Evasione fiscale: Lazio, giro di vite sui beni di lusso

Nella Regione Lazio il Fisco ha “scovato” un contribuente che, a fronte di redditi dichiarati per 21 mila euro in media all’anno, possedeva ben quattro automezzi a lui intestati, di cui tra questi una bella Mercedes ed una moto; inoltre, è stato rilevato come il contribuente, apparentemente con un reddito nella media, fosse proprietario di ben quattro immobili. O ancora, a seguito dell’avvio di accertamenti sintetici, sempre nel Lazio un contribuente, pur dichiarando meno di 20 mila euro all’anno, aveva a proprio carico rate di leasing e di premi assicurativi, per l’acquisto di macchine ed imbarcazioni, pari all’incirca a 130 mila euro. Sono questi due dei casi che hanno portato nel Lazio alla scoperta di ben 29 milioni di euro di evasione fiscale, a seguito di un giro di vite sui beni di lusso scattato attraverso gli accertamenti sintetici.

Scudo fiscale: scadenze imposte e perfezionamento rimpatrio

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, ha recentemente dichiarato che saranno pari a quasi quattro miliardi di euro gli incassi attesi dallo scudo fiscale, ed in particolare dal versamento dell’imposta straordinaria al 5% così come prevede la misura recentemente approvata dal Governo. Ma è lecito scommettere anche su incassi più elevati se si considera che i soggetti “scudanti” possono avvalersi di tempi lunghi per il rimpatrio di asset finanziari e di beni patrimoniali ben oltre il termine entro il quale occorre saldare le imposte che, lo ricordiamo, vengono versate in nome e per conto dello “scudante” da parte dell’intermediario.

Versamenti imposte 2009: campagna controlli su quelli omessi e insufficienti

Nuova “offensiva” dell’Agenzia delle Entrate in materia di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale. L’Amministrazione finanziaria, infatti, scende in campo con una nuova campagna di controlli a tappeto avente nel mirino tutti quei versamenti di imposta omessi o insufficienti; questo dopo che è stata firmata al riguardo una Direttiva da parte del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che permetterà di contrastare un fenomeno che, in base alle rilevazioni dell’Amministrazione finanziaria, ha assunto di recente delle dimensioni preoccupanti con conseguenti ripercussioni sull’erario e sulle finanze pubbliche in una fase congiunturale peraltro delicata. Nello specifico, la campagna di controlli è quella a valere sull’anno in corso, il 2009, è punta letteralmente ad intercettare tutti quei contribuenti che non hanno pagato o hanno pagato solo in parte l’imposta sul valore aggiunto (Iva) sulla base delle scadenze periodiche, mensili e/o trimestrali, ma anche le imposte sui redditi ed i relativi acconti, nonché le ritenute d’acconto.

Evasione fiscale: campagna “Chi evade tassa il tuo futuro”

L’evasione fiscale nel nostro Paese non si combatte solo mettendo a punto le azioni mirate di contrasto, con gli accertamenti e con le sanzioni, spesso salatissime, ma trattandosi per certi versi di un vero e proprio “fenomeno culturale” tanto sbagliato quanto diffuso, purtroppo, si rendono necessarie in merito anche delle campagne di informazione e di sensibilizzazione. Ebbene, su tali basi, in Emilia-Romagna, è stato realizzato uno spot con lo slogan “Chi evade tassa il tuo futuro”, e con l’obiettivo, da un lato, di sensibilizzare i cittadini sull’importanza fondamentale legata al pagamento delle imposte, e dall’altro a rimuovere l’idea che l’evasore fiscale equivalga ad una persona dotata di furbizia.

Paradisi fiscali: Lombardia, oltre 4.200 i residenti “sospetti”

In Lombardia ci sono oltre 4.200 cittadini nati della regione che risultano essere iscritti all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, ma la loro iscrizione potrebbe essere del tutto fittizia in quanto questi contribuenti potrebbero aver continuato a mantenere nel nostro Paese il centro degli interessi familiari e degli affari. A renderlo noto è la Direzione Regionale Entrate della Lombardia che, di conseguenza, su questi soggetti residenti all’estero, che per la precisione sono 4.243, sono scattate le indagini del Fisco al fine di rilevare se la residenza sia o meno fittizia, e nel caso procedere per il “rimpatrio” e per il recupero delle imposte che sono state evase. La Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, tra l’altro, ha anche rivelato la distribuzione sul territorio lombardo di questi 4.200 i residenti “sospetti”: quasi duemila, 1.993 per l’esattezza, sono della Provincia di Milano, la prima in assoluto in questa speciale classifica.

