Ci sono delle importanti novità per quel che concerne il sistema Sistri (si tratta del Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti, istituito da appena un anno dal Ministero dell’Ambiente): in effetti, il riferimento va a quei soggetti che hanno pagato dei contributi maggiori e che quindi hanno diritto al conguaglio su quanto dovuto nei prossimi anni. Le verifiche del sistema, in particolare, sono state in grado di appurare dei casi in cui la comunicazione del versamento del contributo non è stata ancora posta in essere, nonostante tali contribuenti fossero già in possesso da tempo del numero di pratica e di tutti gli altri estremi utili in questo senso. Il testo normativo che si riferisce a questi adempimenti fiscali è il Decreto del 15 febbraio 2010, il quale precisa con chiarezza quelli che sono gli obblighi relativi al Sistri: anzitutto, utilizzando il fax o la posta elettronica bisogna comunicare al sistema gli estremi del versamento, dunque il suo importo, la quietanza e altro ancora.
Evasione fiscale: Parma, quadro d’autore nel salotto dell’amministratore
A fronte di una maggiore imposta accertata pari a ben 1,3 milioni di euro, l’Agenzia delle Entrate a Parma ha scovato ben 5 milioni di euro, a seguito di verifiche fiscali effettuate dai funzionari, a carico di una società parmense operante nel settore immobiliare. L’indagine, in particolare, ha riguardato gli anni dal 2006 al 2008 a seguito di note di credito sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) alquanto sospette. In accordo con quanto rivela l’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, queste note di credito presentavano l’emissione nei confronti di altre società del gruppo parmense operante nel settore immobiliare, ma soprattutto avevano un importo troppo elevato in ragione al fatturato complessivo. Ed oltre ai guadagni in nero, ed alle note di credito ingiustificate, i funzionari delle Entrate hanno anche scovato un’opera d’arte inserita nei costi d’azienda ma in bella mostra nel salotto dell’amministratore. Trattasi, in particolare, di un’opera che, con un valore di mercato pari a 115 mila euro, è attribuita ad Abraham Brueghel, un pittore fiammingo, ed era stata inserita come arredo d’impresa.
Gettito evasione fisco sia usato per taglio tasse
La proposta arriva direttamente dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, la quale chiede che almeno una parte degli introiti derivanti dalla lotta contro l’evasione fiscale venga usata dal governo italiano per tagliare la pressione fiscale che grava su imprese e lavoratori. Emma Marcegaglia avanza la sua richiesta a margine dell’assemblea generale degli industriali di Bergamo, chiedendo una redistribuzione del peso della fiscalità a favore del mondo produttivo.
Canone Rai, gli over 75 più poveri possono ottenere il rimborso
Il canone della Rai è tradizionalmente una delle tasse meno preferite dai contribuenti italiani, sia per i suoi continui rincari annuali, sia per una corrispondente scarsa qualità dei servizi offerti, così come viene lamentato da più parti: ma finalmente, grazie all’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate (si tratta della 46/E pubblicata proprio nel corso della giornata di ieri), qualche soggetto potrà beneficiare di una abolizione fiscale in questo senso e anche di un rimborso per gli anni passati. Volendo essere più precisi, si deve dire che il Fisco è venuto in soccorso dei contribuenti che hanno più di 75 anni di età e che vantano i redditi più bassi, i quali potranno ottenere la restituzione delle somme pagate nel triennio 2008-2010 seguendo delle specifiche regole. La possibilità esiste comunque già da qualche tempo, vale a dire dal momento in cui venne introdotta la Legge Finanziaria per il 2008.
Unico: ancora dieci giorni per la presentazione telematica
Non mancano poi tantissimi giorni per quel che concerne i contribuenti direttamente interessati all’invio elettronico del modello Unico relativo al periodo d’imposta del 2009: in effetti, volendo essere precisi, tra venti giorni (il termine ultimo è stato fissato al prossimo 30 settembre) ci sarà la scadenza di questa specifica trasmissione fiscale, da effettuare nei confronti dell’Agenzia delle Entrate ovviamente. La procedura in questione ha avuto un buon successo un anno fa, visto che ben undici milioni di soggetti vi hanno aderito, dunque anche in questa occasione si è deciso di ripetere il solito iter: il contribuente potrà scegliere tra vari modelli di dichiarazione dei redditi, vale a dire Unico PF (il modello dedicato alle persone fisiche), all’occorrenza rimpiazzabile con Unico Mini, Unico Enc (enti non commerciali), Unico SP (società di persone) e Unico SC (destinato a tutte le società e agli enti di tipo commerciale).
