Equitalia: assistenza potenziata in Basilicata

 A Potenza, è aperta da ieri, lunedì 30 maggio 2011, la nuova sede di Potenza di Equitalia Basilicata che permette di fornire ai cittadini un’assistenza potenziata unitamente a degli spazi più confortevoli al pubblico. A darne notizia è stata proprio Equitalia nel precisare come la nuova sede si sia trasferita a Potenza al numero 120/A di viale del Basento; trattasi di una zona che, cosa che di certo non guasta, è ben coperta dai mezzi pubblici fermo restando che c’è anche un ampio parcheggio ad uso esclusivo dei cittadini che si recano presso la nuova sede per informazioni e per gli adempimenti. Gli orari di apertura al pubblico rimangono invariati e sono i seguenti: dal lunedì al venerdì la mattina, dalle ore 8,30 alle ore 13, ed il pomeriggio dalle ore 15 alle ore 16, mentre i recapiti telefonici sono cambiati.

Modello F24: due codici tributo per i Monopoli di Stato

 Il modello F24 si arricchisce di due nuovi codici tributo che andranno a completare le principali dichiarazioni fiscali: si tratta dei codici 2848 e 2849, i quali sono stati introdotti dalla nostra amministrazione finanziaria per il versamento di importi determinati. In effetti, queste novità si riferiscono nello specifico a quelle somme che devono essere pagate in relazione ai diritti di scritturazione delle rivendite di generi monopolistici, oltre alle ricevitorie attive nel lotto. Quindi, l’obbligo viene posto in essere nei confronti dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. I codici in questione sono facilmente rilevabili dall’ultimo documento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, vale a dire la risoluzione 60/E, resa pubblica proprio nel corso della giornata di ieri. Appunto, la pubblicazione è recentissima e fresca, ma in realtà tutto è nato lo scorso 6 aprile, quando l’organo del ministero delle Finanze e le Entrate stesse si accordarono in tal senso, per ottenere un ambito tributario più chiaro possibile.

Tasse sul lavoro: per Draghi occorre riduzione

 Il governatore di Bankitalia appena promosso alla Bce parla delle tasse che pesano sui lavoratori ed é un passaggio significativo che ha inserito nelle sue ultime Considerazioni Finali tenute oggi (31 maggio) davanti all’assemblea generale. Secondo il neogovernatore occorre ridurre il peso del fisco su imprese e lavoro riducendo in misura significativa le aliquote che al momento risultano elevate sui redditi dei lavoratori e delle imprese, compensando la diminuzione delle entrate per lo Stato con ulteriori recuperi di evasione fiscale, in aggiunta a quanto già fatto finora grazie ai controlli.

Iva operazioni rilevanti: i chiarimenti delle Entrate

 In data odierna, lunedì 30 maggio 2011, l’Agenzia delle Entrate è nuovamente tornata sul tema relativo alle comunicazioni Iva per le cosiddette operazioni rilevanti, ovverosia quelle dai tremila euro in su. E lo ha fatto emanando un’apposita Circolare, la numero 24/E che, in accordo con una nota emessa sempre oggi dall’Amministrazione finanziaria dello Stato, fa il punto e chiarisce su chi, su cosa ma anche su come e quando occorre inviare le operazioni rilevanti. Tutto nasce dal Decreto Legge numero 78 del 2010, ovverosia dall’ultima manovra dell’attuale Governo in carica, che introduce questi nuovi adempimenti anche alla luce di un provvedimento dell’Amministrazione finanziaria dello Stato datato 22 dicembre del 2010, e poi modificato con un altro provvedimento, quello del 14 aprile del 2011.

Categorie IVA

Svizzera: la fiscalità agevolata del cantone Uri

 La lista di paradisi fiscali e centri offshore presenti a livello internazionale è davvero sconfinata: se poi si pensa che in paesi famosi per i segreti bancari e le difficoltà della trasparenza tributaria vi sono delle zone che “brillano” per la fiscalità agevolata fa davvero riflettere. È il caso del cantone Uri, nella Svizzera Centrale, il più appetibile da questo punto di vista. Questa constatazione giunge direttamente da un’analisi piuttosto approfondita da parte di Credit Suisse: che cosa è emerso con esattezza? Il Waldstätte in questione, celebre soprattutto per le proprie attrattive turistiche, è il luogo più giusto per trasferire i risparmi ed essere al riparo dalle grinfie del fisco; l’istituto creditizio elvetico ha stilato un’apposita classifica, la quale riporta quelli che sono i posti in cui il reddito è disponibile in maniera libera, vale a dire a disposizione dopo la deduzione dei carichi fiscali e dei costi fissi e non è un caso se Uri è leader indiscusso di questo elenco.

