Entrate: tappa lucana per l’iniziativa “Il Fisco mette le ruote”

 È cominciata ieri e terminerà nel corso della giornata di domani la prima tappa in Basilicata dell’Agenzia delle Entrate col suo camper, simbolo e realtà concreta dell’iniziativa fiscale “Il Fisco mette le ruote”: il primo comune che è stato coinvolto in questo senso è stato Latronico (siamo in provincia di Potenza), il quale beneficerà dell’assistenza e delle informazioni dell’amministrazione finanziaria “itinerante”. Dunque, il programma in questione continua a rimanere nell’Italia meridionale, visto che, prima della Basilicata, il camper si era fermato in Calabria, ma gli obiettivi principali rimangono sempre gli stessi, vale a dire quelli di avvicinare il più possibile il mondo delle tasse e del fisco ai cittadini del nostro paese, in modo da non trovarli impreparati nel momento in cui sarà necessario adempiere agli obblighi tributari. Tra l’altro, si tratta di un’iniziativa che presenta un merito indiscusso, vale a dire quello di portare le informazioni su tasse imposte nelle zone che non sono dotate di uffici delle Entrate. L’Agenzia ha scelto la centralissima piazza Fontanavilla come luogo prescelto a Latronico per lo stanziamento del camper, il quale provvederà a fornire i suoi servizi in questi tre giorni in maniera continuata dalle 10 fino alle 18.

 

Rimborsi fiscali e accertamenti: nuovi tentativi di truffa

 I mesi a cavallo tra la primavera e l’estate, ogni anno, sono quelli decisamente più “caldi” ed impegnativi dal fronte degli adempimenti fiscali visto che scadono prima i termini per il modello 730, e poi quelli per la presentazione del modello Unico, ma anche per gli studi di settore per chi ha tale obbligo. Purtroppo in questi casi molto spesso aumentano i tentativi di truffa a carico dei contribuenti da parte di truffatori e finti funzionari dell’Agenzia delle Entrate. Non a caso, la Direzione regionale Lombardia dell’Agenzia delle Entrate ha nuovamente messo in guardia in data odierna i contribuenti da tentativi di truffa che spaziano dai rimborsi fiscali agli abbonamenti alle e-mail sugli accertamenti e passando per le marche da bollo contraffatte. Come difendersi allora da questi tentativi di truffa? Ebbene, l’Agenzia delle Entrate Lombardia al riguardo ricorda come il Fisco non contatti telefonicamente i contribuenti, e neanche a mezzo posta elettronica per chiedere i dati sensibili, ad esempio, per un rimborso fiscale.

Eire 2010: presentato il libro delle regole dell’Agenzia del Territorio

 L’Expo Italia Real Estate 2010 si è caratterizzato per una importante innovazione dell’Agenzia del Territorio: in effetti, Gabriella Alemanno, direttore generale della stessa Agenzia, e Gianni Guerrieri, direttore dell’Osservatorio sul mercato immobiliare e i servizi estimativi, hanno provveduto a presentare il Manuale operativo delle stime immobiliari. A cosa si riferisce nello specifico questa novità? In pratica, si tratta di un tomo di fondamentale importanza per quel che riguarda le richieste che giungono dal Fisco, dall’amministrazione pubblica e dai soggetti privati nell’ambito delle attività estimative negli immobili, soprattutto i fabbricati e le aree edificabili: mediante queste pagine sarà possibile, dunque, rispondere in modo efficace e competente a tutti i quesiti dei soggetti appena elencati. Il manuale in questione può essere definito come un vero e proprio “Documento delle regole” del Territorio ed è stato appositamente progettato per venire incontro alle esigenze dei tecnici e per semplificare tutte le attività estimative. La pubblicazione del volume, tra l’altro, si è resa necessaria alla luce di quanto disposto dal decreto legislativo 300 del 1999, il quale ha lasciato che fossero attuate in modo diverso le competenze dei servizi tecnici e che le attività del Demanio fossero scorporate.

 

Evasione imposte regionali: Toscana, metà delle tasse ai Comuni

 Grosse novità sono state annunciate in materia di lotta e di contrasto all’evasione fiscale nella Regione Toscana. L’On. Riccardo Nencini, Assessore regionale al Bilancio, ha infatti reso noto che è stata siglata con l’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, un’importante intesa che permetterà agli Enti locali aderenti di incassare il 50% delle imposte regionali che saranno recuperate. L’obiettivo è chiaramente quello di contrastare in maniera efficiente l’illegalità economica sul territorio, specie in quelle aree, a partire dal distretto di Prato, dove esiste un vero e proprio intreccio che, come messo in risalto dalla Guardia di Finanza, coinvolge le “economie etniche” con operatori economici del nostro Paese. L’Assessore Nencini ha inoltre colto l’occasione per sottolineare come questa novità in materia di lotta all’evasione fiscale permetterà di recuperare una quota parte di risorse che con la manovra finanziaria lo Stato centrale ha tagliato a scapito degli Enti locali e delle Regioni italiane.