Assistenza fiscale: Camper Entrate, tappa in provincia di Cremona
A partire da mercoledì prossimo, 22 settembre 2010, e fino al giorno 24, in provincia di Cremona, e per la precisione nel Comune di Pandino, arriva il Camper dell’Agenzia delle Entrate nell’ambito dell’iniziativa “Il Fisco mette le ruote”. A darne notizia è stata l’Amministrazione finanziaria dello Stato che, sul territorio lombardo, ha già fatto tappa con il proprio Camper sempre sul territorio lombardo, ed in particolare a Gonzaga, in provincia di Mantova. La scelta del Comune di Pandino rientra nell’iniziativa delle Entrate di avvicinare il Fisco ai cittadini per quel che riguarda le richieste di informazioni e chiarimenti, ma anche per assolvere agli adempimenti fiscali in quelle aree del Paese dove non sono presenti gli Uffici.
Imposta di registro: a Como evaso quasi un milione di euro
Non finiscono mai di stupire gli episodi di evasione fiscale che coinvolgono il nostro paese: l’ultimo di essi ha visto protagonista la città di Como e in particolare due società attive nella grande distribuzione e con la sede nella città lombarda. Che cosa è successo esattamente? Le aziende in questione avevano posto in essere una struttura finanziaria davvero particolare, la quale aveva appunto il fine ultimo di ottenere un sostanzioso risparmio relativo all’imposta di registro. L’intero giro d’affari di questa evasione ammontava a circa 940.000 euro, una somma piuttosto importante; ciò nonostante, l’Ufficio Territoriale comasco è riuscito a scoprire la frode e a recuperare il denaro “nascosto” al Fisco. L’elemento che ha maggiormente insospettito questo ufficio è stato il conferimento del ramo d’azienda da una società all’altra. Di solito, come è noto a tutti, questa operazione è assolutamente lecita, ma l’obiettivo delle parti era quello di far confluire il ramo aziendale saltando in pieno il passaggio relativo all’assoggettamento dell’operazione al tributo appena citato, il cui valore era determinato in proporzione all’atto del trasferimento.
Compensazione Iva Enti locali
Per i Comuni, in merito alla compensazione dei crediti sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) oltre i 15 mila euro, la revisione equivale al rilascio del visto di conformità. A chiarirlo con una risoluzione, la numero 90/E pubblicata venerdì scorso, 17 settembre 2010, è stata l’Agenzia delle Entrate nel precisare come per i Comuni la certificazione rilasciata dall’organo di revisione, singolo o collegiale, equivalga allo stesso tipo di “vigilanza” connessa al rilascio del visto di conformità in quanto presuppone lo stesso tipo di controllo. Per gli Enti locali, quindi, visto di conformità e sottoscrizione della dichiarazione da parte del revisore singolo, nel caso di Comune più piccolo, o da parte del collegio, pari a sono ai fini della compensazione dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) sopra i 15 mila euro.
Rovigo: tre centri medici si appoggiavano fiscalmente a Madeira
Si conosceva già tempo il regime fiscale agevolato praticato da Madeira: l’arcipelago portoghese viene infatti considerato da tempo una zona franca in questo senso e una conferma è giunta proprio dal nostro paese. Gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate di Rovigo hanno consentito di portare alla luce una evasione da ben 700.000 euro, una somma che non si deve sottovalutare, visto che si riferisce a tre centri medici del capoluogo veneto. Che cosa è successo con esattezza? Le strutture in questione emettevano delle fatture fiscali false mediante il determinante operato di una società che aveva sede appunto nell’Isola di Madeira; tra l’altro, i centri coinvolti nell’indagine della nostra amministrazione finanziaria erano convenzionati anche col Servizio Sanitario Nazionale.
Evasione fiscale: 11 anni prima che bussi l’ispettore
Nel nostro Paese il 15% delle grandi società di capitali dichiara redditi inferiori al livello dei 10 mila euro, ovverosia meno di un impiegato; ma analizzando i bilanci delle imprese dal 2005 al 2008, considerando sempre le società di capitali, circa 800 mila nel nostro Paese tra società per azioni e società a responsabilità limitata, metà di queste non pagano le imposte sui redditi in quanto dichiarano, anche per più anni consecutivi, dei bilanci in rosso. Questo è, tra l’altro, quanto mette in evidenza l’Associazione Contribuenti.it nel sottolineare come a livello statistico il tempo che passa affinché il Fisco bussi alla porta di un evasore fiscale sia pari a ben 11 anni. Questo per dire che è praticamente impossibile ogni anno andare a stanare tutti gli evasori fiscali proprio perché ci sarebbe bisogno di un vero e proprio esercito di funzionari preposti a scovare i furbi. In base alle stime elaborate proprio dall’Associazione Contribuenti.it, lo scorso anno il Fisco ha effettuato controlli su meno del 10% dei potenziali evasori, da cui si evince come la probabilità di incontrare l’ispettore per un evasore fiscale sia di una ogni 11 anni.
