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Anche Avellino diventa protagonista di un patto anti-evasione

Dalla Campania giunge un segnale incoraggiante sul fronte del fisco. Gran parte dei capoluoghi sono infatti attivi nel contrasto all’evasione tributaria, una lotta che viene attualmente perfezionata attraverso degli appositi patti: l’ultimo in ordine temporale è quello che ha visto coinvolti la Direzione Regionale della nostra amministrazione finanziaria e il comune di Avellino. Come verrà strutturata questa ennesima collaborazione? Il sindaco del comune irpino, Giuseppe Galasso, e il direttore della direzione campana delle Entrate, Enrico Sangermano, hanno spiegato nel dettaglio l’iniziativa. In pratica, vi sarà un intenso scambio di informazioni tra le due parti, ma anche le cosiddette “segnalazioni”, vale a dire dei dati importanti su determinati contribuenti che risiedono nella zona in questione.


Gli accordi regionali sono in totale quarantadue, con gli enti locali che dimostrano quindi di voler porre un freno ai classici episodi di abusivismo; i settori più coinvolti in questa parte d’Italia sono soprattutto quello immobiliare, quello commerciale, l’edilizia, ma anche le libere professioni, senza dimenticare che molti soggetti si sono abituati anche qui a spostare la loro residenza all’estero, in modo da beneficiare dei trattamenti fiscali più vantaggiosi offerti dai centri offshore.

Il fatto che Avellino abbia effettuato questo passo è fondamentale, se non altro perché si tratta del quinto capoluogo per abitanti della Regione, con una provincia altrettanto vasta, dunque l’Agenzia delle Entrate non può che trarre profitto da una platea simile di contribuenti. Il comune, tra l’altro, riceverà il 33% di quanto riscosso a livello statale in cambio delle informazioni a cui si faceva riferimento in precedenza. Ora l’elenco è completo, dopo gli accordi stipulati già da tempo da capoluoghi importanti come Napoli, Salerno, Benevento e Caserta. Secondo la stessa Agenzia, infine, degli enti così vicini ai cittadini rappresentano degli indicatori più affidabili e attendibili per quel che concerne la reale capacità contributiva che può essere espressa dal territorio.