Cartelle esattoriali: quasi un milione di auto a rischio fermo amministrativo

 Per quasi un milione di proprietari di automobili in Italia le vacanze rischiano di trasformarsi in un incubo, visto che sono state recapitate o sono in corso di recapito la bellezza di 400 mila raccomandate per cartelle esattoriali non pagate, ma in maggioranza “pazze” in quanto vengono indicati importi già pagati o non dovuti. E così, secondo quanto rivela e mette in risalto Contribuenti.it, l’Associazione Contribuenti Italiani, per quasi un milione di vacanzieri si preannuncia un’estate da “bollino rosso“; l’Associazione, in particolare, sta monitorando in questi ultimi giorni l’attività della società di riscossione Equitalia, constatando come delle 400 mila raccomandate ben 200 mila siano già state recapitate, mentre altre 200 mila stanno per essere consegnate nell’ambito di quella che è una nuova ondata di ganasce fiscali.

Canone: chi é senza decoder non dovrà più pagarlo

Chi decidera’ di non acquistare il decoder e quindi di non passare al digitale terrestre non dovrebbe piu’ sostenere la spesa relativa al canone Rai – annuncia il Codacons – Quando tutti i canali televisivi passeranno al digitale, il canone Rai non potra’ piu’ essere richiesto a quei cittadini che non acquisteranno il decoder, in quanto di fatto e’ lo stesso Stato che oscura a costoro la televisione, impedendogli di vedere qualsiasi canale.

Ricordate la vicenda di Gabriele Giunchi, il preside a cui non è stato concesso di non possedere una televisione? Forse per i prossimi che decideranno di non avere una tv in casa c’è una speranza di non pagare il canone.

Imposta di registro all’1% per le società che fanno trading immobiliare

 Le società che svolgono un’attività di trading immobiliare possono godere dello sconto per quel che riguarda l’imposta di registro con un’aliquota pari all’1% nel caso si provveda all’acquisto di un fabbricato abitativo: questa possibilità, comunque, sussiste, nell’ipotesi in cui la cessione in esame è stata portata avanti da un’impresa in esenzione dal regime dell’Iva. Tale posizione è stata, tra l’altro, ribadita dal ministero dell’Economia (il Fisco si era espresso in proposito ben dieci anni fa con la risoluzione 93/E, nell’ambito della cessione messa in atto da un ente regionale di sviluppo agricolo). Il principale riferimento per il trattamento agevolato è il D.P.R. 131 del 1986, per la precisione si tratta del “Testo Unico dell’imposta di registro”, il quale dispone che per lo sconto dall’imposta è necessario che si verifichi in acquisto in esenzione Iva, vale a dire che la cessione riguardi un fabbricato non strumentale e che sia posta in essere da un soggetto che non abbia costruito il fabbricato stesso. In questo senso possiamo distinguere due precise ipotesi, le quali danno luogo al beneficio del trattamento agevolato: anzitutto, occorre che l’acquirente del fabbricato sia un’impresa il cui oggetto esclusivo e principale sia rappresentato da un’attività di trading immobiliare.

 

Studi di settore: punto per punto le novità

 L’Agenzia delle Entrate, con la circolare numero 29/E, ha fatto il punto come ogni anno sugli studi di settore, ed in particolare sulle novità che riguardano l’adozione di tale strumento da parte di tutti i contribuenti che vi rientrano. Tra le novità a “lunga scadenza”, c’è quella relativa alla messa a punto di “studi di settore federali“, ovverosia studi di settore che non tengono conto solamente del settore economico di appartenenza, ma anche di prezzi e tariffe adottate a livello territoriale sia per la cessione di beni, sia per la prestazione di servizi. E proprio per mettere a punto studi di settore “in senso federale“, nonché adattati al territorio di appartenenza del contribuente, i Comuni italiani avranno un ruolo attivo nella messa a punto dei nuovi studi di settore, visto che entreranno a far parte, con una partecipazione attiva, sia degli Osservatori regionali, sia della Commissione degli esperti. Ad essere migliorati in futuro saranno anche gli indicatori di normalità sia per le imprese, sia per i liberi professionisti, grazie ad un affinamento del grado di precisione che sarà possibile in virtù di approfondimenti e studi basati sull’analisi economica.

