Detrazioni risparmio energetico: presentazione rettifiche ai Caf

 Lunedì prossimo, 31 maggio 2010, per i contribuenti che devono presentare la dichiarazione dei redditi al Caf, è l’ultimo giorno utile per la consegna del modello 730 2010. Ebbene, al riguardo, ed in particolare in materia di detrazioni Irpef al 55% sugli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici, l’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, giovedì 27 maggio 2010, ha emanato una risoluzione, la numero 44/E, con la quale ha fornito dei chiarimenti in merito alla presentazione di rettifiche e di correzioni alla dichiarazione sostitutiva di notorietà al fine di poter fruire del beneficio fiscale. Ebbene, in merito l’Amministrazione finanziaria ha fatto presente come in vista della scadenza di fine mese, ed in virtù dei problemi tecnici dell’Enea, anziché trasmettere telematicamente le correzioni e le rettifiche, queste possono essere presentate direttamente al Centro di Assistenza Fiscale (Caf), oppure all’intermediario abilitato, ovverosia al proprio commercialista di fiducia.

Entrate: online i software dei modelli Unico SP e Consolidato 2010

 Il sito internet dell’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il tanto atteso software relativo a uno dei principali modelli Unico, vale a dire quello dedicato alle società di persone; la versione in questione è quella 1.0.0, la quale risale a tre giorni fa e si riferisce proprio al 2010. Mediante questo specifico software è possibile compilare in maniera giusta ed esauriente il modello Unico SP 2010, visto che sarà consentita online la creazione di un file che dovrà essere inviato per via telematica. Come è strutturata questa interessante novità fiscale? La tecnologia che viene utilizzata in questo caso specifico è quella per la distribuzione dei software che si basano su Java, programma che permette agli utenti interessati di beneficiare delle applicazioni proprio dal sito internet: l’innovazione è fondamentale, visto che si può dar vita alle applicazioni in modo semplice, attraverso pochi clic e si può anche ottenere, dettaglio non trascurabile, la certezza dell’uso della versione più aggiornata e di aver evitato tutte le procedure più difficili per quel che concerne l’installazione o l’aggiornamento.

 

Versamento tasse: i codici tributo online

 Si devono pagare le tasse, ma non si conoscono o si ricordano i codici tributo da utilizzare nel modello F24? Niente paura! Direttamente su Internet, dal sito dell’Agenzia delle Entrate, è possibile trovarli con una ricerca guidata, consultando quelli più ricorrenti, o effettuando una ricerca per ogni singolo tributo. La ricerca guidata, tra l’altro, permette di distinguere tra contribuente per imposte proprie e sostituto di imposta in modo tale da velocizzare l’acquisizione dei dati che servono. Si possono così trovare facilmente i codici tributo per Irpef, Iva, Irap, Ici e altri tributi comunali, imposte sostitutive, addizionali comunali e regionali e, tra l’altro, anche i crediti di imposta relativi ad agevolazioni fiscali.

Hsbc: la Guardia di Finanza riceve lista con 7.000 evasori

 Hsbc, tra le più importanti banche di tutto il Regno Unito, ha dovuto scoprire le proprie carte in tavola e la lista fornita alla Guardia di Finanza ha un contenuto davvero importante: si tratta, infatti, dell’elenco dei correntisti italiani dell’istituto britannico su cui grava come una spada di Damocle il sospetto di essersi macchiati del reato di evasione fiscale. Un documento davvero prezioso dunque che potrebbe far rientrare somme importanti. I sospettati di frode all’amministrazione finanziaria sono circa settemila ed è stata letteralmente sottratta al gruppo bancario londinese da un ex dipendente, Hervè Falciani. Dall’elenco in questione emerge una situazione alquanto preoccupante. Gli anni di riferimento per quel che riguarda l’evasione sono due, vale a dire il 2005 e il 2006, mentre tra i contribuenti coinvolti vi sono anche delle persone giuridiche (133 tra società e assicurazioni). Stupiscono anche i numeri relativi alle quantità evase, con oltre 130 depositi superiori ai 10 milioni di dollari statunitensi.

