L’autocertificazione del Durc nel settore edilizio

 Il Documento Unico di Regolarità Contributiva (meglio noto come Durc) non è autocertificabile nel caso dei lavori privati che vengono realizzati in ambito edilizio: se poi si ha a che fare con degli appalti pubblici, allora è sempre possibile sostituire lo stesso con una sorta di autocertificazione. Come ha precisato l’Inail, però, questa certificazione non può riguardare il Durc che deve essere presentato all’amministrazione che lo concede in un momento precedente alla partenza dei lavori stessi (anche per la denuncia di inizio attività vale lo stesso identico discorso). Nell’ipotesi di contratti che fanno riferimento a forniture edili fino al limite di ventimila euro, le aziende coinvolte possono sostituire il documento in questione.

Per la Cassazione Inps e Inpgi hanno le stesse regole previdenziali

 Quando un giornalista va in pensione, uno dei diritti più importanti è quello relativo al trattamento previdenziale: quest’ultimo, in particolare, deve essere equiparato e cumulato con i redditi da lavoro dipendente, oppure, in alternativa, con quello autonomo. Secondo la Corte di Cassazione, è questa l’impostazione da seguire in tal senso, nonostante l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani abbia disposto in maniera diversa, vale a dire la in cumulabilità parziale. La sentenza 1098 di ieri da parte dei giudici di Piazza Cavour ha spazzato via un bel po’ di dubbi, ma cerchiamo di fare ordine.

È online anche la bozza di Parametri Imprese 2012

 Uno dopo l’altro i vari modelli fiscali stanno per essere resi disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate: l’ultimo turno per il momento è toccato alla bozza di Parametri Imprese 2012, il documento che deve essere presentato congiuntamente al modello Unico relativo all’anno attualmente in corso. Si tratta del modello che è stato progettato per quei soggetti che pongono in essere delle attività imprenditoriali, per le quali non vi è stata l’approvazione degli studi di settore; inoltre, sono ricompresi anche quei contribuenti che realizzano attività approvate dagli stessi parametri, ma che poi presentano delle difficoltà per quel che concerne la loro effettiva applicazione. Chi è escluso di fatto da tale compilazione?

Tassazione dei titoli di stato: aliquota al 12,5% per la “white list”

 Uno dei principali problemi che si presenta agli investitori finanziari quando sottoscrivono determinati prodotti è rappresentato dalla tassazione: su molti titoli di Stato, infatti, viene applicata una apposita ritenuta d’acconto, la cui aliquota varia a seconda delle caratteristiche dello strumento finanziario. Un esempio che può essere sicuramente approfondito è quello relativo ai titoli di paesi che fanno parte della cosiddetta “white list” dell’Ocse, l’elenco di quelle nazioni che sono virtuose dal punto di vista del riciclaggio. La riforma della imposizione fiscale delle rendite finanziarie è stata perfezionata proprio lo scorso anno, più precisamente con il Decreto legge 138 del 2011, poi convertito con alcune modificazioni da un altro testo di poco successivo.

Fisco e risparmio energetico: il requisito della residenza

 Le spese per il risparmio energetico degli edifici richiede in maniera tassativa che vengano rispettati dei requisiti. Quali sono questi ultimi, in modo da capire come si può ottenere la detraibilità del 55% dell’Irpef? Una domanda importante può sorgere in merito alla prova dell’utilizzo reale dell’immobile stesso, vale a dire quello che viene sottoposto a tale intervento; allo stesso modo, ci si può chiedere se anche la residenza non sia forse un elemento essenziale per la prova dell’uso dell’immobile stesso da parte del contribuente.

Le novità sull’eco-bonus edilizio del 55%

 Le tematiche ambientali sono sempre di grandi attualità e anche il nostro paese non è da meno: l’ultimo riferimento importante in questo senso è offerto senza dubbio dall’approvazione di una risoluzione relativa al credito d’imposta per tutte quelle misure che sono volte a favorire e agevolare l’efficienza e il risparmio energetico in ambito edilizio. L’aliquota in questione, quella del cosiddetto “eco-bonus”, ammonta al 55% come è noto ormai da tempo. Questa specifica approvazione è stata resa possibile grazie al voto unanime da parte della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, una decisione senz’altro importante.

Riscossione locale: la nuova versione del Milleproroghe

 Il bilancio e la contabilità rappresentano uno dei momenti più delicati per qualsiasi società o ente: è forse per questo motivo che il Decreto Milleproroghe ha beneficiato di un apposito emendamento che prevede un nuovo termine temporale per l’approvazione dei bilanci preventivi di quest’anno, maggior tempo a disposizione per quantificare in maniera corretta ogni valore relativo agli enti locali. La nuova data in questione è il 30 giugno del 2012, anche se in questa maniera verranno coinvolti nel posticipo anche i termini relativi alle aliquote dell’Imposta Municipale Unica (Imu), dell’addizionale Irpef e di altri tributi che fanno riferimento alle ultime manovre finanziarie del nostro paese.

