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Evasione fiscale: Parma, quadro d’autore nel salotto dell’amministratore

A fronte di una maggiore imposta accertata pari a ben 1,3 milioni di euro, l’Agenzia delle Entrate a Parma ha scovato ben 5 milioni di euro, a seguito di verifiche fiscali effettuate dai funzionari, a carico di una società parmense operante nel settore immobiliare. L’indagine, in particolare, ha riguardato gli anni dal 2006 al 2008 a seguito di note di credito sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) alquanto sospette. In accordo con quanto rivela l’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, queste note di credito presentavano l’emissione nei confronti di altre società del gruppo parmense operante nel settore immobiliare, ma soprattutto avevano un importo troppo elevato in ragione al fatturato complessivo. Ed oltre ai guadagni in nero, ed alle note di credito ingiustificate, i funzionari delle Entrate hanno anche scovato un’opera d’arte inserita nei costi d’azienda ma in bella mostra nel salotto dell’amministratore. Trattasi, in particolare, di un’opera che, con un valore di mercato pari a 115 mila euro, è attribuita ad Abraham Brueghel, un pittore fiammingo, ed era stata inserita come arredo d’impresa.

In pratica il quadro, inserito a bilancio alla voce “componenti d’arredo“, al pari delle scrivanie e degli armadi, si sarebbe dovuto trovare appeso in azienda quando invece andava ad abbellire la residenza dell’amministratore. Dalle verifiche effettuate dagli “007” del fisco, inoltre, sono state rilevate ulteriori irregolarità nei bilanci, tra cui la deduzione di costi non inerenti e non documentati unitamente alla “dimenticanza” inerente le plusvalenze conseguite dalla vendita di un immobile.

Intanto, sempre in Emilia-Romagna, la Direzione generale delle Entrate ha comunicato altre tre nuove new entry tra i cosiddetti “Comuni caccia-evasori“. Trattasi, nello specifico, dei Comuni di Piozzano, Monterenzio e Argenta nell’ambito del protocollo di intesa Anci-Entrate che mira ad attività di controllo basate su una governance locale, mirata ed efficace che, tra l’altro, frutta a favore dei Comuni un terzo delle somme evase e recuperate a titolo definitivo.

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