Hsbc: la Guardia di Finanza riceve lista con 7.000 evasori

 Hsbc, tra le più importanti banche di tutto il Regno Unito, ha dovuto scoprire le proprie carte in tavola e la lista fornita alla Guardia di Finanza ha un contenuto davvero importante: si tratta, infatti, dell’elenco dei correntisti italiani dell’istituto britannico su cui grava come una spada di Damocle il sospetto di essersi macchiati del reato di evasione fiscale. Un documento davvero prezioso dunque che potrebbe far rientrare somme importanti. I sospettati di frode all’amministrazione finanziaria sono circa settemila ed è stata letteralmente sottratta al gruppo bancario londinese da un ex dipendente, Hervè Falciani. Dall’elenco in questione emerge una situazione alquanto preoccupante. Gli anni di riferimento per quel che riguarda l’evasione sono due, vale a dire il 2005 e il 2006, mentre tra i contribuenti coinvolti vi sono anche delle persone giuridiche (133 tra società e assicurazioni). Stupiscono anche i numeri relativi alle quantità evase, con oltre 130 depositi superiori ai 10 milioni di dollari statunitensi.

 

Scommesse sportive: due nuovi codici per l’F24 Accise

 Il mondo delle scommesse sportive deve fare i conti ovviamente anche con il relativo trattamento fiscale ed è proprio in questo senso che è intervenuta l’Agenzia delle Entrate: l’amministrazione finanziaria del nostro paese ha infatti indicati quali sono i codici tributo che devono essere utilizzati, nell’ambito della compilazione del modello F24 Accise, per pagare tutti quegli interessi che sono maturati circa un ritardato canone di concessione e le vincite che non state riscosse. In pratica, come è facilmente intuibile, i contribuenti di riferimento in questo caso sono i titolari di concessione dei giochi pubblici, i quali devono dunque provvedere a regolarizzare la situazione dei rimborsi non richiesti nei termini del regolamento delle stesse scommesse. Tali adempimenti sono fondamentali per scongiurare nel migliore dei modi i fenomeni di evasione ed elusione fiscale, incrementati soprattutto dalle scommesse effettuate in maniera illegale.

 

Banche italiane tra tasse, fiscalità e regolamentazione

 La pressione fiscale in Italia non è opprimente solo per i lavoratori dipendenti, i liberi professionisti, i lavoratori autonomi, i commercianti e gli artigiani, ma anche per gli Istituti di credito. Non a caso, nel corso di un Workshop dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, è emerso come in base agli ultimi dati disponibili sulle dichiarazioni dei redditi, relative all’anno 2008, le banche italiane rispetto ai competitor europei siano in una posizione di svantaggio competitivo proprio per effetto di una pressione fiscale più elevata, con quella effettiva che, tra l’altro, nell’anno di riferimento è salita al 44%; in più, secondo l’Associazione Bancaria Italiana questo svantaggio competitivo potrebbe ulteriormente aggravarsi a seguito delle ultime proposte finalizzate a rivedere gli accordi di Basilea sul tema del patrimonio di vigilanza.

Inps: precisate le istruzioni per le prestazioni in agricoltura

 A partire dalla giornata di oggi i contribuenti che svolgono un’attività agricola avranno senza dubbio le idee più chiare, almeno per quel che riguarda l’ambito previdenziale: in effetti, in base a quanto disposto dal messaggio 13212 dell’Inps, deve essere assegnata una disoccupazione di tipo totale a tutti coloro che hanno svolto un lavoro accessorio che non supera il limite dei 3.000 euro. In pratica, sono state delineate con chiarezza le principali disposizioni relative proprio ai disoccupati del settore agricolo e, nello specifico, alle prestazioni che vengono portate a compimento dai soggetti iscritti all’Istituto. Il compenso dunque deve ammontare a 3.000 euro netti e si deve trattare anche di lavoro di tipo occasionale; nell’ipotesi in cui, invece, il limite venga sforato, allora si provvede alla riduzione progressiva dei giorni che devono essere sottoposti a indennizzo.

 

Boom del fisco britannico: Iva sugli scudi

 L’amministrazione finanziaria della Gran Bretagna ha letteralmente messo le ali: il gettito fiscale conseguito infatti dall’HMRC (acronimo che sta per Her Majesty’s Revenue and Customs, l’Agenzia delle Entrate britannica) è tornato in territorio positivo ad aprile dopo oltre due anni, mettendo anche a tacere il pessimismo che era sorto alla luce della recente introduzione della legge di Bilancio. Il paese dovrà quindi riscrivere in qualche modo la propria agenda economica, soprattutto dal punto di vista fiscale. Come è stato possibile raggiungere un simile traguardo in un momento così travagliato? L’Imposta sul Valore Aggiunto è stata quella che ha messo a segno il rialzo più evidente, addirittura un incremento di 34 punti percentuali; da cinque anni è stata fissata un’aliquota pari al 17,5%, dopo la lunga transizione da parte di quella al 15%, ma gli incrementi non sono dovuti in gran parte a ciò.

