Imposte più basse sulle transazioni immobiliari a partire da gennaio 2014

A partire dal 1 gennaio 2014 le imposte sulle transazioni immobiliari saranno più basse di quelle in vigore fino alla fine di dicembre 2013. Lo ha stabilito l’Agenzia delle Entrate, che ha rivisto a rivisto a ribasso l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria e quella catastale, sia per le prime, che per le seconde case.

Più di 500mila immobili prima sconosciuti saranno censiti all’interno del Catasto

A partire da quest’anno il Fisco italiano potrà contare su nuove entrate fiscali. Quelle relative ad un ampio gruppo di rendite catastali fino ad oggi sfuggite all’Agenzia delle Entrate perché associate a stabili  non registrati all’interno del Catasto. Attraverso il compimento di una maxi operazione di contrasto all’evasione fiscale, infatti, il Fisco italiano ha individuato recentemente più di 500 mila immobili sconosciuti che ora verranno finalmente censiti.

Dichiarazione dei redditi e prima casa, chiarimenti Entrate

Non tutti i contribuenti, in sede di dichiarazione dei redditi, sono obbligati a presentarla. In certi casi, ed in particolare per redditi bassi, può infatti scattare l’esonero. E’ il caso, in accordo con una nota ufficiale emessa in data odierna, venerdì 25 marzo 2011, dall’Agenzia delle Entrate, di chi ha solamente redditi da terreni e da fabbricati; se il reddito complessivo è sotto i 500 euro, e non ci sono altri redditi da dichiarare, allora scatta l’esonero per quel che riguarda la dichiarazione dei redditi. Pur tuttavia occorre fare attenzione all’abitazione principale che, relativamente ai casi di esonero con limite di reddito, deve essere inclusa. Quindi, porta ad esempio proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato, se il contribuente possiede solo redditi da terreni e fabbricati, per 450 euro relativi ad un terreno, e per 700 euro dati dall’abitazione principale, allora il totale fa 1.150 euro; essendo 1.150 euro superiori al limite dei 500 euro, allora il contribuente è obbligato alla presentazione della dichiarazione dei redditi e, quindi, non può scattare l’esonero.

Svalutazione partecipazioni società estere: quando il trucco non funziona

Nella Regione Emilia-Romagna, ed in particolare a Parma, l’Agenzia delle Entrate ha ottenuto un’altra vittoria dinanzi alla competente Commissione Tributaria Provinciale in merito ad un’operazione su capitale sociale condotta da una multinazionale attraverso un vero e proprio stratagemma. Nel dettaglio, una multinazionale operante nel comparto della lavorazione del vetro aveva acquisito il 100% del capitale sociale di un’azienda francese, ma al termine del perfezionamento dell’operazione di acquisizione aveva subito provveduto a svalutare la partecipazione al fine di potersi andare ad avvantaggiare delle deduzioni fiscali previste in questi casi. I funzionari del Fisco, insospettivi dalla tempistica repentina dell’operazione, hanno attivato i controlli contestando alla multinazionale il trucco in bilancio che ha generato un ammanco di 4,5 milioni di euro a fronte di un’evasione di imposta pari a ben 2,5 milioni di euro.

Evasione fiscale: Parma, quadro d’autore nel salotto dell’amministratore

A fronte di una maggiore imposta accertata pari a ben 1,3 milioni di euro, l’Agenzia delle Entrate a Parma ha scovato ben 5 milioni di euro, a seguito di verifiche fiscali effettuate dai funzionari, a carico di una società parmense operante nel settore immobiliare. L’indagine, in particolare, ha riguardato gli anni dal 2006 al 2008 a seguito di note di credito sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) alquanto sospette. In accordo con quanto rivela l’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, queste note di credito presentavano l’emissione nei confronti di altre società del gruppo parmense operante nel settore immobiliare, ma soprattutto avevano un importo troppo elevato in ragione al fatturato complessivo. Ed oltre ai guadagni in nero, ed alle note di credito ingiustificate, i funzionari delle Entrate hanno anche scovato un’opera d’arte inserita nei costi d’azienda ma in bella mostra nel salotto dell’amministratore. Trattasi, in particolare, di un’opera che, con un valore di mercato pari a 115 mila euro, è attribuita ad Abraham Brueghel, un pittore fiammingo, ed era stata inserita come arredo d’impresa.

