San Francisco: per fumatori maleducati tassa sulle sigarette

Mentre in alcune zone del mondo si incentivano i dipendenti pubblici a fumare, qualcuno indiscutibilmente più civile invita i cittadini fumatori a essere più educati. Non che il popolo dei fumatori sia composto prevalentemente da persone poco inclini al vivere civile, ma oltre coloro che gettano i mozziconi nelle spazzature ci sono purtroppo altri che, incuranti, lasciano gli avanzi di sigaretta dappertutto. E lo vediamo anche sulle nostre strade, dove spesso spostando lo sguardo non possiamo far altro che notare la sporcizia causata dai mozziconi di sigaretta.

Fumatori maleducati e che sporcano? Se appartenete a questa categoria e abitate a New YorkGavin Newsom probabilmente sarete costretti a pagare una tassa sulle vostre amate sigarette. Chi sporca paga. Questo deve essere stato il pensiero di , sindaco di San Francisco, che presenterà al Consiglio comunale la sua proposta per un’extra-tassa sulle sigarette.

Pagamento tasse e contributi: artigiani e commercianti chiedono una proroga

Il prossimo 16 giugno 2009 artigiani, commercianti, piccole imprese, ditte individuali e lavoratori autonomi con partita IVA, saranno chiamati al versamento delle imposte relative ai redditi del 2008, con la possibilità di saldare in un’unica soluzione o con versamenti rateali soggetti a maggiorazioni legate alla dilazione dei pagamenti. E proprio in vista di tale scadenza, le principali Associazioni di Categoria degli artigiani, esercenti e piccole e medie imprese hanno scritto una lettera a Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, con la quale si chiede una proroga di un mese, dal 16 giugno al 16 luglio 2009, per il pagamento delle tasse e dei contributi senza la maggiorazione dello 0,40% prevista. Nel dettaglio, le Associazioni di categoria che hanno inviato congiuntamente la lettera al Ministro sono la Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani, Confartigianato e CNA, spiegando come la proroga si renda necessaria in virtù del fatto che, per quei contribuenti soggetti all’applicazione degli studi di settore, l’Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto a rendere disponibile “Ge.Ri.Co“, l’applicativo che, per i redditi dello scorso anno, permette di calcolare i ricavi ai fini degli studi di settore con l’applicazione dei dovuti correttivi.

In Germania è praticamente obbligatoria la “tassa sulla religione”

La situazione tedesca relativa alle “tasse di religione” ricalca molto vicina quella italiana, seppur con qualche differenza: infatti, visto che esiste una forte ingerenza da parte della Chiesa in molte delle attività dello Stato teutonico, i contributi fiscali che sono destinati alla confessione religiosa vengono direttamente riscossi dall’anagrafe tributaria. Non solo; si procede anche alla verifica e al controllo della cartella delle imposte sul reddito, al fine di accertare se il contribuente ha pagato o meno questa tassa. Indicando la propria appartenenza alla fede religiosa (le lettere EV indicano i protestanti, RK i cattolici), si è ufficialmente membri della chiesa e occorre pagare la relativa imposta. Il tributo, chiamato in Germania Kirchensteuer, è destinato quindi alle confessioni religiose e si affianca ad un’altra tassa simile, il Kultussteuer. A differenza del nostro “otto per mille”, la Kirchensteuer viene pagata solo in caso di scelta espressa ed il suo valore ammonta al 9% del corrispettivo dell’Irpef tedesca.

 

Confommercio: le tasse soffocano PMI

Piccole imprese soffocate dalle tasse e impedite quindi negli investimenti e nello sviluppo. Confcommercio, nella persona di Carlo Sangalli, ieri a Genova al convegno su Fiscalità e Pmi nell’ambito della settima tappa del Roadshow, ha presentato lo stato del settore e discusso delle perplessità. Circa tre imprese su cinque faticano a sostenere il livello tassativo soprattutto l’Irap.

Sangalli ha sottolineato:

Pagare tutti per pagare meno, ma anche pagare meno per pagare tutti. E’ da questo principio che dobbiamo partire se vogliamo porre un freno alla pressione fiscale e procedere in modo efficace al contrasto ed al recupero di evasione ed elusione. E, in particolare, in un periodo di crisi profonda per la nostra economia questo principio ha una valenza ancora più forte perché rappresenta una condizione necessaria per superare questo difficile momento. E anche dall’indagine che presentiamo emerge che per circa tre imprese su cinque la tassazione è molto elevata e non sostenibile; in estrema sintesi è eccessiva.