 

Assonime precisa alcuni punti sull’Iva per prestazioni alberghiere

 Si è parlato molto della circolare 25/E di recente pubblicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, in tema di imposte sui redditi; ebbene, per quel che riguarda la rilevanza fiscale dell’Iva che non viene sottoposta a detrazione circa le prestazioni degli alberghi e la relativa distribuzione di pasti e bevande, l’Assonime (l’Associazione fra le Società Italiane per Azioni) ha voluto chiarire alcuni aspetti fondamentali. Anzitutto, se si prende come riferimento normativo il decreto 112 del 1998, ci si accorge che i limiti alla detrazione dell’imposta in questione non esistono più da alcuni anni, sia sui servizi alberghieri che sulle bevande. Pertanto, la detrazione può essere posta in essere rispettando l’articolo 19 del cosiddetto “decreto Iva” e sostenendo le spese nella misura dell’attività d’impresa che viene svolta.

 

Scadenze fiscali: novità per le società di assicurazioni

 Martedì scorso, 18 maggio 2010, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, ed il direttore generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica, hanno firmato un provvedimento interdirettoriale con il quale vengono introdotte delle novità in merito alla comunicazione all’Amministrazione finanziaria della denuncia sull’imposta sulle assicurazioni da parte delle società del settore. In particolare, è stato predisposto per la comunicazione un modello dedicato il cui invio dovrà avvenire entro e non oltre la data del 31 maggio di ogni anno. E così, relativamente ai premi e accessori incassati lo scorso anno, le società di assicurazioni hanno tempo fino a lunedì prossimo, 31 maggio 2010, per la presentazione del modello.

Autotrasporto, ecco le agevolazioni fiscali per il 2010

 Grazie ai nuovi finanziamenti che sono stati stabiliti dalla Legge Finanziaria per il 2010, si può dire con certezza che chi svolge un’attività di autotrasporto dorme sonni tranquilli; anzitutto, c’è da dire che gli importi che erano stati stanziati nel corso del 2009 sono stati confermati in blocco, inoltre la posizione fiscale di questi contribuenti diventa ancora più “leggera” in questo senso. In effetti, prendendo come riferimento normativo il testo già citato (si tratta, come è noto, della legge 191 del 2009), tali soggetti potranno beneficiare dello stesso quantitativo di denaro di un anno fa, in modo da avere accesso agli sconti messi a disposizione dalla nostra amministrazione finanziaria. Come funzionerà precisamente tale agevolazione?

 

Assistenza fiscale: due tappe camper Entrate in Calabria

 Sono due le tappe in Calabria, in materia di assistenza fiscale itinerante, fissate dal Camper dell’Agenzia delle Entrate nell’ambito dell’iniziativa “Il Fisco mette le ruote”. La prima tappa è stata quella di Pizzo, dove dal 19 al 21 maggio scorso, in Piazza della Repubblica, l’Amministrazione finanziaria ha potuto erogare a favore dei cittadini tutti i servizi del classico Ufficio delle Entrate grazie ad una struttura attrezzata mobile dove, tra l’altro, è possibile ottenere assistenza ed informazioni sulle procedure di abilitazione ai servizi telematici, sulle ristrutturazioni edilizie, ed ancora sui mutui prima casa, detrazioni e deduzioni per le spese mediche, agevolazioni fiscali a favore dei disabili, nonché il rilascio delle partite Iva e del codice fiscale. La seconda tappa del camper delle Entrate è invece quella ad Isola Capo Rizzuto, dalle ore 10 alle ore 18, in Via degli Apostoli a partire da mercoledì prossimo e fino al 28 maggio.

Enpacl: ancora sette giorni per la dichiarazione del volume d’affari

 Il 2010 è stato sin da subito un anno piuttosto innovativo per quel che riguarda i contribuenti che sono iscritti all’Enpacl, sigla che sta a indicare l’Ente di Previdenza dei Consulenti del Lavoro: per tali iscritti, infatti, a partire da quest’anno è prevista una dichiarazione obbligatoria relativa al volume d’affari che sono riusciti a realizzare, ma non esiste soltanto la possibilità di presentare il documento in questione mediante la modalità cartacea, ma anche e soprattutto (è la modalità preferita dallo stesso ente) nella versione elettronica, visto che esiste un’apposita procedura, la quale può essere comodamente scaricata dal sito internet dell’Enpacl. La scadenza di quest’ultima procedura è stata fissata per il prossimo 30 giugno, dunque rimane poco più di un mese in questo senso.

