Modello fattura contribuenti minimi 2012

 Con la recente normativa le fatture dei contribuenti minimi 2012 devono essere compilate senza ritenuta d’acconto o IVA, ma con la dicitura da riportare in calce che sottolinea gli articoli di legge a cui far riferimento per l’esenzione dall’IVA ed il non assoggettamento appunto alla ritenuta d’acconto. Ricordiamo che ovviamente si tratta di una dicitura valida fino a nuove comunicazioni. Quello dei minimi é un regime davvero agevolato se consideriamo che é esente da IVA e da IRPEF, nonchè da IRAP. L’unica imposta che si paga é quella sostitutiva ed è pari al 5%. Quindi chi decide di aprire un’attività sotto tale regime non avrà altri costi se non quelli relativi al pagamento dei contributi INPS e l’imposta appunto, del 5%.

L’apertura della partita Iva e il regime dei superminimi

 L’apertura di un’attività in proprio e, conseguentemente, anche della partita Iva, comporta vari accorgimenti sui quali non bisogna commettere alcun tipo di errore. In particolare, i soggetti interessati a questo ambito si chiedono spesso quali siano le modalità per accedere al regime dei cosiddetti “superminimi”, un’agevolazione fiscale che ovviamente fa gola a molti. Come previsto espressamente dal Decreto legge 98 del 2011 (“Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”), vi sono delle condizioni ben precise da rispettare: il secondo comma dell’articolo 27 di questo testo, infatti, prevede che il contribuente interessato non abbia posto in essere nei tre anni che hanno preceduto l’inizio di una determinata attività, un’altra attività di tipo artistico, professionale o di impresa, anche quando queste ultime siano state esercitate in modo associato e familiare.

Le lezioni private di musica sono esenti da Iva

 Che cosa prevede nello specifico il Dpr 633 del 1972 (meglio noto come “Decreto Iva”) in merito ai corsi di musica che sono tenuti dagli insegnanti privati? Il riferimento va a quelle lezioni che non contemplano alcun ambito scolastico: un testo fondamentale in questo senso è la nota numero 133 che la Direzione Regionale delle Marche della nostra amministrazione finanziaria ha reso pubblica nell’ormai lontano 2000. Secondo questa disposizione, infatti, dato che l’insegnamento della musica può essere considerato una materia scolastica, quando si ha a che fare con delle lezioni private subentra l’esenzione per quel che concerne l’Imposta sul Valore Aggiunto.

Categorie IVA

Le novità di Telefisco sulle società di comodo

 L’edizione di quest’anno di Telefisco ha offerto una soluzione senz’altro interessante per quel che concerne le cosiddette società di comodo: in particolare, bisognava capire quale trattamento riservare alle perdite pregresse e come calcolare nello specifico la porzione di reddito che deve essere sfruttata per la compensazione (si tratta di una quota pari all’80%). Nel dettaglio, si è scelto di puntare sul reddito imponibile lordo della società stessa, mettendo da parte il differenziale tra il reddito in questione e quello minimo come è invece avvenuto finora. Questo vuol dire che le società di comodo non hanno la possibilità di usare in compensazione le perdite, ma possono farlo solamente per quella percentuale che va oltre il minimo figurativo.

L’obbligo di reverse charge per i dispositivi a circuito integrato

 Giusto due giorni fa la nostra amministrazione finanziaria ha reso nota una risoluzione molto utile per quel che concerne il cosiddetto “reverse charge”, vale a dire l’inversione dal punto di vista contabile, quando si vendono dispositivi a circuito integrato: l’obbligo in questione collegato a tali sistemi è stato reso effettivo e utilizzabile grazie a una decisione del Consiglio dell’Unione Europea del 2010. Il riferimento, dunque, deve andare ai telefoni cellulari, quando questi ultimi vengono considerati alla stregua di dispositivi adatti per una rete munita di licenza, ma anche ai già citati dispositivi a circuito integrato (ad esempio i microprocessori). Ebbene, secondo l’Agenzia delle Entrate, bisogna chiarire meglio il funzionamento di questa applicazione così particolare.

Categorie IVA

Pagamento INPS artigiano in passivo

 I contributi previdenziali INPS degli artigiani sono calcolati sulla somma dei redditi dell’azienda dichiarati ai fini IRPEF. Come sappiamo gli imprenditori sono tenuti a compilare il modello UNICO di dichiarazione dei redditi, in sostituzione del modello 730 perchè appunto percepiscono redditi d’impresa, redditi di lavoro autonomo (con partita IVA), redditi “diversi”. I contributi sono dovuti non solo sul reddito dell’attività per la quale é necessaria l’iscrizione all’INPS ma anche su tutti gli altri eventuali redditi di impresa conseguiti dall’imprenditore durante l’anno.

Con Serpico sotto controllo tutti i conti correnti

 Sotto controllo tutti, indistintamente, evasori presunti o potenziali, persone oneste e furbetti, semplici lavoratori e grossi imprenditori, poco importa, dal 1 gennaio 2012 è entrato a pieno servizio SER.P.I.CO. (Servizi per i contribuenti), il sistema informatico con cui Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza mettono in relazione diverse informazioni riguardanti ogni singolo contribuente partendo dal codice fiscale o dalla partita IVA, allo scopo di ricreare la situazione reddituale del contribuente, a partire da spese, redditi, dichiarazioni. In realtà Serpico é già attivo da anni, ma dal 2012 si aggiunge una componente non indifferente: il controllo sui conti correnti.