Agenzia delle Entrate: nuovo “assetto” nella Regione Veneto

Dalla giornata di ieri, martedì 23 novembre 2009, è entrata in operatività nella Regione Veneto una nuova direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, a Rovigo, al numero 19 di Via Cavour; trattasi, dopo quella di Belluno, della seconda direzione provinciale dell’Amministrazione Finanziaria con l’obiettivo da un lato di rafforzare in termini quantitativi e qualitativi i servizi offerti ai contribuenti, e dall’altro di rendere ancor più efficienti le misure e le azioni per il contrasto dell’evasione fiscale. Il nuovo “assetto” dell’Agenzia delle Entrate nella Regione Veneto è così costituito: la direzione provinciale è composta di quattro uffici: tre sono uffici territoriali, ed uno è l’ufficio controlli; quest’ultimo, a sua volta, è suddiviso in due aree: l’area legale, che si occupa di seguire tutte le fasi del contenzioso, e l’area accertamento che pianifica i controlli su tutto il territorio provinciale.

Scudo fiscale: Circolare con risposte ai quesiti più frequenti

In Italia siamo nel clou riguardo alla presentazione delle domande per il rimpatrio e/o la regolarizzazione dei capitali illecitamente esportati e detenuti all’estero. Ebbene, al riguardo, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto d’aver emesso una Circolare, la numero 49/E, che contiene le risposte ai quesiti più frequenti formulati sia dalla stampa, sia dalle Associazioni di categoria. Nella Circolare, prelevabile sul sito Internet dell’Amministrazione finanziaria, si forniscono le risposte a ben trenta quesiti sugli aspetti, anche procedurali, dello scudo fiscale. Tre le risposte c’è quella relativa alla modalità con cui l’intermediario deve restituire la dichiarazione riservata; ebbene, questo deve avvenire solamente quando è stata effettivamente saldata l’imposta straordinaria, e quando effettivamente, in caso di regolarizzazione e rimpatrio, le attività emerse siano state ricevute in deposito.

Fisco e Comuni: collaborazione Udine-Entrate

Nei giorni scorsi in Friuli Venezia Giulia, il Comune di Udine, primo tra i capoluoghi di provincia, ha siglato con l’Agenzia delle Entrate un protocollo di intesa finalizzato ad una collaborazione congiunta nelle azioni di contrasto all’evasione fiscale; l’accordo, nello specifico, prevede la trasmissione di dati “sensibili” ai fini dell’accertamento fiscale in settori come quello del commercio, della proprietà edilizia, dell’urbanistica e delle residenze fittizie all’estero. Trattasi di un accordo molto importante che, tra l’altro, si sta estendendo a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale, visto che grazie all’operato delle autonomie locali, come sottolineato dal Direttore delle Entrate Friuli, Giulia Paola Muratori, si può creare una vera e propria rete di informazioni qualificate ai fini dell’attività di accertamento dei tributi erariali demandata all’Amministrazione finanziaria.

Fisco: Emilia-Romagna, altri quattro comuni “caccia-evasori”

Sono altri quattro i Comuni che in Emilia-Romagna negli ultimi giorni si sono aggiunti a tutti gli altri nell’ambito dell’intesa antievasione tra l’Agenzia delle Entrate e le Amministrazioni cittadine dopo l’accordo siglato nei mesi scorsi non l’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Nello specifico, le quattro nuove adesioni sul territorio emiliano-romagnolo sono quelle del comune di Colorno, in provincia di Parma, Vernasca in provincia di Piacenza, Finale Emilia in provincia di Modena e Dovadola in provincia di Forlì-Cesena. A darne notizia è la Direzione regionale Entrate dell’Emilia-Romagna, sottolineando come anche questi altri quattro comuni della Regione abbiano deciso di scendere in campo a fianco dell’Amministrazione finanziaria nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione fiscale attraverso l’invio, proprio da parte dei comuni, di segnalazioni qualificate che risultano essere fondamentali per poter capire se il reddito dichiarato dal contribuente sia conforme e compatibile con lo stile di vita sostenuto.