Cgia Mestre: gli scontrini sono inutili e superati

 Gli scontrini e le ricevute fiscali non destano più l’interesse degli artigiani della Cgia di Mestre: la richiesta della confederazione è stata esplicita, questi mezzi tributari vengono ritenuti inutili, in particolare quando si tratta di contrastare l’evasione del fisco. Come ha spiegato il numero uno della stessa associazione, Giuseppe Bortolussi, nei sette anni compresi tra il 2001 e il 2007 i controlli messi in atto dalla Finanza sono stati quasi totalmente negativi. Ciò vuol dire che la categoria in questione, rappresentata idealmente da baristi, falegnami, commercianti e molti altri lavoratori, emettono in larga parte dei casi scontrini o ricevute, mentre soltanto il 20% degli esercenti ha dovuto far fronte a delle sanzioni per questo motivo. Quale alternativa c’è allora? La Cgia ha parlato espressamente di una netta preferenza in favore degli studi di settore, i quali sono peraltro già utilizzati in questo campo e rendono quindi gli stessi scontrini uno strumento obsoleto e insensato, visto che ormai le tasse relative al versamento vengono fissate dall’Agenzia delle Entrate.

730/2011 al Caf o al professionista

 Entro il prossimo 20 giugno 2011 i lavoratori dipendenti ed i pensionati saranno chiamati alla presentazione del modello 730/2011; questo qualora non fosse già stato presentato al proprio sostituto di imposta, i cui termini sono scaduti. Ci si può rivolgere entro lunedì 20 giugno 2011 ad un Centro di Assistenza Fiscale (Caf), oppure ad un professionista abilitato, ovverosia, tra gli altri, un dottore commercialista o un consulente del lavoro. Prima però di presentarsi con il modello occorre reperire tutta la documentazione necessaria ai fini della dichiarazione dei redditi, a partire dal modello Cud 2011, rilasciato dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico, e passando per tutta la documentazione attestante gli oneri per i quali è possibile la detrazione o la deduzione fiscale. I documenti relativi alle spese da “scaricare”, ai fini della presentazione del 730/2011, sono quelli relativi ad oneri sostenuti nel 2010 e devono chiaramente essere corredati da ricevute, quietanze, fatture o scontrini.

Categorie 730

Australia: la Business Council rispolvera la Carbon Tax

 La Carbon Tax torna nuovamente di moda, almeno nel continente oceaniano: la Business Council of Australia, l’organismo che rappresenta i cento amministratori delle più importanti compagnie del paese, ha fatto sapere di voler introdurre e implementare questa imposta in maniera graduale, a partire da una quota di dieci dollari australiani per ogni tonnellata equivalente, in modo da limitare l’impatto finanziario sulle famiglie e sulle imprese. Il gruppo in questione, il quale ricomprende anche colossi come Bhp Billiton e Rio Tinto Limited, è convinto che le compagnie dovrebbero inizialmente ricevere una compensazione totale per quel che concerne il tributo, così da assicurare alla politica australiana di prezzare le emissioni di gas e impedire a queste ultime di influenzare negativamente il commercio e gli investimenti. La proposta è già stata presentata al governo di Canberra e ora si dovrà attendere un’approvazione formale.

Unico 2011: tasse e mancato pagamento, le nuove sanzioni

 Con l’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2011 sono cambiate le percentuali delle sanzioni previste per chi paga le tasse in ritardo. Quindi i contribuenti, compresi quelli di Unico 2011, che non salderanno nelle prossime settimane gli importi dovuti al Fisco nei termini previsti, dovranno mettere in conto l’applicazione delle sanzioni con le seguenti percentuali da ravvedimento operoso. In caso di ravvedimento breve, ovverosia in caso di saldo delle tasse entro un ritardo pari a 30 giorni, la sanzione è pari ad un decimo di quella massima; essendo la sanzione massima al 30%, ne consegue che la sanzione da ravvedimento breve è pari al 3%. In caso di ravvedimento lungo, ovverosia in caso di ritardo superiore ai 30 giorni, allora la sanzione si innalza ad un ottavo di quella massima, il che significa che è al 3,75%. Ricordiamo che il termine ultimo di fruizione del ravvedimento lungo è quello in corrispondenza del quale il contribuente presenta la dichiarazione relativa all’anno di imposta nel corso del quale la violazione è stata commessa.

