L’Ue dà il via libera alla riduzione delle aliquote Iva

Le ultime, importanti, novità in materia fiscale per quel che riguarda l’Unione Europea sono state dettate e progettate nel corso del Consiglio Ecofin dello scorso 4 e 5 maggio: agli Stati membri verrà ora concessa la possibilità di apportare delle riduzioni all’aliquota Iva in relazione a delle specifiche attività, soprattutto per quelle in cui è richiesto un forte impiego di manodopera. Questo provvedimento si basa essenzialmente sul fatto che per tale tipo di servizi non esiste alcun tipo di concorrenza scorretta all’interno dell’area dell’Ue; tra l’altro, una decisione simile era già stata fatta propria da Bruxelles nel 2000, ma allora si trattò di un provvedimento temporaneo. Ora invece la riduzione avrà una base permanente ed esistono già molte deroghe per alcuni Stati: per fare alcuni esempi, si può parlare del Portogallo e della riduzione dei pedaggi sui ponti di Lisbona, di Cipro e della sua vendita di petrolio e, infine, di Malta e della riduzione applicata su alimenti e prodotti farmaceutici.

 

Le graduatorie Ocse premiano i servizi online dell’Agenzia delle Entrate

Il Fisco a portata di click è divenuto nel tempo sempre più popolare, tanto che si è creata una rete molto solida tra amministrazioni fiscali e contribuenti, con un dialogo continuo tra le parti. Il Fisco online ha mantenuto il suo obiettivo di miglioramento delle prestazioni da offrire ai contribuenti e di riduzione dei tempi di attesa. L’Ocse (Organizzazione economica per la Cooperazione e lo Sviluppo) ha voluto condurre in proposito un analisi sul rapporto tra internet e tributi, raffrontando i dati relativi all’utilizzo dell’online da parte dei principali paesi sviluppati: ebbene, da questa analisi risulta che l’Italia occupa un posto di tutto rispetto, sia per l’invio delle dichiarazioni dei redditi da parte dei contribuenti che per quel che riguarda i modelli delle dichiarazioni inviati da società e professionisti. Il podio ideale stilato dall’Ocse vede l’Italia quasi senza rivali: la Danimarca, il paese che segue in graduatoria, non può essere raffrontato col nostro paese, in quanto ha un numero fin troppo inferiore di contribuenti attivi (circa 3 milioni).

 

Il Fisco tedesco è ormai destinato a un rapido ridimensionamento

La crisi economica si sta scatenando in tutta la sua potenza sulla Germania: le difficoltà del deficit e del prodotto interno lordo, le quali dovrebbero portare l’economia teutonica a un consistente calo di oltre sei punti percentuali, sono ormai un dato di fatto. Un effetto evidente di questa situazione lo possiamo ritrovare senza dubbio nel cambiamento subito dalle entrate fiscali e dai volumi di spesa. Il gettito delle imposte e tasse tedesche è ormai entrato nel tunnel del ridimensionamento, dopo i buoni risultati conseguiti invece nel 2008: un dato su tutti conferma ciò, vale a dire il cambiamento delle stime di novembre, secondo cui le entrate fiscali erano state fissate in un tetto di 572 miliardi di euro, ridotto invece ora a 530 miliardi. La più ovvia motivazione di questa riduzione consiste nel fatto che mancano e scarseggiano le risorse, tanto che i conti pubblici stanno sempre più tendendo verso il rosso. Il debito pubblico è destinato a raggiungere velocemente la quota record di 1.500 miliardi di euro.

 

Finalmente approvato il modello per la dichiarazione Ici 2008

Il modello Ici relativo all’anno 2008 è finalmente pronto, essendo stato approvato con decreto del direttore generale delle Finanze. La presentazione del documento è divenuta ormai obbligatoria solamente in alcuni casi: in effetti, è già da tempo effettivo l’interscambio di informazioni relative ai dati catastali, grazie al quale i Comuni possono ora avere accesso direttamente ai dati informativi che sono contenuti nel catasto stesso. Quali sono dunque i casi in cui si può provvedere alla presentazione del modello? Anzitutto, esso va presentato quando gli immobili godono di una riduzione di imposta: tipici esempi in questo senso sono i fabbricati che sono dichiarati inagibili e anche non utilizzati o i terreni agricoli che sono gestiti da coltivatori diretti o da quei soggetti che sono imprenditori agricoli a titolo principale.