Evasione fiscale edilizia: Marche, Entrate recupera quasi tre milioni

Nella Regione Marche, ed in particolare nel Comune di Senigallia, in Provincia di Ancona, l’Ufficio delle Entrate è riuscito a recuperare quasi tre milioni di euro da un’operazione antievasione nel settore edile dopo che i funzionari del Fisco, attraverso un minuzioso lavoro di ricostruzione contabile dei costi di competenza e dei ricavi, riferiti ad alcuni cantieri, sono risaliti alla mancata contabilizzazione dei ricavi, unitamente a costi inesistenti, per l’anno di imposta 2006. I quasi tre milioni di euro recuperati dall’ufficio dell’Agenzia delle Entrate del Comune di Senigallia (AN) derivano da maggiori imposte accertate in materia di imposta sul valore aggiunto (Iva), imposta sul reddito delle società (Ires) ed imposta regionale sulle attività produttive (Irap) cui vanno aggiunte chiaramente anche le relative sanzioni. Nel dettaglio, i funzionari del fisco sono risaliti ai costi inesistenti ed ai maggiori ricavi non dichiarati in base a delle anomalie che sono state riscontrate nelle scritture contabili, e che nello specifico riguardavano i rapporti di natura commerciale che venivano intrattenuti con altre aziende del comparto edile appaltatrici sulle quali, a loro volta, sono scattati i controlli fiscali.

Cessioni immobiliari: novità sul contenzioso fiscale

L’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, 14 aprile 2010, ha emesso una importante circolare, la numero 18/E, con la quale vengono indicate agli uffici le linee operative in merito al contenzioso, anche per il passato, delle liti tributarie in materia di operazioni di cessione immobiliare nel caso in cui l’unico elemento a disposizione sia stato solamente lo scarto tra il prezzo dichiarato ed il valore normale. A tal fine, quindi, l’Agenzia delle Entrate, in materia di accertamento su reddito di imprese e di imposta sul valore aggiunto (Iva) per vendite di beni immobili, ha di conseguenza messo in evidenza come gli Uffici del Fisco debbano valutare l’abbandono del contenzioso, e quindi della lite tributaria, se l’unico elemento a disposizione del Fisco per l’accertamento sia quello sopra descritto.

Evasione immobiliare Veneto: accordo Entrate – Agenzia del Territorio

Al fine di rafforzare le azioni di contrasto all’evasione fiscale nel settore immobiliare, la direzione regionale Trentino Alto Adige e Veneto dell’Agenzia del Territorio, e l’Agenzia delle Entrate della Regione Veneto, hanno siglato un importante protocollo di intesa. La firma all’accordo è stata apposta il 6 aprile scorso da Ildebrando Pizzato, direttore regionale del Veneto dell’Agenzia delle Entrate, e da Agostino Pellegrini, direttore regionale del Veneto e del Trentino Alto Adige dell’Agenzia del Territorio, con quest’ultima che in base al protocollo d’intesa potrà fornire, a supporto dell’attività di accertamento degli uffici del Fisco, delle stime sommarie e/o particolareggiate, unitamente a dei pareri tecnici per quel che riguarda la valutazione degli immobili che, tra l’altro, potrà essere presa a riferimento anche per le pretese di natura erariale dell’Amministrazione finanziaria dinanzi alle commissioni tributarie.

ICI 2009: tariffe on line nella Provincia Autonoma di Bolzano

Nella Provincia Autonoma di Bolzano le tariffe 2009 relative all’imposta comunale sugli immobili (ICI) sono reperibili direttamente su Internet grazie all’Osservatorio Provinciale Tariffe, organo istituito presso l’Istituto di Statistica della Provincia; le tariffe, visto che l’ICI sulla prima casa, tranne casi specifici, non si paga più, riguardano di conseguenza le seconde case, la cui imposta tende ad essere più elevata, consultando il sito al link www.provincia.bz.it/osservatorio-tariffe, in corrispondenza di quei comuni aventi una marcata vocazione turistica. La diffusione on line delle tariffe ICI nella Provincia Autonoma di Bolzano è susseguente ai dati acquisiti dai singoli Comuni, e prevede chiaramente che l’ICI 2009 debba essere pagata anche sulle prime case ad uso residenziale se queste appartengono alle categorie catastali “A/1”, che individua le abitazioni signorili, “A/8”, con cui vengono identificate le ville, e la categoria “A/9” per i castelli.