Uno sportello dedicato e più assistenza. E’ con questo fine che Equitalia Nomos e la Confindustria Alessandria hanno siglato un apposito protocollo d’intesa al fine di permettere alle aziende che chiedono assistenza ad Equitalia di avere a disposizione una corsia più veloce sia per informazioni e chiarimenti, sia per gli adempimenti. L’accordo, in particolare, secondo quanto riporta il Portale della società pubblica di riscossione, è stato siglato presso la sede di Confindustria il 30 maggio scorso, e conferma l’impegno di Equitalia a sottoscrivere a livello territoriale appositi accordi con le rappresentanze del mondo produttivo al fine di poter andare ad agevolare le imprese.
Bebè: per i nati nel 2010 prestiti fino al 30 giugno
Il Dipartimento per le Politiche familiari ha deciso di venire incontro a quei genitori che hanno avuto un bambino lo scorso anno: per ogni neonato del 2010, infatti, è previsto un prestito agevolato che potrà essere ottenuto fino al prossimo 30 giugno: la fruizione è semplice, basta presentare l’apposita domanda che consente di accedere al cosiddetto Fondo di credito per i nuovi nati. Nel dettaglio, questo sostegno finanziario e fiscale all’infanzia prevede una somma pari a cinquemila euro, la quale dovrà comunque essere restituita nei cinque anni successivi a un tasso scontato rispetto ai consueti finanziamenti con cui siamo abituati ad avere a che fare. L’iniziativa è rivolta anche a quei bambini che sono stati adottati nel triennio compreso tra il 2009 e il 2011.
Detrazioni e deduzioni fiscali: una giungla da semplificare
Quante sono, in base alla vigente normativa fiscale, le deduzioni e le detrazioni fiscali ammesse e concesse dal Fisco? Ebbene, sono veramente tante, al punto che al riguardo Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, ritiene che questa giungla di detrazioni e di deduzioni fiscali debba essere oggetto di una semplificazione. La questione è di scottante attualità visto che nei prossimi mesi l’attuale Governo in carica, stando alle promesse, dovrebbe mettere mano alla riforma fiscale. La coperta, non lo si scopre di certo oggi, è corta, ragion per cui per investire nella crescita, mantenendo i conti pubblici in ordine, serve che vengano recuperate più risorse dalle azioni di lotta e di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale. Ma in che modo?
Anche Avellino diventa protagonista di un patto anti-evasione
Dalla Campania giunge un segnale incoraggiante sul fronte del fisco. Gran parte dei capoluoghi sono infatti attivi nel contrasto all’evasione tributaria, una lotta che viene attualmente perfezionata attraverso degli appositi patti: l’ultimo in ordine temporale è quello che ha visto coinvolti la Direzione Regionale della nostra amministrazione finanziaria e il comune di Avellino. Come verrà strutturata questa ennesima collaborazione? Il sindaco del comune irpino, Giuseppe Galasso, e il direttore della direzione campana delle Entrate, Enrico Sangermano, hanno spiegato nel dettaglio l’iniziativa. In pratica, vi sarà un intenso scambio di informazioni tra le due parti, ma anche le cosiddette “segnalazioni”, vale a dire dei dati importanti su determinati contribuenti che risiedono nella zona in questione.
Modello 730/2011: si entra nel vivo per la consegna
Solamente poco meno di due settimane. E’ questo ad oggi, martedì 7 giugno 2011, il tempo che resta per poter presentare senza incorrere in sanzioni il modello di dichiarazione 730/2011 utilizzato in Italia da milioni di contribuenti che in genere ed in prevalenza sono lavoratori dipendenti o pensionati. Per i contribuenti che ai fini della presentazione si avvalgono dell’assistenza fiscale, infatti, l’ultimo giorno utile è quello di lunedì 20 giugno 2011. In merito ricordiamo come la scadenza classica sia quella del 31 maggio di ogni anno, ma per Decreto è stata introdotta una proroga di tre settimane anche tenendo conto che ci sono stati in specifici casi dei ritardi nella consegna dei modelli Cud 2011. Per presentare il modello 730/2011 occorre andare presso un Caf oppure avvalendosi di un intermediario abilitato.