Gli stipendi italiani subiscono il salasso delle tasse

Gli italiani vedono la loro busta paga diminuire in maniera esagerata rispetto agli altri europei. Il motivo? Il cuneo fiscale, la differenza cioè tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto effettivamente percepisce il lavoratore. Lo conferma uno studio dell’Ocse sulla tassazione dei salari relativamente all’anno 2008. Su trenta Paesi l’Italia si colloca al 23° posto: i cittadini della Gran Bretagna, Giappone, Stati Uniti, Germania, Francia e molti altri Paesi europei intascano più di noi. Gli italiani nel 2008 hanno guadagnato ben il 17% in meno della media Ocse; la media della busta paga é di circa 16mila euro l’anno, quindi sui 1.300 euro al mese. Non va neanche bene se si é single: il peso di tasse e contributi per un lavoratore dal salario medio senza carichi familiari è del 46,5%.

Tasse locali troppo alte. A Milano record pressione tributaria

In Italia la pressione fiscale non è elevata solamente quando si parla di imposta sul valore aggiunto (IVA) e, soprattutto, di IRPEF, ma il carico fiscale a carico dei contribuenti è allo stesso modo elevato quando si parla di tasse locali al punto che più che tasse possono essere definite spesso come dei veri e propri balzelli. La pressione tributaria a livello locale è anche il frutto di un’ampia e diffusa evasione che penalizza sia le casse dei Comuni, sia le tasche dei cittadini che onestamente le pagano; non a caso, secondo quanto rileva Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, se nel 2009 le tasse statali sono destinate ad aumentare di un +0,4%, quelle locali sono attese in rialzo del 4,6% a causa di tanti fattori tra cui l’evasione ed i trasferimenti ridotti dello Stato a favore dei Comuni e delle Regioni. Per questo secondo l’Associazione, al fine di evitare che la pressione tributaria a livello locale si faccia sempre più insostenibile, occorre istituire presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze la figura di “Mister Fisco“.

Fatturazione e Iva: obblighi ed esoneri

La fattura è il documento fiscale obbligatorio che viene redatto da colui che vende beni o servizi. Per emettere fattura occorre essere titolare di Partita Iva, per comprovare l’avvenuta cessione di beni o prestazione di servizi e il diritto a riscuoterne il prezzo. Gli imprenditori quindi devono emettere fattura quando vendono un bene o prestano un servizio, a seconda dell’attività svolta. Ma ci sono casi di esonero, ovvero in cui il venditore può anche evitare di emetterla. Se non è espressamente richiesto dal cliente al momento di effettuazione dell’operazione, il venditore è esonerato dall’obbligo di emettere la fattura nei seguenti casi:

* commercianti al dettaglio;
* agricoltori per beni di propria produzione;
* prestazioni alberghiere;
* somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
* autotrasporti di persone;
* transito sulle autostrade;
* coloro che prestano servizi in forma ambulante o nell’abitazione dei clienti.

Tasse energetiche in Usa: Oklahoma contro Obama

Dana Murphy, Bob Anthony e Jeff Cloud, titolari della Corporation Commission dell’Oklahoma indirizzano una lettera al presidente degli Stati Uniti Barack Obama richiamando il 10° emendamento della Costituzione secondo il quale i poteri non delegati al governo spettano agli Stati e al popolo. La contesa è nata in merito alle tasse federali considerate una violazione della Costituzione e deleterie per l’economia nazionale. La lettera è stata abbastanza chiara: la Camera dei Rappresentanti di Oklahoma City, con 73 voti contro 22 ha approvato una risoluzione con cui si invita il governo federale ed il Congresso di Washington di tornare ad agire entro i limiti della Costituzione, cessando di agire oltre i propri poteri.

Le motivazioni della Camera sono ragionevoli, in una nota si legge infatti:

L’incremento delle tasse energiche proposto nel bilancio avrà effetti disastrosi sugli sforzi del nostro Stato per educare le nuove generazioni, garantire un ambiente pulito e create posti di lavoro poichè le imposte vanno a ridurre gli investimenti nei nuovi progetti nei settore del greggio e del gas naturale che garantiscono entrate per lo Stato ed energia per gli Stati Uniti.

Il Fisco tedesco è ormai destinato a un rapido ridimensionamento

La crisi economica si sta scatenando in tutta la sua potenza sulla Germania: le difficoltà del deficit e del prodotto interno lordo, le quali dovrebbero portare l’economia teutonica a un consistente calo di oltre sei punti percentuali, sono ormai un dato di fatto. Un effetto evidente di questa situazione lo possiamo ritrovare senza dubbio nel cambiamento subito dalle entrate fiscali e dai volumi di spesa. Il gettito delle imposte e tasse tedesche è ormai entrato nel tunnel del ridimensionamento, dopo i buoni risultati conseguiti invece nel 2008: un dato su tutti conferma ciò, vale a dire il cambiamento delle stime di novembre, secondo cui le entrate fiscali erano state fissate in un tetto di 572 miliardi di euro, ridotto invece ora a 530 miliardi. La più ovvia motivazione di questa riduzione consiste nel fatto che mancano e scarseggiano le risorse, tanto che i conti pubblici stanno sempre più tendendo verso il rosso. Il debito pubblico è destinato a raggiungere velocemente la quota record di 1.500 miliardi di euro.

