Roma è ufficialmente il primo comune d’Italia a dare il via alla sperimentazione del cosiddetto federalismo fiscale, il noto provvedimento tributario adottato dal governo: la firma che sancisce l’avvio del programma è arrivata nella giornata di ieri, quando è stato concluso proprio in Campidoglio un protocollo d’intesa tra il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, il presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), Sergio Chiamparino, e il presidente dell’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale dell’Anci (Ifel), Angelo Rughetti. Un’attuazione, dunque, molto importante, che viene già presentata come portatrice di risultati positivi in termini di servizi più efficienti, a tutto vantaggio dei cittadini. Ma, al di là dei proclami, cosa cambia con il federalismo fiscale?
In Basilicata esercitare la professione di avvocato non sembra facile. Basti pensare che alla Cassa forense gli iscritti sono poco più di 1.300, ma di questi ben 900 conseguono un reddito che non supera i 13 mila euro annui. Il dato, in particolare, è stato reso noto dal rappresentante degli Ordini professionali all’Osservatorio regionale istituito di recente per mettere a punto in materia di studi di settore degli adeguamenti in linea con le tendenze economiche locali. Su scala nazionale, gli iscritti alla Cassa forense sono quasi 137 mila, ragion per cui solo l’1% circa degli avvocati iscritti è lucano; il