Le Bermuda lasciano la “lista grigia” e siglano un nuovo accordo fiscale

 La lista grigia dei paradisi fiscali continua ad assottigliarsi sempre più: l’ultimo accordo siglato tra l’Olanda e le Isole Bermuda consentirà alla colonia britannica di dire addio ai lidi offshore. L’intento delle Bermuda è chiaro, in quanto risponde alla necessità di entrare a far parte del novero degli stati fiscalmente corretti e conformi agli standard dettati in proposito dall’Ocse. La lista grigia rappresenta l’elenco delle trentuno giurisdizioni che ancora non avevano messo a punto le disposizioni fiscali dettate proprio dall’Organizzazione. Non si tratta dell’unico passo in avanti verso una fiscalità più virtuosa, perché ancora prima delle Bermuda, altri famosi regni dell’offshore, come ad esempio le Isole Vergini e il Guernesey, si erano accordati per ottenere il nuovo status di “paese virtuoso in materia di Fisco”. Per raggiungere questo obiettivo è necessario stipulare dodici trattati bilaterali. Non è stato facile raggiungere un risultato così prestigioso per quel che riguarda le Bermuda.

 

Meno tasse per imprese e famiglie per sopravvivere alla crisi

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Per favore non scherziamo. Il paese ha già troppe tasse. Non serve nessuna nuova imposta – ha tuonato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia – Serve la lotta all’evasione e tagliare la spesa improduttiva.

Le tasse sono troppe per le imprese e per le famiglie. La leader dell’associazione di Confidndustria ha chiesto al governo cento giorni di azioni mirate per aiutare la ripresa e consentire alle imprese di sopravvivere: meno burocrazia, rendere più facile l’accesso al credito alle aziende, minore pressione fiscale, sostegni per gli investimenti e la ricerca.

Dichiarazione dei redditi: accordo Carabinieri-Entrate Liguria per l’assistenza fiscale

 Al fine di rafforzare i rapporti di collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate e l’Arma dei Carabinieri, nelle scorse settimane, ed in particolare alla fine dello scorso mese di aprile, la Direzione Regionale Liguria dell’Agenzia delle Entrate ed il Comando Regione Liguria dei Carabinieri hanno sottoscritto un accordo finalizzato a fornire assistenza fiscale a tutti i Carabinieri che operano nella Regione. L’intesa, firmata dal Generale dei Carabinieri Regione Liguria Salvatore Scoppa, e da Franco Latti, Direttore dell’Agenzia delle Entrate Liguria, punta infatti a fornire assistenza fiscale ed informazioni, ai fini della presentazione della dichiarazione dei redditi, sia ai Carabinieri in servizio, sia a quelli in pensione, ma anche ai loro familiari.

Imposta di registro per la vendita di un fondo destinato a centro sportivo

 La Suprema Corte è intervenuta per disciplinare una casistica funzionale alla definizione di area edificabile: la sentenza 10713 dello scorso 11 maggio ha infatti stabilito che la vendita di un terreno destinato in base al piano regolatore a divenire un centro sportivo deve essere sottoposta all’imposta di registro. La Corte ha anche spiegato, ai fini di questa decisione, che non rileva la presenza di un basso indice di edificabilità. Perché ci si è dovuti pronunciare in proposito? Due srl avevano fatto ricorso contro un avviso di liquidazione, con cui l’Amministrazione richiedeva appunto l’applicazione di tale imposta proporzionalmente alla cessione di terreni: per l’ufficio non sussistevano i requisiti per sottoporre l’operazione all’imposizione dell’Iva.

 

Genova: maggiorazione sgravi fiscali per studenti meritevoli

 Università o mondo del lavoro? questo é il problema che si porranno i giovani diplomati tra qualche settimana appena avranno terminato gli esami di maturità. Manca ormai una settimana al via degli Esami di Stato e per qualcuno quest’anno sfuma il sogno di ottenere un diploma. Secondo le cifre fornite dal Ministero dell’Istruzione è, infatti, in aumento il numero degli studenti non ammessi alla maturità 2009. Il numero in questione é aumentato dell’1,6%.

Cosa fare? Cimentarsi in (almeno) altri tre anni di di studio e per avere cosa? Un pezzo di carta da appendere al muro (e neanche dato che in molte facoltà la pergamena viene consegnata dopo anni)? La laurea da la certezza di un posto di lavoro? In questo contesto economico é tutto più difficile, ma sicuramente non dobbiamo scoraggiare chi ha questo bellissimo sogno.

