Home » ISE (indicatore situazione economica) » ISE: indicatore situazione economica

ISE: indicatore situazione economica

La valutazione della situazione economica di un soggetto fa riferimento al nucleo familiare. Si tratta infatti di una combinazione di dati reddituali e patrimoniali che dovrà fornire il richiedente tramite una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, la c.d. Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) sintetizzata in due indicatori denominati “Indicatore della Situazione Economica” (ISE) ed “Indicatore della Situazione Economica Equivalente” (ISEE).

Perchè qualcuno decide di richiedere l’ISE? Tutte le amministrazioni che forniscono servizi a chi si trova in condizioni di bisogno, chiedono, per valutare l’effettiva situazione di necessità la dichiarazione ISE. Gli Enti erogatori hanno la possibilità di fissare i valori soglia ISE e ISEE, ulteriori requisiti sociali (es. limiti di età) e un nucleo familiare ristretto rispetto a quello standard. Il nucleo di riferimento è composto dal dichiarante, dal coniuge e dai figli, nonché da altre persone con lui conviventi e da altre persone a suo carico ai fini IRPEF.

Le prestazioni collegate all’ ISE possono essere assegni per il nucleo familiare, di maternità, mense scolastiche, prestazioni scolastiche (libri scolastici, borse di studio…), agevolazioni per tasse universitarie, servizi socio sanitari diurni, residenziali, agevolazioni per i servizi di pubblica utilità (luce,telefono,gas).

A chi rivolgersi per la certificazione ISe? Essa ha la validità di un anno dalla data di sottoscrizione e per la dichiarazione, come ogni altra forma di assistenza fiscale (red,730…), ci si può rivolgere ai CAF del sindacato. Il dichiarante deve presentarsi con un documento d’ identità valido e i per tutti i componenti del nucleo familiare deve presentare codice fiscale, ultima dichiarazione dei redditi (Modello Unico, 730, Cud), dichiarazione IRAP per gli imprenditori agricoli titolari di partita IVA, dichiarazione di invalidità superiore al 67% o certificato di handicap permanente rilasciato in base alla legge 104/92.

La certificazione può essere ovviamente controllata, i controlli formali sono effettuati dagli Enti erogatori e possono prevedere anche controlli incrociati con il Ministero dell’Economia, mentre l’INPS è tenuto ad effettuare controlli sui propri archivi e su quelli delle Amministrazioni collegate.