Fisco e formazione: Emilia-Romagna, riparte entrate nel merito

Torna nella Regione Emilia-Romagna “entrate nel merito“, un progetto della Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate che, per la prima volta, coinvolgerà anche gli studenti dell’istruzione classica. Con “entrate nel merito” il Fisco chiama all’appello gli studenti attraverso un percorso finalizzato sia all’educazione alla legalità, sia alla cultura della valutazione. E così il progetto riparte nelle scuole a Bologna, dal Liceo classico “Luigi Galvani“, mentre successivamente saranno coinvolti anche i licei scientifici “Righi”, “Copernico” e “Sabin”. Con entrate nel merito si punta a educare gli studenti, in qualità di futuri contribuenti, ad una “cittadinanza consapevole” attraverso percorsi di sensibilizzazione dei giovani su tematiche legate all’importanza del pagamento delle imposte al fine di andare a sostenere i servizi pubblici.

Fisco e contribuenti: sanzioni ravvedimento più care

A partire dal prossimo mese di febbraio, per “fare pace” con il Fisco i contribuenti, in termini di sanzioni da pagare per sanare la propria posizione, dovranno sborsare un po’ di più. A darne notizia è FiscoOggi.it, il Quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate, nel precisare al riguardo come il regime maggiorato, per quel che riguarda le sanzioni, scatterà a partire dal prossimo 1 febbraio 2011 così come previsto nell’ultima “Finanziaria“, ovverosia la Legge di Stabilità. Nel dettaglio, per il ravvedimento, quando ci sono le condizioni per potersene avvalere, dall’1 febbraio prossimo sui pagamenti in ritardo entro trenta giorni la sanzione passa da un dodicesimo di quella massima, pari al 30%, ad un decimo; il che significa che c’è un “rincaro” dal 2,5% al 3%. Aumentano anche le sanzioni da ravvedimento lungo, ovverosia con ritardi oltre i 30 giorni; in tal caso, infatti, la sanzione “rincara” dal 3% al 3,75%.

Entrate – Comuni Emilia Romagna: alleanza antievasione decolla

L’alleanza antievasione tra l’Agenzia delle Entrate ed i Comuni “caccia evasori” dell’Emilia-Romagna ha letteralmente spiccato il volo. A darne notizia è stata proprio la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna nel far presente come, in base all’ultima rilevazione, i Comuni aderenti al protocollo Entrate-Anci abbiano inviato oltre settemila segnalazioni qualificate rispetto ad appena 1.866 segnalazioni inviate alla fine dell’anno 2009. Le segnalazioni qualificate, lo ricordiamo, sono quelle che, nell’ambito della sospetta evasione, gli Enti locali inviano al Fisco che poi, una volta analizzate, avvia degli accertamenti che possono riguardare, tra l’altro, le residenze fittizie all’estero, le libere professioni, il commercio, l’edilizia, la proprietà immobiliare ed anche casi di elevata capacità contributiva rispetto a quanto invece dichiarato al Fisco.

Evasione: la fantasia non basta per sfuggire al Fisco

Nella Regione Veneto il Fisco, ed in particolare l’Agenzia delle Entrate di Rovigo, ha recuperato da due aziende polesane ben 1,3 milioni di euro dopo che queste due imprese, con molta fantasia, avevano presentato al fisco dichiarazioni inventate a fronte sia di false compravendite, sia di costi inesistenti. Il recupero da evasione messo a segno dal Fisco riguarda complessivamente sia le maggiori imposte dovute tra Iva, Irap ed Ires, sia le sanzioni e gli interessi che nel frattempo sono maturati. Una di queste due aziende dribblava il Fisco truccando la contabilità, mentre l’altra andava a spostare i capitali un po’ dove le conveniva. Al fine di far crollare l’imponibile ai fini fiscali, una di queste due aziende ha fatto di tutto per truccare i conti anche con passività verso le banche del tutto inesistenti; ma anche prestazioni per servizi mai resi, nonché mezzi ed autovetture mai acquistate. I soci di questa società dopo aver accettato tutti i rilievi mossi e contestati dagli “007” dell’Amministrazione finanziaria dello Stato, verseranno all’Erario 820 mila euro.

730 e 770 2011: i nuovi modelli sono online

A partire da oggi, martedì 18 gennaio 2011, sbarcano online sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, due nuovi modelli fiscali che saranno utilizzati nel corso del 2011. Trattasi, nello specifico, del modello 730 2011 e dei Modelli 770 2011 Ordinario e Semplificato che, quindi, sbarcano ufficialmente online sia, come sempre, con le istruzioni allegate e scaricabili sempre online, sia con alcune novità. In particolare, il 730/2011, il modello che interessa ai pensionati ed ai lavoratori dipendenti, si presenta per il 2011, a valere sui redditi percepiti nell’anno 2010, con alcuni ritocchi alla grafica ma anche con un linguaggio che, assicura l’Amministrazione finanziaria dello Stato con un comunicato ufficiale, è sia più chiaro, sia più divulgativo. A tal fine l’Agenzia quest’anno nel 730 ha inserito le schede di sintesi grazie alle quali, tra l’altro, si può capire subito chi è obbligato alla presentazione del modello fiscale, e chi invece risulta essere esonerato. 

