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Comuni caccia-evasori: in Emilia-Romagna salgono a 214

Continuano ad aumentare nella Regione Emilia-Romagna i Comuni “caccia-evasori”, ovverosia quelli che, a seguito della stipula di un apposito accordo con il Fisco, scendono direttamente in campo, congiuntamente con l’Agenzia delle Entrate, nella lotta e contrasto all’evasione fiscale. In accordo con quanto reso noto nella giornata di ieri dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, si registrano tre new entry che fanno salire i Comuni caccia-evasori a quota 214, corrispondenti ad oltre il 60% dei Comuni presenti sul territorio regionale. Trattasi, nello specifico, dei comuni di Castel Maggiore, Ozzano e Argelato a seguito dell’adesione ad un apposito protocollo di intesa che nei mesi scorsi l’Agenzia delle Entrate ha siglato con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Questo dopo la recente adesione di Bagno di Romagna, in Provincia di Forlì-Cesena, Montefiore Conca in Provincia di Rimini, San Giorgio Piacentino in Provincia di Piacenza e San Lazzaro di Savena in Provincia di Bologna.

Con le new entry, in Provincia di Bologna, i Comuni caccia-evasori salgono a quota 34 su un totale di 60 a fronte dell’adesione, tra l’altro, di alcuni centri rilevanti per quel che riguarda non solo il numero degli abitanti, ma anche il tessuto economico. Gli accordi anti-evasione tra il Fisco ed i Comuni, in accordo con quanto messo in risalto dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, permettono nell’ambito dell’attività di controllo una governance locale non solo mirata, ma anche efficace grazie proprio ad incroci di dati tra l’Agenzia delle Entrate e gli Enti locali.

I Comuni, cosa di certo non trascurabile, possono inoltre incassare il 33% delle somme riscosse a titolo definitivo dal Fisco, tra maggiori tasse accertate, sanzioni ed interessi, a seguito di controlli legati all’invio da parte degli Enti locali delle cosiddette segnalazioni qualificate. Nel dettaglio, le segnalazioni qualificate viaggiano via Web e riguardano la segnalazione di posizioni potenzialmente elusive e/o evasive nel campo dell’immobiliare, dell’edilizia, professioni, commercio, ma anche residenze fittizie all’estero.