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Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate: “blitz” banche austriache

La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate hanno effettuato un secondo round di controlli presso filiali di banche estere al fine di verificare se gli istituti di credito e gli intermediari finanziari, nel rispetto degli obblighi che hanno, abbiano adempiuto alle relative comunicazioni, nell’Archivio dei rapporti finanziari, sui rapporti che intrattengono con i clienti. Nel mirino del Fisco e della Guardia di Finanza sono stavolta finite le filiali di banche austriache dopo che il 27 ottobre scorso, invece, erano state passate al setaccio ben settantasei filiali di banche elvetiche o aventi sede in territorio vicino a San Marino.

L’operazione si innesta nell’ambito di un’attività di prevenzione degli illeciti fiscali e dell’evasione su scala internazionale, ragion per cui è importante che i dati che gli intermediari finanziari devono trasmette nell’Archivio dei rapporti finanziari siano non solo completi, ma anche corretti. A far data 1 gennaio 2005, infatti, nell’Archivio dei rapporti finanziari, tra l’altro, devono essere presenti tutte le comunicazioni riguardanti i rapporti continuativi che banche ed intermediari finanziari intrattengono con la clientela esistente.

Nell’Archivio, inoltre, devono essere presenti anche le cosiddette operazioni extra-conto, ovverosia non inerenti ad un rapporto continuativo con il cliente, a meno che non si tratti di versamenti di somme che abbiano un importo inferiore ai 1.500 euro, e che questi versamenti siano stati effettuati a mezzo bollettino di conto corrente postale. I dati che gli intermediari finanziari e le banche sono chiamati a trasmettere sono tali che l’invio deve avvenire con cadenza mensile ed in via telematica all’interno di un database che contiene oltre 950 milioni di rapporti e ben 90 milioni di soggetti che, pur non avendo rapporti continuativi, hanno però effettuato delle operazioni extra-conto. Dopo aver effettuato, dopo poco tempo dal primo, anche il “secondo round”, è probabile che il Fisco e la Guardia di Finanza stiano preparando nuove operazioni di controllo a carico di filiali di banche estere al fine di combattere illeciti legati anche ai “paradisi fiscali“.

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