 

La Cia boccia il progetto del telelavoro promosso dal Fisco statunitense

Il Fisco statunitense è ormai sempre più convinto di aver trovato la ricetta giusta per sconfiggere la crisi: una ricetta da mettere in pratica in maniera immediata, senza alcun ripensamento di tipo finanziario e riflessioni contabili. Una soluzione molto interessante soprattutto dal punto di vista economico, dato che permetterebbe di ottenere un risparmio netto di spesa pari a 14 miliardi di dollari ogni anno: una somma che potrebbe poi estendersi col tempo e arrivare fino ai 100 miliardi l’anno di minori uscite. Tutto è stato pensato in previsione degli investimenti da effettuare nel 2010, in quanto queste ingenti somme sarebbero proprio destinate ai finanziamenti dei servizi sociali, della sanità e del settore della ricerca e sviluppo. Ma l’annuncio di questi grandi risparmi non è riuscito a convincere i capi dell’Intelligence americana. La domanda sorge spontanea: cosa c’è che non va? E inoltre: che rapporti ci sono tra Fisco e Cia? L’Intelligence ha bocciato senza appello la proposta, adducendo le motivazioni più disparate per questo diniego, come ad esempio quella secondo cui la linea di contatto comune è rappresentata dal principio della tutela della sicurezza nazionale.

 

L’Agenzia delle Entrate pubblica gli elenchi definitivi del 5 per mille 2009

Gli elenchi relativi ai beneficiari del cinque per mille 2009 sono finalmente diventati definitivi: c’è stato tempo, dalla versione provvisoria dello scorso 28 aprile, per aggiornare il novero con altri 43 potenziali soggetti rientranti nel beneficio, tra enti e associazioni. Il nuovo elenco, ormai non più modificabile e rivisitabile, è presente come al solito sul sito dell’Agenzia delle Entrate. C’è da dire anzitutto che le variazioni di cui stiamo parlando non riguardano in alcun modo quelle strutture che operano nella ricerca sanitaria: sono state invece apportate anche modifiche relative agli errori commessi nella precedente fase di iscrizione degli enti. I quattro elenchi del cinque per mille contano ora 38.261 beneficiari, dunque, come detto, 43 soggetti in più rispetto alle liste provvisorie di aprile: per essere più precisi, gran parte di questo totale (31.884 beneficiari) sono ricompresi nell’ambito del volontariato, 5.861 sono le associazioni sportive dilettantistiche, 423 gli enti di Università e ricerca.

 

Stretta fiscale di Obama contro le principali compagnie del petrolio

Mentre in Italia non sembra avere ancora portato agli effetti sperati l’iniziativa fiscale nei confronti dei petrolieri, l’ultimo bilancio statunitense illustrato dal presidente Barack Obama ha messo in luce la totale assenza di generosi sconti fiscali e di misure speciali rivolte al settore petrolifero. Per essere più precisi, nel bilancio mancano 26 miliardi di dollari, una somma che avrebbe dovuto essere destinata alle grandi multinazionali del greggio per l’anno finanziario 2009-2010. Una mossa che non deve sorprendere in quanto tale, dato che era stata ampiamente prevista nella campagna elettorale del neoeletto presidente, ma per la tempistica: le compagnie petrolifere, abituate da ben 50 anni a beneficiare di consistenti incentivi fiscali, non hanno ovviamente gradito la decisione. Anzi, l’Associazione petrolifera indipendente americana (IPAA), una sorta di sindacato del settore, ha dissentito in maniera evidente, dato che ritengono sia stato messo in discussione un principio strategico della storia statunitense.

