I legami tra gli investimenti “verdi” e il Fisco diventano sempre più stretti grazie all’ultima iniziativa messa a punto dall’Agenzia delle Entrate: in effetti, la risoluzione 78/E della nostra amministrazione finanziaria, documento che è stato pubblicato ormai cinque giorni fa, ha chiarito alcuni aspetti in proposito, illustrando in particolare come collocare nella dichiarazione dei redditi gli investimenti ambientali sottoposti a detassazione. Entrando nel dettaglio, c’è da dire che esiste in proposito uno specifico codice tributo (99), il quale si riferisce appunto all’uso dell’agevolazione tributaria in questione, la quale va a ricomprendere tutte quelle spese che sono state sostenute dalle piccole e medie imprese nel corso del 2009. La risoluzione citata in precedenza rappresenta proprio l’elenco completo delle istruzioni da seguire in questo senso, in modo da indicare con precisione e accuratezza le variazioni in diminuzione all’interno del quadro RF del modello Unico. Le spese a cui hanno pensato le Entrate sono quelle che hanno come fine precipuo quello di tutelare l’ambiente, ma che comunque non rappresentano una parte integrante del reddito (il riferimento normativo è la legge 388 del 2000, vale a dire la Finanziaria del 2001).
Agenzia delle Entrate
Assicurazioni estere, le Entrate illustrano il modello fiscale
La risoluzione 80/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare tre giorni fa è entrata nel merito della disciplina fiscale da applicare per un determinato tipo di imposta: si tratta infatti del tributo che è dovuto sui premi incassati mensilmente dalle imprese operanti nel campo dell’assicurazione, sia quelle del nostro paese che quelle estere. In particolare, il documento dell’amministrazione finanziaria ha approfondito le specifiche modalità con cui si potranno denunciare e versare le somme in questione. La novità rilevante consiste proprio nella citazione delle società che operano all’estero, visto che non hanno l’obbligo di nominare un apposito rappresentante fiscale per portare a termine queste operazioni. Tra l’altro, bisogna anche ricordare che risale ormai a qualche mese fa l’approvazione del nuovo modello per la denuncia dell’imposta sulle assicurazioni (il cosiddetto F23), il quale deve necessariamente fruire della modalità elettronica (è possibile fare ricorso a degli intermediari abilitati).
Redditometro: ancora troppo pochi contribuenti sono congrui
I dati che giungono dalle rilevazioni del nuovo redditometro (lo strumento fiscale che misura la capacità contributiva in base a determinati elementi di ricchezza) non inducono all’ottimismo: in effetti, secondo quanto affermato dall’associazione Contribuenti.it, ben tre soggetti su quattro non rispetterebbero la congruità in questione, vale a dire non sarebbero in linea con le richieste dell’Agenzia delle Entrate in merito al reddito imponibile, fattori da cui poi si ricavano le imposte da pagare. Le difficoltà di questo metodo innovativo sono dunque di tutta evidenza. In particolare, l’accertamento sintetico, il quale dovrebbe è in grado di ricostruire alla perfezione il reddito dei contribuenti analizzando i diversi consumi effettuati e il tenore di vita condotto, appare come troppo stringente, se è vero come è vero che ben pochi italiani sono risultati allineati alle nuove esigenze. Che cosa è emerso, di preciso, dalle stime di Contribuenti.it?
Fisco: controlli automatizzati, forte balzo degli incassi
Nei primi sette mesi di quest’anno il Fisco ha conseguito, con incassi pari a ben 900 milioni di euro, un balzo pari al 28% per quel che riguarda gli incassi da controlli automatizzati sull’imposta sul valore aggiunto (Iva) e sulle dichiarazioni dei redditi. A darne notizia è stata l’Agenzia delle Entrate che in particolare ha fatto il punto sui risultati dalla lotta all’evasione nel periodo da gennaio e fino al mese di luglio 2010, caratterizzato da incassi complessivi pari a ben 4,9 miliardi di euro con un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo quanto dichiarato da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, i risultati da lotta all’evasione nei primi sette mesi di quest’anno sono la conferma del fatto che nella società cresce la convinzione che chi evade, oltre ogni ragione e considerazione di convenienza, non fa altro che andare a danneggiare tutta la collettività.
