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Federalismo fiscale: via all’istituzione della commissione tecnica

È stato finalmente dato il via libera alla costituzione della commissione tecnica, dopo che tale istituzione era già stata formalizzata dall’articolo 4 della legge relativa al cosiddetto federalismo fiscale. Questo nuovo ente consentirà ora di avviare in maniera definitiva la riforma approvata dal Consiglio dei Ministri ed avrà principalmente compiti inerenti la riorganizzazione dell’ordinamento finanziario di province, comuni, regioni e città metropolitane. C’è anche da dire che tale provvedimento è anche presente nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e si riferisce proprio al Dpcm dello scorso 3 luglio. La commissione tecnica non svolgerà solamente i compiti sopracitati, ma si occuperà anche delle relazioni finanziarie a livello intergovernativo. Per l’espletamento di tali funzioni, essa avrà a disposizione importanti strumenti: la commissione potrà infatti anche rilevare tutte le informazioni economiche e tributarie che si riferiscono agli enti locali, promuovere delle iniziative volte ad ottenere ulteriori dati importanti, trasmettere gli stessi dati di cui è entrata in possesso alle Camere e ai Consigli Regionali o delle Province, qualora vi sia stata una specifica richiesta.

 

Come viene a strutturarsi questo organismo? Anzitutto la commissione sarà composta da trenta rappresentanti, tra cui un presidente, quattordici soggetti che rappresenteranno i tecnici dei diversi ministeri (Semplificazione normativa, Economia e finanze, Interno e Pubblica Amministrazione solo per citare i più importanti) e, inoltre, altri quindici rappresentanti tecnici di comuni, regioni e province. L’operato del nuovo ente di sostegno al federalismo fiscale andrà dunque a funzionare in maniera congiunta con la Conferenza unificata e con la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica (in particolare, in merito a quest’ultima vi sarà l’apporto di alcune funzioni di segretaria tecnica).

 

Per quel che concerne infine le riunioni della stessa commissione, sarà possibile la partecipazione di un unico rappresentante tecnico della Camera, uno in rappresentanza del Senato e anche di un tecnico rappresentante delle assemblee di regioni e province autonome.