 

Lo scontrino fiscale delle farmacie diventerà “muto” per motivi di privacy

Le farmacie vedranno finalmente tutelata in misura maggiore la privacy dei clienti: a partire dal prossimo anno, infatti, lo scontrino “parlante”, il quale permette di dedurre e detrarre le spese sanitarie nella dichiarazione dei redditi, perderà questo suo aggettivo, dato che non riporterà più nel dettaglio il nome del farmaco acquistato, ma solamente l’indicazione del codice alfanumerico che si trova sulla confezione di ogni medicinale. L’attuale scontrino delle farmacie presenta invece tra le sue caratteristiche l’indicazione del codice fiscale della persona, ma anche e soprattutto la denominazione del farmaco che si va ad acquistare: molti cittadini si sono rivolti al Garante della privacy per denunciare questa violazione della tutela, visto che con l’indicazione del farmaco si possono rivelare informazioni sulla salute e le malattie del soggetto. Garante e Agenzia delle Entrate si sono quindi subito mossi, grazie anche alla collaborazione di Federfarma, per stabilire che il controllo sul farmaco venduto potesse avvenire tramite il numero Aic che si trova sulla confezione del farmaco stesso.

 

“Robin Tax”: un primo bilancio a quasi un anno dall’introduzione

È ormai passato quasi un anno dal lancio, da parte del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, della cosiddetta Robin Tax: il 3 giugno 2008, infatti, veniva ideato questo particolare tipo di imposta, con l’intento di tassare petrolieri, banche, assicurazioni e cooperative per poi alleggerire conseguentemente il gettito fiscale dei soggetti con redditi più bassi. Si può dunque stimare un primo, sommario, bilancio di questa interessante iniziativa? È il bilancio annuale dell’Eni a illuminarci in tal senso: nel 2008, le aziende dell’ente hanno contabilizzato imposte correnti sul reddito per 1,91 miliardi di euro, mezzo miliardo in meno rispetto a un anno prima. Il bilancio mette in luce come, senza la Robin Tax, esse avrebbero pagato ancor meno imposte: ma sono due i motivi che possono scontentare il ministro. Anzitutto, Tremonti contava molto sull’apporto della tassa per far respirare i conti pubblici; le previsioni parlavano infatti di un gettito che sarebbe salito fino a 4,6 miliardi di euro, quindi una misura imponente, ma non tutti i petrolieri sono stati colpiti allo stesso modo.

 

Il Fisco estromette borsisti e lavoratori interinali dal bonus ricerca

La risoluzione 125/E dell’Agenzia delle Entrate ha provveduto a portare alcune restrizioni per quel che riguarda le agevolazioni del bonus ricerca: si è trattato di un vero e proprio giro di vite da parte dell’Erario, il quale ha dovuto decidere su alcune importanti voci di costo da applicare al beneficio. La presa di posizione riguarda dunque un chiarimento sulle richieste inoltrate tramite i formulari Frs e si riferisce, in particolare, ai costi del personale che svolge una borsa di studio e che viene impiegato in progetti di ricerca e sviluppo, oltre che di quel personale interinale che viene utilizzato nell’esecuzione di ricerca. Il novero comunque è più ampio e riguarda anche il deposito del brevetto e il noleggio di strumenti da usare sempre per le attività di ricerca. Tutti questi soggetti non sono ammissibili alla disciplina, dato che la locuzione utilizzata dall’Agenzia delle Entrate, “personale dipendente”, fa ritenere che il costo su cui calcolare l’agevolazione fiscale sia solamente quello con cui viene instaurato un rapporto di lavoro subordinato, compreso anche quello che è stato assunto con un contratto a progetto.

