La Fiba Cisl preme per la Tobin Tax in Italia

L’appello della Fiba Cisl (Federazione Italiana Bancari e Assicurativi) è stato chiaro e inequivocabile: il sindacato in questione, infatti, si è rivolto al governo affinché segua l’esempio di molti paesi europei nell’adottare la tassa sulle transazioni finanziarie, meglio nota a livello internazionale come Tobin Tax. Esiste una cooperazione rafforzata a cui si può aderire in questo caso e il nostro paese può farlo benissimo. La stessa Fiba Cisl sta portando avanti questo sostegno da diverso tempo, cercando di riformare in maniera profonda i mercati finanziari e le regole del loro funzionamento.

La tassazione delle indennità di servitù

Quando la costituzione o l’estinzione coattiva di una servitù provocano un danno permanente, il proprietario o chi ne ha diritto può ricevere una indennità che è proporzionale alla diminuzione della redditività e del valore dell’immobile asservito: cosa accade quando si ha diritto a una indennità simile per quel che riguarda una proprietà volta a realizzare un’opera di pubblica utilità. Ebbene, le somme che sono percepite a tale titolo e che sono volte a questo scopo non sono in nessun caso soggette a imposizione fiscale e questo per un motivo ben preciso.

La Spagna tasserà la vendita di elettricità

Le tasse saranno pure impopolari, ma non c’è governo che non faccia ricorso ad esse per fronteggiare e risolvere i propri problemi finanziari: uno dei tanti casi è senza dubbio quello della Spagna, con il paese iberico che è da tempo in difficoltà economiche. Di conseguenza, il governo di Madrid ha deciso di imporre una tassazione ben precisa su quei ricavi che derivano dalla vendita di energia elettrica. L’annuncio è stato fatto direttamente dal ministro dell’Energia spagnolo, Josè Maria Soria, il quale ha elencato quelle che sono le caratteristiche principali del tributo in questione.

La tassa sulle emissioni aeree rischia la soppressione

Uno dei possibili alleati della lotta all’inquinamento atmosferico rischia di essere sospeso e cancellato: si tratta della tassa sulle emissioni aeree, un tributo che è stato progetto proprio per evitare l’emissione eccessiva di anidride carbonica attraverso i vettori, ma gli ultimi avvenimenti stanno facendo letteralmente vacillare la misura in questione. In effetti, potrebbe essere la stessa Unione Europea a raccomandare tale passo indietro, in modo da scongiurare qualsiasi tipo di discordia con le due principali economie a livello internazionale, gli Stati Uniti e la Cina. In cosa consiste il problema, visto che si sta parlando di una imposta virtuosa e utile?

Tassa di soggiorno: a Bologna si ricorre al Consiglio di Stato

La Federalberghi fa davvero sul serio sulla questione tassa di soggiorno: la giornata di domani, infatti, sarà determinante per il completamento del ricorso al Consiglio di Stato per quel che riguarda il blocco di questo provvedimento, almeno in relazione al comune di Bologna. Il Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia Romagna non aveva accettato lo stesso qualche tempo fa, ma la battaglia non è certo terminata. Che cosa verrà richiesto nello specifico? Non si tratta di una vera e propria sospensiva, ma di una udienza che intende mettere in luce l’urgenza di una discussione a tal proposito.

Il basso gettito della tassa sullo scudo fiscale

Le aspettative erano davvero molto alte, ma sono state prontamente deluse: il gettito che la cosiddetta tassa sullo scudo fiscale è riuscita a garantire non è stato molto alto, anzi le casse dello Stato sono riuscite a beneficiare solamente di 878 milioni di euro, mentre le previsioni iniziali parlavano addirittura di 1,49 miliardi per la precisione. Le cifre in questione erano contenute nella relazione tecnica al decreto Salva-Italia, il testo che ha di fatto introdotto l’imposta in questione, la quale prevede un’aliquota pari a un punto percentuale. Insomma, i calcoli non sono stati azzeccati, ma allo stesso tempo non ci si può lamentare più di tanto.

Legnano si oppone alla tassa di soggiorno

È ormai una realtà fiscale che si è consolidata in moltissimi comuni d’Italia, ma Legnano ha deciso di opporsi per il momento alla tassa di soggiorno: il rifiuto è stato espresso direttamente dal settore alberghiero locale, preoccupato come questa imposta, la quale è a carico dei turisti, possa ridurre ancora di più le presenze di questi ultimi. Il comparto in questione è in crisi da tempo e un balzello simile non farebbe che peggiorare le cose, in sintesi è questa la posizione ufficiale. Secondo Paolo Ferrè, numero uno dei commercianti legnanesi, la tassa sta già sconvolgendo i portafogli dei turisti in tutte le regioni del nostro paese, di conseguenza si configura come un vero e proprio elemento che scoraggia le prenotazioni.

