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Scudo fiscale: ultima chiamata il 30 aprile

L’Agenzia delle Entrate in data odierna, venerdì 29 gennaio 2010, ha diffuso una nuova circolare, la numero 3/E, nella quale viene spiegato come, in materia di scudo fiscale, a fronte di procedure e regole che non cambiano, c’è più tempo invece per l’emersione delle attività detenute in Paesi esteri. Il nuovo termine fissato è infatti quello del 30 aprile, entro il quale si potrà decidere o meno se aderire all’operazione straordinaria di emersione degli asset che, detenuti o esportati all’estero, sono oggetto di violazione della normativa sul monitoraggio fiscale. Al riguardo si ricorda che la prima finestra dello scudo fiscale s’è chiusa nello scorso mese di dicembre, mentre la seconda, che dovrebbe anche essere l’ultima, terminerà il 30 aprile 2010 quando, per aderire allo scudo fiscale, i soggetti interessati avranno già dovuto provvedere alla regolarizzazione degli asset attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva straordinaria sui patrimoni e sulle attività finanziarie detenute alla data del 31 dicembre del 2008.

Per il resto, come accennato, le modalità di adesione allo scudo fiscale sono immutate: occorre infatti utilizzare l’apposito modello che il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha approvato con un provvedimento dello scorso mese di ottobre, recarsi presso un intermediario e garantirgli la presenza della necessaria provvista a copertura del pagamento dell’imposta straordinaria.

Pur tuttavia, rispetto al 5% pagato da chi ha aderito alla prima finestra dello scudo fiscale, stavolta le aliquote sono due e su due ben precise finestre temporali. Dal 30 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010, infatti, l’aliquota è al 6%, mentre dal 1° marzo al 30 aprile 2010 l’aliquota sale di un altro punto percentuale passando del 6% al 7%. A conclusione della seconda finestra dello scudo fiscale, tutti i soggetti che non si saranno avvalsi dell’emersione, se successivamente “scoperti”, rischieranno sanzioni ben più aspre rispetto a quelle previste nel passato. A tal fine,  è probabile che l’Agenzia delle Entrate da maggio in poi provvederà a potenziare ulteriormente ed a intensificare le azioni a contrasto dell’evasione internazionale.

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