Anche gli Iacp possono godere del beneficio Irap

Gli Iacp (Istituti Autonomi per le Case Popolari) potranno ora godere delle deduzioni Irap in relazione al cuneo fiscale e contributivo (novità che sono state introdotte dalla Finanziaria 2007): tali enti, pur essendo equiparati ad una pubblica amministrazione, sono ritenuti degli enti pubblici commerciali per quanto riguarda le imposte sui redditi e in virtù di questa qualifica possono godere del beneficio. La precisazione è arrivata tramite la risoluzione 94/E dell’Agenzia delle Entrate: gli Iacp ritengono di poter essere ammessi ai benefici in base al loro inquadramento ai fini Ires (sono enti pubblici commerciali). L’Agenzia si è basata soprattutto sul dettato del decreto legislativo 446/97, il quale riconosce delle deduzioni dalla base imponibile (appunto il già citato cuneo fiscale e contributivo) ai soggetti passivi d’imposta indicati nello stesso decreto.

 

Studi di settore: benefici per molti contribuenti

La Commissione di esperti per gli studi di settore (organo che vede raggruppati l’amministrazione finanziaria, la Società per gli studi di settore e le varie associazioni di categoria) ha dato il via libera per alcuni benefici di cui godranno circa 2.150.000 contribuenti sui 3.700.000 che usufruiscono di tale parametro: i benefici in questione riguarderanno alcuni correttivi in relazione ai periodi di imposta 2008 e 2009, i quali sono stati interessati da modifiche nel mercato a causa della persistente crisi economica. Per quanto riguarda i due periodi d’imposta sopracitati, il risultato degli studi di settore sarà accompagnato, in sede di accertamento, da alcuni elementi che saranno in grado di rafforzare la pretesa tributraria.

Riduzione del 40% per il marchio delle imprese comunitarie

Ci sono buone notizie per quanto riguarda le imprese comunitarie: a partire dal prossimo 1° maggio, infatti, vi sarà una riduzione del 40% per il deposito del marchio comunitario. L’annuncio è arrivato direttamente dalla Commissione Europea, per voce del commissario del Mercato Interno e dei Servizi, Charlie McCreevy. Tale riduzione è stata pensata in particolare per le piccole e medie imprese, le quali sono spesso costrette a sostenere un onere troppo ingente nel pagamento del costo amministrativo per ottenere questa importante tutela. Dello stesso tenore sono le affermazioni di Wubbo de Boer, presidente dell’Uami (l’Ufficio Armonizzazione Mercato Interno):

Per una piccola impresa è fondamentale proteggere il proprio marchio a livello comunitario, perché in tal modo essa può tutelare il diritto dei propri beni e servizi e accedere in futuro al mercato unico europeo.

 

Diverso regime Irap per Ipab ed enti privati da esse derivanti

Ci sono delle importanti conseguenze dal punto di vista fiscale per quel che concerne la trasformazione giuridica delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza (Ipab) da ente pubblico di natura non economica a ente privato; infatti, in tale caso viene posta in essere una distinta soggettività passiva e l’applicazione di un diverso regime tributario ai fini dell’imposizione Irap. È stata l’Agenzia delle Entrate, attraverso la risoluzione 90/E, a far chiarezza riguardo il trattamento tributario da applicare ai fini Irap ad una ipotesi di trasformazione di una Ipab a seguito del processo di “depubblicizzazione” di tali istituzioni. La precisazione dell’Agenzia è arrivata dopo la precisa richiesta avanzata dal contribuente, interessato a conoscere se la trasformazione in esame determinasse o meno, ai fini dell’assoggettamento all’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, la nascita di un nuovo soggetto d’imposta: in particolare, esistevano dubbi riguardo alla quantificazione dell’obbligazione tributaria.

 

Gli artigiani romani verranno sottoposti ad una doppia tassazione

Dallo scorso 16 marzo, le imprese romane che intendono iscriversi o cancellarsi dall’Albo delle Imprese Artigiane saranno sottoposte ad una doppia tassazione; infatti, esse non dovranno solamente versare gli usuali diritti di segreteria alla Camera di Commercio del Comune, ma dovranno anche pagare un ulteriore diritto di segreteria. La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna) ha vivamente protestato contro la nuova imposizione, chiedendo delle spiegazioni all’assessore al Commercio Davide Bordoni. Il sindacato rivendica maggiori misure di sostegno a favore delle imprese, piuttosto che un raddoppio dei costi per la costituzione o la modifica delle stesse. Il diritto di segreteria comunale è una tassa non elevatissima (per entrare nel dettaglio, sono dovuti 20+1 euro al momento dell’iscrizione, mentre la tassa ammonta a 15+1 euro per la cancellazione dei dati), ma l’elemento che ha maggiormente indispettito gli artigiani è stato l’ambiguità nelle motivazioni del provvedimento.

