Consiglio dei Ministri: taglio Ires e Irap

Un taglio da 3 miliardi di euro per giungere finalmente alla riduzione degli acconti Ires e Irap. La manovrà sarà varata oggi dal Consiglio dei ministri. Lo scopo é favorire le imprese in questo momento di crisi, fornendo loro liquidità.

Regolarmente le imprese avrebbero dovuto pagare entro il 30 novembre il 60% dell’imposta, dopo aver versato a luglio il 40%. Con la manovra l’acconto potrebbe calare al 57%, invece del 60% previsto. I contribuenti dovranno poi restituire al saldo di giugno-luglio la minore imposta versata a novembre. Quindi tecnicamente si tratta solo di un differimento dei pagamenti e non uno “sconto” vero e proprio. Un differimento che potrebbe comunque recare sollievo alle imprese già provate dalla crisi.

Tredicesima: detassazione in base al reddito

Lo Stato potrebbe detassare la tredicesima a ben 27,3 milioni di italiani, tra lavoratori dipendenti e pensionati, con un costo pari a 5,47 miliardi di euro che, nelle tasche delle famiglie, potrebbero contribuire a rilanciare i consumi da qui ai prossimi mesi. E’ questa, in estrema sintesi, una proposta di detassazione delle tredicesime presentata dalla Confcommercio e caratterizzata da una detassazione decrescente all’aumentare del reddito percepito dal lavoratore con contratto di lavoro subordinato, a tempo determinato o indeterminato, oppure dal pensionato. In particolare, la Confcommercio propone una detassazione al 100% della tredicesima per chi ha un reddito complessivo sotto i 15 mila euro; in base ai dati Istat e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in questo modo si detasserebbe integralmente la tredicesima a 9,8 milioni tra lavoratori e pensionati con un beneficio medio per percettore pari a 218 euro.

Taglio tasse: occorre dare una spinta al Paese

Emma Marcegaglia continua a sollecitare il taglio delle tasse per le imprese e i lavoratori per «dare una spinta al Paese».  Il presidente di Confindustria, in questi giorni per un convegno a Potenza, parla di crisi e di possibili soluzioni, il taglio tasse potrebbe dare finalmente al Paese la spinta per un rilancio dell’economia. A condizione però che l’alleggerimento fiscale abbia una pari copertura con tagli alla spesa pubblica:

Noi siamo per il rigore nei conti pubblici – ha sottolineato Marcegaglia -, ma è ovvio che un alleggerimento delle tasse per le imprese e i lavoratori può dare una spinta al Paese.

Cna: contro la crisi un freno alle tasse

Lancia l’allarme la Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) sulla situazione delle piccole imprese. Il presidente dell’associazione Tristano Mussini ha scritto una lettera aperta ai sindaci dei 45 Comuni reggiani e alla Provincia per sottolineare le gravi conseguenze della crisi sulle imprese di piccole dimensioni.

Durante il 2009 il numero delle imprese iscritte all’albo della Camera di Commercio sono diminuite di 700 unità e il numero di aziende artigiane coinvolte dalla cassa integrazione aumenta sempre più. Per questo motivo la Cna chiede concretamente un freno alle tasse, consistente almeno in una dilazione dei pagamenti per le imprese in difficoltà, riduzione dell’Irap per quelle che mantengono l’occupazione, semplificazione e accordi con le banche per crediti anticipati alle imprese.

Bankitalia: scudo fiscale bocciato

La Banca d’Italia non ha tardato a dire la sua riguardo il provvedimento fiscale più controverso dell’ultimo periodo. Così, mentre Di Pietro parla dello scudo fiscale come lavatoio mondiale della criminalità organizzata, Bankitalia manifesta il suo dissenso.

E sembra che il dissenso sia fondato sui numeri: l’istituto di via Nazionale ha rilevato anche un incremento dell’evasione fiscale. Il direttore generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni ha sottolineato quali effetti negativi possa avere lo scudo fiscale sugli incentivi dei contribuenti a pagare le tasse per il futuro e ricordato che simili provvedimenti sono stati presi anche in altri paesi, ma in quei casi sono stati accompagnati dalla richiesta di pagamento di tutte le imposte dovute.