Iva: seconda edizione per la guida alla territorialità

 I principali problemi relativi alla territorialità dell’Iva potranno forse essere risolti in maniera più concreta grazie alla guida pubblicata dalla nostra amministrazione finanziaria: nel dettaglio, si tratta della seconda edizione della pubblicazione di cui si è resa protagonista la Direzione Regionale della Liguria, la quale si è avvalsa della preziosa collaborazione di Spediporto, la maggiore associazione italiana attiva in ambito portuale nel campo delle spedizioni, e della Camera di Commercio di Genova. Che cosa contiene esattamente questa guida? Quest’ultima vuole essere di aiuto agli operatori economici, in primis i cosiddetti spedizionieri, che hanno a che fare con l’Imposta sul Valore Aggiunto, soprattutto nelle applicazioni di tutti i giorni.

Cedolare secca affitti 2011: brochure online

 Un’imposta fissa, che va a sostituire non solo l’Irpef da pagare, ma anche le addizionali, l’imposta di registro e quella di bollo. Stiamo parlando chiaramente dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione o, se volete, della cosiddetta cedolare secca sugli affitti. Al riguardo la Direzione regionale Abruzzo dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato online una comoda brochure che spiega per filo e per segno di cosa di tratta, quali aliquote applicare, come si sceglie il regime e quali contribuenti e quali immobili sono interessati a questa novità. Innanzitutto c’è da dire che quello della cedolare secca sugli affitti è un regime di tassazione opzionale; questo significa che il proprietario di immobili, nel dichiarare i redditi da locazione, può avvalersi del nuovo regime oppure continuare a pagare le tasse sulle entrate da affitto alla vecchia maniera.

Studenti temono il caro tasse

 Non é sufficiente il timore per le bocciature e i debiti formativi che potrebbero alienare gli studenti, anche il caro tasse é un incubo che potrebbe presto concretizzarsi. Anche quest’anno gli ultimi giorni di lezione saranno contrassegnati dalle contestazioni studentesche, in particolare dalle associazioni che tutelano i ragazzi delle scuole superiori ed universitari. La polemica scoppia sul nuovo ‘tetto’ del 25 per cento di assenze introdotto dal Miur, sulla conferma dei debiti formativi, che dovrebbero riguardare almeno il 20-25 per cento di studenti per finire al caro-tasse accademiche, che ogni anno trova posto tra i fardelli più pesanti per gli studenti.

Contenzioso: Agenzia Entrate promette meno liti col contribuente

 Prima di arrivare dinanzi al giudice, nell’ambito della pretesa fiscale e tributaria, per l’anno in corso l’Agenzia delle Entrate ha fissato un importante obiettivo, consistente nell’attivare meno liti tra il Fisco ed il contribuente. Ragion per cui l’Amministrazione finanziaria dello Stato rafforzerà ulteriormente le verifiche finalizzate a rilevare se, anziché dinanzi al giudice, la lite si possa dirimere utilizzando strumenti ed istituti quali quelli della conciliazione o dell’autotutela. A specificarlo con un comunicato ufficiale, in data odierna, giovedì 26 maggio 2011, è stata proprio l’Agenzia delle Entrate che in merito ha tracciato quelle che rappresentano in tutto e per tutto le linee guida finalizzate alla gestione del contenzioso fiscale a valere sull’anno 2011. Al riguardo l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha messo tutto nero su bianco, con un’apposita circolare, la numero 22/E, riportante la data odierna, e con la quale, ad integrazione delle linee strategiche dello scorso anno, le Entrate hanno dettato la linea che gli Uffici del Fisco dovranno seguire.

Consulenti del lavoro: il Durc ostacola le attività imprenditoriali

 I consulenti del lavoro non hanno usato mezzi termini per definire il Durc: a loro parere, infatti, il Documento Unico di Regolarità Contributiva non è altro che un vero e proprio ostacolo alla libertà di iniziativa delle imprese, soprattutto in questo momento che può essere considerato ragionevolmente critico dal punto di vista economico. Come è noto, si tratta dell’attestazione che una determinata impresa ha assolto i propri obblighi contrattuali e legislativi, ma a quanto pare il livello di celebrità ha raggiunto i minimi storici. Risalgono infatti a due giorni fa queste osservazioni piuttosto “pepate”, le quali si riferiscono al Consiglio Nazionale degli stessi consulenti. A questo punto, non si può che attendere una richiesta di modifica dal punto di vista legislativo, la struttura attuale non viene più vista come idonea. I consulenti hanno poi rimarcato come il ruolo fiscale e sociale del Durc sia importante in questo preciso momento storico e questo per due motivi: la partecipazione alle gare pubbliche d’appalto e lo svolgimento dell’attività imprenditoriale da parte dei committenti privati sono le giustificazioni in questione, ma a fronte di tale constatazione bisogna andare un po’ oltre.