Studi di settore: disponibili i report degli Osservatori regionali
Sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione che è dedicata agli Osservatori regionali, sono disponibili e suddivisi Regione per Regione i report annuali sugli studi di settore che forniscono la fotografia sulle realtà locali. A darne notizia è stata nella giornata di ieri l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel mettere in evidenza come le relazioni annuali forniscano in maniera differenziata un’istantanea sulla crisi economica che, con diversi effetti sui settori produttivi, ha colpito tutte le Regioni del nostro Paese anche sulla base di problematiche locali che spaziano dalla crisi del mobile imbottito nella Regione Puglia agli effetti prolungati dell’alluvione del 2006 nella Regione Calabria, fino ad arrivare all’emergenza rifiuti nella Regione Campania. Sono in tutto 21 i report annuali disponibili che riguardano l’attività degli Osservatori regionali sugli studi di settore che è stata svolta lo scorso anno, e che mirano chiaramente a fornire sempre più con maggiore precisione la fotografia della realtà locale che, tra l’altro, risulta essere di fondamentale utilità ai fini dell’attività di controllo.
Agenzia Entrate: il Fisco adotta un linguaggio più semplice
A partire dall’anno 2011 il Fisco adotterà, nell’ambito dei processi di semplificazione, un linguaggio più semplice nei confronti dei contribuenti. Ad annunciarlo è stata l’Agenzia delle Entrate in concomitanza con il rilascio dei dati sulla lotta all’evasione fiscale dei primi sette mesi di quest’anno, caratterizzata da un aumento degli incassi del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’operazione denominata “Semplificazione del linguaggio” renderà infatti più semplice e comprensibile in materia di informazioni, modelli ed avvertenze il rapporto tra il Fisco ed il contribuente riguardo alle comunicazioni di regolarità e di irregolarità, alle avvertenze degli avvisi di accertamento, alle comunicazioni degli esiti del controllo formale, ed alle richieste di documenti per i controlli formali sulle dichiarazione dei redditi presentate.
Evasione fiscale: Campania, Entrate ed Equitalia rafforzano alleanza
Così come previsto dal Decreto Legge numero 78 del 31 maggio scorso, grazie al quale da un lato l’Agenzia delle Entrate, e dall’altro Equitalia, possono rendere più strutturata la loro collaborazione al fine di poter tutelare la pretesa erariale, nella Regione Campania Equitalia Polis S.p.A. da un lato, e la Direzione regionale delle Entrate dall’altro, hanno ulteriormente rafforzato l’alleanza anti-evasione andando a stipulare a Napoli un apposito protocollo di intesa. A darne notizia è l’Agenzia delle Entrate della Campania nel sottolineare come in questo modo saranno concretizzate le disposizioni del Decreto Legge riguardo al potenziamento delle attività di riscossione. Nel dettaglio, e nel rispetto delle Leggi vigenti a tutela del cittadino, il rafforzamento dell’alleanza in Campania tra Equitalia Polis e le Entrate permetterà di rendere ancora più efficace la riscossione dei tributi in virtù di un utilizzo integrato degli strumenti sia di tipo cautelare, sia di tipo esecutivo.