Cartelle di pagamento: via libera a compensazione debiti con i crediti di imposta

 Per pagare i debiti indicati nelle cartelle di pagamento arriva una nuova modalità comoda e “conveniente” per i contribuenti; trattasi, nello specifico, della possibilità di andare a compensare i debiti che sono iscritti a ruolo con i crediti di imposta che vanta lo stesso contribuente. A tal fine Equitalia ha reso noto d’aver messo a punto, proprio per la compensazione volontaria dei debiti fiscali con i crediti di imposta, i modelli e le procedure per avviarne la comunicazione. Il meccanismo funziona nella maniera seguente: nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate riceve comunicazione dell’esistenza di un credito di imposta vantato da un contribuente che, contestualmente, ha somme iscritte invece a ruolo, l’agente della riscossione, proprio riguardo ai debiti dovuti, procede con la sospensione di ogni azione di recupero e provvede all’inoltro e all’attivazione di una proposta di compensazione.

Spazio economico europeo: uguali diritti anche in ambito fiscale

 I giudici europei si sono pronunciati in merito ad una norma che era stata ritenuta discriminatoria, per la precisione quella promulgata dai Paesi Bassi sui dividendi. La controversia era nata da un ricorso portato avanti dalla Commissione Europea: il punto di maggior contrasto riguardava i dividendi pagati da una società olandese ad un’altra azienda stabilita in uno Stato membro dell’Ue o al di fuori di essa, i quali, in base alla legge già menzionata, erano esentati dalla ritenuta alla fonte dell’imposta sui dividendi a carico della prima società. Questa discriminazione, a detta della Commissione, rappresenterebbe una evidente violazione del principio che sancisce la libera circolazione di capitali. Il ricorso alla Corte di Giustizia ha  avuto proprio il preciso intento di far accertare che, non esonerando i dividendi pagati alle società stabilite in paesi come Islanda e Norvegia (i più discriminati dalla normativa) dalla ritenuta alla fonte dell’imposta sui dividendi, l’Olanda è venuta meno alle disposizioni relative all’accordo sullo Spazio Economico Europeo.

 

Pagare le tasse a rate: interessi tagliati

 Pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» nella giornata di ieri il provvedimento che dispone il taglio degli interessi su pagamenti e rimborsi delle imposte. Vengono così agevolati i pagamenti rateali, in particolare i contributi che risultano dalle dichiarazioni annuali dei redditi, dell’Iva e dell’Irap, Unico compreso. Mentre prima la percentuale di interesse per il pagamento rateale era del 6% annuo, ora si abbassa al 4%.

Sono però escluse dal beneficio le persone fisiche che presentano le dichiarazioni Unico PF2009 alla posta entro il 30 giugno 2009 e scelgono di eseguire i versamenti in modo rateale.

Modello Unico 2009: in Abruzzo esperti delle Entrate per assistenza

 Al fine di agevolare i contribuenti nella compilazione e nella trasmissione del modello Unico 2009 e del modello Mini Unico 2009, l’Agenzia delle Entrate dell’Abruzzo ha reso noto d’aver predisposto una vera e propria “task force” di esperti dell’Amministrazione finanziaria con l’obiettivo di facilitare le operazioni fornendo ai contribuenti tutta la consulenza e l’assistenza necessaria. In questo modo, tra l’altro, i contribuenti dell’Abruzzo potranno predisporre e trasmettere il modello Unico 2009 riducendo gli errori anche perché il supporto, la consulenza e l’assistenza sarà altresì fornita anche agli intermediari che, per conto dei contribuenti, si occupano di predisporre, compilare e trasmettere il modello Unico 2009 persone fisiche ed il Mini Unico 2009. Quest’ultimo, tra l’altro, è uno dei nuovi modelli semplificati predisposti quest’anno dall’Agenzia delle Entrate per permettere in maniera più rapida e veloce la compilazione e la trasmissione delle dichiarazioni per i redditi più comuni.

Multe e tasse non pagate: in arrivo raccomandate per ventimila milanesi

 Inizia l’estate, arriva il sole e per qualcuno forse é già tempo di ferie. State attenti però a non infrangere il codice della strada. Già fatto? Non credete però di farla franca perchè anche se vedete che il tempo passa e nessuno viene a reclamare il pagamento della multa o di una tassa non credete che il fisco o le autorità competenti se ne siano dimenticate.

Occore pagare – affermano da Equitalia (la società per azioni a totale capitale pubblico che si occupa della riscossione del credito su tutto il territorio nazionale -. Sono innumerevoli i motivi per i quali tasse e multe non vengono pagate nei termini legali. Il più diffuso è tuttora l’erronea convinzione riguardo all’inefficienza del Fisco.