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Entrate: i fanghi agricoli costituiscono due diversi redditi

Una delle fasi più tipiche dell’agricoltura è senza dubbio quella dell’utilizzo dei fanghi, sfruttati soprattutto per le loro proprietà depurative del terreno: è proprio questa caratteristica del prodotto in questione che lo contraddistingue in relazione al suo trattamento fiscale. I fanghi, infatti, consentono di incrementare la fertilità, ma non sono una vera fase della coltivazione, ragione per la quale i compensi che vengono versati da chi possiede il fondo non finiscono nel reddito agrario, ma in due redditi distinti, vale a dire quelli diversi e quelli d’impresa. La conclusione appena elencata è stata resa nota dall’Agenzia delle Entrate mediante la pubblicazione della risoluzione 74/E che risale appunto alla giornata di ieri. Come mai la nostra amministrazione finanziaria ha voluto decidere in questa direzione? I fanghi devono comunque essere smaltiti, vista la loro nocività, ma usati nel modo corretto permettono di beneficiare anche dei loro vantaggi.


I soggetti che li gestiscono versano delle somme incentivanti alle imprese agricole, in modo da ottenere lo smaltimento: tale operazione rappresenta essenzialmente una prestazione di servizi, ma rimane marginale il fatto che il suo svolgimento rappresenti un momento determinante per quel che riguarda la lavorazione del terreno. La risoluzione delle Entrate si è resa necessaria alla luce di alcuni chiarimenti richiesti da un imprenditore agricolo, in merito, in particolare, ai calcoli di quantità e degli oneri da versare.

Da quanto emerge dal documento dell’Agenzia, l’azienda agricola riceverà sicuramente un reddito diverso, mentre il reddito d’impresa è soltanto eventuale, ma ciò che importa è che entrambi confluiscono nel reddito agrario complessivo. Infine, un’ultima precisazione deve essere fatta per l’eventuale reddito d’impresa: la somma percepita in tal caso forma un reddito aziendale in modo del tutto forfetario, ma solo nell’ipotesi in cui l’imprenditore distribuisce in maniera diretta i fanghi, attraverso appositi strumenti e attrezzature, i quali, in base al Tuir, sono normalmente impiegati nella attività svolta.