Agenzia delle Entrate: aumentano i servizi erogati dal Fisco
Nei primi sei mesi di quest’anno, in materia di servizi ai contribuenti, il Fisco ha messo a segno un’altra accelerazione. In data odierna, martedì 3 agosto 2010, l’Agenzia delle Entrate ha infatti reso noto che nei primi sei mesi dell’anno sono stati erogati oltre 5 milioni di servizi con un incremento del 5,8% rispetto al 2009. A contribuire a questa crescita sono stati soprattutto i servizi legati all’assistenza ai contribuenti, a partire da quelli relativi alle comunicazioni ed alle cartelle di pagamento con quasi 940 mila interventi, con un rialzo superiore al 17% rispetto agli 800 mila circa interventi dell’anno 2009. Mettono il turbo nei primi sei mesi di quest’anno anche i servizi relativi alle partite IVA, ovverosia le operazioni di rilascio, variazione e cessazioni con quasi 475 mila interventi, ovverosia il 20% in più rispetto ai quasi 395 mila dello scorso anno; questo exploit, tra l’altro, è stato possibile anche grazie al servizio “Comunica“, la nuova comunicazione telematica che permette di aprire un’impresa in un solo giorno, e per la quale sono giunte oltre 190 mila comunicazioni.
Evasione fiscale: Comune di Montebello Jonico, alleanza con le Entrate
Continuano ad aumentare nella Regione Calabria i Comuni che hanno stretto l’alleanza anti-evasione con l’Agenzia delle Entrate. L’ultima new entry in ordine di tempo, in accordo con quanto reso noto dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Calabria, è il Comune di Montebello Jonico che quindi collaborerà attivamente con il Fisco sulla base di principi che, nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, sono quelli dell’efficienza, dell’economicità e della collaborazione a livello amministrativo; il tutto con il vantaggio non indifferente, a favore del Comune di Montebello Jonico, di poter incassare, in ottemperanza alla norme contenute nella Legge numero 22 del 29 luglio scorso, il 33% delle maggiori somme tra imposte, sanzioni ed interessi che il Fisco recupererà a titolo definitivo dall’invio delle segnalazioni qualificate inerenti situazioni potenzialmente evasive.
Fisco Toscana: cambio di sede per le Entrate di Pistoia
A partire dalla giornata di domani, lunedì 2 agosto 2010, nella Regione Toscana, ed in particolare a Pistoia, le Entrate cambiano sede con l’ufficio territoriale e con la Direzione provinciale che saranno in un’unica struttura. A darne notizia è stata la Direzione dell’Agenzia delle Entrate della Regione Toscana nel precisare come dalle ore 8,30 di domani sarà operativa la nuova sede al numero 13 di via Luigi Galvani, dove come accennato ci saranno l’ufficio territoriale, finora al numero 2 di piazza Gavinana, e la Direzione provinciale, finora al numero 2 di via Cino. Nell’ambito di tale trasferimento non c’è stato alcun disservizio o chiusura di sportelli al pubblico, e nemmeno un’operatività ridotta da parte degli uffici; in accordo con una nota emessa dalla Direzione dell’Agenzia delle Entrate della Regione Toscana, infatti, l’Ufficio territoriale di Pistoia è rimasto aperto fino alle ore 12,30 di venerdì scorso, 30 luglio 2010, e domani 2 agosto, in perfetta continuità, aprirà presso la nuova sede di via Luigi Galvani.
Piemonte: attivate due postazioni fiscali per studenti stranieri
L’Agenzia delle Entrate e il Piemonte hanno posto in essere una collaborazione davvero interessante che riguarderà molto da vicino gli studenti universitari, in particolare quegli stranieri che giungeranno a Torino per motivi di ricerca o universitari: in effetti, l’iniziativa è rivolta proprio a coloro che fanno parte integrante del Politecnico e dell’Università di Torino, i due atenei principali della città sabauda, visto che verranno istituite delle apposite postazioni, le quali avranno comunque una durata temporanea e non permanente, per l’attribuzione del codice fiscale. Si tratta, dunque, di un’agevolazione di non poco conto e che è già stata sperimentata presso il Politecnico, fornendo dei risultati piuttosto lusinghieri: ben seicento studenti hanno avuto la possibilità di rendere più semplici e snelle le loro pratiche per entrare all’interno del territorio del nostro paese. L’attivazione vera e propria avrà luogo nelle prossime settimane, ma comunque entro la fine del mese di agosto. Non bisogna dimenticare, tra le altre cose, che il codice fiscale rappresenta uno strumento fondamentale per quel che concerne il mondo universitario, ma non solo.
