.L. 331/1993 dopo l’abolizione delle barriere doganali all’interno della Comunità Europea nel 1993. Essendo quindi cessati i controlli doganali per il traffico di merci all’interno dell’UE, è diventato necessario rilevare i flussi di merce interna comunitaria. A cosa serve?

Mediante il Modello Intrastat vengono elencati all’Agenzia delle Dogane tutti gli acquisti e le cessioni di beni mobili effettuati da parte di ogni soggetto titolare di Partita IVA nei confronti di fornitori e di clienti appartenenti ad uno stato membro dell’Unione Europea.Difatti é molto importante registrare tutte le entrate ed uscite che un Paese ha.

Tasse licenza di pesca: a Torino esonero per i dilettanti over 65

 Dallo scorso 22 agosto in Provincia di Torino tutti i cittadini italiani aventi un’età inferiore ai quattordici anni, o superiore ai sessantacinque anni, possono beneficiare dell’esonero dal pagamento delle tasse al fine di esercitare la pesca dilettantistica. A darne notizia è l’Amministrazione provinciale nel far presente come non sia più necessario, ai fini dell’esercizio della pesca dilettantistica, il rilascio di alcun tesserino o attestato; basta infatti esercitare l’attività di pesca essendo sempre muniti sia della ricevuta delle tasse, sia di un documento di riconoscimento in corso di validità. Per chi invece ha un’età superiore ai 14 anni, ed inferiore ai 65, ai fini dell’esercizio della pesca dilettantistica rimane l’obbligo di pagare le tasse.

Anche l’Austria “molla la presa” sul segreto bancario

 L’Austria dà il via ad importanti cambiamenti per quel che riguarda l’ambito fiscale: verranno infatti create delle norme apposite volte ad allentare il segreto bancario e in modo da allineare la nazione europea agli standard fissati dall’Ocse circa lo scambio di informazioni tributarie. La decisione è arrivata direttamente dal Comitato per la finanza del Parlamento, il quale ha approvato appunto una legge che consentirà all’Austria di porre basi ben solide per la cancellazione dalla famosa lista grigia dell’Ocse. Importante è stato, in questo senso, l’appoggio di due partiti di opposizione, i Verdi e l’Alleanza di destra. Come è noto, anche l’Austria deve provvedere alla firma di dodici accordi che contengano gli standard richiesti dall’Organizzazione parigina in materia di assistenza amministrativa; per il momento sono stati sottoscritti accordi fiscali fondamentali con la Svizzera e il Lussemburgo, nazioni nel mirino del Report del Global Forum dell’Ocse relativo al 2008. Soprattutto per quel che concerne l’intesa austro-svizzera, il 15 luglio scorso si sono concluse le trattative sull’estensione dell’assistenza amministrativa in ambito fiscale ed è stata anche parafata la revisionata Convenzione sulla doppia imposizione.

 

ISE: indicatore situazione economica

 La valutazione della situazione economica di un soggetto fa riferimento al nucleo familiare. Si tratta infatti di una combinazione di dati reddituali e patrimoniali che dovrà fornire il richiedente tramite una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, la c.d. Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) sintetizzata in due indicatori denominati “Indicatore della Situazione Economica” (ISE) ed “Indicatore della Situazione Economica Equivalente” (ISEE).

Perchè qualcuno decide di richiedere l’ISE? Tutte le amministrazioni che forniscono servizi a chi si trova in condizioni di bisogno, chiedono, per valutare l’effettiva situazione di necessità la dichiarazione ISE. Gli Enti erogatori hanno la possibilità di fissare i valori soglia ISE e ISEE, ulteriori requisiti sociali (es. limiti di età) e un nucleo familiare ristretto rispetto a quello standard. Il nucleo di riferimento è composto dal dichiarante, dal coniuge e dai figli, nonché da altre persone con lui conviventi e da altre persone a suo carico ai fini IRPEF.

Fiera del Levante: anche l’Agenzia delle Entrate sarà presente

 Dal 12 al 20 settembre 2009 si terrà il 73° appuntamento con la Fiera Campionaria Internazionale del Levante, il noto evento italiano e del Mediterraneo che si tiene ogni anno a Bari, nel quartiere di Fesca-San Girolamo: c’è da sottolineare che nel corso di questa edizione sarà presente l’Agenzia delle Entrate con un proprio stand , attivo giornalmente dalle 9 alle 20 nelle adiacenze dell’Ingresso Monumentale. Lo stand delle Entrate verrà attivato in modo da offrire un’ampia assistenza a tutti i contribuenti che ne abbiano necessità. Per essere più precisi, si tratta di ben due postazioni, le quali sono dotate di un collegamento telematico all’Anagrafe Tributaria: il loro scopo è sostanzialmente quello di consentire ai visitatori della fiera di poter accedere ai vari servizi che sono messi a disposizione, avvalendosi dell’assistenza dei funzionari dell’Agenzia. Il contribuente potrà quindi ottenere informazioni che riguardano la sua posizione fiscale (come ad esempio la tessera sanitaria, lo stato di lavorazione dei rimborsi fiscali e le diverse dichiarazioni che ha presentato), ma anche sui principali adempimenti tributari e sulle agevolazioni che sono attualmente in vigore.

 

Residenza paradisi fiscali: controlli sui cittadini marchigiani

 E’ San Marino la residenza a fiscalità privilegiata preferita dai cittadini marchigiani. A rivelarlo è la Direzione Regionale Marche dell’Agenzia delle Entrate in scia all’avvio nei giorni scorsi di controlli su circa mille e cinquecento cittadini marchigiani che, oltre che a San Marino, hanno dichiarato di essere residenti in altri “paradisi fiscali“, tra cui l’Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Monaco ed Uruguay. I 1.500 cittadini marchigiani finiti nel mirino del Fisco sono persone che, negli anni 2006, 2007 e/o 2008 hanno dichiarato di avere la residenza nei Paesi sopra citati, ma sono emersi indizi riguardanti la centralità dei propri affari e dei propri interessi economici e familiari nel nostro Paese. Di conseguenza, sulla lista dei nominativi saranno effettuati ulteriori controlli, anche grazie alla collaborazione dei Comuni delle Marche, in modo tale da recuperare le imposte evase e applicare dal punto di vista fiscale il “rientro” di quei contribuenti che, pur dichiarando la residenza nei “paradisi fiscali“, avrebbero dovuto pagare in tutto e per tutto le tasse allo Stato italiano.

Easyjet si lamenta delle tasse e Spagna aumenta pressione

 Elevati costi aeroportuali? E le compagnie iniziano a cercare e trovare rimedi. EasyJet intende trasferire alcune risorse dalla Gran Bretagna all’Europa continentale, a causa proprio degli elevati costi aeroportuali e dell’aumento delle tasse passeggeri. La decisione peserà probabilmente per oltre 250 posti di lavoro.

La compagnia ha registrato un incremento dei passeggeri del 4,7% a 4,8 milioni ad agosto. Tra agosto 2008 e agosto 2009, i passeggeri sono stati in totale 44 milioni 939 mila, oltre 2 milioni in più rispetto allos corso anno (42,9 milioni). Ha annunciato quindi un programma di ristrutturazione della rete che prevede una riduzione del programma di volo a Luton del 20% a la chiusura della base di East Midlands, in favore di insediamenti verso rotte più profittevoli. Il ceo Andy Harrison ha motivato la decisione appunto con l’aumento delle tariffe aeroportuali mentre su East Midlands perchè non si prevede una sostanziale crescita nel futuro.