Con la Finanziaria l’Iva agevolata sull’edilizia diventa permanente

 Il regime agevolato relativo all’Imposta sul Valore Aggiunto da applicare agli interventi di manutenzione del patrimonio edilizio avrebbe dovuto concludersi nel 2010: con l’introduzione della Finanziaria 2010, tale termine è stato invece prorogato di altri tre anni. Ricordiamo, in sintesi, che si tratta di un bonus del 36% per gli interventi di recupero in ambito immobiliare. L’approvazione della legge da parte del Consiglio dei Ministri farà sì che il regime fiscale in questione si stabilizzi attorno al 10%: come era già stato anticipato a marzo, quando il programma sulle ristrutturazioni edilizie era stato annunciato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il beneficio tributario riguarda gli interventi che vengono posti in essere nei fabbricati destinati ad essere usati come abitazione privata e si applica alle prestazioni di lavoro che alla fornitura di beni e materiali. Su beni accessori come ascensori, infissi e caldaie, l’Iva agevolata viene introdotta solamente fino alla concorrenza della differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni cosiddetti “significativi”.

 

Francia: carbon tax e stipendi manager

 Il governo francese pensa a un raddoppio dei prelievi fiscali dalle pensioni dei grandi manager. Potrebbe essere previsto il passaggio dell’aliquota fiscale dal 6 al 12%, sulle pensioni di molti ex dirigenti d’azienda e che sono state oggetto di molte polemiche negli ultimi mesi. Anche in Italia le polemiche si sono fatte sentire: inq uesti giorni il Consiglio dei ministri sta discutendo un nuovo regolamento tramite il quale il nuovo tetto per le retribuzioni è fissato a quota 300mila euro lordi (circa).

Ma non solo stipendi manager: dal prossimo anno, in Francia, entrerà in vigore la tassa carbone e costerà 17 euro per ogni tonnellata di Co2. Oggi lo ha annunciato il presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy. La tassa toccherà la consumazione di gas, petrolio e carbone, ma non si applicherà al consumo di elettricità (in Francia è in gran parte di origine nucleare).

Studi di settore Basilicata: redditi avvocati sotto la media nazionale

 In Basilicata esercitare la professione di avvocato non sembra facile. Basti pensare che alla Cassa forense gli iscritti sono poco più di 1.300, ma di questi ben 900 conseguono un reddito che non supera i 13 mila euro annui. Il dato, in particolare, è stato reso noto dal rappresentante degli Ordini professionali all’Osservatorio regionale istituito di recente per mettere a punto in materia di studi di settore degli adeguamenti in linea con le tendenze economiche locali. Su scala nazionale, gli iscritti alla Cassa forense sono quasi 137 mila, ragion per cui solo l’1% circa degli avvocati iscritti è lucano; il reddito medio degli avvocati della Basilicata, in base ai dati del 2006, è pari a 26.272 euro rispetto ad una media nazionale di 49.213 euro annui, ragion per cui sono evidenti le difficoltà dei legali della Basilicata nel poter dichiarare somme che possano essere congrue e coerenti con gli studi di settore. Nella regione il 63,7% degli avvocati iscritti alla Cassa forense è uomo, ed il 36,3% è donna, mentre in termini numerici gli avvocati sono maggiormente iscritti all’ordine di Potenza, ed a seguire Matera, Melfi e Lagonegro.

Il negozio senza scontrino viene chiuso anche con definizione agevolata

 La definizione agevolata è stata introdotta, per la precisione, dal decreto legislativo 472 del 1997 (“Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie”): la sua presenza non impedisce, comunque, l’applicazione della sanzione di chiusura dell’esercizio commerciale, in caso di contestazione per la mancata emissione dello scontrino fiscale. In sintesi, è questo il contenuto della sentenza 19626 con cui la Corte di Cassazione si è pronunciata lo scorso 11 settembre, confermando, tra l’altro, l’orientamento già espresso dai giudici di legittimità. La sentenza ha portato chiarezza alla questione in esame, soprattutto dopo che era stato notificato un provvedimento da parte di un ufficio finanziario, al fine di sospendere l’attività di un negozio specializzato nella rivendita di generi alimentari.

 

Alleanza anti-evasione Comuni-Entrate: c’è anche Piacenza

 In Emilia Romagna anche il Comune di Piacenza si è unito all’alleanza anti-evasione in accordo con il protocollo di intesa stipulato nei mesi scorsi dall’Agenzia delle Entrate e dall’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. E così, in accordo con quanto riferisce la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, sono già diciassette i comuni della Provincia di Piacenza che hanno aderito al protocollo anti-evasione, e che vedrà le Amministrazioni comunali impegnate attivamente ed a fianco dell’Amministrazione finanziaria nello scambio di dati “sensibili” legati a posizioni potenzialmente a rischio di evasione e di elusione fiscale. Nello specifico, i Comuni della Provincia che hanno aderito, oltre a Piacenza, sono i seguenti: Rottofreno, Sarmato, Travo, Castel S.Giovanni, Coli, Gazzola, Besenzone, Calendasco, Caorso, Castell’Arquato, Pecorara, Podenzano, Ponte dell’Olio, Monticelli d’Ongina, Gossolengo e Ziano Piacentino.