Online il modello 770/semplificato 2009 per sostituti d’imposta

Il sito internet dell’Agenzia delle Entrate ha provveduto a rendere disponibile online il software che permetterà ai sostituti d’imposta di comunicare i propri dati. Tale programma, il quale è stato anche aggiornato dal provvedimento dello scorso 27 marzo del direttore dell’Agenzia, dà la possibilità ai sostituti d’imposta (ovvero quei soggetti che pongono in essere il presupposto d’imposta) di inoltrare i propri dati fiscali sulle ritenute relative al 2008 con, in aggiunta, i dati contributi e assicurativi necessari per la dichiarazione. L’applicazione per compilare il modello 770/semplificato è destinato dunque a quei soggetti che nel corso dello scorso anno hanno corrisposto redditi da lavoro dipendente, indennità di lavoro autonomo, provvigioni o redditi diversi. Molto ampio è il novero dei soggetti interessati dalla novità; in particolare, saranno le amministrazioni statali, regioni, province e comuni, condomini, quelle persone fisiche che possiedono imprese commerciali e agricole, artigiani e curatori fallimentari ad utilizzare il nuovo modello.

 

Le principali novità fiscali del Federalismo

Con la recente approvazione alla Camera e la prossima discussione in Senato del cosiddetto Federalismo Fiscale, molte sono ovviamente le novità che avranno luogo in ambito di imposte e riscossione dei tributi. Anzitutto, verrà cancellata la riserva di aliquota Irpef per le regioni; in luogo di essa vi saranno infatti delle compartecipazioni ai tributi erariali (soprattutto all’Iva), le quali verranno utilizzate come fonte di finanziamento per le funzioni essenziali. Uno degli obiettivi principali del Federalismo è proprio quello di portare ad una riduzione graduale della pressione fiscale, attraverso la determinazione periodica del suo limite massimo e il riparto tra i vari livelli di governo. Fondamentale sarà inoltre l’istituzione di una commissione parlamentare che avrà compiti di vigilanza per quanto riguarda l’anagrafe tributaria. Tale commissione svolgerà anche indagini conoscitive e ricerche sulla gestione dei servizi di accertamento e di riscossione dei principali tributi locali.

Come si applica l’Iva su libri e giornali

Per quanto riguarda i giornali quotidiani, i libri ed i periodici esiste un regime particolare di pagamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto: l’Iva viene infatti pagata in base alla copie che sono state consegnate e spedite, anche se a titolo gratuito, e diminuite di una percentuale a titolo di forfetizzazione della resa. Quest’ultima non è invece possibile per quel che riguarda la vendita di quei giornali e periodici che presentano un contenuto pornografico, i cataloghi e quei libri e quotidiani che svolgono il ruolo di supporto integrativo. La forfetizzazione della resa che abbiamo citato sopra può consistere in due precise percentuali: il 70% in relazione ai libri e l’80% per i quotidiani ed i periodici. Il momento in cui viene applicata l’imposta è quello che corrisponde alla consegna o alla spedizione del bene. In questi casi è anche possibile la cosiddetta “resa effettiva”, un’opzione da esercitare per ogni testata o titolo o limitatamente ad un singolo numero della pubblicazione.

 

Indagini fiscali più selettive col Fascicolo del contribuente

Il “Fascicolo del contribuente” consentirà di effettuare indagini finanziarie maggiormente selettive ed utili: si tratta infatti di un’interessante applicazione informatica messa a disposizione degli uffici dell’Agenzia delle Entrate, al fine di agevolare le attività investigative attraverso la selezione e l’estrazione dei dati più utili al controllo, andando a scartare le operazioni non significative. C’è da dire che le attività investigative in campo finanziario hanno nel tempo assunto un’importanza sempre più rilevante, ai fini dell’attività di accertamento dell’Agenzia: la nuova applicazione si è già dimostrata molto abile nel rilevare le operazioni di evasione ed elusione fiscale, senza fare distinzione per quanto riguarda il contribuente che viene sottoposto a controllo. Il Fascicolo del contribuente si basa sostanzialmente sul sistema della posta elettronica certificata e consente di ottenere in maniera più rapida i dati sulla rilevanza reddituale del contribuente: esso si basa sulle indicazione che provengono da funzionari preposti al controllo, i quali possono ora godere di una procedura che riesce a far confluire i vari contenuti pervenuti dai diversi operatori finanziari in un’unica area informativa.