All’estero l’adesione almeno comporta il pagamento dell’intero ammontare delle imposte dovute e non versate, inclusi gli interessi per ritardato pagamento – afferma Saccomanni -. In Italia invece, oltre ad essere anonima, l’adesione comporta un costo relativamente modesto: Lo scudo può essere utilizzato a fronte di qualsiasi accertamento fiscale e previdenziale, anche su redditi derivanti da attività svolte in Italia e non direttamente ricollegabili ai beni rimpatriati e regolarizzati.

Tremonti: no all’aumento su tasse rendite finanziarie

Le tasse sulle rendite finanziarie per il momento non subiranno aumenti. Lo ha confermato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, durante un’audizione in Senato sulla Finanziaria 2010.

È esclusa la tassazione sulle rendite – ha sottolineato il ministro -. Semmai il nostro obiettivo è ridurre le tasse sul risparmio se impiegato al Sud per creare occupazione e lavoro. Per me rendita e’ risparmio.

Inoltre Tremonti, dinanzi alle commissioni Bilancio di Senato e Camera, ha lanciato un allarme:

Tredicesima: si potrebbe detassare per i cassaintegrati

Un provvedimento generalizzato di detassazione delle tredicesime sia per i pensionati, sia per i lavoratori dipendenti, sarebbe un vero e proprio toccasana per le famiglie, le quali si ritroverebbero più soldi in tasca e buona parte di questi, come sostengono numerosi economisti, andrebbero di sicuro a finire nel circuito dei consumi con ricadute positive sul rilancio della nostra economia. Pur tuttavia, nei giorni scorsi la CGIA di Mestre aveva messo in evidenza come un provvedimento generalizzato di detassazione delle tredicesime, anche per una quota pari al 50%, sarebbe stato troppo oneroso per le casse dello Stato specie in una fase congiunturale come quella attuale in cui occorre fare molta attenzione alla quadratura delle finanze pubbliche. Pur tuttavia la CGIA di Mestre, ed a metterlo in evidenza è il Segretario dell’Associazione degli artigiani mestrina, Giuseppe Bortolussi, ritiene che si potrebbe, anche a mo’ di gesto simbolico, detassare la tredicesima a tutti quei lavoratori che nel prossimo mese di dicembre continueranno a trovarsi nella situazione di cassaintegrati.

Tasse portuali: autonomia finanziaria vicina

Il ministro dei Trasporti Altero Matteoli annuncia una riforma riguardante l’autonomia finanziaria per i porti. La riforma era attesa da anni dalle autorità portuali e potrebbe portare nelle loro casse decine di miliardi di euro. Aumenta la competizione fra rotte marittime e porti, a causa anche della grave crisi internazionale che fa emergere i più grandi e colpisce i più deboli, ecco perchè l’efficienza e l’efficacia dei porti sono indispensabili per la ripresa economica.

La crisi economica globale tocca quindi da vicino i porti italiani: nel 2008 i principali scali marittimi hanno visto calare traffici e volumi soprattutto nel settore delle merci, mentre è andata meglio per i flussi di passeggeri. Lo afferma la Banca d’Italia in una rilevazione  sull’andamento delle economie regionali.

Crisi: impossibile ridurre il prelievo fiscale

Le imposte sulle società, dopo un decennio di ripetuti tagli alle aliquote oggi fermano la corsa al ribasso. La recessione economica ormai tocca l’economia reale, non é più, limitata come un anno fa, agli istituti creditizi.

Con la crisi economica, in molti paesi e’ stata fatta la scelta di salvare le banche, nella assunzione che fosse la scelta costituzionale piu’ razionale – sottolinea il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel suo intervento al Meeting di Rimini, al convegno ‘Oltre la crisi’ -. Credo che si aprira’ su questo una riflessione, ma e’ certa una cosa e non ve la raccontano i banchieri: forse questa crisi e’ uguale a quella del ’29, ma quello che ha fatto Roosvelt non e’ quello che e’ stato fatto ora.

Spagna: più tasse contro la crisi

Come si può pensare che in un momento di crisi si decida di aumentare le tasse? Lo ha fatto Luis Rodriguez Zapatero in Spagna: aumenterà le tasse per cercare di colmare il deficit nei conti pubblici seguito alla crisi economica, ma l’aumento sarà temporaneo.

