Mini guida sulle tasse sugli immobili, scadenze e destinatari

Da gennaio 2014 è in vigore la nuova Iuc, sugli immobili, Imposta Unica Comunale, contenente Imu, Tasi e Tari e che si basa su due presupposti: la proprietà di immobili per cui andrà pagata l’Imu, eccetto le abitazioni principali; e sull’utilizzo di servizi comunali a cui sono legati un tributo per i servizi indivisibili (Tasu), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e una tassa sui rifiuti (Tari), che dovrà essere versata da chi occupa, a qualsiasi titolo, l’immobile in questione. L’aliquota massimadi Imu e Tasi non dovrà superare il 10,6%.

Scadenza Imu 24 gennaio, chi la deve pagare

Gli ultimi emendamenti alla legge di Stabilità hanno stabilito chi deve corrispondere la rata o mini saldo della tassa sulla casa Imu, prevista per il 24 gennaio 2014, dopo che è stato spostato il termine ultimo da alcuni comuni italiani. 

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Comuni Emilia Romagna caccia-evasori salgono al 70% del totale

Nella Regione Emilia-Romagna, ad oggi, ben sette Comuni su dieci sono “caccia-evasori“, ovverosia hanno stipulato con l’Agenzia delle Entrate un apposito accordo nell’ambito di un’intesa che a sua volta è stata siglata dall’Amministrazione finanziaria dello Stato con l’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Nel dettaglio, siamo arrivati a quota 242 i Comuni caccia evasori grazie a ben quattro nuovi ingressi che, in accordo con quanto reso noto dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, sono rappresentate dal Comune di Canossa, in Provincia di Reggio Emilia, il Comune di Savigno in Provincia di Bologna, ed i Comuni di Bentivoglio e di Baricella sempre in Provincia di Bologna.

Fisco Abruzzo: patto anti-evasione, nuovi Comuni aderiscono

E’ stato stipulato un nuovo patto anti-evasione, nella Regione Abruzzo. Trattasi della collaborazione per la lotta ed il contrasto all’evasione fiscale tra l’Amministrazione finanziaria dello Stato e le municipalità; nello specifico caso trattasi della stipula del patto anti-evasione, nella Regione, tra l’Agenzia delle Entrate ed i Comuni di Sant’Omero e di Teramo. Il Fisco ed i due Comuni abruzzesi, sulla base del patto antievasione, ora potranno scambiarsi dati ed informazioni al fine di andare ad evidenziare fatti rappresentativi di capacità contributiva attraverso le cosiddette segnalazioni qualificate. Trattasi, nello specifico, di potenziali situazioni evasive, ad esempio, in quanto il tenore di vita del contribuente risulta essere palesemente incompatibile con il reddito dichiarato al Fisco. Per quel che riguarda i settori economici per cui è attivo il patto antievasione, questi spaziano dal commercio all’edilizia e passando per le libere professioni ed in generale attività per cui si individuano potenziali situazioni evasive e, quindi, rientranti nell’economia sommersa.

Agenzia Entrate: Emilia-Romagna, nuovi Comuni caccia-evasori

La primavera è propizia per il Fisco nell’ambito dell’alleanza anti-evasione con i Comuni italiani. Solo nella Regione Emilia-Romagna, infatti, la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate ha reso noto nella giornata di ieri, mercoledì 18 maggio 2011, che altri 14 Comuni hanno aderito al patto anti-evasione siglato nei mesi scorsi dal Fisco con l’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Trattasi, nello specifico, dei Comuni di Campagnola Emilia e Rio Saliceto in Provincia di Reggio Emilia; Mordano, Minerbio, Malalbergo, Dozza e Castello d’Argile in Provincia di Bologna; il Comune di Montechiarugolo e quello di San Secondo Parmense in Provincia di Parma; il Comune di Sassuolo e quello di Palagano in Provincia di Modena;  Roncofreddo ed il Comune di Montiano in Provincia di Forlì-Cesena; Vigarano Mainarda in Provincia di Ferrara. Con questa nuova campagna di adesioni antievasione tra il Fisco e gli Enti Locali i Comuni “caccia-evasori” nella Regione Emilia-Romagna salgono così a quota 238, ovverosia al 68% del totale.