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Cud 2011: il nuovo modello è online

E’ disponibile da oggi, lunedì 17 gennaio 2011, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, il modello Cud per il 2011. A darne notizia proprio oggi è stata l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel precisare come il nuovo modello Cud 2011 che scende in pista, e che è pronto per la compilazione, presenti alcune novità. Nel dettaglio, quest’anno trovano spazio nel modello Cud 2011 i campi relativi alla tassazione agevolata per le prestazioni di lavoro notturno, così come c’è l’agevolazione fiscale per il personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Così come previsto dal Decreto Legge numero 78/2010, ovverosia la recente manovra correttiva messa a punto dal Governo ed approvata dal Parlamento, trova spazio nel modello Cud 2011, nella parte dedicata ai dati fiscali, la misura inerente l’applicazione dell’addizionale al 10% su quella quota di compensi in stock option che superano di tre volte la parte fissa della retribuzione.

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Bonus ristrutturazioni: domande in aumento nella Regione Basilicata

In base ai dati consolidati dei primi dieci mesi dello scorso anno, anche nella Regione Basilicata le domande di bonus per le ristrutturazioni edilizie si sono attestate in aumento. A darne notizia nelle scorse settimane è stata proprio la Direzione regionale Basilicata dell’Agenzia delle Entrate nel precisare come le domande, a quota 1.104 nel periodo sopra indicato, siano cresciute del 2,22% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2009. A livello territoriale, nel periodo gennaio-ottobre 2010, sul totale di 1104 richieste di detrazione al 36% sulle spese sostenute ed ammissibili per i lavori di ristrutturazione, 480 sono giunte dalla Provincia di Matera, e le restanti 624 domande dalla Provincia di Potenza. Considerando le domande dei primi dieci mesi del 2010, dall’inizio della misura nella Regione Basilicata sono giunte presso il Centro Operativo dell’Agenzia delle Entrate di Pescara un totale di 13.719 richieste di bonus da parte di altrettanti cittadini lucani.

Bonus ristrutturazioni edilizie: +9% nel Lazio

Nel periodo dal mese di gennaio al mese di ottobre del 2010, ovverosia nei primi dieci mesi dello scorso anno, nella Regione Lazio i contribuenti hanno inviato oltre 23 mila richieste, presso il Centro operativo di Pescara, al fine di poter fruire del bonus al 36%, detraibile dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), sulle ristrutturazioni edilizie. Trattasi, in accordo con quanto reso noto dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Lazio, di un aumento delle domande presentate pari al 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nonostante quella del bonus sulle ristrutturazioni edilizie sia una misura di lungo corso, partita nel 1998, le detrazioni concesse continuano ad “attirare” i lavori in casa ed a rendere la misura “sempreverde”. In particolare, per quel che riguarda proprio il Lazio, il bonus al 36% sulle ristrutturazioni edilizie, dal 1998 ad oggi, ha fatto registrare la bellezza di oltre 277 mila invii al Centro operativo di Pescara.

Affitto online: è boom per Locazioni-Web

Nell’ambito della registrazione dei contratti di affitto, le locazioni in Italia sono sempre di più a misura di Internet. A comunicarlo è stata l’Agenzia delle Entrate dopo che con l’entrata del nuovo anno è stata superata per il servizio Locazioni-Web la quota delle otto milioni di operazioni che individuano un ritmo, per le locazioni online, considerando il flusso completo, di una locazione online al minuto. D’altronde con Locazioni-Web basta accendere il proprio PC, accedere online all’apposita sezione, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, ed inserire comodamente da tastiera i dati del locatore, quelli del conduttore, nonché quelli dell’immobile e del canone di locazione; a questo punto basta, ai fini della liquidazione delle imposte, inserire le coordinate IBAN del conto corrente bancario ed il gioco è fatto per quel che riguarda la registrazione online dell’affitto. Locazioni-Web rappresenta, come messo in risalto dall’Agenzia delle Entrate con una nota, un grande successo nell’ambito e nel campo dell’e-government che semplifica la vita del cittadino nell’assolvere agli adempimenti fiscali.

