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Il Fisco tedesco è ormai destinato a un rapido ridimensionamento

La crisi economica si sta scatenando in tutta la sua potenza sulla Germania: le difficoltà del deficit e del prodotto interno lordo, le quali dovrebbero portare l’economia teutonica a un consistente calo di oltre sei punti percentuali, sono ormai un dato di fatto. Un effetto evidente di questa situazione lo possiamo ritrovare senza dubbio nel cambiamento subito dalle entrate fiscali e dai volumi di spesa. Il gettito delle imposte e tasse tedesche è ormai entrato nel tunnel del ridimensionamento, dopo i buoni risultati conseguiti invece nel 2008: un dato su tutti conferma ciò, vale a dire il cambiamento delle stime di novembre, secondo cui le entrate fiscali erano state fissate in un tetto di 572 miliardi di euro, ridotto invece ora a 530 miliardi. La più ovvia motivazione di questa riduzione consiste nel fatto che mancano e scarseggiano le risorse, tanto che i conti pubblici stanno sempre più tendendo verso il rosso. Il debito pubblico è destinato a raggiungere velocemente la quota record di 1.500 miliardi di euro.

 


Ma non esistono proprio soluzioni per rimediare al dilagare di questa “voragine” finanziaria? L’unico rimedio paventato dal governo tedesco è quello di puntare sull’innalzamento delle imposte, soprattutto nei confronti dei contribuenti con i maggiori redditi. Il ministro delle Finanze, Peer Steinbrueck, ha già intenzione di elevare l’aliquota massima e abbassare al contempo la soglia di reddito per la sua applicazione: altra soluzione in fase di studio è quella di inasprire la tassazione dei gestori privati e degli impianti nucleari (l’idea più vicina alla realizzazione è quella di una sovrattassa pari a un centesimo per ogni kilowatt).

 

Le stime degli economisti prevedono il raggiungimento di circa 15-20 miliardi di euro grazie a questi nuovi provvedimenti: ma finora esse sono rimaste al semplice stadio di “promesse” e ci vorrà molto prima che diventino delle entrate effettive. Di contro, i finanzieri tedeschi rispondono alle critiche, spiegando che anche la riduzione del gettito fiscale è per ora solo un dato statistico.