Ci saranno alcuni aggiustamenti – ha affermato il ministro -, qualche revisione, alcuni aumenti e alcune diminuzioni, ma in ogni caso questi cambiamenti saranno limitati e temporanei.

Sembra quindi che la saccoccia dell’esecutivo spagnolo stia dimagrendo e i cittadini debbano prendersene peso. Troppe spese per fronteggiare la crisi e ora il governo deve fare i conti con il deficit dei conti pubblici che é aumentato notevolmente. L’esecutivo infatti, per arginare le conseguenze della crisi economica ha cominciato ad allargare la spesa in opere pubbliche e altre misure.

Decreto anticrisi: detassazione utili reinvestiti

Il Consiglio dei ministri da’ l’ok al decreto legge anti-crisi, la cosiddetta «manovra d’estate» che prevede misure per circa 2 miliardi di euro tra tagli e nuovi prelievi. In primis la detassazione degli utili reinvestiti (la cosiddetta norma «Tremonti ter») e i rimborsi per i piccoli azionisti e obbligazionisti Alitalia.

Il governo non lascerà nessuno solo e senza salario – ha affermato il premier Silvio Berlusconi -. Aiuteremo con aiuti economici fino all’80% del salario e garantiremo una formazione per il reimpiego delle professionalità nei settori del lavoro.

Meno tasse per imprese e famiglie per sopravvivere alla crisi

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Per favore non scherziamo. Il paese ha già troppe tasse. Non serve nessuna nuova imposta – ha tuonato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia – Serve la lotta all’evasione e tagliare la spesa improduttiva.

Le tasse sono troppe per le imprese e per le famiglie. La leader dell’associazione di Confidndustria ha chiesto al governo cento giorni di azioni mirate per aiutare la ripresa e consentire alle imprese di sopravvivere: meno burocrazia, rendere più facile l’accesso al credito alle aziende, minore pressione fiscale, sostegni per gli investimenti e la ricerca.

Criminalità on line: in Louisiana una tassa per combatterla

McAfee (azienda che si occupa di sicurezza informatica con sede in California) solo pochi mesi fa, alla fine dello scorso anno annunciava i risultati del suo studio annuale sulla sicurezza. Prendendo in esame i trend emergenti relativi alla sicurezza e al cybercrime il report ha evidenziato le minacce della rete informatica:

La crisi aiuta il cybercrime. Non pochi criminali utilizzano la truffa dei facili guadagni per attecchire persone in difficoltà economica. Molte di queste persone truffate poi, reclutate come “international manager” vengono spinte a loro volta a truffare altri ingenui.

Governi disattenti che al momento sono impegnati sulle possibili soluzioni della crisi economica. Il cybercrime rimane così in secondo piano.

– La polizia che si occupi specificatamente di cybercrime é carente. Quante volte avete subìto una truffa on line vi siete rivolti alla polizia ma ancora nessuno vi ha fatto sapere nulla della truffa che vi ha fatto perdere 1000 euro per un computer che non vi è mai stato recapitato?

Aumento tariffe autostradali dal 1 maggio

Dal primo maggio, chi si troverà in viaggio e deciderà di utilizzare il servizio autostradale dovrà pagare di più. La cifra stimata dell’aumento è di circa 2,40%. Precisamente gli incrementi: per il raccordo autostradale della Valle d’Aosta l’aumento è dello 0,51%, a Napoli l’aumento é del 6,63%. Napoli-Salerno +4,89%; Torino-Aosta +2,90%; Raccordo Gran S. Bernardo +2,71%; Asti-Cuneo +9,30%; Torino-Quincinetto +6,57%; Milano-Serravalle +2,48%; Piacenza-Brescia +2,61%; Brescia-Padova +1,59%; Parma-La Spezia +1,61%; Torino-Savona +0,73%; Torino-Bardonecchia +4,57%; Genova-Ventimiglia +1,83%; Sestri Levante-Livorno +4,55%; Milano-Torino +19,46%, Torino-Piacenza +12,63%; Venezia-Padova +0,66%; Autobrennero +1,57%; Livorno-Rosignano M. +5,14%.