 

Scommesse sportive: due nuovi codici per l’F24 Accise

 Il mondo delle scommesse sportive deve fare i conti ovviamente anche con il relativo trattamento fiscale ed è proprio in questo senso che è intervenuta l’Agenzia delle Entrate: l’amministrazione finanziaria del nostro paese ha infatti indicati quali sono i codici tributo che devono essere utilizzati, nell’ambito della compilazione del modello F24 Accise, per pagare tutti quegli interessi che sono maturati circa un ritardato canone di concessione e le vincite che non state riscosse. In pratica, come è facilmente intuibile, i contribuenti di riferimento in questo caso sono i titolari di concessione dei giochi pubblici, i quali devono dunque provvedere a regolarizzare la situazione dei rimborsi non richiesti nei termini del regolamento delle stesse scommesse. Tali adempimenti sono fondamentali per scongiurare nel migliore dei modi i fenomeni di evasione ed elusione fiscale, incrementati soprattutto dalle scommesse effettuate in maniera illegale.

 

Banche italiane tra tasse, fiscalità e regolamentazione

 La pressione fiscale in Italia non è opprimente solo per i lavoratori dipendenti, i liberi professionisti, i lavoratori autonomi, i commercianti e gli artigiani, ma anche per gli Istituti di credito. Non a caso, nel corso di un Workshop dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, è emerso come in base agli ultimi dati disponibili sulle dichiarazioni dei redditi, relative all’anno 2008, le banche italiane rispetto ai competitor europei siano in una posizione di svantaggio competitivo proprio per effetto di una pressione fiscale più elevata, con quella effettiva che, tra l’altro, nell’anno di riferimento è salita al 44%; in più, secondo l’Associazione Bancaria Italiana questo svantaggio competitivo potrebbe ulteriormente aggravarsi a seguito delle ultime proposte finalizzate a rivedere gli accordi di Basilea sul tema del patrimonio di vigilanza.

Inps: precisate le istruzioni per le prestazioni in agricoltura

 A partire dalla giornata di oggi i contribuenti che svolgono un’attività agricola avranno senza dubbio le idee più chiare, almeno per quel che riguarda l’ambito previdenziale: in effetti, in base a quanto disposto dal messaggio 13212 dell’Inps, deve essere assegnata una disoccupazione di tipo totale a tutti coloro che hanno svolto un lavoro accessorio che non supera il limite dei 3.000 euro. In pratica, sono state delineate con chiarezza le principali disposizioni relative proprio ai disoccupati del settore agricolo e, nello specifico, alle prestazioni che vengono portate a compimento dai soggetti iscritti all’Istituto. Il compenso dunque deve ammontare a 3.000 euro netti e si deve trattare anche di lavoro di tipo occasionale; nell’ipotesi in cui, invece, il limite venga sforato, allora si provvede alla riduzione progressiva dei giorni che devono essere sottoposti a indennizzo.

 

Boom del fisco britannico: Iva sugli scudi

 L’amministrazione finanziaria della Gran Bretagna ha letteralmente messo le ali: il gettito fiscale conseguito infatti dall’HMRC (acronimo che sta per Her Majesty’s Revenue and Customs, l’Agenzia delle Entrate britannica) è tornato in territorio positivo ad aprile dopo oltre due anni, mettendo anche a tacere il pessimismo che era sorto alla luce della recente introduzione della legge di Bilancio. Il paese dovrà quindi riscrivere in qualche modo la propria agenda economica, soprattutto dal punto di vista fiscale. Come è stato possibile raggiungere un simile traguardo in un momento così travagliato? L’Imposta sul Valore Aggiunto è stata quella che ha messo a segno il rialzo più evidente, addirittura un incremento di 34 punti percentuali; da cinque anni è stata fissata un’aliquota pari al 17,5%, dopo la lunga transizione da parte di quella al 15%, ma gli incrementi non sono dovuti in gran parte a ciò.

 

Assonime precisa alcuni punti sull’Iva per prestazioni alberghiere

 Si è parlato molto della circolare 25/E di recente pubblicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, in tema di imposte sui redditi; ebbene, per quel che riguarda la rilevanza fiscale dell’Iva che non viene sottoposta a detrazione circa le prestazioni degli alberghi e la relativa distribuzione di pasti e bevande, l’Assonime (l’Associazione fra le Società Italiane per Azioni) ha voluto chiarire alcuni aspetti fondamentali. Anzitutto, se si prende come riferimento normativo il decreto 112 del 1998, ci si accorge che i limiti alla detrazione dell’imposta in questione non esistono più da alcuni anni, sia sui servizi alberghieri che sulle bevande. Pertanto, la detrazione può essere posta in essere rispettando l’articolo 19 del cosiddetto “decreto Iva” e sostenendo le spese nella misura dell’attività d’impresa che viene svolta.