Bossi: Tremonti deve trovare modo per ridurre tasse
Occorre delineare le imposte valutando il loro impatto sulle famiglie, sui loro redditi, specialmente se da lavoro dipendente, e sui redditi realmente disponibile. Una denuncia che trova conferma nei risultati emersi da una analisi elaborata dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre: ogni paga annualmente 7.359 € di tasse. In pratica ogni italiano lavora solo per il fisco per 155 giorni all’anno e solo dopo inizia a lavorare solo per se. E anche dal fronte delle imprese le cose non vanno meglio, sono le attività italiane quelle che pagano una tassazione maggiore in Europa. Lo sottolinea l’indagine Confindustria-Deloitte sulla tassazione delle imprese nel Vecchio Continente, “Imposizione societaria, regimi fiscali a confronto“. Facendo un esempio pratico: una società italiana con 380 mila euro di utile netto ne avrebbe guadagnati ben di più, circa 600 mila, se avesse avuto sede a Madrid.
Agenzia delle Entrate: aggiornati i software Gerico e Siria
La giornata del 1° giugno scorso è stata fondamentale dal punto di vista tributario, soprattutto per quel che concerne l’ambito informatico. In effetti, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato delle apposite note per informare degli aggiornamenti a due dei principali software che sono stati messi da tempo a disposizione dei contribuenti: nel dettaglio, si tratta di Gerico e Siria, ovviamente in riferimento all’anno attualmente in corso. Per quel che concerne Gerico, il prodotto in questione, nella sua versione Beta, consente il calcolo della congruità fiscale in materia di studi di settore. Ebbene, partendo dai 206 studi del periodo d’imposta 2010, la nostra amministrazione finanziaria ha provveduto a introdurre anche i cosiddetti correttivi di crisi, i quali dovranno essere applicati in via eventuale alle risultanze.
Unico 2011: informazioni di base per la dichiarazione
Per chi magari è al primo anno di presentazione del modello di dichiarazione Unico 2011, i dubbi possono essere tanti, anche quelli che per il contribuente più “smaliziato” possono essere ritenuti banali. Ed allora partiamo dalle versioni di Unico 2011 che si possono presentare al Fisco. Queste differiscono a seconda della tipologia di contribuente; se questo è una persona fisica, allora il modello da presentare è Unico PF 2011, disponibile anche nella versione semplificata, quella cosiddetta “Mini”, per le posizioni fiscali meno complesse. Ma dove si trova il modello? Semplice, basta collegarsi al sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, andare nella sezione “Modelli” e scaricare Unico 2011 unitamente alle relative istruzioni. Oltre a Unico PF 2011 ricordiamo che c’è anche Unico ENC 2011, quello per gli enti non commerciali, Unico SP 2011, per le società di persone, e Unico SC 2011 per le società di capitali.
La novità fiscale dell’Hamburger Tax
Chi poteva immaginare che perfino il cibo spazzatura divenisse oggetto dell’imposizione fiscale? La realtà ha invece superato la fantasia e ancora una volta l’Ungheria si è segnalata per questa novità: a conti fatti, però, sono in molti che storcono il naso al solo pensiero di una tassa simile, la quale andrebbe a coinvolgere diversi cibi, come ad esempio, il caffè, i formaggi e le bevande, ma soprattutto due tipici alimenti spazzatura, vale a dire gli hamburger e le patatine fritte. Vita dura per i più golosi? La cosiddetta “hamburger tax” potrebbe trovare terreno fertile a Budapest e dintorni già nei prossimi giorni, una sorta di compensazione nei confronti di tutto quel denaro che viene stanziato per le cure sanitarie di malattie collegabili al cibo: diabete e obesità sono dunque visti come troppo costosi e il nuovo tributo non è altro che la soluzione finale. Tra l’altro, la produzione in questione comporta sprechi eccessivi di acqua e allevamenti fin troppo intensivi.
Abusivismo fiscale: a Perugia un accordo strategico
Perugia si appresta a diventare una delle città italiane maggiormente attive per quel che riguarda il contrasto all’abusivismo fiscale e commerciale. In effetti, è di questi giorni un’intesa molto importante tra la Direzione Regionale umbra della nostra amministrazione finanziaria e la Cna Umbria (si tratta della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa): inoltre, prezioso è stato il contributo anche dell’Inps, dell’Inail, dell’Anci, della Guardia di Finanza e della Direzione Regionale del Lavoro, un’unione di forze davvero impressionante. Che cosa è stabilito di preciso? L’obiettivo principale è quello di stroncare sul nascere questo fenomeno illegale; in pratica, tutte le attività convergeranno verso una migliore collaborazione in materia di indagini finanziarie, così da ottenere dei controlli efficaci e rapidi e uno scambio accurato di informazioni.