Fisco Emilia-Romagna: quasi sei Comuni su dieci sono caccia-evasori
Continuano ad aumentare a ritmi elevati nella Regione Emilia-Romagna i Comuni cosiddetti “caccia evasori fiscali”, ovverosia quelli che hanno aderito al protocollo d’intesa che, nell’ambito dell’alleanza anti-evasione, è stato stipulato nei mesi scorsi tra l’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e l’Agenzia delle Entrate. A darne notizia è stata la Direzione Regione dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna nel rendere noto in particolare che nell’ambito dell’alleanza anti-evasione hanno aderito al protocollo d’intesa anche i Comuni di Zola Predosa, in Provincia di Bologna, il Comune di Boretto, in Provincia di Reggio Emilia, il Comune di Santarcangelo di Romagna, in Provincia di Rimini, ed il Comune di Mercato Saraceno in Provincia di Forlì-Cesena. Con le ultimissime new entry nella Regione Emilia-Romagna il 57% dei Comuni, ovverosia ben 197, è diventato “caccia-evasore” in quanto ora collaboreranno con il Fisco per lo scambio continuo di informazioni e di dati finalizzato all’emersione di situazioni potenzialmente evasive.
Evasione: Fisco e Siae insieme nel Friuli Venezia Giulia
Nella Regione Friuli Venezia Giulia l’Agenzia delle Entrate da un lato, e la Siae – Società Italiana Autori ed Editori dall’altro, hanno annunciato con un accordo di durata triennale di voler fare fronte comune nella lotta all’evasione fiscale ed all’evasione contributiva, ed in particolare nella lotta all’economia sommersa nei settori che riguardano l’intrattenimento e le attività dello spettacolo. L’intesa di durata triennale contro le violazioni fiscali e tributarie, siglata la scorsa settimana nella sede del Comune di Trieste dalla Siae – Società Italiana Autori ed Editori da un lato, e dalla Direzione delle Entrate della Regione Friuli Venezia Giulia dall’altro, punta inoltre a porre un argine a quei fenomeni che innescano la concorrenza sleale tra gli operatori dei settori dell’intrattenimento e dello spettacolo. In questo modo, l’accordo triennale a livello regionale, dopo quello a livello nazionale siglato nello scorso mese di dicembre 2009 tra il Fisco e la Siae – Società Italiana Autori ed Editori, permetterà sia lo scambio, sia la segnalazione di dati e l’invio, da entrambe le parti, di segnalazioni qualificate con l’intento di andare a far emergere situazioni potenzialmente evasive in quanto caratterizzate da possibili irregolarità.
Entrate: i fanghi agricoli costituiscono due diversi redditi
Una delle fasi più tipiche dell’agricoltura è senza dubbio quella dell’utilizzo dei fanghi, sfruttati soprattutto per le loro proprietà depurative del terreno: è proprio questa caratteristica del prodotto in questione che lo contraddistingue in relazione al suo trattamento fiscale. I fanghi, infatti, consentono di incrementare la fertilità, ma non sono una vera fase della coltivazione, ragione per la quale i compensi che vengono versati da chi possiede il fondo non finiscono nel reddito agrario, ma in due redditi distinti, vale a dire quelli diversi e quelli d’impresa. La conclusione appena elencata è stata resa nota dall’Agenzia delle Entrate mediante la pubblicazione della risoluzione 74/E che risale appunto alla giornata di ieri. Come mai la nostra amministrazione finanziaria ha voluto decidere in questa direzione? I fanghi devono comunque essere smaltiti, vista la loro nocività, ma usati nel modo corretto permettono di beneficiare anche dei loro vantaggi.