Novità per il modello 730/2010, quello che i contribuenti dovranno presentare l’anno prossimo a valere sui redditi percepiti nell’intero 2009; in scia alle ultimissime novità fiscali, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che è a disposizione, sul proprio sito Internet, una nuova bozza del modello 730/2010, la quale apre alla recente riduzione/differimento dell’acconto Irpef disposta dall’attuale Governo in carica. La nuova bozza, corredata come sempre dalle relative istruzioni per la compilazione, e dal 730/3, ovverosia il prospetto di liquidazione, “apre” all’acconto Irpef nel quadro “F”, dove in particolare è stato definito un nuovo campo per le eccedenze di acconto, ovverosia per tutti coloro che, avendo pagato l’acconto Irpef al 99% e non con lo sconto del 20% al 79%, hanno poi compensato l’eccedenza avvalendosi del modello F24.
Unico Persone Fisiche 2010: ecco le principali novità
I tre fascicoli di Unico Persone Fisiche 2010 si arricchiscono di importanti novità fiscali, già disponibili in bozza nel sito web dell’Agenzia delle Entrate: si tratta sostanzialmente di nuove detrazioni d’imposta, di agevolazioni destinate ai contribuenti dell’Abruzzo e del differimento del 20% dell’acconto relativo all’Irpef. Ma cerchiamo di far ordine in questo senso ed elenchiamo passo dopo passo i punti principali. Per quel che riguarda il primo fascicolo, nel quadro RC è possibile indicare la riduzione d’imposta destinata al comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso, in quanto è stata appositamente inserita la sezione V e il rigo RC17. Il quadro RP, invece, è destinato a quei contribuenti che usufruiscono della detrazione del 20% in relazione alle somme usate per l’acquisto di mobili, elettrodomestici, computer e televisori; la detrazione in questione può essere ripartita in cinque quote annuali. C’è da sottolineare inoltre, il “debutto” della colonna 4, destinata a coloro che hanno acquistato o ereditato immobili soggetti a riqualificazione energetica nel 2008 (la detrazione ammonta al 55%).
Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate: “blitz” banche austriache
La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate hanno effettuato un secondo round di controlli presso filiali di banche estere al fine di verificare se gli istituti di credito e gli intermediari finanziari, nel rispetto degli obblighi che hanno, abbiano adempiuto alle relative comunicazioni, nell’Archivio dei rapporti finanziari, sui rapporti che intrattengono con i clienti. Nel mirino del Fisco e della Guardia di Finanza sono stavolta finite le filiali di banche austriache dopo che il 27 ottobre scorso, invece, erano state passate al setaccio ben settantasei filiali di banche elvetiche o aventi sede in territorio vicino a San Marino.
Arte e cultura: detrazioni Irpef per i “mecenati”
Il Fisco corre in soccorso di chi aiuta la cultura e l’arte: tutti quei soggetti che provvedono a effettuare donazioni in favore di teatri, musei ed altri enti operanti nel settore, infatti, potranno godere di interessanti agevolazioni tributarie, con delle distinzioni a seconda che si tratti di privati cittadini o imprese. Di cosa si tratta esattamente? I contribuenti possono usufruire di una detrazione Irpef del 19% delle erogazioni in denaro che sono destinate a enti pubblici, fondazioni, comitati costituiti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, tutti operanti nell’ambito artistico e culturale. Una detrazione simile è prevista anche per le donazioni ad organismi del settore dello spettacolo, ma in questo caso il contributo può essere dedotto per un importo che non superi il 2%.
Modello Eas: Terzo Settore, nuova circolare Entrate
L’Agenzia delle Entrate, con la circolare numero 51/E, emessa nella giornata di ieri, ha fatto il punto sul modello Eas e sulla relativa presentazione fornendo al riguardo una nuova “bussola” per le Associazioni. Alcuni soggetti obbligati alla presentazione del modello Eas possono inviarlo nella versione ridotta, che l’Amministrazione finanziaria ha definito come “Easy Eas”; in particolare, il modello in versione ridotta può essere trasmesso, tra l’altro, sia dalle federazioni sportive nazionali che sono riconosciute dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), sia dalle Associazioni di ex militari in congedo. Di contro, la Circolare spiega che non c’è invece obbligo di presentazione per i patronati a patto però che non vengano svolte le attività istituzionali delle associazioni sindacali che li promuovono.