Detrazioni fiscali: bonus ristrutturazioni sempre a gonfie vele

Il bonus al 36% sulle ristrutturazioni nel nostro Paese non conosce crisi. L’Agenzia delle Entrate ha infatti comunicato i dati ufficiali dei primi nove mesi del corrente anno, rilevando rispetto allo stesso periodo del 2009 un incremento delle dichiarazioni di inizio lavori, pari a 452 mila, pari a ben il 10%. La detrazione, dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), al 36%, sui costi sostenuti ed ammissibili per i lavori di ristrutturazione, si conferma di conseguenza essere una misura in grado sia di sostenere un settore chiave come quello edilizio, sia di far emergere anche l’economia sommersa. E visto che le dichiarazioni di inizio lavori, nei primi 11 mesi del 2010, hanno già superato quelle dell’intero 2009, per l’anno in corso si può già dire che il bonus al 36% farà registrare nel nostro Paese un nuovo record; l’anno scorso, infatti, le dichiarazioni di inizio lavori s’erano fermate a quota 447 mila.

Modello Unico 2011 Persone Fisiche: online la bozza

E’ già disponibile, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, la bozza 2011 del Modello Unico Persone Fisiche. A darne notizia in data odierna è stata proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel ricordare come le persone fisiche saranno chiamate alla presentazione del modello l’anno prossimo a valere sui redditi percepiti nell’anno 2010. Nel nuovo modello provvisorio, in particolare, trovano conferme molti bonus fiscali unitamente alle ultimissime novità, tra cui lo spazio per i rimborsi sulle maggiori imposte pagate per il lavoro straordinario e quello notturno, e gli incentivi previsti sia per il settore tessile, sia per le reti di imprese. Il modello Unico 2011 Persone Fisiche si presenta anche rinnovato nella grafica a fronte della decisione da parte dell’Agenzia delle Entrate, al fine di rendere tutto ancora più semplice, di introdurre delle schede di sintesi utili per la compilazione.

Sanzioni pubblicità ingannevole: pagamento con l’F24

L’Agenzia delle Entrate in data odierna, lunedì 27 dicembre 2010, con una risoluzione, la numero 135/E, ha annunciato una “staffetta” con cui le sanzioni da pagare per pubblicità ingannevole, e/o per pratiche commerciali sleali, dovranno essere effettuate con il modello di versamento F24 e non più con l’F23. A fronte di questa variazione, in merito alle sanzioni che, lo ricordiamo, vengono irrogate a conclusione di specifiche istruttorie da parte dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (AGCM), ci sarà comunque un periodo transitorio. Nel dettaglio, gli attuali codici tributo con cui le sanzioni si pagano con l’F23 potranno essere utilizzati in via transitoria con il modello “F24-elementi identificativi” a partire dall’1 gennaio del 2011. Per i due modelli, quindi, scatta una sorta di fase di coabitazione, ma poi i codici tributo “transitori” saranno comunque definitivamente chiusi. Questa novità riflette i contenuti e le modalità di una convenzione che l’Agenzia delle Entrate e l’Antitrust hanno stipulato nello scorso mese di settembre

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Bonus ristrutturazioni: il punto nella Regione Sicilia

Nei primi dieci mesi del corrente anno, ovverosia da gennaio ad ottobre 2010, i contribuenti della Regione Sicilia hanno inviato al Centro operativo di Pescara un totale di 8.500 circa comunicazioni al fine di poter fruire del bonus fiscale sulle ristrutturazioni edilizie. A darne notizia mercoledì scorso, 22 dicembre 2010, è stata la Direzione dell’Agenzia delle Entrate della Regione Sicilia nel sottolineare come, a livello geografico, quella di Palermo si confermi la Provincia dell’Isola con il maggior numero di comunicazioni presentate, ben 2.348; a seguire c’è la Provincia di Messina, con 1722 comunicazioni, e poi Catania con 1624, Siracusa con 705, e poi Trapani, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta ed infine Enna, fanalino di coda, con 312 comunicazioni per fruire del bonus ristrutturazioni.

Comuni caccia-evasori: in Emilia-Romagna salgono a 214

Continuano ad aumentare nella Regione Emilia-Romagna i Comuni “caccia-evasori”, ovverosia quelli che, a seguito della stipula di un apposito accordo con il Fisco, scendono direttamente in campo, congiuntamente con l’Agenzia delle Entrate, nella lotta e contrasto all’evasione fiscale. In accordo con quanto reso noto nella giornata di ieri dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, si registrano tre new entry che fanno salire i Comuni caccia-evasori a quota 214, corrispondenti ad oltre il 60% dei Comuni presenti sul territorio regionale. Trattasi, nello specifico, dei comuni di Castel Maggiore, Ozzano e Argelato a seguito dell’adesione ad un apposito protocollo di intesa che nei mesi scorsi l’Agenzia delle Entrate ha siglato con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Questo dopo la recente adesione di Bagno di Romagna, in Provincia di Forlì-Cesena, Montefiore Conca in Provincia di Rimini, San Giorgio Piacentino in Provincia di Piacenza e San Lazzaro di Savena in Provincia di Bologna.