Gli aumenti fiscali della Svizzera sul tabacco

Il Consiglio Federale della Svizzera ha appena deciso di aumentare l’imposta sul tabacco di dieci centesimi, un provvedimento che sarà valido a partire dal prossimo 1° aprile: le tariffe nuove di zecca sono presto dette, visto che si spazierà da un minimo di 5,90 fino a un massimo di otto franchi. Le Finanze elvetiche hanno spiegato il perché di una misura così drastica. Anzitutto, si tratta di un bisogno economico (le casse statali possono beneficiarne in modo evidente), senza dimenticare quello più prettamente sanitario e salutistico. In aggiunta, il terzo motivo consiste nell’adeguamento dei prezzi a quelli delle nazioni vicine, molto attive per quel che riguarda gli acquisti transfrontalieri (anche la benzina è coinvolta).

La Fipe-Confcommercio chiede una proroga per la Tares

L’allarme lanciato dalla Fipe-Confcommercio (si tratta della Federazione Italiana Pubblici Esercizi) in merito alla Tares va tenuto in debita considerazione: la nuova tassa sui rifiuti e i servizi non convince affatto l’associazione, in particolare la polemica riguarda l’aumento vertiginoso dell’imposizione fiscale, qualcosa che è considerato inaccettabile per un settore che nel 2010 e nel 2011 ha fatto registrare un saldo negativo di quattordicimila imprese (sono state più numerose le chiusure che le aperture).

Ddl Stabilità: la tassa sui peluche

Il Ddl Stabilità ha previsto modifiche alla Tobin Tax e al patto di stabilità: una possibile misura fiscale di cui invece non si sta parlando in maniera molto approfondita, al contrario, è quella relativa alla cosiddetta “tassa sui peluche”. È questo, infatti, l’appellativo che è stato affibbiato all’imposta inserita nel decreto in questione, un contributo una tantum e di importo pari a cinquecento euro che andrà a riguardare quelle macchinette a gettone che consentono di vincere tramite un’apposita gru i pupazzi presenti in una teca. Tali macchinari sono presenti molto spesso all’interno dei centri commerciali o all’ingresso dei supermercati.

Tasse in aumento per Ryanair?

Non sono pochi gli esempi e i precedenti che riguardano le tasse di Ryanair, la più celebre tra le compagnie aeree low cost: in particolare, proprio un anno fa ha fatto molto discutere la tassa sull’obesità. In aggiunta, non si può nemmeno dimenticare quando Ryanair ha alzato le proprie tariffe e annunciato due nuove tasse. Stavolta, invece, l’appellativo di “tassa Ryanair” se lo è meritato un provvedimento che è contenuto all’interno del Decreto Sviluppo. In effetti, il primo comma dell’articolo 38 (quello dedicato alle disposizioni finanziarie per la precisione) fa riferimento al diritto aeronautico.

Unicons ottiene un rimborso per la tassa sui cellulari

Unicons (Unione Tutela Cittadini e Consumatori) è riuscita a proporre il primo e fondamentale ricorso sulla tassa di concessione governativa per quel che riguarda i cellulari: in più, dettaglio non certo trascurabile, l’associazione è riuscita anche a vincere questo stesso ricorso, un evento significativo in relazione all’imposta di cui si sta parlando. Giusto un mese fa la notizia dell’azione legale contro la tassa sui cellulari aveva destato grande interesse, ora si ha un altro appiglio di rilievo. Il fatto in questione si riferisce alla decisione della Commissione Tributaria Provinciale di Foggia, la quale ha voluto accogliere il ricorso di un cittadino che si era rivolto proprio all’Unicons per il motivo appena descritto.

La Danimarca cambia idea sulla tassazione dei cibi grassi

Sembrava si potesse trattare di un modello virtuoso da seguire, ma ora c’è un clamoroso dietrofront: a luglio si parlava della tassazione dei cibi grassi e del successo del modello danese, visto che questa Fat Tax era destinata a modificare molte abitudini alimentari scorrette, riducendo il consumo di determinati cibi e aumentando la vita media della gente. Ecco perché si è provveduto a tassare ingredienti come la margarina, l’olio, il latte e il burro, ma il paese scandinavo ha cambiato idea in questi ultimi giorni. In effetti, il governo di Copenaghen ha compiuto un passo indietro da questo punto di vista, spiegando i motivi della impraticabilità delle imposte sul cibo spazzatura.

In Francia fa discutere la tassa sulla Nutella

Quando si valicano le Alpi, si trovano spesso notizie interessanti dal punto di vista fiscale: i nostri cugini d’Oltralpe, in particolare, sono spesso protagonisti di vicende significative. Dopo l’annuncio di fine ottobre, secondo cui la Francia avrebbe tassato birre ed energy drink, ecco che i transalpini fanno nuovamente parlare di loro. Stavolta, si tratta della cosiddetta “tassa sulla Nutella”, un nome esemplificativo che riguarda uno dei principali ingredienti della celebre crema alla nocciola spalmabile della Ferrero. In effetti, il Senato francese ha appena approvato un emendamento che prevede l’aumento della tassazione (fino al 300%) per quel che concerne l’olio di palma.