 

Dvd nelle scuole per insegnare a pagare le tasse

Occorre insegnare agli italiani l’importanza di pagare le tasse. Occorre partire presto con questa formazione, iniziando dalle scuole. Ecco quindi un dvd contenente un cartone animato distribuito nelle scuole perchè fin da piccoli si imparino gli obblighi fiscali. Il direttore generale dell’Agenzia delle entrate Attilio Befera al Forum della Pubblica Amministrazione in corso a Roma ha presentato il progetto:

Abbiamo creato un kit che distribuiamo a tutte le scuole, c’e’ un dvd con un cartone animato per i bambini dove si spiega perchè bisogna pagare le imposte. Cominciamo a dare queste informazioni fin da quando si ha il primo impatto con la scuola. Cio’ significa, forse, ridurre l’influenza di quel dna che noi italiani ci portiamo dietro e che ci induce a non pagare le tasse.

Brevetto decaduto se non si paga la relativa tassa

Cosa avviene se l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi comunica al titolare del brevetto per invenzione industriale che non risultavano pagate annualità relative alla tassa e pertanto lo invitava copia dei pagamenti effettuati? Innanzitutto se non avete pagato la tassa andate incontro a perdita del diritto di esclusiva al brevetto. La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. n. 10219/2009) ha infatti stabilito la perdita del brevetto dovuta a ritardo, da parte dell’azienda, nel pagamento della relativa tassa:

L’art. 47 del r.d. 1127/39 stabilisce che la tassa annuale deve essere pagata anticipatamente entro il termine corrispondente a quello in cui è stata depositata la domanda e, trascorso detto termine, il pagamento è ammesso nei sei mesi successivi, con l’applicazione di una soprattassa. In caso mancato rispetto di quest’ultimo termine, l’art 55 del regio decreto stabilisce la decadenza dal brevetto.

Cartelle di pagamento: come funziona l’istanza di autotutela

Quando ad un contribuente viene recapitata una cartella di pagamento, magari di importo rilevante, e risulta essere sbagliata, o addirittura vengono richieste somme già pagate con un ravvedimento fatto di recente, è bene muoversi con estrema tempestività. Il contribuente che vuole contestare il contenuto e la somma da pagare scritta nella cartella di pagamento può infatti avvalersi dell’autotutela che è uno strumento utile sia per l’Amministrazione finanziaria, sia per il contribuente in quanto si possono in questo modo effettuare delle verifiche ed evitare che il contenzioso si protragga nelle sedi opportune con conseguente spreco di tempo e di risorse a carico delle parti in gioco. Con l’autotutela, infatti, il contribuente, con una semplicissima domanda in carta semplice, può presentare l’istanza all’ufficio competente segnalando l’atto per il quale si richiede l’annullamento e, soprattutto, i motivi per i quali il contribuente chiede l’annullamento della cartella.

Tassa per chi desidera diventare cittadino italiano

Primo voto di fiducia sul ddl sicurezza domani alle ore 10,30 in Parlamento. Si voterà relativamente ai maxiemendamenti riguardanti la sicurezza. Quali sono i princìpi menzionati nel ddl diviso in tre maxiemendamenti? Si chiede che:

1 – L’extracomunitario possa rimanere nei Cie (Centri di identificazione ed espulsione) fino a 180 giorni e non due mesi come avviene ora.

2 – Per avere la cittadinanza si dovranno pagare 200 euro. Per il permesso di soggiorno invece la tassa sarà fissata dai ministeri dell’ Interno e dell’Economia tra gli 80 e i 200 euro.

3- Chi affitta un’appartamento a un clandestino potrebbe rischiare tanto: carcere fino a tre anni se si dà in alloggio o si affitta anche una stanza a stranieri che risultino irregolari al momento della stipula o del rinnovo del contratto di locazione. La condizione necessaria perchè scatti l’arresto è che ci sia un ingiusto profitto.

Una tassa di scopo a favore della ricostruzione in Abruzzo

Ieri mattina a Onna il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e la presidente della Provincia Stefania Pezzopane hanno incontrato i rappresentanti di Pro loco e associazione Onna onlus: i rappresentanti sottolineano l’importanza della ricostruzione. Gli onnesi da parte loro chiedono una presenza costante a Onna di rappresentanti del Comune per risolvere i problemi e i disagi che si riscontrano. Il sindaco Cialente coglie l’occasione per lanciare un appello alle forze politiche e al governo proponendo una «tassa di scopo» mirata alla ricostruzione delle zone terremotate. In pratica la proposta é quella di tassare i cittadini, un’imposizione a scopo benefico quindi. Cialente é positivo e propositivo: