Il fisco di Singapore rinnova la disciplina dei servizi infragruppo transfrontalieri

 Risale allo scorso mese di febbraio la decisione da parte del fisco nazionale di Singapore di applicare l’Arm’s lenght principle ai prestiti e servizi infragruppo transfrontalieri tra le parti correlate: l’Inlnad Revenue of Singapore (Iras) ha in tal modo integrato una precedente circolare che disciplinava sempre questo settore, ma che risaliva al 2006. Nell’ambito di applicazione del principio rientrano i finanziamenti veri e propri e i crediti o debiti commerciali che non sono stati sottoposti a riscossione in un periodo che un soggetto creditore terzo indipendente potrebbe concedere. L’Arm’s lenght principle, che solitamente viene tradotto in Italia come principio di commisurabilità, rappresenta la condizione secondo cui due parti di una determinata transazione sono dipendenti e partono da una base equa nel loro accordo.

 

Documenti e ricevute fiscali: attenzione ai tempi di conservazione

 Il cittadino onesto che paga puntualmente e regolarmente tasse e tributi, dichiarando tutti i redditi percepiti nel corso dell’anno, deve essere anche un cittadino diligente nel conservare tutti i documenti e le ricevute fiscali che, in caso di controlli e richieste da parte dell’Amministrazione finanziaria e non solo, debbono essere esibiti come prova inconfutabile. Ne consegue che, una volta presentata la dichiarazione dei redditi, tutti i documenti e le ricevute devono essere riposte e conservate in un luogo sicuro, adottando la diligenza del buon padre di famiglia, in modo tale in caso di controllo il contribuente sia pronto a fornire l’onere della prova. E siccome il controllo può anche avvenire a distanza di anni, è opportuno conservare documenti e ricevute per lungo tempo, e in particolare, rispettando almeno i termini di Legge previsti.

No nuove tasse per la ricostruzione in Abruzzo

Abbiamo trovato un modo di rinunciare ad alcune spese e limitare gli sprechi – afferma il premier Berlusconi in Abruzzo – E venerdì prossimo, nel Consiglio dei ministri che terremo nel capoluogo, avremo pronto il piano, il decreto Abruzzo, con i fondi da investire per la ricostruzione. I finanziamenti li abbiamo, quindi non aumenteremo l’imposizione fiscale, visto che la filosofia del governo è diminuire e non aumentare le tasse. Non chiederemo soldi agli italiani, che se vorranno, potranno essere vicini agli abruzzesi anche con le donazioni.

Il presidente del Consiglio continuando, prova a infondere fiducia:

Tasse universitarie: l’Ateneo di Udine rinvia a giugno pagamento seconda rata

 Con la crisi economica per le famiglie, i cui redditi sono in media diminuiti, spesso drasticamente, è diventato sempre più difficile far fronte alle spese obbligate: dalle utenze energetiche a quelle telefoniche passando per la rata del mutuo, la tassa rifiuti e quella per il servizio idrico. Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Udine, congiuntamente ed all’unanimità con le delibere del Senato accademico dell’Ateneo, consci delle difficoltà che si trovano ad affrontare le famiglie, hanno così deciso di prorogare al giugno del 2009 il termine di pagamento della seconda rata delle tasse che gli studenti universitari sono chiamati a saldare. La scadenza di pagamento, rispetto al 30 aprile 2009, slitta così all’1 giugno 2009 per venire incontro alle difficoltà delle famiglie e, soprattutto, degli studenti universitari iscritti all’Ateneo friulano. Nell’Ateneo di Udine l’importo delle tasse universitarie per l’anno accademico in corso è stato tra l’altro oggetto di una ridefinizione avvantaggiando le famiglie a medio o basso reddito, e rivedendo verso l’altro gli importi nei confronti di quegli studenti universitari il cui nucleo familiare ha redditi elevati.

Obesi? Ryanair vi tassa

 Gli obesi potrebbero iniziare a viaggiare meno, oppure a mangiare più moderatamente. Ryanair, la più famosa compagnia low cost europea, sta pensando a una ‘tassa sul grasso’ a carico dei passeggeri “in carne”. La proposta (secondo la fonte del ‘Times‘), lanciata online dalla società ha ricevuto un discreto successo: ben 100 mila i partecipanti al sondaggio promosso il mese scorso. E la compagnia, che ha bisogno di introdurre nuove tasse come contrappeso ai suoi prezzi, ha chiesto ai potenziali clienti di suggerirne alcune.

