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La tassa di soggiorno e la stagione turistica imminente

La stagione turistica per eccellenza, quella estiva, sta per cominciare e le discussioni sulla tassa di soggiorno sono ancora molto accese per la confusione che essa ha arrecato: il tributo in questione è stato infatti introdotto nel 2011, ma soltanto da qualche tempo si sta assistendo a una vera e propria diffusione nei vari comuni del nostro paese. Il settore turistico stesso non è d’accordo con tale iniziativa, ma si è dovuto adattare a una delle principali conseguenze del cosiddetto federalismo fiscale.

LA UIL FA IL PUNTO SUI COMUNI E L’IMPOSTA DI SOGGIORNO
In pratica, i municipi coinvolti hanno la possibilità di applicare una imposta di importo variabile, da cinquanta centesimi fino addirittura a cinque euro a notte per gli alloggi al di fuori delle città di residenza. Le differenze dipendono dalla tipologia di struttura alberghiera e ricettiva con cui si ha a che fare. Il gettito garantito in questa maniera viene poi incassato dai comuni stessi. Un caso emblematico della situazione attuale è quello di Cattolica, in provincia di Rimini. In effetti, le categorie del turismo che sono presenti nella celebre località della riviera romagnola hanno adottato un provvedimento molto particolare, vale a dire l’autotassazione, in modo da scongiurare l’applicazione dei ticket e allontanare i turisti. La contestazione è quindi entrata nel vivo e c’è un certo imbarazzo negli operatori quando devono assumere il ruolo di sostituti d’imposta.

LA TASSA DI SOGGIORNO DI CHIANCIANO TERME

Gli ultimi dati disponibili hanno consentito di accertare una raccolta che è finora pari a centinaia di migliaia di euro, con la consegna ai municipi che è avvenuta nel rispetto di una intesa siglata da imprenditori e enti pubblici. L’assicurazione dei sindaci è stata quella di investire i profitti in eventi culturali e nella manutenzione dell’arredo urbano. Tra l’altro, con tale tassa si è creata una concorrenza piuttosto agguerrita tra i comuni stessi, anche se quelli maggiori, Roma, Venezia e Firenze in primis, hanno avviato le prime introduzioni.