Milano: Triennale occupata dai lavoratori
Ieri i lavoratori della conoscenza di Milano sono scesi in piazza. Occupazione della Triennale e
Equitalia: le nuove rate si calcolano online
Equitalia mette a punto un’importante novità per quel che concerne tutti quei contribuenti che hanno già provveduto a dilazionare altri debiti, ma che si trovano in difficoltà: in effetti, il sito internet della società di riscossione mette a disposizione un vero e proprio simulatore pensato per questi soggetti, un calcolatore che dovrebbe permettere di eliminare le consuete file agli sportelli. Il nuovo servizio è stato ideato per i contribuenti che sono soliti pagare le imposte a rate e che necessitano di sapere se possono usufruire della dilazione per le restanti cartelle di pagamento esattoriale. Il nuovo calcolatore consente di evitare le attese dello sportello, soddisfacendo le proprie esigenze stando comodamente seduti a casa, davanti al computer. Come funziona questo simulatore? È sufficiente utilizzare i simulatori di calcolo che si trovano nel sito web di Equitalia: sono proprio questi strumenti che permettono di conoscere, con pochi click, quali sono gli altri piani di rateizzazione tributaria che possono essere ottenuti quando già si beneficia della dilazione.
Scudo fiscale: scadenze imposte e perfezionamento rimpatrio
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, ha recentemente dichiarato che saranno pari a quasi quattro miliardi di euro gli incassi attesi dallo scudo fiscale, ed in particolare dal versamento dell’imposta straordinaria al 5% così come prevede la misura recentemente approvata dal Governo. Ma è lecito scommettere anche su incassi più elevati se si considera che i soggetti “scudanti” possono avvalersi di tempi lunghi per il rimpatrio di asset finanziari e di beni patrimoniali ben oltre il termine entro il quale occorre saldare le imposte che, lo ricordiamo, vengono versate in nome e per conto dello “scudante” da parte dell’intermediario.
“Fare impresa”: il Piemonte istruisce i cittadini stranieri
Agenzia delle Entrate, Inps e Camera di Commercio stanno portando avanti il loro progetto formativo per coloro che desiderano avviare un’attività in proprio: è il Piemonte a caratterizzarsi per questa iniziativa, anche perché nella sola provincia di Torino sono presenti ben 28.128 imprenditori stranieri. Quello dei cittadini stranieri che decidono di dar vita a un’impresa è un fenomeno in netta espansione (dal 2000 ad oggi, questa presenza è cresciuta del 137%). Il progetto “Fare impresa – Istruzioni per nuovi cittadini” vuole essere proprio un ausilio per chi deve cominciare a fronteggiare tutti gli adempimenti burocratici ed essere in regola con la normativa italiana; si tratta di una vera e propria “scuola” per i cittadini stranieri, con un apposito corso che si articola in una struttura modulare, in modo da affrontare con cura tutte le tematiche di maggiore interesse pratico nella vita di tutti i giorni degli imprenditori, partendo dall’avvio della stessa attività e arrivando fino all’espletamento dei principali adempimenti fiscali e previdenziali.
Versamenti imposte 2009: campagna controlli su quelli omessi e insufficienti
Nuova “offensiva” dell’Agenzia delle Entrate in materia di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale. L’Amministrazione finanziaria, infatti, scende in campo con una nuova campagna di controlli a tappeto avente nel mirino tutti quei versamenti di imposta omessi o insufficienti; questo dopo che è stata firmata al riguardo una Direttiva da parte del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che permetterà di contrastare un fenomeno che, in base alle rilevazioni dell’Amministrazione finanziaria, ha assunto di recente delle dimensioni preoccupanti con conseguenti ripercussioni sull’erario e sulle finanze pubbliche in una fase congiunturale peraltro delicata. Nello specifico, la campagna di controlli è quella a valere sull’anno in corso, il 2009, è punta letteralmente ad intercettare tutti quei contribuenti che non hanno pagato o hanno pagato solo in parte l’imposta sul valore aggiunto (Iva) sulla base delle scadenze periodiche, mensili e/o trimestrali, ma anche le imposte sui redditi ed i relativi acconti, nonché le ritenute d’acconto.
