Home » Tasse » L’Antitrust sanziona la tassa occulta dei biglietti aerei

L’Antitrust sanziona la tassa occulta dei biglietti aerei

Non è la prima volta che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si scaglia contro alcuni vettori aerei: stavolta, il motivo del contendere è stato rappresentato da una pratica commerciale scorretta di cui sono state protagoniste ben cinque compagnie attive nel nostro paese. In pratica, tali società sono state multate dall’Antitrust per aver modificato le tariffe dei loro biglietti aerei attraverso un’apposita “tassa occulta”, grazie soprattutto all’introduzione di commissioni speciali per quel che riguarda le carte di credito.

Con il termine “pratica commerciale scorretta” si intende una condotta, una dichiarazione, oppure un’azione che è realizzata da un professionista per promuovere o vendere un bene o un servizio ai consumatori. Le scorrettezze riconosciute sono diverse, in questo caso si è assistito allo scorporo dell’importo della tassa supplementare dalla tariffa dei biglietti messi a disposizione sui siti web, senza dimenticare quanto avvenuto nei sistemi di prenotazione e di acquisto direttamente su internet. Di conseguenza, questa componente è una parte integrante e in nessun caso separabile dal costo del servizio offerto. Secondo quanto stabilito dall’authority, i consumatori devono essere tutelati e non si può non parlare di tassa occulta quando una somma si aggiunge al prezzo iniziale imposto al momento dell’acquisto (tramite l’utilizzo della carta di credito).

La reclamizzazione delle tariffe stesse diventa quindi una pubblicità ingannevole a tutti gli effetti. Tra l’altro, lo stesso principio era stato ribadito da diverse direttive dell’Unione Europea, con l’aggiunta che la pratica in questione fosse terminata in tempi rapidi. C’è una data importante per far dimenticare questa imposta così particolare ed è il 13 giugno del 2014, vale a dire il momento in cui gli stati membri dell’Ue saranno obbligati ad applicare nuove misure volte a rendere illegale una simile imposizione fiscale: i consumatori, inoltre, dovranno conoscere tutte le informazioni, chiare e dettagliate, sull’acquisto che si accingono a fare, senza nessuna omissione.