La Svizzera pensa a una nuova legge sulle spese di formazione

 Ci sono grandi novità in Svizzera per quel che concerne il versante fiscale, o almeno le intenzioni in questo senso sono molto forti: il Consiglio della Confederazione elvetica è stato infatti chiamato a consultarsi su un importante progetto di legge federale relativo al trattamento tributario delle cosiddette spese di perfezionamento e formazione. Cosa intende fare il governo di Berna in questo caso? L’obiettivo principale è quello di apportare delle sostanziali modifiche alla normativa attuale, alla luce delle richieste alla Commissione dell’economia e dei tributi. L’intera operazione richiederà ancora del tempo e non potrà essere terminata entro i prossimi due mesi. Quali sono gli elementi peculiari di questo progetto di legge? Anzitutto, occorre precisare che il progetto prevede che vengano soddisfatte tre specifiche condizioni: la prima di esse è la deducibilità delle spesse poc’anzi citate, ma soltanto quelle che vengono sostenute dal contribuente e che si riferiscono alla sua attività professionale (gli esempi più tipici in questo senso sono le spese per mantenere il posto di lavoro e per gli avanzamenti professionali).

 

Cassazione: anche i tovaglioli indicano il reddito dei ristoratori

 I ristoratori dovranno prestare massima attenzione anche ai tovaglioli utilizzati nei loro tavoli, in quanto si tratta di un ulteriore elemento in grado di ricostruire il profilo fiscale del contribuente; in effetti, come emerge da una presunzione dell’Agenzia delle Entrate e da una recente sentenza della Corte di Cassazione, la richiesta di un tovagliolo aggiuntivo da parte di un cliente deve essere fatta pagare e sottoposta a fatturazione, visto che la nostra amministrazione finanziaria va proprio a presumere la tassazione del provento. In realtà, le precedenti disposizioni di legge parlavano espressamente di una sottrazione del numero di tovaglioli dal totale per altri scopi specifici. A questo punto però, si può ben comprendere come delle incongruenze piuttosto gravi dal punto di vista del reddito d’impresa possano essere superate da tale analisi. Si è arrivati a queste conclusioni a seguito di una vicenda particolare, in base alla quale le Entrate di Bassano del Grappa avevano condotto una verifica su un ristorante per accertare la corretta implementazione delle normative tributarie.

 

Roma: alla tassa sul turismo i commercianti dicono no

 Chi vorrà vedere Roma dovrà pagare. E non si tratta delle spese di albergo o di vitto per la vacanza, ma di una vera e propria tassa ‘di soggiorno’. Relativamente bassa (10 euro appena) per i turisti che affollano la città eterna. Il Governo ha pensato a questa tassa come misura per aiutare il debito di Roma. Se sarà approvata, sarà imposta ai turisti che alloggiano negli alberghi romani. La tassa é favorita da chi nota il fatto che Roma ospiti milioni di visitatori l’anno comportando per la città costi vari per mantenere la pulizia e la manutenione delle strade.

La tassa di soggiorno sarà progressiva, massimo 10 euro per l’extralusso – sottolinea Gianni Alemanno, il sindaco – . Ci sarà una parte di interventi a nostra disponibilità per mettere in equilibrio il bilancio. Avremo una serie di facoltà del Comune per fare tagli e mettere delle tasse che gravi sui turismi ma non sui cittadini.

Provincia di Genova: nuova organizzazione per gli Uffici fiscali

 E’ partita oggi, lunedì 7 giugno 2010, in Provincia di Genova, la nuova organizzazione degli uffici fiscali con l’avvio della Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate. A darne notizia è la Direzione regionale dell’Amministrazione finanziaria nel sottolineare come nulla cambia per i servizi offerti al cittadino/contribuente, mentre contestualmente aumenteranno le azioni di contrasto all’evasione fiscale: dalle indagini finanziarie al redditometro e passando per la lotta alle compensazioni di crediti fittizi, elusione fiscale, e le truffe delle cosiddette “società cartiere”. Nel dettaglio, a Genova la Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate è a partire da oggi costituita da quattro Uffici territoriali, di cui uno a Chiavari, uno a Rapallo e due a Genova, ed un unico Ufficio Controlli, che si occupa di contenzioso e di accertamenti fiscali, che ha competenza su tutta la Provincia.

Imprese: tasse alte e peso burocrazia eccessivo

 La tassazione a carico delle imprese è alta, fin troppo, ma i costi che le imprese italiane devono mettere in preventivo per la propria attività non sono solamente quelli fiscali, ma anche quelli burocratici che spesso incidono fortemente sulle PMI. Non a caso, in accordo con uno studio effettuato dalla CGIA di Mestre, nel nostro Paese la burocrazia alle piccole e medie imprese costa la bellezza di 11,5 miliardi di euro all’anno, ovverosia ben un punto percentuale di prodotto interno lordo italiano. E visto che 95 aziende su 100 in Italia sono micro e piccole imprese, ne consegue che il peso più elevato della burocrazia è a carico delle PMI che hanno meno di dieci addetti. Quando si parla di peso burocratico a carico delle imprese si intende l’iter relativo agli adempimenti di natura fiscale, ma anche e soprattutto i costi burocratici che occorre mettere in preventivo per la gestione del personale, per l’ambiente, la sicurezza e la formazione.