Le 5 preferenze al momento sono:

Pubblicato il decreto per la detassazione straordinari nel settore sicurezza

 La Gazzetta Ufficiale della Repubblica ha provveduto a pubblicare il decreto che fissa i soggetti destinatari e la misura della riduzione d’imposta sull’Irpef e sulle addizionali di Comune e Regione, per quel che riguarda gli straordinari lavorativi svolti dai dipendenti che operano nel settore della sicurezza. Si tratta del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2009 ed è una legge che applica quanto previsto al riguardo dal decreto “anticrisi”, il quale fissava un tetto di spesa massimo pari a 60 milioni di euro per il riconoscimento di tale beneficio. Quali saranno dunque i soggetti che potranno beneficiare di questo sconto? Ovviamente tutto il personale militare delle forze armate è interessato alla legge: tra di esso deve essere ricompreso anche quel personale che opera alle dipendenze delle capitanerie di porto, i dipendenti di forze di polizia a ordinamento civile e militare, oltre al corpo nazionale dei vigili del fuoco.

 

Trattamento agevolato per i terremotati di Umbria, Marche, Molise e Puglia

 Marche, Umbria, Molise e Puglia, regioni che hanno subito negli anni recenti danni gravi a causa dei terremoti verificatosi in diversi comuni, potranno ora accedere al modello per i tributi sospesi: si tratta sostanzialmente di un documento che dovrà essere utilizzato per la definizione in via agevolata dei versamenti che non sono stati effettuati proprio a causa dei sismi. Il sito internet dell’Agenzia delle Entrate ha già provveduto a pubblicare il modello, corredato da tutte le relative istruzioni, in modo che quei contribuenti che sono residenti nelle zone colpite dal terremoto del 1997 (ci si riferisce in questo caso all’evento verificatosi in Umbria e Marche) e da quello del 2002 (che ha coinvolto Molise e Puglia) e che hanno beneficiato della sospensione dei versamenti delle imposte e dei contributi, abbiano ora la possibilità di regolarizzare la loro posizione fiscale.

 

Corte Europea: il canone RAI non é un abbonamento ma un’imposta

 Vi sembra giusto pagare il canone Rai anche se non vedete la telvisione pubblica? Se l’è chiesto qualcuno e la risposta é arrivata bella e pronta direttamente dalla Corte Europea di Strasburgo. Ma partiamo dall’inizio: Antonio Faccio, cittadino di Vicenza, si era opposto alle misure adottate nei suoi confronti per non aver pagato il canone di abbonamento al servizio pubblico. In pratica nel 1999 Faccio inviò una richiesta alla Rai affinché venisse sospeso il suo abbonamento. Faccio cominciò a non pagare più il canone e quattro anni dopo gli uomini della Guardia di Finanza si presentarono a casa sua e con tanto di buste di nylon sigillarono la televisione in modo che non potesse essere più utilizzata. Faccio si era rivolto alla Corte di Strasburgo sostenendo che la misura adottata dalle forze dell’ordine aveva violato il suo diritto a ricevere informazioni attraverso altri canali televisivi, il suo diritto al rispetto della vita privata e anche quello alla protezione della proprietà privata.

Paradisi fiscali: serve un giro di vite sui conti offshore

 Nel nostro Paese sia le piccole realtà imprenditoriali, sia le famiglie, ne hanno abbastanza in materia di pressione fiscale in virtù del fatto che in Italia ogni anno vengono sottratti alle casse dell’Erario ben 50 miliardi di euro di imposte non pagate grazie ai conti offshore aperti nei paradisi fiscali sia dalle imprese, sia dalle famiglie miliardarie. Questa è, in sintesi, la posizione di Vittorio Carlomagno, Presidente di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, sottolineando come con i soldi “rubati” allo Stato non solo si potrebbe ricostruire l’Aquila e Provincia, ma si potrebbero anche mettere a punto delle politiche per rilanciare nel nostro Paese i consumi. Dopo i proclami nel corso del “G20“, tra l’altro, l’Unione Europea è tornata a fare la voce grossa chiedendo misure di contrasto e di lotta nei confronti dei paradisi fiscali dove viene stimato ci sia un movimento di denaro pari all’astronomica cifra di 11.000 miliardi di dollari. In sostanza, quindi, una tale montagna di denaro contribuisce palesemente ad impoverire le casse degli Stati con la conseguenza di una maggiore pressione fiscale sui contribuenti onesti, meno risorse da destinare alle politiche sociali, e soprattutto meno opportunità di lavoro.

Evasione fiscale: in Liguria più accertamenti e più qualità nei servizi

 Nella Regione Liguria l’attività di lotta e di contrasto all’evasione fiscale ha portato nel 2008 ad un incremento della maggiore imposta accertata dell’85%, frutto non solo di un forte incremento dell’attività di accertamento, con un +41%, ma anche a seguito di un maggiore grado di accoglienza delle pretese del Fisco a carico dei contribuenti. Contestualmente, in linea con la tendenza su scala nazionale, è avvenuto nella Regione un ulteriore potenziamento sia dei servizi telematici, sia dell’attività di assistenza alla compilazione delle dichiarazioni da parte degli Uffici delle Entrate attraverso il meccanismo della prenotazione tramite appuntamento. L’attività di controllo è stata potenziata non solo per i “piccoli contribuenti”, ma anche per i soggetti aventi grandi dimensioni: non a caso, nella Regione Liguria, è cresciuto nel 2008 del 7% il numero delle verifiche su quei contribuenti con un volume d’affari superiore ai 25,8 milioni di euro. Un vero e proprio boom di entrate c’è stato anche da strumenti di accertamento basati sia sulle indagini finanziarie, sia sul redditometro.

Dove la religione diventa abuso e sopruso: tasse in Asia per i cristiani

 Purtroppo a volte si fa della religione un fanatismo. Mentre qui in Italia possiamo liberamente professare la nostra religione, in altre parti del mondo questo é impedito, o addirittura vietato. La persecuzione dei cristiani non é solo storia, ma anche dura, attuale realtà. In quasi tutti gli stati dell’Asia dove il buddismo è maggioranza, infierisce la repressione religiosa che colpisce tutte le religioni che non siano il buddismo. Dal dipartimento di stato americano emerge che il Myanmar è classificato tra i sei peggiori oppressori al mondo della libertà religiosa. In un’altra classifica sulle persecuzioni dei cristiani stilata da Open Doors il Laos, altro stato buddhista é al terzo posto.

Ecco un ultimo avvenimento. La giunta militare ha costretto i cristiani di etnia kachin – nell’omonimo Stato, nel nord del Myanmar in Asia Sudorientale – a versare contributi per la festa buddista di Thingyan. Si tratta di una festa buddista che apre il nuovo anno birmano e si celebra nel segno dell’acqua e cade a metà aprile.

Le associazioni sportive dilettantistiche potranno accedere al 5 per mille

 Si è sbloccata in maniera davvero fulminea la situazione che riguardava la partecipazione alla ripartizione del 5 per mille dell’Irpef per le associazioni sportive dilettantistiche: il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha infatti firmato un decreto di undici righe che consente a tali enti e associazioni di poter godere di questo beneficio fiscale. L’ampliamento del 5 per mille alle organizzazioni dilettantistiche non è limitato solamente a quelle affiliate agli enti di promozione sportiva, come era stato paventato in un primo momento dal ministero nel decreto del 2 aprile. Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, ha salutato con favore questa modifica della legge: lo stesso entusiasmo è stato mostrato dal presidente della Lega nazionale dilettanti, Carlo Tavecchio. Il decreto, che comunque non è ancora stato pubblicato, fissa i criteri per ripartire il 5 per mille degli enti sportivi; tra i soggetti ammessi vi saranno anche le associazioni sportive dilettantistiche in possesso del riconoscimento del Coni ai fini sportivi, nella cui organizzazione sia presente un settore giovanile.

 

Il contributo volontario alle scuole: cosa dice la legge

 Dalle scuole italiane arriva sempre più pressante la richiesta di soldi per attività extracurriculari, delle quali è sempre più difficile fare a meno: questo contributo “volontario” riguarda un novero molto ampio di attività, tra cui i vari laboratori, i corsi di recupero, il pagamento di insegnanti aggiunti per il completamento dell’offerta formativa, solo per fare alcuni esempi. Il problema attuale risiede nel fatto che il ministero non è più in grado di mettere a disposizione tali risorse, dopo che l’ultima finanziaria ha apportato numerosi tagli proprio nell’ambito dell’istruzione. Secondo la legge è possibile detrarre le donazioni (anche definite “erogazioni liberali”) agli istituti scolastici nella dichiarazione dei redditi nella misura del 19%.

 

Aumento pressione fiscale: in America sale la protesta

 Il Governo americano ha stanziato centinaia di miliardi di dollari a favore delle banche per salvarle dal collasso; la conseguenza è che i fondi stanziati hanno contribuito e contribuiranno a far letteralmente esplodere il deficit di una nazione colpita al cuore dal collasso del settore immobiliare a seguito dello scoppio della bolla dei mutui subprime; il tutto sta avvenendo a carico dei contribuenti americani, i quali a quanto pare stanno però perdendo la pazienza. A causa della crisi finanziaria e della recessione economica, il Presidente Barack Obama è chiamato a fare scelte impopolari; in primis, la Casa Bianca ha messo a punto un giro di vite mediatico contro i bonus stellari e scandalosi, visti i bilanci in rosso, da parte dei manager e dei dirigenti delle società, a partire da quelli elargiti ad alcuni esponenti della AIG nonostante il collasso di quella che fino a qualche mese fa era la prima compagnia assicurativa del mondo. Ma l’attenzione, dai manager ai dirigenti si sposta verso i ricchi ed i super ricchi americani, i quali oltre a sobbarcarsi, come tutti gli altri, il deficit USA, ben presto potrebbero vedersi aumentate le tasse e non di poco al fine di un processo di redistribuzione della ricchezza finalizzato a far emergere dalla povertà ben due milioni di cittadini americani.