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Documenti e ricevute fiscali: attenzione ai tempi di conservazione

Il cittadino onesto che paga puntualmente e regolarmente tasse e tributi, dichiarando tutti i redditi percepiti nel corso dell’anno, deve essere anche un cittadino diligente nel conservare tutti i documenti e le ricevute fiscali che, in caso di controlli e richieste da parte dell’Amministrazione finanziaria e non solo, debbono essere esibiti come prova inconfutabile. Ne consegue che, una volta presentata la dichiarazione dei redditi, tutti i documenti e le ricevute devono essere riposte e conservate in un luogo sicuro, adottando la diligenza del buon padre di famiglia, in modo tale in caso di controllo il contribuente sia pronto a fornire l’onere della prova. E siccome il controllo può anche avvenire a distanza di anni, è opportuno conservare documenti e ricevute per lungo tempo, e in particolare, rispettando almeno i termini di Legge previsti.

A tal fine, il sito istituzionale della Guardia di Finanza ha pubblicato on line una lista dei documenti e delle ricevute più importanti con i tempi di conservazione richiesti. In particolare, ci sono documenti che i cittadini devono conservare per almeno dieci anni: trattasi, nello specifico, degli estratti conti bancari, tassa rifiuti, canone della RAI e ricevute legate a spese per la ristrutturazione degli immobili, fermo restando che la conservazione dei documenti citati deve avvenire allegando ogni scontrino o ricevuta fiscale attestante la prova degli avvenuti pagamenti.

I tempi di conservazione si dimezzano (cinque anni), invece, per le ricevute dell’affitto, i bollettini di pagamento dell’imposta comunale sugli immobili, le spese mediche, le multe legate ad infrazioni del Codice della Strada, assicurazioni, ricevute di pagamento delle tasse e delle rate dei mutui, bollette per le utenze domestiche. Scende invece a tre anni il tempo di conservazione per le parcelle professionali ed i compensi artigiani, le cambiali ed il bollo auto, mentre basta un anno di conservazione, a partire dalla data di pagamento, per le ricevute attestanti l’iscrizione alle palestre, e quelle per le rette scolastiche.

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