Home » News Fiscali » Fiscal drag: Federconsumatori, restituirlo alle famiglie

Fiscal drag: Federconsumatori, restituirlo alle famiglie

Restituire alle famiglie il cosiddetto fiscal drag, e detassare quelle a reddito fisso per almeno 1.200 euro all’anno. E’ questa la ricetta della Federconsumatori grazie alla quale il nostro Paese può tirarsi fuori dalla stagnazione dei consumi. Secondo l’Associazione dei Consumatori solo facendo recuperare potere d’acquisto alle famiglie i consumi interni potranno far registrare la tanto attesa e sospirata inversione di tendenza. Altrimenti il nostro Paese rischia per lunghi anni una crescita troppo bassa che non ci possiamo permettere in questa nuova era post-crisi caratterizzata da zero sconti, da parte dei mercati finanziari internazionali, sulla tenuta dei conti pubblici e sui debiti sovrani.

E visto che in Italia la coperta è corta, come si possono reperire le risorse da destinare e redistribuire alle famiglie meno abbienti? Ebbene, secondo la Federconsumatori serve una vera e propria terapia d’urto rappresentata, innanzitutto, da un’intensificazione della lotta all’elusione ed all’evasione fiscale. Poi devono essere messe a punto manovre solidaristiche da parte degli alti redditi, il che significa che chi è più fortunato che guadagna molto deve pagare un po’ di tasse in più a beneficio della collettività.

Ma non finisce qui in quanto la Federconsumatori, congiuntamente alle due azioni sopra descritte, caldeggia anche un aumento della tassazione non solo sugli alti patrimoni, ma anche sulle rendite finanziarie, spesso infruttifere e che, quindi, non creano occupazione e sviluppo. D’altronde, perché le tasse sui guadagni di Borsa sono al 12,5% mentre quelle sul lavoro sono il doppio e prelevate alla fonte sulle buste paga dei lavoratori e dei pensionati? Anche i Sindacati, tra l’altro, hanno più volte chiesto all’attuale Governo in carica di sostenere le famiglie compatibilmente con il rigore sui conti pubblici. Le risorse al riguardo si possono trovare anche con le proposte della Federconsumatori, ma serve il necessario “coraggio politico” che in questo momento latita.