Ultimi giorni per la trasmissione di Unico 2009

 Mercoledì 30 settembre è l’ultimo giorno per inviare, tramite modalità telematica, la dichiarazione dei redditi 2008 all’Agenzia delle Entrate; si tratta di un appuntamento che riguarda indistintamente le persone fisiche e le società. Il 2008 ha rappresentato l’anno in cui i contribuenti hanno utilizzato in larga misura il modello Unico. Ricordiamo, tra l’altro, che esiste anche la versione semplificata, il cosiddetto Unico Mini, ideato per i redditi più comuni e per i soggetti che si trovano in situazioni meno complesse. Visto che la scadenza è prossima, è utile ricordare modalità e caratteristiche di tale dichiarazione. Anzitutto, il modello Unico Persone Fisiche è destinato, principalmente, a chi ha prodotto redditi di impresa o di lavoro autonomo, a chi deve presentare anche le dichiarazioni Iva, Irap o 770, a chi non aveva la residenza in Italia nel 2008 e nel 2009 e a chi ha prodotto redditi diversi che non sono dichiarabili con il 730, solo per citare alcuni esempi.

 

Italia: troppe tasse e meno servizi

 Su ogni italiano grava un peso tributario annuo pari a 7.777 euro. Il dato é stato rilevato da un’indagine della Cgia di Mestre da cui si evince inoltre che, in termini di spesa sociale, i tedeschi ricevono 8.972 euro pro capite l’anno, mentre agli italiani tra spese per sanita’, istruzione e protezione sociale toccano solo i 7.749 euro, ben 2.745 euro in meno della Francia e 1.223 euro in meno della Germania. Non indifferente differenza pro capite tra quanto si riceve in termini di spesa e quanto si versa di tasse.

La situazione è fortemente sconfortante perché dimostra ancora una volta come pur in presenza di un peso tributario tanto elevato – afferma il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi -, come in Italia non vengano destinate risorse adeguate per la casa, per aiutare le famiglie indigenti, i giovani, i disabili e chi vive ai margini della società. E’ evidente a tutti che le tasse così elevate nel nostro Paese sono la conseguenza di una spesa pubblica eccessiva.

Evasione fiscale: nuovo “blitz” task force antifrode delle Entrate

 Continuano a ritmo incessante i “colpi” messi a segno dal Fisco in materia di contrasto all’evasione fiscale. L’Agenzia delle Entrate, nell’ambito di una campagna anti-evasione contro le compensazioni indebite, infatti, ha reso noto d’aver scovato la bellezza di trenta milioni di euro di crediti sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) a dir poco sospetti, in quanto sfruttati per compensazioni indebite, e riguardanti gli anni di imposta 2007 e 2006. In particolare, nella rete degli “007” dell’Agenzia delle Entrate sono finite sia vere e proprie società “fantasma”, sia ultraottantenni “travestiti” da finti manager; complessivamente, grazie all’operato di sessanta verificatori, sono state passate al setaccio una quarantina di aziende operanti nel comparto dei servizi che, oltre alle compensazioni indebite, hanno conseguito un giro d’affari stimato e non dichiarato pari ad oltre 180 milioni di euro. L’Agenzia delle Entrate, con la propria task force antifrode, già da tempo ha reso nota una stretta, un vero e proprio giro di vite sul fenomeno fraudolento delle compensazioni indebite mediante le quali si saldano le imposte sfruttando dei crediti IVA inesistenti.

Scudo fiscale: crescono i timori di San Marino e Svizzera

 Si avvicina il giorno dell’introduzione dello scudo fiscale progettato dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, per il biennio 2009-2010: mentre cresce la curiosità per gli effetti che esso avrà sull’economia, aumenta anche la paura di due paradisi fiscali come San Marino e Svizzera nei confronti di questa iniziativa. Si stanno in effetti già stimando i rischi che corrono le economie delle due nazioni in questo senso. Una delle stime più ottimistiche arriva proprio da San Marino: la repubblica del Titano ha infatti calcolato che il rimpatrio dei capitali porterà alla riduzione del 15% dei depositi nelle casse delle banche, ma c’è anche chi, come accade nel Canton Ticino, parla di un calo più evidente (oltre il 40%). C’è però da dire che l’atteggiamento degli Svizzeri è più che altro improntato a una sorta di snobismo nei confronti dello scudo: in territorio elvetico si preferisce parlare soprattutto dell’inaffidabilità delle istituzioni del nostro paese, ma non si teme in alcun modo una fuga di massa dei capitali dalle banche svizzere. La differenza tra i due paradisi, riscontrabile in questa percezione dell’iniziativa fiscale, sta nel fatto che San Marino detiene una percentuale di depositi italiani molto più alta.