Pressione fiscale Lombardia: bassa quella sulle imposte “manovrabili”
In Lombardia, su un lavoratore dipendente, grava in media un importo pari a 267 euro annui di tasse legate alle addizionali regionali. Il dato, in particolare, si ricava da un recente studio effettuato dalla Cisl, ma sul quale la Regione Lombardia, in particolare, ha tenuto a precisare ed a mettere in evidenza come la pressione fiscale sui lavoratori, riguardo alle imposte “manovrabili” dalla Regione, sia alquanto bassa. Nel dettaglio, infatti, di quei 267 euro citati solo il 14,5%, corrispondente a meno di 40 euro, rappresenta in effetti una quota parte di tasse volute ed introdotte dalla Regione, mentre la restante parte è semplicemente frutto di imposte statali obbligatorie sulle quali, chiaramente, la Regione Lombardia non può per nulla metter mano.
Sistema Aes: le novità delle transazioni extra-Ue
Sono ormai più di due anni che, grazie alla nota dell’agenzia delle Dogane numero 1433, la prova dell’esportazione non viene più fornita dal visto ma da un apposito messaggio elettronico. Il tutto rientra nell’ottica della realizzazione del progetto comunitario denominato “Export Control System” (Sistema Comunitario di Esportazione Automatizzata – AES). Tale progetto, il quale consente il tracciamento elettronico e il controllo delle operazioni di esportazione, si articola nella prima fase Ecs (Export Control System) e nella più recente seconda fase Ecs, che ha disposto l’obbligo di comunicare i dati di sicurezza e dell’invio telematico della dichiarazione doganale di esportazione. Nell’ambito dell’Aes, l’apposizione del visto viene sostituita dal messaggio elettronico “risultati di uscita”, il quale viene inviato dalla Dogana di uscita a quella di esportazione: si tratta sostanzialmente della prova di uscita dalla Comunità europea e può essere consultata dagli operatori economici attraverso la digitazione del Movement reference number.
Modello Eas: Entrate Emilia-Romagna a disposizione del Terzo Settore
Nei giorni scorsi in Emilia-Romagna si è svolto un incontro tra la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate ed il Forum Terzo Settore; l’incontro, in particolare, è stato incentrato sul modello Eas che, da parte dei soggetti obbligati, dovrà essere presentato entro la metà del prossimo mese. Si è parlato della trasmissione e della compilazione del modello, e nello specifico della piena collaborazione offerta dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, e quindi dagli Uffici presenti sul territorio, riguardo al supporto ed all’attività di assistenza da fornire a tutti gli enti associativi che ne faranno richiesta. Il modello Eas, lo ricordiamo, è stato introdotto con il relativo Decreto Legge al fine di permettere all’Agenzia delle Entrate di effettuare un vero e proprio censimento su quelle Associazioni per le quali è ammessa la possibilità di avvalersi delle agevolazioni fiscali, al contrario di quelle che invece non sono ammesse per statuto o per forma giuridica.
Acconto Irpef 2009: ultime ore per il versamento
Mancano oramai poche ore alla scadenza per il saldo del secondo acconto Irpef 2009; il termine ultimo è infatti quello di domani, 30 novembre 2009, altrimenti sui versamenti effettuati oltre tale data scattano le sanzioni. Il secondo acconto Irpef o quello un unica rata per coloro che, assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche, hanno maturato un ammontare da versare non superiore ai 257,52 euro, quest’anno, come noto, si versa in misura ridotta ed in ragione del 79% e non del 99% come avviene di norma. Il Governo, infatti, ha approvato un differimento per il saldo Irpef, mentre rimangono nella misura piena gli acconti che devono essere versati per l’Irap e per l’Ires. Ma chi deve pagare l’acconto Irpef, e deve pagarlo, come previsto, nella misura ridotta?