 

L’Unico 2009 società di capitali si allinea ai principi contabili internazionali

Vi sono importanti novità per quanto riguarda il modello Unico 2009 per le società di capitali, soprattutto in relazione al trattamento delle divergenze che derivano dall’applicazione dei principi contabili internazionali. Le norme sono contenute nel decreto “anti-crisi”: quest’ultimo ha infatti previsto la possibilità di riallineare le divergenze che sussistono all’inizio del secondo periodo d’imposta successivo a quello che è in corso al 31 dicembre 2007. Tali divergenze possono essere di vario tipo e possono derivare, ad esempio, dall’adozione dei principi contabili internazionali (Ias, International Accounting Standards, o Ifrs, International Financial Reporting Standards) e dalla valutazione di beni fungibili e dall’eliminazione di ammortamento e fondi di accantonamento. Molto interessanti sono le previsioni del decreto in relazione alla prima ipotesi che abbiamo citato: essa è stata infatti pensata per quei soggetti che, al momento della redazione del bilancio in base agli standard internazionali di contabilità, abbiano esercitato l’opzione per il riallineamento delle divergenze ai fini dell’Ires e dell’Irap.

L’Iva per cassa si appresta a divenire pienamente operativa

Il decreto attuativo dell’articolo 7 del decreto legge 185/2008 (il cosiddetto decreto “anti-crisi”) rappresenta un importante passo in avanti verso la piena operatività del meccanismo dell’Iva per cassa: quest’ultimo dovrebbe cominciare a funzionare realmente all’indomani della pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, ma è già certo che non sarà necessario attendere l’autorizzazione da parte dell’Unione Europea. C’è sicuramente da sottolineare come i principali benefici del meccanismo interessino soprattutto quei contribuenti che esercitano attività d’impresa, arte e professione che nel corso dell’anno solare precedente hanno realizzato o prevedono di utilizzare (nel caso l’attività sia solo agli inizi) un volume di affari non superiore a 200.000 euro.

 

L’Istat adegua gli indici di riferimento per l’assoggettamento all’Irpef

Sono stati aggiornati e modificati i valori di beni e servizi ritenuti indicativi della capacità contributiva delle persone fisiche: il cambiamento è avvenuto a seguito delle variazioni percentuali che sono state apportate dall’Istat e verranno utilizzati per determinare la capacità contributiva in maniera sintetica. L’adeguamento degli indici e dei coefficienti contributivi di reddito ai fini dell’applicazione dell’Irpef va effettuato ogni due anni sulla base della rivalutazione dei prezzi effettuato dall’Istituto nazionale di Statistica; la variazione stimata dall’istituto nel periodo che va da giugno 1992 a giugno 2008 è stata in aumento del 56,2%. I beni che ora andranno maggiormente sotto la luce dei riflettori sono soprattutto quelli considerati come “di lusso” (aeromobili, imbarcazioni, assicurazioni, roulotte e collaboratori familiari solo per fare qualche esempio).

 

Il nuovo modello Iva TR: caratteristiche e soggetti destinatari

Il sito internet dell’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare il nuovo modello Iva TR, relativo alla richiesta di rimborso o per l’uso in compensazione del credito dell’Iva trimestrale. Tale modello potrà essere utilizzato a partire da date ben precise; esso infatti comincerà ad essere usato a decorrere dalle richieste di rimborso o utilizzo in compensazione del credito Iva, facendo riferimento al primo trimestre dell’anno di imposta 2009, quindi il 1° aprile. La precedente versione del modello era stata approvata solamente un anno fa (il 20 marzo 2008), sempre dall’Agenzia delle Entrate. Quali sono le principali novità e caratteristiche introdotte dalla nuova versione del modello? In sostanza, si tratta di novità riguardanti le istruzioni per poter compilare lo stesso modulo e le tecniche per la trasmissione in via telematica: il modello Iva TR risulta ora adeguato alle indicazioni fornite dall’Agenzia lo scorso anno.

 

Nel 2008 migliora la lotta all’evasione fiscale

La lotta all’evasione fiscale ha fatto registrare dati davvero importanti nel 2008; nello scorso anno, infatti, la riscossione relativa alla complessiva attività di contrasto degli inadempimenti dei contribuenti ha raggiunto la cifra di 6,9 miliardi di euro, ovvero otto punti percentuali in più rispetto al 2007. Chi ha beneficiato di questa attività di accertamento sono state soprattutto le casse dell’Erario, le quali hanno visto entrare ben 3,7 miliardi di euro. Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha commentato in maniera entusiastica i risultati:

Si tratta di un vero e proprio risultato record, mai conseguito in precedenza. Abbiamo deciso di far parlare i numeri, per mettere tutto ben in chiaro.