La tassa sulle imbarcazioni per i noleggiatori

Quando si parla di tassa annuale sulle imbarcazioni, la chiarezza è praticamente d’obbligo: in effetti, un aspetto che deve essere precisato in questo senso è quello che riguarda i noleggiatori di tali mezzi e come bisogna comportarsi da questo punto di vista. Il legislatore, infatti, ha parlato chiaramente di locazione e leasing, senza aggiungere altre fattispecie a cui fare riferimento. Questo vuol dire che anche il soggetto che provvede a noleggiare le imbarcazioni è tenuto al versamento dell’imposta, più precisamente per quel che riguarda le unità da diporto.

L’Antitrust sanziona la tassa occulta dei biglietti aerei

Non è la prima volta che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si scaglia contro alcuni vettori aerei: stavolta, il motivo del contendere è stato rappresentato da una pratica commerciale scorretta di cui sono state protagoniste ben cinque compagnie attive nel nostro paese. In pratica, tali società sono state multate dall’Antitrust per aver modificato le tariffe dei loro biglietti aerei attraverso un’apposita “tassa occulta”, grazie soprattutto all’introduzione di commissioni speciali per quel che riguarda le carte di credito.

Il flop della tassa sulla pornografia

L’iniziativa aveva destato reazioni contrastanti, ma a distanza di tempo bisogna fare un bilancio: la porno-tax, tributo ideato in tempi non sospetti dai partiti di centrodestra e approvato due anni fa, ha avuto una fine che poteva comunque essere prevista. In effetti, la tassa sul mondo dell’hard, sui suoi produttori e sui distributori di materiale pornografico, serviva per far cassa e rimpinguare l’Erario, ma il gettito non è stato quello atteso.

Cosa sono le tasse sotterranee

Un capitolo fiscale di sicuro interesse e di necessario approfondimento è quello delle cosiddette “tasse sotterranee”: ve ne sono diverse nel nostro paese, alcune possono sembrare bizzarre, ma sono comunque previste in maniera dettagliata. Il primo esempio è quello dell’imposta sui tubi. Si tratta di un tributo ambientale che esiste ormai da sei anni, anche se in Sicilia è stata introdotta come una imposta fissa di tipo patrimoniale. Col passare degli anni, essa si è evoluta e al giorno d’oggi non è altro che una tassa fatta rientrare all’interno di un’altra, vale a dire quella per l’occupazione del suolo pubblico.

Campania: nel 2013 sarà introdotta la tassa sulle bonifiche

Il 2013 sarà il primo anno in cui diverse imprese campane saranno costrette ad affrontare un nuovo tributo: le aziende attive, infatti, nello smaltimento dei rifiuti avranno l’obbligo di versare questo contributo, già ribattezzato come “tassa sulle bonifiche”, utile per agevolare il ripristino dell’ambiente e la bonifica del territorio. Il denaro sarà versato ovviamente in favore dei comuni di riferimento. Il regolamento in questione è stato approntato dalla Regione Campania e il suo obiettivo è quello di evitare i consueti disagi a cui sono costrette molte comunità.

La riforma fiscale di Saint Lucia

Tutto è pronto per il debutto dell’Iva nello stato insulare di Saint Lucia: l’arcipelago caraibico, il quale fa parte della monarchia britannica, si è infatti avventurato in una serie di novità molto interessanti dal punto di vista tributario, in primis proprio questo esordio, con l’imposta locale (Value Added Tax, meglio nota come Vat) che andrà a beneficiare di una aliquota pari a quindici punti percentuali. Tra l’altro, non si tratta di una novità qualsiasi, in quanto il paese era l’unico a non essere interessato dall’applicazione del tributo, ma la tassazione interna è cambiata da poco tempo, tanto che si è provveduto a una riduzione della pressione fiscale nei confronti delle imprese e delle persone fisiche.

A Matera nuova tassa su bus turistici, camper e roulotte

Matera potrà essere ribattezzata non soltanto “la città dei sassi”, ma anche quella delle tasse: questo nomignolo è più azzeccato alla luce di quanto deciso dal comune lucano, visto che sarà necessario sborsare una cifra compresa tra i sei e gli ottanta euro per far entrare bus turistici, camper e perfino roulotte. L’applicazione vera e propria dovrebbe avvenire a partire dal prossimo mese di settembre, ma è ovvio che le polemiche in tal senso sono già montate.