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Evasione fiscale: Lombardia, maxi-recupero nel settore immobiliare

In Lombardia l’Amministrazione finanziaria dello Stato, ed in particolare l’Ufficio Territoriale di Milano 2 dell’Agenzia delle Entrate, ha scovato nel settore immobiliare una maxi-evasione, superiore ai cinque milioni di euro, dopo tutta una serie di controlli che, nello specifico, hanno portato letteralmente a “smontare” una complessa operazione finanziaria basata sul cosiddetto leveraged buyout. Trattasi, nello specifico, di una tecnica di acquisizione societaria valida quando questa risulta essere giustificata da ragioni valide di natura economica. Pur tuttavia il Fisco ha rilevato come con poco più di 300 euro sia stata messa in atto una cessione d’azienda che, in realtà, aveva un valore superiore ai cinque milioni di euro. Nel mirino al riguardo sono finite due aziende immobiliari che, attraverso il meccanismo sopra citato, al fine di dribblare il Fisco avevano fatto transitare il ramo d’azienda da un’azienda all’altra attraverso il leveraged buyout al fine di ottenere un risparmio d’imposta rilevante.

In questo modo, secondo quanto spiegato in una nota dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Lombardia, le due aziende hanno indebitamente cercato di evitare di pagare un’imposta di registro nella misura proporzionale al valore dell‘atto di trasferimento. L’operazione è stata messa in atto attraverso una terza impresa, una società veicolo; in pratica la prima azienda immobiliare aveva trasferito il ramo d’azienda alla società veicolo, e poi solo dopo poche settimane proprio le quote della società veicolo venivano acquisite dalla seconda società immobiliare.

Al fine di far apparire l’operazione lecita, le due aziende immobiliari, in accordo con quanto rivela la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Lombardia, avevano registrato i due atti in Uffici Territoriali distinti. In realtà l’interposizione della società veicolo per il Fisco è fittizia visto che l’oggetto reale della transazione è dato proprio dal passaggio del ramo d’azienda dalla prima alla seconda azienda immobiliare il cui trattamento ai fini fiscali è ben diverso dai circa 300 euro con i quali le due imprese hanno tentato di cavarsela. L’imposta reale dovuta, pari all’incirca a 5,6 milioni di euro, è stata versata in un’unica soluzione a seguito della notifica dell’avviso di accertamento.