Poco meno di un mese per le adesioni allo scudo fiscale australiano

 Il mese di giugno è appena iniziato, ma in Australia già si pensa al suo ultimo giorno, visto che si tratterà dell’ultima data utile per i contribuenti oceaniani per aderire all’ancora di salvataggio offerta dal fisco per agevolare il rientro di capitali dall’estero: l’Australian Taxation Office, l’amministrazione finanziaria australiana, ha dunque deciso di non offrire altre proroghe, anche perché questo provvedimento normativo del governo di Canberra intende combattere in maniera seria e mirata l’evasione fiscale, il naturale proseguimento dello scudo fiscale della fine dello scorso anno. Che cosa accadrà a quei soggetti che aderiranno al nuovo scudo? La questione principale in questo caso riguarda le sanzioni: in effetti, nell’ipotesi in cui il totale dei ricavi del contribuente non eccede la soglia dei 15.000 dollari annui, allora la regolarizzazione avrà luogo in modo semplice e con una normale comunicazione del proprio profilo tributario.

 

Tasse più odiate in Italia: la top ten 2010

 Qual è la tassa più odiata da parte dei contribuenti italiani? Ebbene, al riguardo la risposta ce la fornisce Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, che al riguardo ha condotto uno studio che ha portato alla definizione della lista delle prime dieci tasse più odiate nel 2010 dai contribuenti italiani. Nel dettaglio, la tassa più odiata in assoluto è la Tariffa di igiene ambientale (Tia) o tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu); trattasi di un primato che di certo non stupisce visto che, tra l’altro, ci sono milioni di famiglie italiane che, in forza di una sentenza dei mesi scorsi della Corte Costituzionale, ancora aspettano invano i rimborsi relativi all’imposta sul valore aggiunto (Iva) pagata nei scorsi anni in maniera illegittima. Al secondo posto tra le tasse più odiate c’è la tassa di possesso dell’auto, e poi a seguire sul gradino più basso del podio della classifica proprio l’imposta sul valore aggiunto (Iva).

Studi di settore anomali, lettere a 109 mila contribuenti

 Il Fisco, in materia di studi di settore, ha annunciato d’aver predisposto a carico di ben 109 mila contribuenti l’invio di una segnalazione di anomalia in vista della presentazione del modello Unico 2010. A darne notizia è l’Agenzia delle Entrate nel precisare al riguardo come attraverso una apposita Circolare, la numero 30/E diffusa in data odierna, venerdì 4 giugno 2010, si punti a far luce su delle incoerenze riguardanti la gestione dell’attività negli anni che vanno dal 2006 al 2008. Interessati a quella che risulta essere in tutto e per tutto come una pioggia di comunicazioni sono anche gli intermediari che hanno provveduto per conto dei contribuenti a trasmettere le dichiarazioni lo scorso anno.

Lega Nord: colpire gli ambulanti immigrati contro l’evasione fiscale

 Sono note ormai da tempo le “crociate” portate avanti dalla Lega Nord nei confronti della questione degli immigrati, una sorta di marchio di fabbrica e neanche l’ultima mozione del partito è stata da meno: la proposta è stata presentata alla Camera dal capogruppo Marco Reguzzoni e riguarda da vicino il tema dell’evasione fiscale e del contributo non indifferente che viene dato al fenomeno dal commercio ambulante, soprattutto quello cinese. L’intento è chiaramente politico, oltre che tecnico, visto che si intende colpire un’attività che è notoriamente posta in essere in nero per la sua totalità; secondo quanto fatto osservare dal partito lombardo, si tratta di una vera e propria filiera illegale, in cui tutte le componenti, dalla produzione fino all’importazione e alla vendita, rappresentano i protagonisti principali di un’evasione totale dal fisco, un danno serio per la nostra amministrazione finanziaria e per il commercio regolare.

 

Elusione fiscale: Campania, Entrate recupera due milioni di euro

 Attraverso una intensa e minuziosa attività di intelligence, l’Agenzia delle Entrate, con la formula dell’accertamento con adesione, ha incassato due milioni di euro nell’ambito della scoperta di un disegno elusivo alquanto sofisticato che è stato scovato dall’Amministrazione finanziaria. A darne notizia è la Direzione Campania dell’Agenzia delle Entrate nel sottolineare come si siano recuperate le somme sopra citate in virtù di una verifica fiscale effettuata dall’Ufficio Grandi contribuenti a carico di un impresa operante nel settore del terziario. Il tentativo di eludere il fisco, in accordo con quanto rivela l’Agenzia delle Entrate con una nota, è stato messo in atto attraverso un’operazione avente carattere straordinario e rappresentata dalla cessione di quote azionarie attraverso delle fiduciarie.