 

Scadenze fiscali: novità per le società di assicurazioni

 Martedì scorso, 18 maggio 2010, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, ed il direttore generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica, hanno firmato un provvedimento interdirettoriale con il quale vengono introdotte delle novità in merito alla comunicazione all’Amministrazione finanziaria della denuncia sull’imposta sulle assicurazioni da parte delle società del settore. In particolare, è stato predisposto per la comunicazione un modello dedicato il cui invio dovrà avvenire entro e non oltre la data del 31 maggio di ogni anno. E così, relativamente ai premi e accessori incassati lo scorso anno, le società di assicurazioni hanno tempo fino a lunedì prossimo, 31 maggio 2010, per la presentazione del modello.

Autotrasporto, ecco le agevolazioni fiscali per il 2010

 Grazie ai nuovi finanziamenti che sono stati stabiliti dalla Legge Finanziaria per il 2010, si può dire con certezza che chi svolge un’attività di autotrasporto dorme sonni tranquilli; anzitutto, c’è da dire che gli importi che erano stati stanziati nel corso del 2009 sono stati confermati in blocco, inoltre la posizione fiscale di questi contribuenti diventa ancora più “leggera” in questo senso. In effetti, prendendo come riferimento normativo il testo già citato (si tratta, come è noto, della legge 191 del 2009), tali soggetti potranno beneficiare dello stesso quantitativo di denaro di un anno fa, in modo da avere accesso agli sconti messi a disposizione dalla nostra amministrazione finanziaria. Come funzionerà precisamente tale agevolazione?

 

Assistenza fiscale: due tappe camper Entrate in Calabria

 Sono due le tappe in Calabria, in materia di assistenza fiscale itinerante, fissate dal Camper dell’Agenzia delle Entrate nell’ambito dell’iniziativa “Il Fisco mette le ruote”. La prima tappa è stata quella di Pizzo, dove dal 19 al 21 maggio scorso, in Piazza della Repubblica, l’Amministrazione finanziaria ha potuto erogare a favore dei cittadini tutti i servizi del classico Ufficio delle Entrate grazie ad una struttura attrezzata mobile dove, tra l’altro, è possibile ottenere assistenza ed informazioni sulle procedure di abilitazione ai servizi telematici, sulle ristrutturazioni edilizie, ed ancora sui mutui prima casa, detrazioni e deduzioni per le spese mediche, agevolazioni fiscali a favore dei disabili, nonché il rilascio delle partite Iva e del codice fiscale. La seconda tappa del camper delle Entrate è invece quella ad Isola Capo Rizzuto, dalle ore 10 alle ore 18, in Via degli Apostoli a partire da mercoledì prossimo e fino al 28 maggio.

Enpacl: ancora sette giorni per la dichiarazione del volume d’affari

 Il 2010 è stato sin da subito un anno piuttosto innovativo per quel che riguarda i contribuenti che sono iscritti all’Enpacl, sigla che sta a indicare l’Ente di Previdenza dei Consulenti del Lavoro: per tali iscritti, infatti, a partire da quest’anno è prevista una dichiarazione obbligatoria relativa al volume d’affari che sono riusciti a realizzare, ma non esiste soltanto la possibilità di presentare il documento in questione mediante la modalità cartacea, ma anche e soprattutto (è la modalità preferita dallo stesso ente) nella versione elettronica, visto che esiste un’apposita procedura, la quale può essere comodamente scaricata dal sito internet dell’Enpacl. La scadenza di quest’ultima procedura è stata fissata per il prossimo 30 giugno, dunque rimane poco più di un mese in questo senso.

 

Intra 12 e Intra 13: le novità telematiche per il 1° giugno

 Mancano ormai pochi giorni per provvedere alla presentazione dei modelli Intra 12 e Intra 13: in effetti, il prossimo 1° giugno sarà il termine ultimo per usufruire della modalità elettronica e trasmettere mediante la via telematica i due modelli fiscali, presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate, insieme a tutte le spiegazioni e le informazioni necessarie per quel che riguarda i vari aggiornamenti. C’è da ricordare anzitutto che Intra 12 e Intra 13 sono i documenti da utilizzare per la dichiarazione e il versamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto relativa, come suggerisce anche il nome, agli acquisti intracomunitari. Volendo esaminare le dichiarazioni nel dettaglio, bisogna sottolineare che all’interno di Intra 12 vi è anche il controllo del campo denominato “Codice attività”; si tratta, nello specifico, di sei caratteri che appunto identificano un codice da inserire poi nella tabella di classificazione in relazione alle attività economiche Ateco per il 2007.