 

Intra 12 e Intra 13: le novità telematiche per il 1° giugno

 Mancano ormai pochi giorni per provvedere alla presentazione dei modelli Intra 12 e Intra 13: in effetti, il prossimo 1° giugno sarà il termine ultimo per usufruire della modalità elettronica e trasmettere mediante la via telematica i due modelli fiscali, presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate, insieme a tutte le spiegazioni e le informazioni necessarie per quel che riguarda i vari aggiornamenti. C’è da ricordare anzitutto che Intra 12 e Intra 13 sono i documenti da utilizzare per la dichiarazione e il versamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto relativa, come suggerisce anche il nome, agli acquisti intracomunitari. Volendo esaminare le dichiarazioni nel dettaglio, bisogna sottolineare che all’interno di Intra 12 vi è anche il controllo del campo denominato “Codice attività”; si tratta, nello specifico, di sei caratteri che appunto identificano un codice da inserire poi nella tabella di classificazione in relazione alle attività economiche Ateco per il 2007.

 

Entrate: premiate le Marche per il progetto Team Building

 I buoni sforzi e tentativi sono sempre premiati, in qualsiasi campo: questo discorso calza a pennello per quel che riguarda la Regione Marche, e più precisamente la sua Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, la quale è riuscita appunto a conquistare un importante premio, intitolato nello specifico “Le buone pratiche formative delle Pubbliche Amministrazioni“. Il merito della Direzione è quello di aver realizzato il progetto più interessante, il cosiddetto “Team Building in giallo”, il quale rientrava nel novero delle attività didattiche che avevano come tema principale quello del contenzioso tributario. Di cosa si è trattato esattamente? Il Premio Basile 2009 è stato organizzato dall’Associazione Italiana Formatori ed è stato presentato proprio due giorni fa a Pescara, nell’ambito della manifestazione “Vetrine delle Eccellenze 2010, Percorsi formativi di qualità nella Pubblica Amministrazione“, relativa alla provincia abruzzese.

 

 

Tasse: ben 15 gravano sui cespiti immobiliari

 Dieci sono imposte, due sono addizionali, una è l’accisa riguardante i consumi di energia elettrica, ed altri due sono tributi, per la precisione la Tia o la Tarsu ed il tributo che a livello provinciale è previsto per la cosiddetta protezione ambiente. E così, come messo in risalto dalla CGIA di Mestre in un Rapporto, sono ben 15 le imposizioni fiscali che nel nostro Paese gravano sui cespiti immobiliari per un gettito complessivo annuo pari alla bellezza di 43 miliardi di euro. A dispetto di quanto si possa pensare inoltre, l’abolizione dell’imposta comunale sugli immobili (Ici) non ha comunque azzerato le entrate dei Comuni visto che nel 2008 sono entrate complessivamente nelle casse delle Amministrazioni cifre totali che sfiorano il livello dei dieci miliardi di euro. Ma dove vanno a finire i 43,2 miliardi di euro annui di tasse sulla casa?

Provincia di Torino: giro di vite sui falsi enti no profit

 Tempi duri per bar, ristoranti, esercizi commerciali, palestre e sale da ballo che si “travestono” in maniera fittizia, illegale e anticoncorrenziale, in enti del no profit. In accordo con quanto rende noto la Direzione regionale dell’Agenzia delle entrate del Piemonte, l’Amministrazione finanziaria ha siglato con la Provincia di Torino un accordo finalizzato ad istituire una vera e propria task force con il chiaro intento ed obiettivo di alzare il velo sui “furbetti” del no profit. Chi si maschera da ente no profit, senza averne i requisiti, truffa il Fisco e genera distorsioni della concorrenza con ricadute negative su quei veri enti senza scopo di lucro che, invece, giustamente si avvalgono di condizioni fiscali di favore, ma anche e soprattutto ai danni degli esercizi commerciali. In particolare, nella Provincia di Torino, iscritti in degli elenchi differenziati, ci sono numerosi soggetti eterogenei operanti nel campo del no profit che spaziano dalle Onlus ai circoli sportivi e passando per le associazioni del volontariato ed i circoli culturali e ricreativi.