COME COMBATTERE L’EVASIONE FISCALE

Il superbollo auto per il 2012

 La firma risale al momento in cui è entrato in vigore il cosiddetto Decreto salva-Italia, la prima manovra finanziaria varata dal governo Monti: in quel testo, infatti, è presente anche tutto il dispositivo che fa riferimento al superbollo auto, una sorta di modifica rispetto a quanto preventivato per le auto di lusso dal precedente esecutivo. In pratica, i limiti di potenza sono stati ridotti, di conseguenza vi sono più autovetture che vengono ricomprese nel novero e a cui si deve applicare un importo ben preciso, senza alcuna distinzione per quel che concerne l’anno in cui il mezzo stesso è stato immatricolato. Le nuove soglie sono presto dette, si è scesi da 225-306 chilowatt fino a 185-251 chilowatt complessivi.

Sanzioni pagamenti contanti 2012

 Dal primo febbraio 2012 non si può più pagare in contanti per somme superiori a 1000 euro. L’obiettivo di questa norme é quello di contrastare il riciclaggio di denaro nonchè l’evasione fiscale, tramite la tracciabilità dei pagamenti. Da questa data saranno sanzionate le infrazioni in materia di pagamenti in contanti per cifre superiori ai 1000 euro, così come disposto dall’articolo 12 del decreto legge 201 2011. Ricordiamo però che la nuova norma non é solo relativa all’uso dei contanti, ma anche agli assegni. Non dovranno più essere emessi neanche assegni bancari e circolari privi della clausola di non trasferibilità e senza l’indicazione del beneficiario. Anche per i libretti al portatore con somme superiori ai 1000 euro, si dovrà provvedere all’estinzione o  alla riduzione della somma, in questo caso entro il 31 marzo 2012.

A Milano +200% di incassi dopo i blitz della GdF

 Le serate milanesi si stanno animando, ma non di musica a festa e bottiglie di champagne: arrivano i funzionari dell’Agenzia delle Entrate e l’effetto sortito non è quello di una devastazione ma, al contrario, una lievitazione di incassi gli incassi: a quanto pare aumentano di oltre il 44% rispetto al sabato precedente. E’ quanto accaduto nei giorni scorsi a Milano dopo il blitz. Ovvio chiedersi: l’arrivo della GdF ha aumentato l’afflusso di clientela o sono venuti allo scoperto ricavi finora celati?

La sovrattassa del canone Rai 2012

 Il termine ultimo per il pagamento del canone della Rai è scaduto lo scorso 31 gennaio: eppure, i contribuenti possono fare riferimento a una nuova scadenza, la quale consente loro di rinnovare questo abbonamento televisivo attraverso il versamento di un’apposita sovrattassa. Si tratta del prossimo 29 febbraio, quindi c’è a disposizione tutto questo mese per scongiurare il ricorso a qualsiasi tipo di sanzione pecuniaria. Come è possibile rinnovare questo tributo in maniera adeguata? Vi sono varie modalità che possono risultare utili in tal senso. Ad esempio, esiste l’opzione del conto corrente postale, valido per il versamento annuale, semestrale o trimestrale; tra l’altro, tutti coloro che sono titolari del conto Banco Posta hanno la possibilità di porre in essere questo rinnovo direttamente sul sito delle Poste.

Spesometro: come gestire in cassa le entrate maggiori di 1000 euro

 Tracciare i pagamenti significa permettere al Fisco di ricostruire tutti i movimenti che ha fatto il denaro: sapere da dove arriva, chi lo ha trasferito, a chi deve andare, per quale somma.  Per tracciare il denaro è necessario che il suo movimento sia effettuato attraverso strumenti tracciabili, quindi é impossibile con il denaro contante, che come sappiamo non ha nè nome nè possessore. Un pagamento in contanti può anche non esistere se non c’è alcun documento che lo supporti, se non c’è nulla che lo attesti, per cui affinchè un movimento sia tracciabile deve avvenire solo attraverso assegni circolari, bonifici ed altri strumenti.

Favorire l’occupazione incidendo sul cuneo fiscale

 Reazioni indignate da più parti quelle che sono seguite alle affermazioni del nostro premier durante la sua intervista a Matrix: i giovani devono abituarsi all’idea di non avere più il posto fisso a vita perché é monotono. “È bello cambiare e accettare delle sfide”, ha detto Mario Monti ai microfoni della trasmissione condotta da Vinci. Il presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara, intervistato da Tiscali, si é espresso in merito all’affermazione del presidente del Consiglio: “Su questo tema ci siamo pronunciati spesso come Istituto” e sottolinea che é stata affrontata la questione con grande attenzione.

La Confcommercio boccia la tassa soggiorno per Pontedera

 La tassa di soggiorno deve incassare l’ennesimo parere negativo: si tratta del giudizio che è stato espresso dalla Confcommercio di Pisa, la quale ritiene che non si tratti della soluzione più adeguata per risolvere gli annosi problemi di bilancio del comune di Pontedera. Tra l’altro, c’è anche la convinzione che l’imposta in questione possa avere degli effetti negativi sul settore turistico ricettivo della zona. Proprio per questi motivi, l’associazione ritiene che la città toscana non abbia alcun bisogno di introdurre questa tassa, nonostante non siano pochi gli assessori comunali che ne parlano in modo diffuso.