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Scudo fiscale: vantaggi per l’Erario con capitali rientrati

Nel momento in cui, con lo scudo fiscale, i capitali detenuti illegalmente all’estero rientrano in Italia, questi vengono chiaramente ed automaticamente assoggettati alla tassazione nazionale, il che non potrà che comportare degli evidenti vantaggi per l’Erario. Ad affermarlo, con una nota ufficiale, è l’Agenzia delle Entrate che ha replicato ad un articolo che è apparso lo scorso 29 gennaio 2010 su “Il Mondo“, e che trattava dell’argomento relativo agli impieghi che di questi capitali rientrati si faranno nel nostro Paese. Ebbene, in merito l’Amministrazione finanziaria ha spiegato che ogni valutazione al riguardo risulta essere prematura visto che è trascorso troppo poco tempo dall’apertura dello scudo fiscale.

In merito, lo ricordiamo, il 15 dicembre scorso s’è chiusa la prima “finestra” dello scudo fiscale, ma attualmente è in corso la “seconda” che prevede aliquote più alte, al 6-7% rispetto alla prima finestra dove gli “scudanti” con appena il 5% di imposta straordinaria hanno potuto far rientrare i capitali sfruttando il vantaggio dell’anonimato. In merito allo scudo fiscale, inoltre, l’Agenzia delle Entrate, sempre replicando a “Il Mondo“, ha fatto presente che l’obiettivo è stato ed è tuttora, visto che lo scudo è ancora aperto, quello di riportare in Italia una ricchezza che, pur essendo detenuta all’estero, è stata prodotta in Italia.

L’operazione messa in atto dal Governo prima ed approvata dal Parlamento poi, quindi, è stata quella di una sorta di “nazionalizzazione” dei capitali detenuti all’estero e quasi sempre in Paesi dove vige una fiscalità privilegiata. In merito ai rientri degli asset, inoltre, l’Amministrazione finanziaria, sulla base delle notizie a disposizione, ha altresì rimarcato come la gran parte delle operazioni di emersione, con il contestuale versamento dell’imposta straordinaria, si sia concretizzata attraverso il rientro fisico in Italia dei capitali detenuti all’estero. Ricordiamo che la data ultima per aderire alla seconda “finestra” dello scudo fiscale è quella relativa al prossimo 30 aprile 2010, ultimo giorno in cui si potrà pagare l’imposta straordinaria.