Bini Smaghi: non è il momento di tassare le banche
Non c’e’ unanimita’ tra i 27 ministri finanziari dell’Unione europea sul prelievo sulle banche che dovrebbe finanziare il fondo anticrisi, c’è chi dice sì alla tassa, ma diverse sono le posizioni sulle modalita’ applicative. La Banca centrale europea ha voluto ieri lanciare un messaggio, subito dopo un vertice governativo a Bruxelles: le prime proposte per rafforzare il Patto di Stabilità non sono sufficienti e vanno rese più stringenti, inoltre é fuori luogo la possibilità di introdurre nuove tasse sulle banche in un momento in cui le istituzioni finanziarie sono chiamate a nuove e urgenti ricapitalizzazioni.
Fiera del Levante: a Bari si discute di Fisco ed equità
La Fiera del Levante, uno dei principali eventi fieristici del nostro paese e dell’intero Mediterraneo, si è posta sin dalla sua fondazione (nel 1929) l’obiettivo di internazionalizzare l’economia meridionale: l’edizione di quest’anno avrà, come di consueto, al centro dei propri dibattiti e argomenti, anche molte questioni di carattere fiscale e tributario. In particolare, i convegni andranno a focalizzarsi sull’adempimento di tipo spontaneo, al fine di inquadrare nel migliore dei modi la legalità collegata a tasse e imposte. La Fiera barese ha visto proprio nei giorni scorsi la partecipazione dell’Agenzia delle Entrate, mediante la presenza della sua direzione regionale pugliese, oltre a quella dell’Ordine professionale che raggruppa i dottori commercialisti e gli esperti contabili della città di Bari. Silvio Guarino, direttore regionale dell’amministrazione finanziaria pugliese, ha sottolineato come una corretta legalità fiscale sia sempre associata al rispetto delle regole; altri elementi peculiari, inoltre, sono il giusto comportamento del contribuente e la corretta determinazione dell’imposta da parte dello stesso Fisco.
Evasione fiscale: si annida in tutte le categorie economiche
L’evasione fiscale si annida in tutte le categorie economiche. A dichiararlo è stata l’Agenzia delle Entrate in risposta alle affermazioni di Confindustria che ha giudicato come “sbalorditivi” i livelli che l’evasione fiscale ha raggiunto nel nostro Paese. Secondo l’Amministrazione finanziaria dello Stato, infatti, in questo modo non viene a conti fatti riconosciuto lo sforzo che, nella lotta e nel contrasto all’evasione fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha messo in campo con il proprio lavoro quotidiano al servizio del Paese; questo perché nelle casse dell’Erario, proprio dalla lotta all’evasione fiscale, le somme recuperate hanno recentemente toccato dei livelli mai raggiunti, ragion per cui l’Agenzia delle Entrate avrebbe anche bisogno che in merito ci fosse un cambiamento culturale nonché il supporto e la collaborazione da parte delle parti sociali.
Inps: contributi previdenziali, incassi in aumento
Nel periodo gennaio – agosto di quest’anno l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, ha incassato un ammontare complessivo di contributi che ha superato dell’1% il dato preventivato. Nel dettaglio, nei primi otto mesi di quest’anno l’Inps ha incassato 85,8 miliardi di euro con un incremento rispetto al 2009 pari allo 0,8%; trattasi di una cifra che, in accordo con quanto ha precisato l’Istituto con una nota, riguarda al netto dei trasferimenti allo Stato il recupero crediti, per un controvalore pari a 3,4 miliardi di euro, e le riscossioni correnti che negli otto mesi si sono attestate a 82,4 miliardi di euro. Secondo quanto dichiarato da Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Inps, i dati relativi agli incassi sui contributi pagati dalle aziende dimostrano come nonostante tutto l’economia italiana sia comunque dinamica visto che c’è stata un’inversione dei contributi riscossi a partire dallo scorso mese di giugno dopo una dinamica degli incassi in frazionale calo. Il solo dato relativo all’attività di recupero crediti mostra invece nei primo otto mesi di quest’anno un’impennata del 17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.