Entrate e Comuni Emilia-Romagna, aggiornamento sul patto anti-evasione

Sono positivi i dati aggiornati in Emilia-Romagna per quel che riguarda l’alleanza anti-evasione tra i Comuni e l’Agenzia delle Entrate. La Direzione regionale ha infatti reso noto che sinora è stato scovato un maggiore imponibile pari a 75 milioni di euro a fronte di una maggiore imposta accertata pari a 13,2 milioni di euro, di cui 4 milioni di euro già incassati da parte dell’Erario. Il maggiore imponibile scovato, in accordo con una nota ufficiale emessa dalla Direzione dell’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, è frutto delle 9.000 segnalazioni qualificate che i Comuni, aderenti al protocollo Entrate-Anci, hanno inviato al Fisco; queste segnalazioni hanno poi portato sinora all’avvio di oltre 1.500 accertamenti; in merito ricordiamo come agli Enti locali spetti il 33%, a valere sulle segnalazioni qualificate e gli eventuali accertamenti, delle maggiori somme che poi il Fisco va ad incassare a titolo definitivo.

Fisco e Comuni: Emilia-Romagna, nuove alleanze

Nella Regione Emilia-Romagna oltre sei Comuni su dieci sono “caccia-evasori” in virtù della sottoscrizione dell’alleanza anti-evasione con l’Agenzia delle Entrate che a sua volta nei mesi scorsi ha siglato al riguardo un protocollo d’intesa con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Nel dettaglio, la percentuale, per un totale di 219 Comuni emiliano-romagnoli, è salita al 63% per effetto delle new entry rappresentate, in ordine di tempo, dai Comuni di Castiglione dei Pepoli, in Provincia di Bologna, Rolo in Provincia di Reggio Emilia, ed in quella di Modena i Comuni di Ravarino, Fiorano Modenese e Bomporto. In termini di popolazione, gli accordi con i Comuni emiliano-romagnoli “coprono” attualmente oltre 3,7 milioni di cittadini residenti, ovverosia l’85% del totale regionale. Ricordiamo che la collaborazione tra Fisco e Comuni porta questi ultimi a poter incassare, in base ai controlli scattati con le cosiddette segnalazioni qualificate, il 33% delle maggiori somme riscosse dal Fisco a titolo definitivo.

Entrate – Comuni Emilia Romagna: alleanza antievasione decolla

L’alleanza antievasione tra l’Agenzia delle Entrate ed i Comuni “caccia evasori” dell’Emilia-Romagna ha letteralmente spiccato il volo. A darne notizia è stata proprio la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna nel far presente come, in base all’ultima rilevazione, i Comuni aderenti al protocollo Entrate-Anci abbiano inviato oltre settemila segnalazioni qualificate rispetto ad appena 1.866 segnalazioni inviate alla fine dell’anno 2009. Le segnalazioni qualificate, lo ricordiamo, sono quelle che, nell’ambito della sospetta evasione, gli Enti locali inviano al Fisco che poi, una volta analizzate, avvia degli accertamenti che possono riguardare, tra l’altro, le residenze fittizie all’estero, le libere professioni, il commercio, l’edilizia, la proprietà immobiliare ed anche casi di elevata capacità contributiva rispetto a quanto invece dichiarato al Fisco.

Tasse locali: ecco dove si paga di più

Nel nostro Paese i Comuni italiani dove si pagano più tasse locali si trovano nella Regione Lazio. A rivelarlo è un Rapporto a cura dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre da cui è in particolare emerso come nella classifica nazionale, a valere sul 2010, ai primi cinque posti, per pressione tributaria pro-capite, ci siano ben cinque comuni laziali. Nel dettaglio, a fronte di una media pro-capite di pressione tributaria, su scala nazionale, pari ad oltre 1.200 euro, il Comune di Rieti svetta con ben 1.934 euro pro-capite; al secondo posto troviamo Latina con 1.899 euro e Frosinone sul gradino più basso del podio con 1.823 euro pro-capite di tasse locali pagate in media da ogni cittadino residente. Il Comune di Roma occupa, sempre su scala nazionale, la quinta posizione con 1.758 euro pro-capite dietro al Comune di Viterbo, dove la media è di 1.803 euro a contribuente.

Comuni caccia-evasori: in Emilia-Romagna salgono a 214

Continuano ad aumentare nella Regione Emilia-Romagna i Comuni “caccia-evasori”, ovverosia quelli che, a seguito della stipula di un apposito accordo con il Fisco, scendono direttamente in campo, congiuntamente con l’Agenzia delle Entrate, nella lotta e contrasto all’evasione fiscale. In accordo con quanto reso noto nella giornata di ieri dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, si registrano tre new entry che fanno salire i Comuni caccia-evasori a quota 214, corrispondenti ad oltre il 60% dei Comuni presenti sul territorio regionale. Trattasi, nello specifico, dei comuni di Castel Maggiore, Ozzano e Argelato a seguito dell’adesione ad un apposito protocollo di intesa che nei mesi scorsi l’Agenzia delle Entrate ha siglato con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Questo dopo la recente adesione di Bagno di Romagna, in Provincia di Forlì-Cesena, Montefiore Conca in Provincia di Rimini, San Giorgio Piacentino in Provincia di Piacenza e San Lazzaro di Savena in Provincia di Bologna.