 

Finanziaria 2010: Cisl punta allo scudo fiscale

 Rinnovo dei contratti del pubblico impiego (per cui saranno investiti otto miliardi), meno tasse per pensionati e lavoratori dipendenti. Con queste richieste ha intenzione di presentarsi la Cisl alla convocazione a Palazzo Chigi per la Finanziaria 2010.

La richiesta – sottolinea il segretario generale Raffaele Bonanni – è di 8 miliardi per il triennio 2009-2011. Ma non si discuterà solo di soldi. Ci presenteremo con un pacchetto di richieste, tra cui la riorganizzazione della pubblica amministrazione, l’introduzione delle certificazioni elettroniche, l’espulsione della politica dalla sanità, dove i manager sono scavalcati dai politici. Oltre alla detassazione degli aumenti del secondo livello contrattuale bisogna avviare la discussione sul taglio delle aliquote per pensionati e lavoratori dipendenti e contemporaneamente alzare le imposte sui consumi. I prodotti di lusso devono essere tassati di più. Vediamo quanto si tira fuori e credo che in questo modo si possa restituire qualcosa ai cittadini più deboli.

Reddito minimo garantito Lazio: boom di domande

 Quando mancano oramai nel Lazio meno di due settimane per la presentazione delle domande per l’accesso al reddito minimo garantito, l’Amministrazione regionale ha provveduto a monitorare l’andamento delle richieste, riscontrando come queste abbiano raggiunto e superato la quota delle diecimila. Ad annunciarlo, in particolare, è stata Alessandra Tibaldi, assessore alle Politiche giovanili ed alle pari opportunità della Regione Lazio, precisando che tale numero è stato ricavato sia dalle domande presentate attraverso i Comuni capofila, sia per il tramite dei Distretti sociosanitari. I beneficiari potranno inviare le domande entro e non oltre il 30 settembre 2009 per l’accesso ad uno strumento di sostegno al reddito che, unico in Italia, permette di ottenere un assegno mensile fino a circa 600 euro oltre a tutta una serie di agevolazioni accessorie, a partire da quelle sul trasporto pubblico gratuito.

Studi di settore: ancora slittamenti per la data di revisione

 La settimana che si conclude oggi non ha visto progressi per quel che riguarda i 69 studi di settore in fase di revisione relativi all’anno d’imposta 2009: per la precisione, la Commissione di esperti che si occupa di questo importante strumento fiscale non ha ancora provveduto ad esprimere il proprio parere in merito. Non esiste dunque il parere tanto atteso, anzi la stessa commissione ha chiesto anche un ulteriore slittamento della data di approvazione degli studi, che deve avere luogo entro pochi giorni. La legge che disciplina tutto l’iter degli studi di settore, infatti, ha specificato che la data in questione è il prossimo 30 settembre, quindi non molto lontana nel tempo, anche se bisogna precisare che le varie associazioni che riuniscono e rappresentano i contribuenti nella già citata Commissione di esperti, hanno richiesto uno spostamento di questo termine ultimo a fine marzo 2010 (in pratica, si tratta di una proroga di sei mesi).

 

Tassa parcheggio per gli studenti palermitani: proteste

 Se al liceo vi recavate in pullman o treno, l’inizio dell’università segna per molti ragazzi una nuova era: quella della macchinetta per essere autonomi. Comprata da papà o grazie ai risparmi del lavoretto part time in città, la nostra nuova (si fa per dire, nella maggior parte dei casi ha già qualche annetto) auto è nostra, tutta per noi e segna finalmente l’inizio della nostra autonomia.

Cosa dovreste pensare se, giunti all’università, vi accorgete di essere in un parcheggio a pagamento? Succede agli studenti di Palermo, che si sono subito mobilitati contro i ticket per il parcheggio nella cittadella universitaria, introdotti dal cda dell’Universita’. Circa duecento studenti in assemblea davanti Palazzo Steri hanno discusso la nuova tassa sul parcheggio in Viale delle Scienze che è stata votata recentemente dal consiglio d’amministrazione.

Agenzia Entrate Toscana: novità in Provincia di Pisa

 A partire da lunedì prossimo, 21 settembre 2009, in Toscana, ed in particolare in Provincia di Pisa, proseguirà il processo di riorganizzazione dell’Amministrazione finanziaria con l’obiettivo, da un lato, di rendere più efficienti i servizi erogati ai contribuenti, e dall’altro di potenziare e rafforzare le attività di contrasto all’evasione fiscale. In tal senso si spiega la nascita di quattro uffici al posto degli attuali tre uffici locali dell’Agenzia delle Entrate. Nello specifico, tre sono uffici territoriali, mentre l’altra struttura è la nuova Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate a Pisa. Presso gli stabili preesistenti, a San Miniato, Pontedera e Pisa, sono ubicati i tre uffici territoriali delle Entrate che si occuperanno delle attività di informazione ed assistenza ai contribuenti, mentre a Pisa, presso la Galleria G. B. Gerace, è ubicata la nuova Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate dove c’è l’ufficio controlli a sua volta suddiviso nell’area legale ed in quella dedicata all’accertamento.