 

È pronta la nuova comunicazione unitaria sui dati Inps per le aziende

I ministri della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, e quello del Lavoro, Maurizio Sacconi, hanno annunciato una nuova serie di interventi per quel che riguarda i datori di lavoro: l’annuncio rientra nel programma di aggiornamento del cosiddetto piano “taglia oneri”, un progetto di semplificazione lanciato lo scorso anno, il quale ha portato a una riduzione dei costi della burocrazia per circa 2 milioni di imprese. La conferenza stampa congiunta dei due ministri ha messo in luce i modi con cui potrebbero essere ottenuti ulteriori risparmi: i maggiori interventi riguarderanno le materie fiscali, con una semplificazione delle procedure di comunicazione con l’Inps da parte dei datori di lavoro. Verrà pertanto eliminato l’obbligo di presentazione, per gli appalti, del documento che comprova la regolarità della contribuzione, il cosiddetto Durc e si snelliranno gli adempimenti in materia di prevenzione degli incendi. Ma la novità più interessante riguarderà l’unificazione delle comunicazioni mensili dei flussi di retribuzione (il modello di denuncia Emens) con i flussi di contribuzione (DM 10): si tratta dunque dei dati delle aziende relative all’Inps, un’operazione che andrà a coinvolgere circa 18 milioni di lavoratori.

 

Niente Rol per gli interessi relativi all’acquisto di autovetture

Gli adempimenti fiscali relativi al 2009 hanno visto tra le loro principali novità gli interessi passivi: ed è proprio in relazione agli interessi sulle autovetture che i contribuenti dovranno affrontare le regole che hanno subito le maggiori innovazioni. L’Agenzia delle Entrate è intervenuta in proposito con la circolare 19/E, ma persistono ancora dei dubbi per quel che concerne la deducibilità. Tra i punti più incerti c’è senza dubbio l’applicazione del meccanismo del Rol, il quale non viene affrontato dalla circolare sopra menzionata, ma da un’altra risalente allo scorso anno (si tratta della 47/E del 2008). L’Agenzia delle Entrate ha infatti già specificato che l’articolo 96 del Tuir pone dei limiti alla deduzione degli interessi passivi da parte dei soggetti Ires, mentre l’articolo 164 evidenzia la limitazione della deducibilità relativa alle spese e agli altri componenti negativi che si riferiscono alle autovetture. Secondo la circolare, quindi, l’articolo 164 rappresenta una disciplina speciale che è stata dettata in relazione a tutti i costi sostenuti, per quel che riguarda i cespiti in esso contemplati, inclusi gli interessi passivi.

 

L’Ue indaga sulla disciplina italiana relativa alle cessioni di immobili

La Commissione Europea ha espressamente richiesto alle autorità italiane delle modifiche da apportare a quella parte della legislazione Iva che disciplina le cessioni e le pertinenze relative agli immobili. La parte a cui si riferisce l’Unione Europea riguarda la possibilità di quantificare la base imponibile di tali cessioni sulla base del loro valore normale, a prescindere da prove di frode o evasione fiscale: questa normativa, infatti, risulterebbe troppo sproporzionata nei confronti dei contribuenti, dato che la prova dell’evasione deve essere portata dagli organi preposti al controllo e non riversata sul contribuente. Qual è dunque la norma contestata da Bruxelles? Si tratta del decreto 223/2006, il quale ha riconosciuto all’amministrazione fiscale il potere di apportare rettifiche alla dichiarazione Iva, presumendo che la base imponibile per la cessione degli immobili sia rappresentata dal loro valore normale.

 

Attivato a Napoli il nuovo sportello di Equitalia Polis

Ha cominciato a funzionare nella giornata di oggi il nuovo sportello di Equitalia Polis di Napoli, presso l’ufficio di Napoli 1 in via Diaz: Equitalia Polis spa è l’ente che si propone in affiancamento a Comuni, Regioni, Province e altri enti locali nelle attività di riscossione delle entrate tributarie locali, grazie a importanti servizi di assistenza e consulenza. I contribuenti napoletani potranno ora beneficiare di questo nuovo punto operativo, il quale consentirà di richiedere informazioni, di porre in essere le operazioni di pagamento cosiddetto “no-cash”, ma anche di avere la possibilità di pagare attraverso la modalità rateale gli importi. In questo caso, si tratta dell’avvio di un’iniziativa che vedrà l’operato congiunto di Agenzia delle Entrate ed Equitalia, con la conseguente nascita in gran parte dei capoluoghi della Campania di questo tipo di sportelli.