Evasione fiscale: i controlli sulle imprese apri e chiudi
Uno dei “trucchetti” attraverso il quale le imprese tutt’altro che oneste evadono il Fisco è quello relativo alle cosiddette aziende “apri e chiudi”, ovverosia imprese che di norma cessano l’attività entro un anno magari dopo aver portato avanti un core business, se così possiamo dire, basato solo sull’emissione di fatture false. Queste imprese fittizie vengono comunemente definite come “cartiere”, proprio perché producono fatture legate a transazioni inesistenti su beni e servizi. Ebbene, grazie ad un apposito Decreto Legge, il numero 78 del 31 maggio del 2010, l’Amministrazione finanziaria dello Stato ha ora più margini di manovra per poter andare a scovare, controllare e sanzionare, spesso anche con rilevanze e risvolti di natura penale, queste imprese che a volte sono “apri e chiudi”, ed altre volte in perenne perdita agli occhi del Fisco.
Ungheria: il governo ridurrà la Flat Income Tax
È il settore fiscale l’ambito su cui è maggiormente concentrato il governo di Budapest: l’Ungheria sta infatti pianificando nel dettaglio una revisione al ribasso della propria Flat Income Tax, la tassa piatta e non progressiva che è prevista anche in altri paesi del Vecchio Continente. I tagli in questione, comunque, richiederanno il voto da parte di una maggioranza consistente del Parlamento, vale a dire i due terzi del totale, una circostanza più volte ribadita dal ministro dell’Economia, Gyorgy Matolcsy. Su cosa si interverrà di preciso? In particolare, si cercherà di venire maggiormente incontro alle esigenze delle famiglie, in primis quelle con figli a carico; i cardini da puntellare sono dunque quelli della proporzionalità tributaria e dei nuovi livelli di applicazione.
Unico 2011 Persone Fisiche: c’è anche quello Mini
Chi deve presentare il modello Unico 2011 Persone Fisiche, e presenta a livello fiscale una situazione ed una posizione poco complessa, ha la possibilità in via opzionale di utilizzare un modello di dichiarazione più snello unitamente alle istruzioni per la compilazione che, allo stesso modo, sono più leggere. Stiamo parlando di “Unico Mini“, un modello di dichiarazione dei redditi utilizzabile anche per l’anno in corso, e che si presenta come un “740” in versione semplificata. Il modello Unico 2011 Persone Fisiche Mini è utilizzabile a patto di non essere titolari di partita IVA, ed a patto che il contribuente non abbia variato il proprio domicilio fiscale nel periodo dall’1 novembre 2009 e fino alla data di presentazione della dichiarazione. Inoltre, per poter presentare Unico Mini occorre che il contribuente sia chiamato a dichiarare almeno uno dei seguenti redditi: redditi da pensione, o redditi da lavoro dipendente o assimilati; ed ancora redditi di terreni e fabbricati, o redditi da lavoro autonomo o da attività commerciale non esercitata abitualmente.
Irap: lo studio associato è sempre obbligato al versamento
L’Imposta Regionale sulle Attività Produttive sembra interessare molto la Corte di Cassazione: proviene infatti ancora una volta da Piazza Cavour la pronuncia che ha coinvolto questo tributo, il quale viene delineato in maniera ulteriore. Che cosa ha stabilito la Suprema Corte? In realtà, le sentenze sono due e hanno riguardato da vicino le attività di tipo professionale. La prima ordinanza risale allo scorso 30 maggio, quando i giudici del “Palazzaccio” hanno affermato che gli studi associati sono tenuti al versamento dell’Irap anche nell’ipotesi in cui gli esercizi sono inesistenti e i compensi per i dipendenti sono modesti, più precisamente quando non esiste alcun dato che sostiene un’affermazione del genere. Inoltre, se il contribuente possiede uno studio associato all’interno della propria abitazione e una sola autovettura, allora i presupposti per il pagamento vengono meno.