Auto di lusso e imbarcazioni: scoperta evasione in Toscana

La storia è sempre la stessa: al Fisco vengono dichiarati pochi “spiccioli”, e poi nella vita di tutti i giorni si circola su auto di grossa cilindrata, rigorosamente di proprietà, o si naviga in mare a bordo di uno yacht. E visto che questi casi in Italia non sono per nulla circoscritti, oramai l’Amministrazione Finanziaria ha messo in atto una vera e propria “offensiva” ai danni di chi presenta una dichiarazione dei redditi come un contribuente “normale”, mentre poi lo stile di vita è a dir poco agiato e la capacità di spesa è molto elevata. Su tali basi, in Toscana, la Direzione Regionale delle Entrate ha reso noto d’aver scoperto un’evasione pari a ben 15 milioni di euro, a carico di quasi 1.300 contribuenti, nel corso di altrettanti accertamenti sintetici nei primi dieci mesi di quest’anno.

Evasione fiscale: accertamenti sintetici in Emilia-Romagna

In Italia ci sono, purtroppo, tantissimi contribuenti che, a fronte di dichiarazioni dei redditi che appaiono a prima vista regolari e tipiche di un “medio contribuente“, conducono una vita decisamente più agiata tra yacht, immobili di pregio ed utilizzo di auto di grossa cilindrata di proprietà. Ebbene, per quasi 1.500 contribuenti di questo tipo, in Emilia-Romagna, nei primi dieci mesi di quest’anno è scattato il redditometro e, a fronte di altrettanti accertamenti sintetici è stata scovata un’evasione pari a ben 22 milioni di euro. A darne notizia è la Direzione Regionale Emilia-Romagna dell’Agenzia delle Entrate, la quale ha messo in risalto come quest’anno i controlli legati agli accertamenti sintetici siano cresciuti del 191%, passando dai 512 dello scorso anno ai 1.490 di quest’anno.

Evasione fiscale: Entrate-Anci-Ifel, accordo biennale

In materia di lotta e di contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale, l’Amministrazione finanziaria ha messo a segno in data odierna un altro “colpo” molto importante, che istituisce e rappresenta un vero e proprio patto per accelerare, rafforzare e rendere ancora più efficiente l’azione dei Comuni italiani nella partecipazione e nella compartecipazione alle azioni di contrasto ai fenomeni evasivi ed elusivi. In data odierna, infatti, dopo il relativo coordinamento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato siglato un importante protocollo di intesa a tre che sancisce una nuova intesa ed un nuovo patto antievasione.

Alleanza anti-evasione: Emilia-Romagna, aumentano le adesioni

Continuano ad aumentare in Emilia-Romagna i Comuni che hanno aderito e stanno aderendo all’alleanza anti-evasione siglata nei mesi scorsi tra l’Agenzia delle Entrate e l’ANCI, Associazione Italiana Comuni Italiani. Le ultime “new entry” in ordine di tempo sono quelli di Lagosanto, Novi di Modena, Castelvetro Piacentino e San Mauro Pascoli, che quindi allo stesso modo scendono in campo a fianco del Fisco per mettere in campo un’azione comune nel contrasto ai fenomeni di evasione fiscale sul territorio della Regione Emilia-Romagna. A darne notizia è la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, sottolineando come con queste ultime adesioni i Comuni che hanno aderito all’alleanza anti-evasione siano saliti a quota 160; di questi, ce ne sono 24 in Provincia di Modena, 17 in Provincia di Ferrara, 19 in Provincia di Forlì-Cesena e 22 in quella di Piacenza.

Vademecum fiscale anche per chi vende online

Per i venditori online la vendita di beni attraverso consegna tramite un servizio di spedizioni è assimilabile al commercio elettronico indiretto, ragion per cui non scatta per il venditore l’obbligo dell’emissione di una certificazione fiscale a patto che, però, provveda a registrare i corrispettivi. A spiegarlo è l’Agenzia delle Entrate che con una risoluzione, la numero 274/E, ha messo a punto un vero e proprio vademecum a favore di tutti i venditori on line, ed al fine di conoscere tutti i passi necessari per mettersi in regola con l’Amministrazione finanziaria. Nella risoluzione, tra l’altro, viene dato spazio anche ad uno dei casi più comuni dell’attività del venditore online, ovverosia il caso in cui il pacco non venga ritirato dal cliente e quindi torna indietro.