Gli impegni del governo Monti contro le società di comodo

 Qual è la posizione del governo Monti nei confronti delle società di comodo? Queste ultime, come è noto, sono quelle entità che il legislatore considera non operative e costituite solamente ai fini dell’elusione fiscale, un altro fenomeno da stroncare nel nostro paese: ebbene, l’esecutivo si sta impegnando nel promuovere apposite leggi che siano in grado di stroncare l’elusione stessa, visto che questi comportamenti fiscali vengono troppo spesso trascurati. Bisogna dunque attendersi un vero e proprio giro di vite? I due esempi più classici di società di comodo prevedono aziende che acquistano altre imprese per ridurre la contabilità e versare meno tasse, ma anche la costituzione in spa di un determinato immobile, la strada scelta da coloro che intendono avere meno oneri fiscali nel caso di una eventuale cessione.

Nuovo messaggio dell’Inps sul flusso Uniemens

 Il messaggio numero 966 dell’Inps ha avuto come oggetto specifico l’indennità di disoccupazione relativa a quei soggetti che sono in possesso di requisiti ridotti: in particolare, l’ente previdenziale ha fatto riferimento al rilascio della nuova funzione di prelievo automatico dei dati provenienti dal flusso Uniemens. L’obiettivo della procedura in questione è soprattutto quello di ridurre i tempi di lavorazione, contribuendo quindi a rendere più uniformi i vari comportamenti che vi sono a livello nazionale. Il prelievo automatico viene posto in essere in merito alle giornate di lavoro effettive, con lo stesso sistema Uniemens che viene adeguato allo scopo: tra l’altro, il flusso a cui si sta facendo riferimento viene presentato solitamente dalle imprese non oltre l’ultimo giorno del mese successivo a quello di competenza.

L’Inps chiarisce le procedure della convenzione con i dipendenti Fs

 La circolare non potrebbe essere più attuale che mai, visto che è stata resa pubblica proprio nel corso della giornata odierna: l’Inps ha comunicato alcuni chiarimenti importanti per quel che concerne il nuovo anno e la convenzione per la riscossione di quote sindacali relative ad alcune prestazioni straordinarie. Il riferimento deve andare necessariamente alle politiche per il reddito e l’occupazione del personale che fa parte del gruppo Ferrovie dello Stato, mentre le convenzioni sono state realizzate dallo stesso ente previdenziale e dai sindacati di settore circa tre anni fa. Quali sono i soggetti che hanno la possibilità di esercitare il diritto di avvalersi di questo servizio di riscossione?

Revisione periodica per gli studi di settore del 2012

 Una revisione completa e approfondita: sarà questo il trattamento che verrà riservato a ben sessantanove studi di settore che sono già entrati in vigore nel nostro paese e che andranno a riferirsi al periodo d’imposta di quest’anno. Un apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate ha messo in luce tutte le istruzioni del caso, ivi compresi i codici attività che dovranno essere utilizzati per la relativa programmazione. Una commissione di esperti, inoltre, composta, tra gli altri soggetti, anche dalla Società per gli Studi di Settore (meglio nota con l’acronimo Sose), ha fornito la sua approvazione definitiva per quel che concerne l’operazione attraverso un parere ben ponderato.

Le Entrate potranno ampliare i controlli relativi al condono del 2002

 La sanatoria fiscale del 2002 sta facendo tribolare non poco il nostro paese: sono passati dieci anni esatti da quel condono (sancito, nello specifico, dalla Legge 289 di quell’anno, la Finanziaria per il 2003), ma per alcune annualità non sono ancora decaduti i termini temporali che si riferiscono all’accertamento tributario. Le violazioni penali sono state numerose e proprio per questo motivo l’Agenzia delle Entrate si è vista costretta a intensificare i controlli da parte dei propri uffici per evitare che una vicenda tanto scomoda si protragga troppo a lungo. Queste specifiche disposizioni sono contenute all’interno della circolare 1/E che è stata pubblicata proprio ieri dalla nostra amministrazione finanziaria e che ha trovato una fonte di ispirazione ideale in una sentenza di questa estate da parte della Corte Costituzionale.

Marche: intesa tra i notai e la Direzione Regionale delle Entrate

 La Regione Marche diventa la protagonista principale di questa settimana per quel che riguarda le intese fiscali di rilievo che sono state sottoscritte nel nostro paese: in effetti, l’accordo a cui si fa riferimento è quello sottoscritto dalla Direzione Regionale marchigiana della nostra amministrazione finanziaria e dal Comitato Regionale dei Consigli Notarili. L’obiettivo da perseguire insieme è presto detto, si punta, in particolare, a rendere migliorare la cooperazione tra le due parti in causa, senza dimenticare di rendere concreta una tassazione degli atti che sia davvero uniforme. I due firmatari del patto in questione sono Giovanna Alessio, direttrice regionale dell’Agenzia delle Entrate, e Albino Farina, numero uno dei notai delle Marche.

Italia-Svizzera, importante sentenza sulla tassazione dei dividendi

 La tassazione dei prodotti finanziari è uno degli ambiti più complessi del nostro paese: se poi si aggiunge anche un altro, pur vicino dal punto di vista geografico come la Svizzera, la comprensione diventa ancora più difficile. Fortunatamente, appena due settimane fa la Corte di Cassazione è intervenuta su un caso che contempla proprio questi aspetti, con dei dividendi che erano stati distribuiti da una compagna nostrana ma a un cittadino con la residenza nella Confederazione elvetica.