Fisco Emilia-Romagna: alleanza Comuni-Entrate si rafforza

Continuano ad aumentare nella Regione Emilia-Romagna i cosiddetti “Comuni caccia-evasori“, ovverosia quelli che con l’Agenzia delle Entrate hanno siglato l’apposito protocollo d’intesa che attiva una collaborazione finalizzata a contrastare sul territorio l’evasione fiscale. Al riguardo, infatti, la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna ha reso noto che si sono aggiunti altri quattro Comuni caccia-evasori: Bagno di Romagna, in Provincia di Forlì-Cesena, Montefiore Conca in Provincia di Rimini, San Giorgio Piacentino in Provincia di Piacenza e San Lazzaro di Savena in Provincia di Bologna. L’adesione dei Comuni all’alleanza anti-evasione segue quella che la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna ha stipulato con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Fisco Emilia-Romagna: Comuni caccia-evasori a quota 207

Continua ad aumentare nella Regione Emilia-Romagna il numero di Comuni cosiddetti caccia-evasori. Le ultime new entry, in accordo con quanto riportato in data odierna da FiscoOggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, sono rappresentate dai Comuni di Sarsina, in Provincia di Forlì-Cesena, il Comune di San Clemente, in Provincia di Rimini, San Giorgio di Piano, in Provincia di Bologna, ed il Comune di Monte San Pietro sempre in Provincia di Bologna. Con questi altri quattro nuovi ingressi il numero di Comuni caccia-evasori sul territorio regionale sale a quota 207 nell’ambito di un’intesa siglata tra il Fisco e le Amministrazioni Comunali così come previsto da un accordo a carattere nazionale siglato nei mesi scorsi dall’Agenzia delle Entrate con l’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani per contrastare congiuntamente l’evasione fiscale. In termini percentuali, sul totale, la quota di Comuni caccia-evasori sfiora attualmente il 60% e, probabilmente, nuovi ingressi si registreranno nelle prossime settimane.

Contrasto evasione Entrate-Comuni: Monza tra gli alleati

Nell’ambito della lotta e del contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale e tributaria delle Entrate con la collaborazione dei Comuni, anche Monza si aggiunge ai Comuni lombardi alleati con il Fisco e contro chi non paga o elude le tasse. Nello scorso mese di ottobre, infatti, il Comune di Monza da un lato, e la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia dall’altro, hanno stipulato l’apposita convenzione grazie alla quale in materia di accertamento tributario si viene ad attivare un canale di scambio di dati e di informazioni finalizzato all’individuazione di situazioni anomale e potenzialmente evasive. A fronte di tali situazioni il Comune di Monza potrà inviare al Fisco delle segnalazioni qualificate che, nel caso in cui portano alla riscossione di somme a titolo definitivo, fanno scattare a favore del Comune di Monza il riconoscimento di una percentuale pari a ben il 33%. Così come avviene nell’ambito dell’alleanza con gli altri Comuni della Lombardia e del resto d’Italia, l’Agenzia delle Entrate ai fini dell’individuazione delle situazioni anomale e potenzialmente evasive mette a disposizione le registrazioni di atti, le dichiarazioni dei redditi e le utenze.

Fisco Lombardia: patto antievasione con il Comune di Como

In Lombardia nei giorni scorsi un altro Comune è diventato “caccia-evasore”. Trattasi, nello specifico, del Comune di Como che giovedì scorso, 21 ottobre 2010, ha siglato il “patto antievasione” con la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate che attiva, in materia di accertamento tributario, la partecipazione tra i due Enti. A seguito della stipula di una apposita convenzione, quindi, anche il Comune di Como potrà andare ad incassare, in funzione delle segnalazioni qualificate pervenute al Fisco, il 33% delle maggiori imposte che saranno recuperate dall’Agenzia delle Entrate a titolo definitivo. Le segnalazioni qualificate, lo ricordiamo, sono delle situazioni anomale inviate dai Comuni al Fisco, a seguito di un’attività di controllo e scambio di informazioni e di dati con le Entrate, con i dipendenti comunali che si occupano di tale attività che, tra l’altro, può far leva sul know-how dell’Amministrazione finanziaria dello Stato nell’attività di controllo.